Sola Scriptura: quale culto ne è l'interprete migliore?

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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Ad esempio da nessun parte della Bibbia compaiono le parole Homouios e Hypostasis,
La seconda c'è. Il Figlio è definito "l'impronta della sostanza (hypostasis)" del Padre.
Presentazione


Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Lucifero il Figlio dell'Aurora
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Messaggio da Lucifero il Figlio dell'Aurora »

La seconda c'è. Il Figlio è definito "l'impronta della sostanza (hypostasis)" del Padre.

Grazie per la correzione caro, infatti mi sembrava che in Ebrei 1:3 potesse esserci, ma mi sembrava fosse una parola simile e non la stessa. :D
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Topsy
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Messaggio da Topsy »

virtesto ha scritto:è del 9 marzo 2002. Lo trovi on-line scrivendo il titolo:" As Rabbis face facts, Bible tales are wilting" con Google naturalmente. A suo tempo acquistai anche "Etz Hayim" ma lo misi da parte subito; pretendevo troppo da me stesso.

Capisco le tue contrarietà a quanto ho scritto ma , a mio parere, dubbi sul fatto che siamo davanti a miti non ce ne dovrebbero essere.
...
Ma quali contrarietà, scusa?

L'articolo risale al 2002 e rappresenta la voce degli esponenti di una corrente ebraica, noti come conservativi, e non hanno detto nulla che già non fosse insegnato già in comuni corsi di giudaismo nelle facoltà di tutto il mondo e alla sottoscritta, ovvero che i racconti piu risalenti in Genesi come quello della Creazione o del diluvio universale, sono narrazioni mitologiche considerati patrimonio comune del Vicino Oriente Antico, attraverso cui la civiltà ebraica ha offerto una propria originale chiave di lettura in ambito religioso. Anche dell'esistenza di Abramo Isacco e Giacobbe non c'è certezza storica, sebbene costituiscano memoria dei frequenti spostamenti di gruppi aramei seminomadi avvenuti nella prima metà del II millenio a.C tra l'Eufrate e la Siria-Palestina. Per cui dovrebbe identificare i patriarchi con figure legate ai culti e alle nomre religiose dei vari clan (o tribù). Nulla è inventato di sana pianta, ma rielaborato e sviluppato in chiave religiosa sulla scorta di memorie storiche, eventi realmente avvenuti. Il racconto dell'Esodo non va inteso come un fatto di cronaca, e secondo l'indagine storiografica si deve parlare non di una, ma di piu espulsioni e anche ipotizzare una fusione tra le schiere provenienti dall'Egitto e altre popolazioni in terra di Canaan, e di questo già parlai tempo fa sull'altro forum. Non è una novità che Gerico (il cui sito archeologico ho avuto modo di visitare piu volte) fu colpita e distrutta piu volte da eventi sismici e che la memoria storica di ciò ha fatto capolino tra le pagine della Bibbia ebraica. Colui che mi ha indirizzato in questi studi e un rabbino italiano ortodosso, ortodosso come la sottoscritta, la quale è iscritta ad associazioni laiche di studio sia in Italia che in Israele. Ed è proprio in Israele di recente, sono state portate alla luce nuovi ritrovamenti che hanno condotto a rivedere alcune tesi di lavoro (riguardo il Primo Tempio e la codificazione della Legge) sino ad ora accreditare dalla ricerca scientifica.


Il valore della Bibbia come fonte storiografica non sarà certamente omogenea nelle sue varie parti,dato che l'intento degli autori non era quello di comporre un testo di storia per come lo concepiamo oggi nel mondo moderno e occidentale. Ma non dobbiamo neppure cadere nell'errore opposto, quello di decostruire ogni sua pagina come hanno tentato alcuni, con risultati non sempre così convincenti. Se siamo pronti a riconoscere che alcune narrazioni bibliche non possano avere valore documentario, la nostra onestà intellettuale dovrebbe spingerci a confrontarci con le nuove scoperte, capaci di gettare nuova luce su determinati periodi storici per metterli in relazione con quanto narrato dagli autori della Bibbia ebraica.

L'articolo che hai inoltrato tratta proprio dell'uscita della nuova Torah commentata, di cui parlavo in precedenza, i cui autori (ebrei masorti, conservativi) nella presentazione non sostengono affatto che nè Mosè, re David o Salomone non siano mai esistiti (questo lo sono le conclusioni finali dell'autore dell'articolo). I masorti hanno semplicemente applicato il metodo storico e critico allo studio del testo biblico, come anche i riformati e i gli ebrei appartenenti alla cosidetta moderna ortodossia. E' la moderna ricerca scientifica, non può sostenere che essi non esistessero affatto, ma che in mancanza di riferimenti extra-biblici, di essi non ha certezza storica.
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