agabo ha scritto:
Victor, ti farò un discorso da evangelico, un discorso che potresti sentire nelle chiese battiste, valdesi e, perchè no? avventiste.
Benissimo, sono molto interessato al tuo discorso, ho un grande rispetto per la vostra teologia, pur essendo cattolico.
I termini di questa questione sono ben altri. Israele non esisteva come popolo, la promessa Iddio la fece ad Abramo e alla sua discendenza. Quanto a questa discendenza essa non fu automaticamente "eletta" perchè Dio le propose un patto con delle condizioni ben precise, avvertì il popolo che da queste condizioni, che sarebbero state accettate liberamente o rifiutate, dipendeva il tutto, ovvero il considerarsi un popolo con la missione di rappresentare Dio, la Sua volontà di salvare l'uomo decaduto a causa della disubbidienza della prima coppia umana.
Il popolo ha risposto "Sì", ha accettato le condizioni, condizioni che prevedevano benedizioni e maledizioni. Israele poteva scegliere di non seguire Dio, ma ha accettato.
Sappiamo, attraverso la lettura dell'Antico Testamento, come andarono le cose: Dio, sempre fedele al suo patto, puniva severamente Israele per riportarlo alla ragione, ma lo benediceva quando si dimostrava obbediente e amorevole al suo Dio.
Ma il piano di Dio era anche quello di dimostrare che all'uomo è impossibile adempiere la legge di Dio, cioè fare la Sua volontà nel senso più profondo. Tale presa di coscienza di impotenza da parte di Israele doveva portare a realizzare che nessun uomo è giusto, nessuno può soddisfare la legge di Dio, che c'era bisogno di tutt'altro che di una serie di riti, leggi ed altro per essere in perfetta armonia con Dio. In una sola frase, il popolo doveva prendere coscienza d'aver bisogno di un Savatore.
Cristo si è fatto uomo, è morto ed è risuscitato per adempiere le esigenze di Dio. Al posto dell'umanità decaduta e impotente.
Io non credo che Cristo sia diventato uomo, sia morto e risorto per soddisfare le esigenze di Dio, credo che Cristo sia diventato uomo per liberare l'uomo dal male, per salvarlo da sè stesso, da ciò che di male esiste in lui e fuori di lui. Se il sacrificio di Gesù fosse solo un atto in risposta al Padre, non credo avrebbe senso. Dio ama a tal punto l'uomo da offrire la vita del Figlio per liberare l'uomo dalla morte, ogni tipo di morte, sia fisica che spirituale. Con Gesù Risorto la morte è stata sconfitta, ha vinto la Vita.
Galati 5:13 Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni agli altri;14 poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso».15 Ma se vi mordete e divorate gli uni gli altri, guardate di non essere consumati gli uni dagli altri.16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne.
Galati 5:17 Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste.18 Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge.19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza,20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte,21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo;23 contro queste cose non c'è legge.24 Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri.25 Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito.
La chiesa di Cristo è naturalmente costituita dai singoli credenti. I veri credenti sono quelli che si lasciano condurre dallo Spirito.
Pienamente d'accordo.
Io reputo te e i lettori di questo forum come persone intelligenti, come persone che, alla luce degli insegnamenti di Paolo, sapranno tirare le somme e giudicare le AZIONI degli uomini.
Il testo biblico che ho messo dentro il riguadro è conosciuto da molto tempo PRIMA delle cose di cui si sta discutendo qui. Vi pare logico che le guide spirituali della chiesa ne fossero all'oscuro? E se pure ne fossero state all'oscuro, in base a quali criteri esse si sono erette a guide del popolo di Dio?
Come cattolico posso dirti che la nostra vera guida spirituale non è il Papa o qualche sacerdote, ma Gesù stesso, che posso incontrare molto bene nel nostro sacramento dell'Eucarestia. Quando partecipo ad una messa, ascolto le parole di Gesù pronunziate nelle Letture, ne assaporo la presenza attraverso il suo Spirito nella comunità riunita, e lo accolgo materialmente nell'Eucarestia. Questo incontro personale con il Risorto mi permette di essere guidato da lui nella consapevolezza che il sacerdote, il vescovo od il Papa che stanno celebrando la messa sono solo dei tramiti, al servizio di un Vivente. Un tramite non è la persona a cui si fa da tramite, ma solo uno strumento. Le persone che fanno da intermediari danno voce a Gesù risorto, e le loro parole non possono essere diverse dalle sue. Se il Papa dice o fa cose che Gesù non avrebbe detto o fatto, lo percepisco immediatamente proprio perché è stato Gesù stesso a farmelo capire durante l'incontro che ho avuto con Lui. Non è la parola del Papa ad essere infallibile ma quella di Cristo che trova nel Papa soltanto il suo tramite. Quindi se un Papa mi dice di uccidere io non lo faccio, perché è stato Gesù stesso a dirmi di non farlo, non il Papa. Detto questo puoi capire perché le innegabili colpe di chi ha rappresentato e rappresenta Cristo passano in secondo piano. Io non credo nel Papa ma in Gesù che mi parla attraverso il Papa. Sono due cose molto diverse. Io credo in una Chiesa piena di persone peccatrici, ma immacolata nella sua essenza, che è Cristo stesso. Per questo devo riconoscere le colpe dei massimi rappresentanti di questa Chiesa ed impegnarmi perché le loro malefatte non accadano mai più.
Un saluto
Vittorio