Achille ha scritto:Ho ricevuto qualche giorno fa il seguente messaggio:
Ciao Achille sono xxxxxxx. Sarai d'accordo con me che quando Dio creò la prima coppia umana il suo proposito non era che gli esseri umani dovessero morire per andare a vivere in cielo. Piuttosto Dio si proponeva che noi esseri umani dovevamo vivere per sempre qui sulla terra. Ebbene, quale religione, a parte i testimoni di Geova, insegna che la speranza della vita eterna per tutti noi è qui sulla terra? Grazie mille per la risposta.
Ho risposto brevemente in questo modo:
Buongiorno xxxxxxxx.
Guarda, che il “proposito di Dio” fosse quello di far vivere per sempre gli uomini sulla Terra è una dottrina tipica dei TdG, che nasce da una loro peculiare interpretazione di alcuni testi biblici. Tu parti da questa loro dottrina per tranne delle conclusioni “ovvie”. Ma questo significa disegnare il bersaglio intorno alla freccia, così da poter “dimostrare” di aver fatto centro…
In realtà la Bibbia può essere letta in molti modi e anche a proposito di quale sia il destino eterno dell’uomo esistono molte interpretazioni. Parlando della resurrezione, per esempio, Paolo dice che ciò che è corruttibile (la natura umana) deve rivestirsi di immortalità e ciò che è fisico deve divenire spirituale (1 Cor. 15). E in effetti tutto ciò che esiste in questo mondo fisico ha una fine. L’idea di una vita eterna in un corpo materiale o in un mondo soggetto a continue mutazioni è semplicemente assurda. E se davvero questa è la speranza che offre la Bibbia, ebbene questo dovrebbe essere scritto in maniera assolutamente chiara ed inequivocabile.
Invece i vari passi “usati” dalla Watchtower per “dimostrare” che l’uomo vivrà per sempre sulla Terra, se letti nel loro contesto, non dicono quello che i TdG vogliono far loro dire. Ti suggerisco a questo proposito la lettura di questa mia pagina:
https://www.infotdgeova.it/3dottrine/vi ... dove-.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Achille
Riprendo il post iniziale, da cui è scaturita questa discussione, e cito parte della mia pagina:
Conclusione
Che la speranza offerta ai cristiani sia quella di acquisire una natura superiore a quella umana, una natura spirituale, lo dicono numerosissimi passi. Se la speranza di vivere sulla terra per tutta l'eternità in un corpo fisico sostanzialmente identico a quello che gli uomini possiedono ora, fosse veramente insegnata nella Bibbia se ne dovrebbero trovare moltissime conferme - più di quelle in cui si parla di vita in cielo -; passi in cui lo si affermi con assoluta chiarezza, senza lasciare spazio ad altre interpretazioni. I seguenti passi, in cui si parla della speranza di andare in cielo, che viene offerta ai cristiani, sono, infatti, chiarissimi:
Mt 13:43 "Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!
Rm 6:8 "Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche
vivremo con lui".
1Pt 1:3-4 "Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo; nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per una eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce.
Essa è conservata nei cieli per voi".
Eb 12:22-23 "Voi vi siete invece accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all'adunanza festosa e all'assemblea dei primogeniti
iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti eagli spiriti dei giusti portati alla perfezione".
Fil 3:20 "La nostra patria invece è
nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.
2Cor 5:1-8 "Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo,
nei cieli. Perciò sospiriamo in questo nostro stato, desiderosi di rivestirci del nostro corpo celeste: a condizione però di esser trovati già vestiti, non nudi. In realtà quanti siamo in questo corpo, sospiriamo come sotto un peso, non volendo venire spogliati ma sopravvestiti, perché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita. È Dio che ci ha fatti per questo e ci ha dato la caparra dello Spirito. Così, dunque, siamo sempre pieni di fiducia e sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore".
Col. 1:3-5 "Noi rendiamo continuamente grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nelle nostre preghiere per voi, per le notizie ricevute della vostra fede in Cristo Gesù, e della carità che avete verso tutti i santi, in vista della speranza che vi attende
nei cieli. Di questa speranza voi avete già udito l'annunzio dalla parola di verità del vangelo che è giunto a voi, come pure in tutto il mondo fruttifica e si sviluppa; così anche fra voi dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità"
Col. 3:1-4 "Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora voi sarete manifestati con lui nella gloria".
1Cor. 13:1,2 "Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto".
1Giov. 3:2 "Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è".
Rm 8:14-18 "Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!". Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi".
Gv 17:24 "Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo".
2Cor. 4:14-18 "...convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio. Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne".
2Ts 2:13-14 "Noi però dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità, chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo".
Ap. 7:9 "Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani".
1Ts 4:14-17 "Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui. Questo vi diciamo sulla parola del Signore; noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo nessun vantaggio su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore".
Gv 14:2-4 "Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via".
Eb 11:13-16 "Nella fede morirono tutti costoro, pur non avendo conseguito i beni promessi, ma avendoli solo veduti e salutati di lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sopra la terra. Chi dice così, infatti, dimostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto possibilità di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una migliore, cioè a quella celeste".
2Cor. 12: 1-4"Bisogna vantarsi? Ma ciò non conviene! Pur tuttavia verrò alle visioni e alle rivelazioni del Signore. Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa - se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest'uomo - se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare".
Non si legge nella Scrittura nessuna dichiarazione, chiara ed esplicita come quelle qui sopra riportate, nella quale si parli di ad una cosiddetta "speranza terrena". La ragione è che la Bibbia presenta
una sola speranza di salvezza per tutti i credenti.