Non ho risposto al tuo commento in merito alle statistiche in quanto lo trovo molto riduttivo
pur suggerendoti nei post precedenti alcune cose che ovviamente non ai colto,
d'altronde quando lo sguardo si limita in una sola dirazione......
Però prima ti tolgo lo sfizio della discussione che vuoi insistentemente trascinare.
Abbiamo già notato che sono pochissimi quei ricercatori che hanno osservato gli aspetti socio-psicologici della religione geovista, e ancora meno la salute mentale dei Testimoni.
e Il problema della nella ricerca volta a stabilire le percentuali di malati di mente, sta nel prendere in esame diversi fattori, e definire cosa identificare come problema psichico e l’età d’insorgenza della malattia o del disturbo.
La psicopatologia generale descrittiva dei paesi latini in genere, portava l'attenzione alla funzione colpita dalla malattia e costruiva una prima distinzione tra:
1. disturbi delle attività razionali e logiche, la cosiddetta "noopsiche"
2. disturbi della vita affettiva e dell'umore "timopsiche"
3. disturbi della personalità
questa trilogia a sua volta va ripartita
patologia delle percezioni: (illusioni e allucinazioni)
patologia della attenzione: (demenza, oligofrenia, stati crepuscolari - cioè restringimento della coscienza-)
patologia della memoria: (demenze e deficienze, amnesia da trauma, amnesia reattiva, confabulazione e cioè sostituzione dei ricordi veri con ricordi inventati o fantasticati, allucinazioni schizofreniche della memoria, pseudologie fantastiche)
• patologia dell'ideazione e delle associazioni: da stati depressivi o di eccitamento maniacale, deliri, idee fisse incoercibili, ossessive, stati anancastici (depressivi od ossessivi)
• patologia dell'intelligenza, distinta a sua volta in:
• oligofrenia (o debolezza mentale o deficienza) se il disturbo è presente fin dalla nascita (e può essere causato da fattori genetici, ereditari o provocato da traumi, intossicazioni, danni o malattie prenatali, perinatali, postnatali)
• demenza se invece il disturbo interviene nel corso della vita della persona (a sua volta distinti in demenza precoce - che era il nome con cui si designava la schizofrenia -, morbo di Alzheimer e affini sindromi organiche che provocano danni cerebrovascolari, demenza senile vera e propria)
• patologia della affettività: depressione, astenia, apatia, neuroastenia, eccitamento maniacale, ipomania, sindrome maniaco-depressiva, ansia, angoscia, catatimia, pensiero magico
patologia della volontà: demenze e deficienze, neurastenia, abulia, apatia, ipocondria, malinconia, crisi reattive, crisi di panico, crisi isteriche
• patologia della coscienza: sopore, torpore, stati crepuscolari, perdita dell'orientamento spaziotemporale, deliri, sindromi epilettiche, sindromi isteriche, sdoppiamenti della personalità, crisi di depersonalizzazione a sua volta distinguibile in:
• sindrome autopsichica (quando il malato ha l'impressione di non essere lui ad agire e a sentire ma un altro in vece sua)
• somatopsichica (quando il malato ha l'impressione che il proprio corpo non gli appartenga o non esista)
• allopsichica o crisi di derealizzazione (quando si ha l'impressione che il mondo esterno sia cambiato, irreale e il malato vive la realtà come se fosse un sogno)
• patologia degli istinti: perdita dell'istinto vitale, volontà suicida, perdita dell'istinto della nutrizione, del pudore sessuale, delle abitudini sociali e della pulizia
• patologia del comportamento: reazioni aggressive, reazioni esplosive, crisi a corto circuito, perdita dell'istinto sessuale, aberrazioni sessuali, impotenze, inversioni sessuali, perversioni sessuali
• patologia del senso morale: stati di deficienza o demenza, paralisi progressive, malattie organiche come l'encefalite letargica, danni causati da alcolismo cronico o tossicomanie, immoralità costituzionale, psicopatia
Ora per risultare inconfutabili
Tutte queste patologie dovrebbero essere espresse sui pazienti di almeno 1000 per categoria
suddivisi
per fascia d’eta , per gruppo di fede appartente, e per sesso, e per nazionalità,
per occupazione,
si potrebbero localizzare fasce di Testimoni inattivi, attivi sotto la media, nella media, sopra la media ed estremamente attivi, e poi valutare la salute mentale di ogni fascia.
oltre all’esaminare fattori individuali che possono influenzare.
purtroppo penso che questo studio ideale probabilmente non sarà mai realizzato inquanto mancano i dati sociologici di base per poterlo eseguire, oltre , alla complicazione che i testimoni raramente collaborano con ricerche sulla loro organizzazione e, se lo facessero, cercherebbero di presentare l’organizzazione sotto la migliore luce possibile. Essi hanno spesso la sensazione di essere criticati ed eliminano il problema dicendo che tali studi sono comunque una perdita di tempo.
le statistiche poste però indicano che certi fattori sono presenti all’interno delle congregazioni
ed il fatto che alcuni si sono presi la briga di scrivere dei libri,
e le sempre più frequenti esperienze di fuoriusciti, diversi casi di suicidio,
porta a pensare che il problema è più allarmante di quanto si creda,
a discapito di ciò che viene riportano nelle loro riviste:
«I Testimoni di Geova sono il gruppo di persone meglio orientate, più felici e contente che esistano sulla superficie della terra... Essi hanno meno bisogno di psichiatri»
Inoltre per come lo stesso dott. Bergman riporta :
Perfino Testimoni esperti in psicologia hanno ammesso l’esistenza di questo problema, che per professione fanno i terapisti e con i quali ho avuto contatti, hanno concordato con le mie osservazioni riguardo all’elevato tasso di disturbi mentali presenti tra i Testimoni; e parecchi di questi professionisti hanno messo per iscritto tali perplessità. A proposito dei problemi rilevati tra i Testimoni, il dottor Larry Oneda, un Testimone «anziano», ebbe a dichiarare:
Ho potuto sperimentare di persona che i disturbi mentali (tra i Testimoni) sono divenuti sempre più frequenti in questi ultimi giorni. Pare che disagi di natura psicotica e nevrotica si diffondano rapidamente nella mia zona. il ricovero in ospedale o la terapia presso professionisti «del mondo» ha aggravato la loro condizione... Una rete di collegamento tra fratelli impegnati sul tema della salute mentale potrebbe costituire un valido strumento per affrontare questi disagi così traumatici. In qualità di «anziano», mi è stato richiesto di intervenire professionalmente a livello di congregazioni, comitati, sorveglianti di distretto e di circoscrizione.
La proposta di Oneda fu nettamente respinta dalla Società Torre di Guardia. Una lettera di Joe E. Arnett attesta:
….i disturbi mentali sono in evidente aumento tra i nostri fratelli. E ovvio che la Società riconosce l’esistenza di questo problema, com’è attestato dagli argomenti attinenti trattati in molti articoli recenti contenuti nelle nostre pubblicazioni, e dal modo in cui queste ultime affrontano il tema. Uno dei nostri più grandi problemi, in qualità di fratelli (Testimoni di Geova) addetti ai lavori, risulta essere la difficoltà di convincere i conservi (Testimoni di Geova), compresi alcuni «anziani», del fatto che una certa assistenza psicologica specializzata è utile e necessaria e che alcuni disturbi mentali possono essere superati con successo anche ricorrendo a centri mondani di consulenza.*
* 2 Citazione da una lettera di J.E. Arnett a Larry Oneda, datata 2 apri le 1979.
Queste persone sono pure la prova vivente della frustrazione sperimentata dai terapisti Testimoni, per quanto siano pochi, allorché hanno a che fare con la politica sociale geovista completamente irragionevole. Tutti gli sforzi, anche quelli attuati da Testimoni professionisti, sono stati ampiamente repressi dalla Società (in Canada, accadde lo stesso in relazione al problema del sangue). Inoltre, il dottor Oneda ha rilevato l’attitudine prevalente, insegnata dalla Società, riguardo alla salute mentale osservando:
Convengo che è importante educare i fratelli (Testimoni di Geova) sui benefici e non solo sugli svantaggi dei servizi di igiene mentale. Sfortunatamente, ci sono alcuni (in realtà un gran numero di Testimoni, anche perché c’era stata un’esplicita direttiva della Società per anni) che associano la psicoterapia all’apostasia o, addirittura, al demonismo. In base alla mia esperienza personale, ho imparato che molti amici (Testimoni) si trovano a disagio quando apprendono che sono «anziano» e contemporaneamente svolgo la professione di psicologo. Solo perché sono psicologo, alcuni hanno messo in discussione la mia spiritualità. Perciò sono molto cauto nel rivelare la mia attività secolare o nel parlare di lavoro.
La relazione che Oneda presentò a una riunione annuale di professionisti Testimoni tenuta a Chicago finiva, tra l’altro, enfatizzando che molti Testimoni di Geova soffrono di seri disturbi mentali. In una riflessione sullo stesso tema, il dottor Mj. Penton, Testimone di quinta generazione costretto ad abbandonare il Movimento a causa dei problemi iniziati con la pubblicazione di un suo libro a sostegno della Società, osservava:
Per giunta, vi sono elementi caratteristici della stessa vita di un Testimone che senza dubbio comportano un certo livello di disturbo mentale. In molte occasioni zelanti pionieri hanno sacrificato sia la salute fisica che quella mentale in nome dello spirito di dedizione. Alcuni «anziani» e proclamatori si sono dedicati fino al punto di esaurirsi. La dottrina cristiana del «sacrificio di sé», per quanto sia senza dubbio ammirevole, causa diversi seri stress emotivi tra i più devoti Testimoni di Geova. Contemporaneamente, atteggiamenti di eccessivo pietismo hanno anche un effetto nocivo su alcuni di coloro che li manifestano o, per giunta, su molti di coloro che sono vittime del loro stesso «sentirsi troppo giusti».
Tutto ciò è ben noto al Corpo Direttivo geovista. Durante tutto il passato decennio un certo numero di avvocati, medici ed altri professionisti Testimoni hanno tenuto annuali riunioni a porte chiuse con rappresentanti del Corpo Direttivo per discutere questioni legali e mediche connesse alla loro fede e per offrire suggerimenti al supremo organo direttivo geovista. Durante una di queste riunioni, il dottor Lawrence Oneda, psicologo californiano, presentò una relazione mai pubblicata sul tema «Selezione di brani in tema di preoccupazione sulla salute mentale», nella quale richiamò l’attenzione su alcuni studi psichiatrici sulla salute mentale dei Testimoni e dichiarò tra l’altro:
Desidero esaminare un altro motivo per cui il popolo di Geova soffre di disturbi mentali, ma voglio essere sicuro che nessuno fraintenda ciò che sto per dire. Nutro profondo amore, rispetto e devozione per la vera Organizzazione di Geova, tuttavia essa può favorire o accrescere un problema preesistente piuttosto che risolverlo. Quale dottrina biblica contribuisce a peggiorare un problema? Si tratta del senso di colpa. Il popolo di Geova è chiamato a realizzare standard particolarmente impegnativi e ciò provoca una maggiore pressione psicologica. Il «mondo» sostiene: se una cosa ti fa sentire in colpa, liberatene. Ma noi dobbiamo mantenere un elevato livello di condotta cristiana in famiglia, nella vita quotidiana e personalmente. Non possiamo pensare a qualcosa di sbagliato senza sentirci in colpa. Se un Testimone non mostra equilibrio, può sentirsi notevolmente scoraggiato e ritenersi un fallito per non aver perseguito la perfezione di mente, corpo e pensiero. In sostanza, alcuni «amici» si sforzano tanto di piacere a Geova da divenire mentalmente malati*
* PENTON, Apocalypse Delayed, cit., pp. 288-289.
Ma quali sono i meccanismi che possono causare tutto ciò?