, bene fatti i convenevoli volevo portare alla vostra attenzione alcune affermazioni tratte da una svegliatevi e una torre di guardia.Ieri stavo facendo una ricerca per conto mio su alcune vecchie riviste quando mi sono imbattuto nella Svegliatevi dell'8 Ottobre 1991, l'articolo di copertina mi ha catturato subito perchè trattava il problema degli abusi sessuali subiti nell'infanzia; sapendo che questo problema viene tenuto celato più che si può quando riguarda i membri della congregazione mi sono fermato a leggere cosa vi era scritto.
Bene a pag 9 sono riportate queste parole: Se da bambini avete subìto violenza carnale, non affrontate da soli l’impatto dei ricordi. È utile discutere a fondo di ciò che provate. (Confronta Giobbe 10:1; 32:20). Alcuni che sono enormemente afflitti possono decidere di chiedere aiuto a un medico, a un consulente o a un esperto di igiene mentale. Ad ogni modo, un amico fidato, il coniuge, familiari o sorveglianti cristiani disposti ad ascoltare con empatia e rispetto possono pure essere validi alleati. “Il mio migliore aiuto è stata Giulia, la mia migliore amica”, dice Gianna. “Mi ha permesso di parlare e riparlare di un certo ricordo. Mi permette di provare le emozioni che ne derivano. Mi ascolta e risponde con comprensione”.
Vi è anche un rimando alla Torre di Guardia 1 Aprile 1984 pag. 27-31 : Ascoltare e confortare sono cose davvero utili? Sì, veramente. Una vittima riferisce: “Ho potuto parlarne con una sorella con più anni di me, e che sollievo ho provato! . . . Abbiamo pianto insieme”. Un’altra ha detto: “Penso che la cosa che più mi ha aiutata sia stato il fatto di poterne parlare a qualcuno”.
Bene ora sia quanto ho riportato che il resto degli articoli direi che siano encomiabili e validi, ma salta subito anche a voi l'incoerenza di quanto scritto con ciò (in base a quanto ne sappiamo) di come l'organizzazione comanda di trattare casi analoghi in cui l'abusato fosse un tdg e l'abusante pure?
Può veramente un fratello/sorella recarsi da un proprio amico/a e raccontargli di un abuso subito da un membro della congregazione?
Per come sò la questione dovrebbe parlarne solo con gli Anziani e se l'imputato non confessa o non vi sono altri testimoni, l'abusato non potrà parlarne con nessun'altro eccetto gli anziani a conoscenza del caso.
Certo gli articoli in questione non sono stati fatti per le violenze interna alla congregazione e non ancora risolte, bensì specialmente per chi viene dal mondo o è stato violentato da persone non tdg, il bello (chiamiamolo eufemisticamente così
) è proprio questo, se il soppruso non è stato praticato da un fratello ..sfogati pure con chi meglio credi, se lo hai subito da un componente della congregazione...acqua in bocca 
..eccetto che con un ristretto gruppo di anziani.PS:
Lo specchietto riassuntivo della Svegliatevi dice: PER GUARIRE punto tre) Parlare dei propri sentimenti con una persona comprensiva e disposta ad ascoltare.
Quindi..nel caso si giudichino gli anziani non corrispondenti a queste caratteristiche, tutti gli abusati sono informati...essi sono liberi di parlare con chi meglio credono, lo ha scritto la WT.
