Augurio
Inviato: 15/12/2014, 17:30
Un auguro di Natale che mi è stato inviato da un amico, missionario cattolico.
Cara Famiglia,
qualche tempo fa ho letto un bellissimo racconto ebraico che voglio condividere con voi. Un giorno si presentarono a un vecchio maestro alcuni giovani trafelati: “Maestro, lungo le strade abbiamo sentito alcuni che sostenevano che il Messia è venuto”. Il vecchio maestro non disse una parola, aprì la porta, guardò sulla strada e poi la richiuse e scosse la testa. Come per dire: se il Messia fosse venuto qualcosa avrebbe dovuto cambiare, tutto invece è come prima.
Tra pochi giorni celebreremo la festa del Natale. La festa dell’Emmanuele, Dio in mezzo a noi. La festa del Messia. Dio viene a condividere la gioia e il dolore del cuore dell’uomo, di ognuno di noi. Come sono le strade del nostro cuore, delle nostre famiglie, della nostra parrocchia, della nostra città? C’è trambusto, c’è trepidazione, c’è stupore? Qualcosa sta cambiando? O non c’è niente di nuovo sotto il sole?
Quando viene lanciato sul mercato un nuovo telefonino, davanti a qualche negozio si formano le file, si dorme anche di notte davanti al negozio pur di essere i primi … Com’è cambiato questo mondo! Le cose sembrano che abbiano più importanza dell’uomo, di chi hai accanto, del tuo vicino, del tuo prossimo.
Eppure nella festa del Natale Dio ritorna a dirci quanto sia bello diventare uomini! Lo ha fatto anche Lui, non ha resistito alla “tentazione” di essere come noi! Se ci pensiamo bene è qualcosa di meraviglioso e di stupendo. Ma sappiamo ancora stupirci nel ricordare questo evento che ha cambiato la storia del mondo? Sappiamo ancora stupirci davanti al nostro Dio che si fa piccolo piccolo? Si fa piccolo questo nostro Dio per non guardarci dall’alto verso il basso, per non farci sentire “piccoli”. Si fa piccolo il nostro Dio per poterci guardare negli occhi. Si fa piccolo il nostro Dio perché abbracciandolo possiamo sentire il suo cuore che batte per ognuno di noi. Si fa piccolo il nostro Dio per invitarci a diventare grandi, grandi nel cuore, grandi nella tenerezza, grandi nel perdono, grandi nei sentimenti. Si fa piccolo il nostro Dio perché vuole prenderci per mano e camminare con noi le vie del cuore, quelle vie che possono rendere grande, tenero e stupendo il nostro cuore. In questa festa di Natale, lasciamo che il nostro Dio cammini con noi. Allora a chi augureremo “Buon Natale” perché il Messia è nato, aprendo la porta della sua casa possa veramente stupirsi di vedere che qualcosa è cambiato, che altro sta per cambiare e che molto potrà cambiare perché ognuno di noi si impegna a vivere secondo il cuore di Dio.
Buon Natale!
P. Franco
Cara Famiglia,
qualche tempo fa ho letto un bellissimo racconto ebraico che voglio condividere con voi. Un giorno si presentarono a un vecchio maestro alcuni giovani trafelati: “Maestro, lungo le strade abbiamo sentito alcuni che sostenevano che il Messia è venuto”. Il vecchio maestro non disse una parola, aprì la porta, guardò sulla strada e poi la richiuse e scosse la testa. Come per dire: se il Messia fosse venuto qualcosa avrebbe dovuto cambiare, tutto invece è come prima.
Tra pochi giorni celebreremo la festa del Natale. La festa dell’Emmanuele, Dio in mezzo a noi. La festa del Messia. Dio viene a condividere la gioia e il dolore del cuore dell’uomo, di ognuno di noi. Come sono le strade del nostro cuore, delle nostre famiglie, della nostra parrocchia, della nostra città? C’è trambusto, c’è trepidazione, c’è stupore? Qualcosa sta cambiando? O non c’è niente di nuovo sotto il sole?
Quando viene lanciato sul mercato un nuovo telefonino, davanti a qualche negozio si formano le file, si dorme anche di notte davanti al negozio pur di essere i primi … Com’è cambiato questo mondo! Le cose sembrano che abbiano più importanza dell’uomo, di chi hai accanto, del tuo vicino, del tuo prossimo.
Eppure nella festa del Natale Dio ritorna a dirci quanto sia bello diventare uomini! Lo ha fatto anche Lui, non ha resistito alla “tentazione” di essere come noi! Se ci pensiamo bene è qualcosa di meraviglioso e di stupendo. Ma sappiamo ancora stupirci nel ricordare questo evento che ha cambiato la storia del mondo? Sappiamo ancora stupirci davanti al nostro Dio che si fa piccolo piccolo? Si fa piccolo questo nostro Dio per non guardarci dall’alto verso il basso, per non farci sentire “piccoli”. Si fa piccolo il nostro Dio per poterci guardare negli occhi. Si fa piccolo il nostro Dio perché abbracciandolo possiamo sentire il suo cuore che batte per ognuno di noi. Si fa piccolo il nostro Dio per invitarci a diventare grandi, grandi nel cuore, grandi nella tenerezza, grandi nel perdono, grandi nei sentimenti. Si fa piccolo il nostro Dio perché vuole prenderci per mano e camminare con noi le vie del cuore, quelle vie che possono rendere grande, tenero e stupendo il nostro cuore. In questa festa di Natale, lasciamo che il nostro Dio cammini con noi. Allora a chi augureremo “Buon Natale” perché il Messia è nato, aprendo la porta della sua casa possa veramente stupirsi di vedere che qualcosa è cambiato, che altro sta per cambiare e che molto potrà cambiare perché ognuno di noi si impegna a vivere secondo il cuore di Dio.
Buon Natale!
P. Franco