Riflessioni personali sulla superbia.

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

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Vieri
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Riflessioni personali sulla superbia.

Messaggio da Vieri »

Un giorno stavo parlando con la mia nipotina sulla storia di Adamo ed Eva e gli avevo fatto una constatazione: “Pensa che noia sarebbe stato il mondo se fossimo stati sempre tutti buoni !” Si, mi risponde lei, “ non avremmo nemmeno più avuto il telegiornale !”. La verità degli innocenti.

Agli effetti pratici mi sono domandato più volte il significato del “peccato originale” contestando anche a volte che questo sia stato veramente un “peccato” o una scelta fatta da Dio per rendere l'uomo completamente libero e non un “burattino” obbediente ed ossequiante ai suoi voleri.
Del resto, ho sempre pensato, che gusto ci sarebbe stato a vivere senza merito o demerito per intere generazioni, senza mai lavorare o provare sentimenti diversi dall'amare Dio e il prossimo, trovando sempre tutti buoni e tutto gratis ?
Una noia pazzesca che si identificherebbe anche in una inutilità della presenza dell'uomo stesso sulla terra visto che l'uomo, così concepito non averebbe probabilmente avuto nemmeno quegli istinti di sopravvivenza tipici del regno animale.

Nella sua eterna bontà allora Dio ci ha dato la possibilità di guadagnarci questa vita, in pratica di “vivere” e non di “sopravvivere”mettendoci giustamente alla prova.
Questo: “mettendoci alla prova” implica però, ragionando meglio, la possibilità di “scegliere”.

L'uomo pertanto ,sin dall'inizio, contrariamente alle affermazioni precedenti, non era un “burattino” ubbidiente ma una entità autonoma e pensante con la propria testa.
Certo, la “fregatura” per l'uomo è stata quella di aver trovato oltre all'albero della vita” anche “l'albero della conoscenza”, in pratica la tentazione a scegliere anche qualche cosa di diverso da quanto indicato da Dio.

Ora ragionando anche da miscredente, se l'uomo in origine aveva le stesse caratteristiche dell'uomo attuale, eccetto la precisa conoscenza di cosa significasse veramente il peccato, avrà avuto sicuramente una dote naturale: “la curiosità” ed il desiderio della “scoperta”.
Continuando ancora nei miei ragionamenti, sempre da miscredente, magari non saranno stati Adamo ed Eva a mangiare la famosa mela, ma prima o poi nei secoli e nei millenni, uno degli “eredi”, come si suol dire, “dai oggi, dai domani”, avrebbe colto il “frutto proibito” per provare o per curiosità. Sarebbe stata solo questione di tempo e sicuramente Dio lo sapeva benissimo.

Quindi, lungi da me di accusare Dio di qualche malefatta ma sicuramente da considerare, Adamo ed Eva e mela a parte, che tutto questo, è stato sempre un disegno di Dio.
Quindi, esistenza del maligno “tentatore” o meno, l'uomo è stato creato gratis ma a fronte di questa gratuità doveva anche necessariamente e giustamente dimostrare un ringraziamento verso Dio stesso che lo aveva creato.
Questo “ringraziamento” lo vedo e lo intendo pertanto come desiderio di rinuncia a tutto ciò che non è volontà di Dio.

Il “male” come lo intendo lo posso definire pertanto come la volontà di non riconoscere Dio come nostro creatore, Signore del cielo e della terra..
Il “male” è la negazione di Dio. Il “male” è quando l'uomo si sente, nella sua infinita superbia, pari o superiore a Dio.
Questo spiega anche il fatto che la superbia sia il più grave tra tutti i 7 vizi capitali.

“Con superbia si intende la volontà di conquistare per se stessi, con ogni mezzo, una posizione di privilegio sempre maggiore rispetto agli altri. Essi devono riconoscere e dimostrare di accettare la loro inferiorità correlata alla superiorità indiscutibile e schiacciante del superbo. “
“I cimiteri sono pieni di persone insostituibili.”
George Clemenceau


Un mio pensiero sul concetto di “bene” e del “male”.
Nella mia filosofia spicciola, dal momento che Dio ha dato la possibilità di scegliere è difficile sapere se Eva, nel momento di prendere la “mela” sia stata solo “curiosa” di sapere come sarebbe andata a finire non conoscendo approfonditamente tutte le terribili conseguenze del suo gesto, o se sia stato un vero e proprio atto di volontaria superbia nel decidere di non volere più dipendere da Dio.

L'esistenza del diavolo ?
“......Non esistono prove "inconfutabili" di nessuna realtà soprannaturale.
Se ci vuoi credere puoi vedere il demonio dove ti pare, in una guerra, nelle malattie o anche in una ragazzina in minigonna........


Probabilmente, visto come è andata a finire, sarei propenso per la seconda soluzione e quindi la “superbia” è stato il peccato principale dell'uomo.

Questo suo sconsiderato atto che è stato poi definito “peccato originale” nella possibilità di scegliere autonomamente fra il bene ed il male, non aveva forse considerato che Il bene assoluto era Dio ma all'opposto c'era il male assoluto: guerre, malattie, fame, oppressione, morte,...

Stemperando la questione, mettendola sullo scherzoso, e spezzando una lancia a favore dei due, probabilmente Dio, quando aveva imposto ad Adamo ed Eva di non mangiare dall'albero della conoscenza, non li aveva informati su tutto....e come si direbbe oggi : leggendogli prima i loro diritti.....In caso contrario discenderemmo da degli imbecilli.....

La morale è che alla fine è andata come è andata e che se non ci fosse stato l'avvento di Cristo la vita anche se spesso nella storia, terribile e nefasta sarebbe stata peggiore, molto peggiore perché mancante della cosa più bella di un uomo: “la speranza”.
Senza speranza esiste solo la morte nel nulla anche se fin dall'antichità tutti i popoli della terra, dai cinesi, agli egizi, al popolo Inca hanno sempre creduto in una vita successiva, in un aldilà lasciando solo sfarzose tombe piene di mummie, scheletri e polvere.

Ancora sulla “superbia”
Indipendentemente dai fatti ed avvenimenti naturali quali: carestie, terremoti, inondazioni, ecc.( tanto amati e “sperati” dai nostri amici tdg), quello che nella storia ha rappresentato il maggior male dell'umanità è stata sempre la “superbia” di capi, re, imperatori e recenti dittatori che si sono assurti al di sopra di Dio o peggio ancora, a loro dire: “voluti da Dio”.

Nella loro immensa superbia hanno nei secoli assoggettato per motivi di potere, spesso costruendo ad arte anche un proprio “credo”, intere popolazioni sentendosi superiori per razza o per religione.
L'identificazione moderna del demonio? La sconsiderata superbia di addursi il diritto, come giudice supremo, di sopprimere una vita umana come centinaia, migliaia, milioni di vite.
Adolf Hitler e Josef Stalin erano tra questi.

Quello che mi rattrista però come uomo è che simili “personaggi” siano stati seguiti da migliaia di accoliti assassini come se ad un certo punto della storia, “molti demoni” siano stati “chiamati a raccolta” per portare morte, distruzione e sofferenza nel mondo.
Spesso mi sono domandato, visitando il campo di Sterminio di Aushwitz, come tanti, a suo tempo, per lugubre convinzione, siano riusciti a rinnegare il proprio credo ed annegare le loro coscienze in un mare di morte e di sofferenza senza una esitazione, senza un pentimento, senza una ribellione.

Mi sono spesso chiesto in che cosa consista la vera natura umana e se veramente quel “peccato originale” di superbia nell'allontanarsi da Dio sia ancora intimamente presente in noi quando per motivi contingenti si abbandonano i nostri freni inibitori.

Saremmo figli di Satana o figli di Dio ?
Qui interviene la fede che è “speranza”. La speranza data da chi al contrario, nella storia è stato ucciso per non rinnegare la propria fede o ha sacrificato la propria vita per gli altri con un immenso gesto di amore. Padre Massimiliano Kolbe era fra questi.
Spesso questi eroi rimangono sconosciuti e ne bastano anche pochi per soverchiare con il loro messaggio d'amore tanti lugubri e dimenticati assassini.

A volte ci domandiamo come nella sua eterna bontà Dio abbia permesso nella storia anche recente, simili atrocità ed una risposta razionale è sempre la stessa: Dio, come non è intervenuto a salvare suo Figlio sulla croce non interviene “fisicamente” con noi, lasciandoci sempre la massima libertà nel bene come nel male.
Il Dio cristiano è un Dio che, tramite lo Spirito Santo ci è sempre vicino in ogni momento della nostra vita. Un Dio consolatore, un Dio di speranza ma mai un Dio che a differenza di quello ebraico non ha la necessità di manifestarsi apertamente, per essere creduto, aprendo le acque del mar Rosso o facendo cadere la manna dal cielo.

Cosa occorre per avere la salvezza nel cristianesimo? La fede in Cristo.

Dalla Bibbia a Darwin....
Fino a questo punto abbiamo fatto le nostre personali considerazioni sulla Genesi della Bibbia relativamente alla creazione dell'uomo ed al tradimento di Adamo ed Eva verso Dio con il “peccato originale”.
Ora sappiamo che questa creazione, a parte le contestazioni e critiche del darwinismo dei Testimoni di Geova,
(http://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1102010233" onclick="window.open(this.href);return false;) non è un fatto storico ma simbolico (sicuramente da approfondire) anche se denso di un grande significato morale e religioso.

Le recenti scoperte confutano Darwin e che l'uomo è il frutto di una lunghissima evoluzione dalla scimmia durata milioni di anni ma con un avvenimento della storia unico e sconcertante quando questo “animale” di soli istinti è diventato “uomo” dotato oltre che dagli “istinti” anche di“sentimenti” con la domanda del perché della sua esistenza.
E' assurdo fare delle supposizioni di quando questo “avvenimento epocale” sia avvenuto e la fede può in questo caso aiutare che in “quel momento” Dio sia intervenuto per portare “quel cambiamento”.

Posso supporre che il giorno che questo “animale” alzatosi ormai su due gambe, sia diventato “uomo” quando rivolse il suo sguardo anche verso il cielo, il sole e le stelle rimanendone affascinato da un lato e pieno di paura dall'altro.
Una reale presa di conoscenza di chi fosse; questo per me è stato l'inizio dell'evoluzione.

Animali ed uomini....
E' noto che la natura prevede la “sopravvivenza della specie” ed ha fornito tutti gli animali di “strumenti” di offesa quali i denti, le zanne, le corna e strumenti di difesa quali gli aculei, la corazza, la velocità, la possibilità di mimetizzarsi e nascondersi, la necessità di formare un branco compatto,....
Anche l'uomo primitivo, non dissimile si è dotato inizialmente di una lancia per cacciare ma successivamente anche di uno scudo.
Uno scudo per che cosa ? Lo scudo è per antonomasia uno strumento di difesa non da altri animali ma da altri strumenti contundenti dell'uomo suo nemico.

Quindi, fin dai tempi più remoti l'uomo, al pari degli altri animali ha dovuto difendere il suo “branco” cioè la sua famiglia o la sua tribù da offese esterne: dall'uomo che aveva invaso il suo “territorio” al pari del comportamento di altri animali come i lupi.

L'evoluzione, se così la possiamo definire come una “evoluzione” è stata pertanto la “guerra”.
Guerra non tanto per difendere ma spesso per aggredire e conquistare quello che non era tuo a differenza sostanziale degli altri animali..
Alla base di queste decisioni esisteva sempre il capo tribù, il re locale che per superbia e volontà di potere ha sempre voluto istigare il suo popolo all'assassinio ed alla conquista di nuove città, nuove terre e nuove ricchezze.

E qui i sette peccati capitali ci vanno a nozze....
• superbia (desiderio irrefrenabile di essere superiori, fino al disprezzo di ordini, leggi, rispetto
altrui);
• avarizia (scarsa disponibilità a spendere e a donare ciò che si possiede);
• lussuria (desiderio irrefrenabile del piacere sessuale fine a sé stesso);
• invidia (tristezza per il bene altrui, percepito come male proprio);
• gola (meglio conosciuta come ingordigia, abbandono ed esagerazione nei piaceri della tavola, e
non solo);
• ira (irrefrenabile desiderio di vendicare violentemente un torto subito);
• accidia (torpore malinconico, inerzia nel vivere e nel compiere opere di bene).

La logica domanda che ci viene da fare è: “ma da dove sono nate queste, diciamo” caratteristiche” ?

Nessuna di queste appartiene all'istinto animale. Ma l'uomo, perché è anche così diverso nel bene come nel male ? Da dove sono nati questi peccati ?

Nessun animale uccide per il gusto di uccidere, nessun animale accumula cibo superiore alle sue esigenze, nessun animale mangia di più di quello che gli necessita.
Una considerazione che mi spaventa. Da dove viene allora tanto male nell'umanità che ci rende spesso anche peggiori degli animali ?

A questo punto, il ragionamento razionale si ferma, non può andare più avanti poiché non ci sono più risposte.
Si ritorna allora a quanto citato precedentemente sulla Bibbia con una semplice ma efficace conclusione:
Indipendentemente dal proprio credo rimane sensato pensare che tutto quanto ci circonda non possa essere stato generato dal caos ma che anche se questo inizialmente c'è stato, sono avvenuti nei vari miliardi di anni una serie di avvenimenti tali e così regolati da precise leggi o misteri della vita che portano necessariamente alla considerazione di una Entità sovrannaturale che ha creato, gestito e continua a far avvenire questi “processi evolutivi”.

Se si riconosce questo e cioè si crede in un Dio, visti i benefici, gli esempi di vita e quanto ci circonda, questo non può essere se non un Dio buono, immensamente buono.
Un Dio che ha dato all'uomo le tre cose fondamentali: la vita, l'intelligenza e la libertà.

Intelligenza nel capire e la libertà di decidere fra il bene assoluto che è Dio ed il male assoluto identificato nel demonio come “entità astratta” capace di ogni tentazione e “scrigno” dei sette peccati capitali.
Tutto torna ? Tutto allora è spiegabile in questa eterna lotta tra il bene ed il male ?

Disgraziatamente no. Esistono ancora elementi di sofferenza dell'uomo che non dipendono dalla sua volontà, dal desiderio di contrastare Dio ma da quello che si definiscono eventi naturali: malattie, carestie, terremoti, inondazioni, tsunami,....
Perché allora in un momento di“dubbio”, tali mali colpiscono sempre l'umanità, specie i più deboli, gli innocenti ed i più disgraziati ?

A questo punto ritorniamo razionali pensando che viviamo anche in un pianeta in continua evoluzione (terremoti e tsunami) e vincolati sempre alle leggi della natura quali inondazioni, siccità, ecc. e che quindi in tutto questo benedetto, amato ed odiato mondo occorre anche rassegnarci alla nostra pochezza, alla nostra fragilità.

Una lezione di umiltà che spesso però non tocca mai i “potenti”.....ma su questo tema ci vuole un'altra puntata....
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Valentino
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Messaggio da Valentino »

cioè?
illustri autori quali E.P. Sanders, Geza Vermes, Dale Allison, Paula Fredriksen e tanti altri [...] su un punto concordano tutti:
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino.
B. Ehrman

Gesù non fu cristiano fu ebreo. J. Wellhausen

I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

[Presentazione] https://rb.gy/n1oko5
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Vieri Ranfagni ha scritto:....
A proposito di Adamo ed Eva e del peccato originale volevo dire che io rivendico una discendenza separata: sempre da Adamo ed Eva ma prima che fossero influenzati da Satana e che commettessero il peccato originale. Visto che con la storia della discendenza separata ci si può liberare delle cose scomode, a questo punto mi libero anche del peccato originale e non se ne parla più. Mi voglio assumere la responsabilità dei miei peccati non di quella degli altri. A proposito della gravità delle guerre voglio dire, non per vantarmi, che io personalmente non ho fatto neanche una guerra. E' vero che ho fatto del male agli animali ma solo per difesa: i topi rischiavano di compromettere il fienile ed io li ho fatti fuori col veleno. Sempre meglio che lasciarli a quei sadici dei gatti che avevo prima e che prima li catturavano, poi ci giocavano e li torturavano per ore e poi quando alla fine i topolini morivano nemmeno se li mangiavano. Ma non per cattiveria ma solo perché si dovevano mantenere allenati.
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Vieri
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Messaggio da Vieri »

Giovanni64 ha scritto:
Vieri Ranfagni ha scritto:....
A proposito di Adamo ed Eva e del peccato originale volevo dire che io rivendico una discendenza separata: sempre da Adamo ed Eva ma prima che fossero influenzati da Satana e che commettessero il peccato originale. Visto che con la storia della discendenza separata ci si può liberare delle cose scomode, a questo punto mi libero anche del peccato originale e non se ne parla più. Mi voglio assumere la responsabilità dei miei peccati non di quella degli altri. A proposito della gravità delle guerre voglio dire, non per vantarmi, che io personalmente non ho fatto neanche una guerra. E' vero che ho fatto del male agli animali ma solo per difesa: i topi rischiavano di compromettere il fienile ed io li ho fatti fuori col veleno. Sempre meglio che lasciarli a quei sadici dei gatti che avevo prima e che prima li catturavano, poi ci giocavano e li torturavano per ore e poi quando alla fine i topolini morivano nemmeno se li mangiavano. Ma non per cattiveria ma solo perché si dovevano mantenere allenati.
La mia confessione? Si, è vero, anch'io sono stato un assassino di topi !
Dopo 15 giorni che avevo dei topini, ma anche uno grande che mi era entrato in camper, ne ho ammazzato uno piccolo col veleno ed uno molto più grosso preso nella gabbietta l'ho affogato in acqua del mare. Onestamente alla fine avrei potuto liberarlo fuori ma "l'ira" mi ha pervaso,.....brutta bestia l'ira ! Posso essermene pentito ?

Per il resto, posso dirti una cosa ? "Bello tenersi fuori", dove mi dici: "io non c'entro e non ho mai fatto male a nessuno e non voglio discendere da Adamo ed Eva.....
Mi spiace per te, ma come comune mortale ci sei invischiato anche tu e non sei nato su un altro pianeta dove nei millenni precedenti non si era mai scannato nessuno.....
Quindi la morale ?
Devi accettare la realtà dei fatti ed indipendentemente da Adamo ed Eva devi considerare di far parte oltre che di una stirpe di santi anche da una moltitudine di tanti assassini.......
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Messaggio da SNORT!! »

Caro Vieri :sorriso:
Credo che il superbo, altro non sia che un povero disgraziato "nato così".
Una persona cui manca il "gene" dell'umiltà. Per questo motivo, anche se è il primo dei "seven", credo che Dio lo perdonera'. Chissà se Dio perdonerà invece l'ipocrita :ironico:
NON ABBIATE PAURA!! CHI HA PAURA MUORE TUTTI I GIORNI, CHI NON HA PAURA UNA VOLTA SOLA Presentazione viewtopic.php?f=7&t=12908" onclick="window.open(this.href);return false;
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Ray
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Messaggio da Ray »

Ma allora mi ripeto alla maniera....se D-o giudica secondo il metodo degli uomini
nessuno si salva..."io speriamo che me la cavo".(cit)
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Messaggio da SNORT!! »

Ray ha scritto:Ma allora mi ripeto alla maniera....se D-o giudica secondo il metodo degli uomini
nessuno si salva..."io speriamo che me la cavo".(cit)
:ok:
:ironico:
NON ABBIATE PAURA!! CHI HA PAURA MUORE TUTTI I GIORNI, CHI NON HA PAURA UNA VOLTA SOLA Presentazione viewtopic.php?f=7&t=12908" onclick="window.open(this.href);return false;
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Manca tanto il gene dell'umiltà..anche per cavalieri (scalcinati) con il suo scudiero...

Messaggio da Vieri »

SNORT!! ha scritto:Caro Vieri :sorriso:
Credo che il superbo, altro non sia che un povero disgraziato "nato così".
Una persona cui manca il "gene" dell'umiltà. Per questo motivo, anche se è il primo dei "seven", credo che Dio lo perdonera'. Chissà se Dio perdonerà invece l'ipocrita :ironico:
Non vorrei su questo tema fare la parte del solito "Padre Mariano" ma Gesù Cristo si fece ultimo fra gli ultimi lavando i piedi ai suoi apostoli e se "qualcuno" a cui piace Cervantes....avesse studiato di più ANCHE il Vangelo avrebbe anche imparato molte cose ....."e NON di considerarsi dall'alto del suo "sapere" l'unico (semidio) che sanziona e fa le regole del forum come moderatore, cancellando chi vuole, specie chi lo contesta,....."

PS. ma fra "superbia" e ipocrisia" c'è molta differenza ? Io non la vedo......quindi affido a Dio "l'ardua sentenza......ma come disse il nonno alla nonna nuda: "come me la vedo brutta".....

Da Wikipedia:
"L'ipocrisia (dal Greco ὑποκρίνομαι «fingere») è un atteggiamento, comportamento o vizio di una persona che volontariamente pretende di possedere credenze, opinioni, virtù, ideali, sentimenti, emozioni che in pratica non possiede. Essa si manifesta quando la persona tenta di ingannare altre persone con tali affermazioni, ed è quindi una sorta di bugia

Con superbia si intende la pretesa di meritare per se stessi, con ogni mezzo, una posizione di privilegio sempre maggiore rispetto agli altri. Essi devono riconoscere e dimostrare di accettare la loro inferiorità correlata alla superiorità indiscutibile e schiacciante del superbo.

PS. Ogni riferimento non è puramente casuale.....
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Messaggio da Cogitabonda »

Vieri, ti sembra corretto scrivere un post con lo scopo preciso di sparlare di uno degli utenti del forum?
Te lo sto dicendo da utente e non da moderatrice, anche se sono pronta ad agire da mod se lo vedessi necessario, perché mi piacerebbe leggere una tua risposta. Leggendo i tuoi ultimi post, infatti, mi sono chiesta in base a quali processi mentali qualcuno che si considera cristiano considera lecito:
1. In presenza di una discussione i cui toni diventano accesi, invece di mettere pace mettersi ad aizzare uno dei litiganti.
2. Travisare il senso di cose scritte da qualcuno, spacciandole per insulti per attirare su di lui le ire dei presunti offesi.
3. Arrogarsi il diritto di giudicare.
4. Esortare altri all'umiltà invece di praticarla.
Sono davvero curiosa di capire quale filo logico segui.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
sergio.pasqualino

Messaggio da sergio.pasqualino »

Magari vado fuori tema, ma ho letto due righe circa il "MALE" e mi hanno colpito. Se facciamo un esame delle scritture "al volo", senza scomodare filosofi e teologi e chi ne ha più ne metta, il "male" è una cosa che è sempre esistita e sempre esisterà. Non viene menzionata mai la distruzione del male, ma del malvagio. Dio decide cosa è bene e cosa è male (sempre nella Bibbia) e la consapevolezza del servitore di Dio (sempre secondo la Bibbia) è quella di riconoscere il bene e il male e agire per il bene. Ciò mi porta a pensare che il male è un rovescio di medaglia, sempre stato e sempre sarà.
Così, per dire.
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Un semplice filo logico: il reciproco rispetto.

Messaggio da Vieri »

Cogitabonda ha scritto:Vieri, ti sembra corretto scrivere un post con lo scopo preciso di sparlare di uno degli utenti del forum?
Te lo sto dicendo da utente e non da moderatrice, anche se sono pronta ad agire da mod se lo vedessi necessario, perché mi piacerebbe leggere una tua risposta. Leggendo i tuoi ultimi post, infatti, mi sono chiesta in base a quali processi mentali qualcuno che si considera cristiano considera lecito:
1. In presenza di una discussione i cui toni diventano accesi, invece di mettere pace mettersi ad aizzare uno dei litiganti.
2. Travisare il senso di cose scritte da qualcuno, spacciandole per insulti per attirare su di lui le ire dei presunti offesi.
3. Arrogarsi il diritto di giudicare.
4. Esortare altri all'umiltà invece di praticarla.
Sono davvero curiosa di capire quale filo logico segui.
Per motivi personali preferisco risponderti privatamente.
Grazie
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sergio.pasqualino

Messaggio da sergio.pasqualino »

Cogitabonda ha scritto:Vieri, ti sembra corretto scrivere un post con lo scopo preciso di sparlare di uno degli utenti del forum?
Te lo sto dicendo da utente e non da moderatrice, anche se sono pronta ad agire da mod se lo vedessi necessario, perché mi piacerebbe leggere una tua risposta. Leggendo i tuoi ultimi post, infatti, mi sono chiesta in base a quali processi mentali qualcuno che si considera cristiano considera lecito:
1. In presenza di una discussione i cui toni diventano accesi, invece di mettere pace mettersi ad aizzare uno dei litiganti.
2. Travisare il senso di cose scritte da qualcuno, spacciandole per insulti per attirare su di lui le ire dei presunti offesi.
3. Arrogarsi il diritto di giudicare.
4. Esortare altri all'umiltà invece di praticarla.
Sono davvero curiosa di capire quale filo logico segui.
La sottigliezza del Vieri è stata magistrale, però, questo bisogna riconoscerlo. Per quanto riguarda i punti esposti mi congratulo col moderatore Cogitabonda perché è così che un moderatore deve agire.
Mi fermo prima di andare fuori tema.
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Messaggio da Cogitabonda »

sergio.pasqualino ha scritto:Magari vado fuori tema, ma ho letto due righe circa il "MALE" e mi hanno colpito. Se facciamo un esame delle scritture "al volo", senza scomodare filosofi e teologi e chi ne ha più ne metta, il "male" è una cosa che è sempre esistita e sempre esisterà. Non viene menzionata mai la distruzione del male, ma del malvagio. Dio decide cosa è bene e cosa è male (sempre nella Bibbia) e la consapevolezza del servitore di Dio (sempre secondo la Bibbia) è quella di riconoscere il bene e il male e agire per il bene. Ciò mi porta a pensare che il male è un rovescio di medaglia, sempre stato e sempre sarà.
Così, per dire.
PAX
Non credo che tu vada fuori tema, visto che di Male e Bene parla abbondantemente Vieri nel post con cui ha iniziato questa discussione.
Come te, non vedo come sia possibile l'eliminazione del male, dal momento che ciò che è bene per qualcuno è male per altro, non per "relativismo" ma per semplice divergenza di interessi: per noi il parabrezza dell'auto è bene, per gli insetti che ci finiscono spiaccicati è male.
Chiedo scusa se ripeto cose che ho già scritto altrove, ma certi mali ci sono toccati in sorte perché erano uno scotto da pagare per avere un altro bene: le popolazioni si sono sempre insediate in riva ai fiumi per i vantaggi che questo comportava, ma hanno dovuto anche subire le inondazioni.
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Messaggio da Cogitabonda »

Vieri ha scritto:Per motivi personali preferisco risponderti privatamente.
Grazie
Non ho nulla in contrario. A presto dunque.
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Sempre sul tema del bene e del male.....

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Normalmente come sapete, e ne sono anch'io al corrente, non è bello riportare delle considerazioni riprese da altri ma se leggete la firma "dopo" ritengo che possano risultare istruttive anche perchè l'autore un questione non era cristiano:

Se c'è Dio Perché esiste il male?

Dio ha creato il bene e anche il male?
Perchè Dio permette le malattie?
Le manda Dio le malattie?

Alcuni asseriscono: "se Dio ha creato ogni cosa, ha dunque anche creato il male poiché il male esiste e secondo il principio dei nostri lavori che definiscono ciò che siamo, allora Dio è cattivo. "

Il male esiste? Il Professore universitario sfida i suoi studenti con questa domanda. Dio ha creato tutto ciò che esiste? Uno studente diligentemente risponde, sì, lo ha fatto!

Il Professore dice, Dio ha creato ogni cosa?

Sì, signore, replica lo studente.

Il Professore risponde, "se Dio ha creato ogni cosa, egli ha dunque anche creato il male poiché il male esiste
e secondo il principio dei nostri lavori che definiscono ciò che siamo, allora Dio è cattivo. "

Lo studente rimase silenzioso dinanzi a tale risposta.

Il Professore era veramente felice di sé stesso e si vantava di fronte agli studenti poiché aveva provato ancora una volta che la fede cristiana era un mito.

Un altro studente alza la mano e dice, "Posso porle una domanda Professore? " Certamente, risponde il Professore.
Lo studente replica, "Professore, il freddo esiste? " "Che specie di domanda è questa? Certamente che esiste.

Non avete mai avuto freddo? " ribatte il Professore.

Il giovane risponde, "in realtà Signore, il freddo non esiste. Secondo la legge di fisica, ciò che consideriamo freddo, è in realtà l’assenza di calore. Qualsiasi individuo o qualsiasi oggetto possiede o trasmette dell’energia. Il calore è prodotto da un corpo o da una materia che trasmette dell’energia. Lo zero assoluto (-460°F) è l’assenza totale di calore; tutta la materia diventa inerte ed incapace di reagire a questa
temperatura. Il freddo non esiste. Abbiamo creato questa parola per descrivere ciò che proviamo se non abbiamo alcun calore.

Lo studente continua. "Professore, l’oscurità esiste? " Il Professore risponde, "certamente che esiste! "

Lo studente risponde, avete ancora torto Signore, l’oscurità non esiste neppure. L’oscurità è in realtà l’assenza di luce. Possiamo studiare la luce, ma non l’oscurità. In effetti, possiamo utilizzare il prisma di Newton per frammentare la luce bianca in molti colori e studiare le diverse lunghezze d’onda di ogni colore.
Non potete misurare l’oscurità. Un semplice raggio di luce può fare irruzione in un mondo di oscurità ed illuminarlo. Come potete stabilire lo spazio che occupa l’oscurità? Misurate la quantità di luce presente, non è vero? L’oscurità è un termine utilizzato dall’uomo per descrivere ciò che accade in assenza di luce. "

Concludendo, il giovane chiede al Professore, "Signore, il male esiste? "

Ora dubbioso, il Professore risponde, "certamente come l’ho già detto. Lo vediamo ogni giorno. È negli esempi quotidiani dell’inumanità dell’uomo verso l’uomo. È nella moltitudine dei crimini e delle violenze ovunque nel mondo. Queste manifestazioni non sono nient’altro che del male! "

Lo studente risponde, "il male non esiste Signore, o almeno non esiste di per sé. Il male è semplicemente l’assenza di Dio. È come l’oscurità ed il freddo, una parola che l’uomo ha creato per descrivere l’assenza di Dio.
Dio non ha creato il male. Il male non è come la fede, o l’amore che esiste come la luce ed il calore. Il male è il risultato di ciò che succede quando l’uomo non ha l’amore di Dio nel suo cuore.
È come il freddo che viene quando non c’è nessun calore o l’oscurità che viene quando non c’è nessuna fonte di luce. "

Il Professore si siede. Il nome del giovane?
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Vieri ha scritto:
Giovanni64 ha scritto:
Vieri Ranfagni ha scritto:....
A proposito di Adamo ed Eva e del peccato originale volevo dire che io rivendico una discendenza separata: sempre da Adamo ed Eva ma prima che fossero influenzati da Satana e che commettessero il peccato originale. Visto che con la storia della discendenza separata ci si può liberare delle cose scomode, a questo punto mi libero anche del peccato originale e non se ne parla più. Mi voglio assumere la responsabilità dei miei peccati non di quella degli altri. A proposito della gravità delle guerre voglio dire, non per vantarmi, che io personalmente non ho fatto neanche una guerra. E' vero che ho fatto del male agli animali ma solo per difesa: i topi rischiavano di compromettere il fienile ed io li ho fatti fuori col veleno. Sempre meglio che lasciarli a quei sadici dei gatti che avevo prima e che prima li catturavano, poi ci giocavano e li torturavano per ore e poi quando alla fine i topolini morivano nemmeno se li mangiavano. Ma non per cattiveria ma solo perché si dovevano mantenere allenati.

Per il resto, posso dirti una cosa ? "Bello tenersi fuori", dove mi dici: "io non c'entro e non ho mai fatto male a nessuno e non voglio discendere da Adamo ed Eva.....
Mi spiace per te, ma come comune mortale ci sei invischiato anche tu e non sei nato su un altro pianeta dove nei millenni precedenti non si era mai scannato nessuno.....
Quindi la morale ?
Devi accettare la realtà dei fatti ed indipendentemente da Adamo ed Eva devi considerare di far parte oltre che di una stirpe di santi anche da una moltitudine di tanti assassini.......
La mia voleva solo essere una considerazione ironica relativa ai cristiani che rivendicano una discendenza separata. Tuttavia non avevo detto quello che tu mi attribuisci, perché avevo detto esplicitamente che volevo assumermi la responsabilità dei miei peccati. Del male a qualcuno capita a tutti di farlo ed è capitato anche a me. Sottolineavo solo che non avevo fatto la guerra solo perché tu ne parlavi in maniera particolare ed io veramente la guerra non l'ho fatta (almeno direttamente).
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Messaggio da Socrate69 »

Vieri:

...Il Professore si siede. Il nome del giovane?
Albert Einstein
Einstein il plagiatore ?
https://infosannio.wordpress.com/2012/1 ... broglione/" onclick="window.open(this.href);return false;

La storia che citi sà di mito...

Dio deve esistere, perché il male esiste ?
Un ragionamento più che logico... :fronte:
Ogni religione si fonda sulla paura dei molti e sull’astuzia dei pochi - Stendhal

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Caro Giovanni...

Messaggio da Vieri »

Mi scrivi:
"La mia voleva solo essere una considerazione ironica relativa ai cristiani che rivendicano una discendenza separata. Tuttavia non avevo detto quello che tu mi attribuisci, perché avevo detto esplicitamente che volevo assumermi la responsabilità dei miei peccati. Del male a qualcuno capita a tutti di farlo ed è capitato anche a me. Sottolineavo solo che non avevo fatto la guerra solo perché tu ne parlavi in maniera particolare ed io veramente la guerra non l'ho fatta (almeno direttamente)."

Condivido il tuo pensiero ma disgraziatamente per l'età, quando vai ad Auschwitz e noti che quando perpetravano questa "bestemmia ( di una parte) dell'umanità e tu eri nato e quindi c'eri, anche senza colpe, tutto questo a me, ti giuro, è pesato molto. A questo naturalmente si aggiungono anche i miei peccati....
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Ciao Socrate.....

Messaggio da Vieri »

Socrate69 ha scritto:
Vieri:

...Il Professore si siede. Il nome del giovane?
Albert Einstein
Einstein il plagiatore ?
https://infosannio.wordpress.com/2012/1 ... broglione/" onclick="window.open(this.href);return false;

La storia che citi sà di mito...

Dio deve esistere, perché il male esiste ?
Un ragionamento più che logico... :fronte:
Si hai ragione ed Einstain sarà anche stato un "cervellone" ma non era certamente "una fonte di virtù" e questo lo sapevo.
Ciò non toglie che "cose furbe" possano essere dette solo dai santi e non da comuni mortali con i loro bravi difettucci.
Se fosse così, il sottoscritto, qui, dovrebbe stare sempre zitto.....
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Messaggio da SNORT!! »

Vieri ha scritto:
SNORT!! ha scritto:Caro Vieri :sorriso:
Credo che il superbo, altro non sia che un povero disgraziato "nato così".
Una persona cui manca il "gene" dell'umiltà. Per questo motivo, anche se è il primo dei "seven", credo che Dio lo perdonera'. Chissà se Dio perdonerà invece l'ipocrita :ironico:
Non vorrei su questo tema fare la parte del solito "Padre Mariano" ma Gesù Cristo si fece ultimo fra gli ultimi lavando i piedi ai suoi apostoli e se "qualcuno" a cui piace Cervantes....avesse studiato di più ANCHE il Vangelo avrebbe anche imparato molte cose ....."e NON di considerarsi dall'alto del suo "sapere" l'unico (semidio) che sanziona e fa le regole del forum come moderatore, cancellando chi vuole, specie chi lo contesta,....."

PS. ma fra "superbia" e ipocrisia" c'è molta differenza ? Io non la vedo......quindi affido a Dio "l'ardua sentenza......ma come disse il nonno alla nonna nuda: "come me la vedo brutta".....

Da Wikipedia:
"L'ipocrisia (dal Greco ὑποκρίνομαι «fingere») è un atteggiamento, comportamento o vizio di una persona che volontariamente pretende di possedere credenze, opinioni, virtù, ideali, sentimenti, emozioni che in pratica non possiede. Essa si manifesta quando la persona tenta di ingannare altre persone con tali affermazioni, ed è quindi una sorta di bugia

Con superbia si intende la pretesa di meritare per se stessi, con ogni mezzo, una posizione di privilegio sempre maggiore rispetto agli altri. Essi devono riconoscere e dimostrare di accettare la loro inferiorità correlata alla superiorità indiscutibile e schiacciante del superbo.

PS. Ogni riferimento non è puramente casuale.....
:sorriso: Grazie delle conferme Vieri
NON ABBIATE PAURA!! CHI HA PAURA MUORE TUTTI I GIORNI, CHI NON HA PAURA UNA VOLTA SOLA Presentazione viewtopic.php?f=7&t=12908" onclick="window.open(this.href);return false;
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Messaggio da Cogitabonda »

Non è elegante autocitarsi, ma spero nella vostra indulgenza, e cito una cosetta che ho scritto in un altro sito. Il titolo è Umiltà e gioco del poker. Il passo che desidero condividere con voi è questo:

A volte sentiamo qualcuno parlare e lo sentiamo fare affermazioni talmente sicure da farci pensare che sia un presuntuoso arrogante, c’è un test infallibile per capire se è davvero un presuntuoso o semplicemente una persona sicura di sé: osserviamo come si comporta quando a parlare siamo noi o qualcun altro. Se fa domande, se dimostra di essere genuinamente interessato a quello che gli altri dicono, sicuramente NON è un presuntuoso. Il presuntuoso fa solo domande retoriche, e quando gli altri parlano non ascolta, ma elabora con la mente la prossima cosa da dire.
La persona umile è una persona che sa ascoltare, perché sa che c’è sempre qualcosa da imparare e sa che le lezioni possono arrivare dalle persone più impensate. E’ normale stare a sentire volentieri quelli che già stimiamo, però a volte un’idea profonda e illuminante può arrivarci da qualcuno che avevamo etichettato come ignorante o poco interessante. La persona umile lo sa, e quindi non suddivide l’umanità in “persone utili da frequentare” e “persone inutili”. Il presuntuoso si autoelimina da una serie di contatti e rapporti da cui invece avrebbe potuto imparare qualcosa, e cerca sempre e solo delle conferme, insomma finisce per vivere una vita mortalmente noiosa!


Per chi volesse leggere anche il resto, ecco il link: http://www.ciao.it/Con_la_U__Opinione_1484560" onclick="window.open(this.href);return false;
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Messaggio da SNORT!! »

Cogitabonda ha scritto:Non è elegante autocitarsi, ma spero nella vostra indulgenza, e cito una cosetta che ho scritto in un altro sito. Il titolo è Umiltà e gioco del poker. Il passo che desidero condividere con voi è questo:

A volte sentiamo qualcuno parlare e lo sentiamo fare affermazioni talmente sicure da farci pensare che sia un presuntuoso arrogante, c’è un test infallibile per capire se è davvero un presuntuoso o semplicemente una persona sicura di sé: osserviamo come si comporta quando a parlare siamo noi o qualcun altro. Se fa domande, se dimostra di essere genuinamente interessato a quello che gli altri dicono, sicuramente NON è un presuntuoso. Il presuntuoso fa solo domande retoriche, e quando gli altri parlano non ascolta, ma elabora con la mente la prossima cosa da dire.
La persona umile è una persona che sa ascoltare, perché sa che c’è sempre qualcosa da imparare e sa che le lezioni possono arrivare dalle persone più impensate. E’ normale stare a sentire volentieri quelli che già stimiamo, però a volte un’idea profonda e illuminante può arrivarci da qualcuno che avevamo etichettato come ignorante o poco interessante. La persona umile lo sa, e quindi non suddivide l’umanità in “persone utili da frequentare” e “persone inutili”. Il presuntuoso si autoelimina da una serie di contatti e rapporti da cui invece avrebbe potuto imparare qualcosa, e cerca sempre e solo delle conferme, insomma finisce per vivere una vita mortalmente noiosa!


Per chi volesse leggere anche il resto, ecco il link: http://www.ciao.it/Con_la_U__Opinione_1484560" onclick="window.open(this.href);return false;
Concordo ovviamente :sorriso:
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Messaggio da Vieri »

Cogitabonda ha scritto:Non è elegante autocitarsi, ma spero nella vostra indulgenza, e cito una cosetta che ho scritto in un altro sito. Il titolo è Umiltà e gioco del poker. Il passo che desidero condividere con voi è questo:

A volte sentiamo qualcuno parlare e lo sentiamo fare affermazioni talmente sicure da farci pensare che sia un presuntuoso arrogante, c’è un test infallibile per capire se è davvero un presuntuoso o semplicemente una persona sicura di sé: osserviamo come si comporta quando a parlare siamo noi o qualcun altro. Se fa domande, se dimostra di essere genuinamente interessato a quello che gli altri dicono, sicuramente NON è un presuntuoso. Il presuntuoso fa solo domande retoriche, e quando gli altri parlano non ascolta, ma elabora con la mente la prossima cosa da dire.
La persona umile è una persona che sa ascoltare, perché sa che c’è sempre qualcosa da imparare e sa che le lezioni possono arrivare dalle persone più impensate. E’ normale stare a sentire volentieri quelli che già stimiamo, però a volte un’idea profonda e illuminante può arrivarci da qualcuno che avevamo etichettato come ignorante o poco interessante. La persona umile lo sa, e quindi non suddivide l’umanità in “persone utili da frequentare” e “persone inutili”. Il presuntuoso si autoelimina da una serie di contatti e rapporti da cui invece avrebbe potuto imparare qualcosa, e cerca sempre e solo delle conferme, insomma finisce per vivere una vita mortalmente noiosa!


Per chi volesse leggere anche il resto, ecco il link: http://www.ciao.it/Con_la_U__Opinione_1484560" onclick="window.open(this.href);return false;
Carissima Cogitabonda,
quello che mi fa piacere è ascoltare sempre dalle tue parole, la tua grande pacatezza ed equidistanza nel rispondere senza mai farti influenzare dal "diavoletto" della emotività che tradotto in parole povere si chiama "polemica".

Chiarendo subito le cose, questo titolo me lo vedo riferito esclusivamente al sottoscritto in risposta ad un mio post precedente dichiaratamente polemico che mi avevi fatto osservare.

Visto che il tema iniziale riguarda la "superbia" ho accettato volentieri le tue critiche e mi faceva piacere sul tema allargare l'argomento a tre tipologie di persone:

- Gli ignoranti
- Gli eruditi
- I saccenti


Non voglio fare un "trattato" ma delle semplici osservazioni.
Ritengo in genere che le persone che dialogano su questo forum non siano tutte di "primo pelo" e che sicuramente prima di arrivare qui avranno navigato su altri numerosi siti e forum di discussioni come del resto si trovano su diversi noti giornali.

In genere a seconda delle tendenze politiche del giornale in questione, su questi forum, si trovano sempre osservazioni o commenti "liberatori" e orientati spesso alle opinioni politiche del giornale relativo.
Alcuni forum sono ridicoli ma altri abbastanza seri dove si trova un po' di tutto dal punto di vista caratteriale.

Personalmente ho navigato molto in vari forum ed in questi il linguaggio, pur sempre (quasi) rispettoso passava dalle osservazioni banali ed ignoranti a quelle interessanti di persone erudite ma che spiegavano chiaramente il loro pensiero, ai "saccenti" che alla fine sconfessati, avavano smesso di intervenire non trovando secondo loro un pubblico plaudente....

La mia esperienza più bella l'ho fatta con una persona che era assolutamente l'opposto del sottoscritto e per opposto dico che eravamo come Beppone e Don Cammillo accapigliandoci numerosissime volte anche perché questo signore scriveva con un linguaggio particolarmente involuto e contorto tanto che alcuni lo definivano come "filosofia ermetica".

La "storia di Don Cammillo e Beppone sapete poi come è andata a finire ?
Alla fine di tante discussioni si volevano un gran bene ed alla fine è andata così anche fra noi.
Sono perfino andato a trovarlo due volte con 800 km di treno ed ora ci chiamiamo con l'appellativo ." U'fra' "......

Bello riscontrare che con quelli che consideravi inizialmente "nemici", alla fine ci sei andato a "nozze"..

Non volendo esulare dal tema iniziale della superbia riprendo pertanto le categorie citate precedentemente con il relativo significato e relative, (possibilmente) stringate considerazioni .

Gli ignoranti.
-1- Mancanza di istruzione e di cultura:
-2- Mancato possesso di nozioni o d'informazioni su una data materia o su avvenimenti ecc.
- 3- Difetto di preparazione,  
- 4- Mancanza di educazione

I punti da 1 a 3 denotano normalmente una persona umile che è conscio dei suoi limiti è propenso ad ascoltare le idee degli altri.
Se affrontiamo pertanto ogni amichevole discussione con il cuore umile e cioè disposto a mettere in confronto le proprie idee facciamo una cosa meritevole e come dicono gli americani: se tu hai una idea ed io un'altra, se ci confrontiamo, alla fine ognuno di noi avrà due idee....
Il punto 4 invece è relativo a quelle persone superbe che credono da ignoranti di sapere tutto e che alla fine fanno delle sparate che difficilmente anche se smentite, riescono ad accettare.

Oltre a queste esiste una ulteriore categoria, giustamente citata da Cogitabonda e che riguarda quelli che pur educati ma nemmeno superbi sono particolarmente emotivi .
Sto parlando proprio di quella categoria di persone che, non spesso e non sempre, partono dall'idea che il tuo interlocutore sia in malafede e spesso, sia perché scrive "difficile", sia perchè prevenuto, pensi più alla risposta che a quello che ha scritto.

A questo punto, non guardate il sottoscritto che ne avete trovato uno poichè quando ho "il fumino" mi comporto così.

Una lancia a favore di queste persone?
Si certamente! Prima di tutto nel giusto è anche bello essere degli umani e non dei robot poiché quelli non emotivi sono sempre eccessivamente pallosi (noiosi). Ma ci pensate voi a vivere sempre vicino ad una persona che non ha mai reazioni diverse da quelle abbondantemente prevedibili e non arrabbiarsi mai anche se gli fanno passare un TIR sulla testa?

Quindi in conclusione: viva l'emotività ma per favore anche con moderazione poiché all'eccesso c'è il casino ideologico più assoluto

Gli eruditi
-1- Sono quelli il possesso di molte conoscenze e informazioni in uno o più campi del sapere.
Il termine mette l'accento sull'ampio bagaglio di conoscenze posseduto, ottenuto attraverso intense letture e minuziose ricerche
- 2- Può avere anche una valenza spregiativa quando l'ampia mole di conoscenze acquisite non sia assistita da un pensiero originale o da una visione critica

Il punto 1 riguarda principalmente le persone intelligenti che consci della loro cultura sanno anche adattarsi al prossimo spiegando con umiltà le loro tesi e le loro argomentazioni.
Il punto due è già spiegato e che quindi riguarda i superbi e cioè sono coloro che in base alle loro conoscenze, magari anche, ma non spesso in buona fede, fanno delle elucubrazioni talmente contorte che spesso spiazzano l'interlocutore arrivando a risultati incomprensibili ai più o contorti ( la famosa filosofia ermetica)

I saccenti
Chi ostenta una sapienza superiore a quella realmente posseduta; che esibisce in modo presuntuoso e pedante le proprie cognizioni: 
Di persona che tende presuntuosamente a far mostra di ciò che sa o crede di sapere, che non perde occasione per intervenire su ogni argomento, ostentando in modo sussiegoso e irritante un sapere, spesso superficiale e, talvolta, anche presuntuoso


Mi sembra a questo punto particolarmente ovvio il giudizio di "superbia".

Le mie esperienze in merito avendo navigato in diversi forum è il notare, e qui vi faccio ridere, di accomunare questa tipologia di persone ai Tdg.....Perché ? Ma è semplice.
Cosa fanno i Tdg ? Ad ogni cosa che dicono, se non hanno subito il riferimento biblico imparato a memoria subito dopo, non parlano.
E non ditemi che non sia vero poiché basta leggere una loro pubblicazione costellata da citazioni bibliche da tutte le parti.
Almeno queste persone che ritengo plagiate, lo fanno in buona fede......

I saccenti invece fanno la stessa cosa e prima di affrontare un argomento vanno a fare ricerche a non finire di citazioni di filosofi, poeti e letterati ed anche le loro risposte sono identiche e piene di riferimenti......
L'unica cosa di diverso dai primi ( i TdG) è che il loro comportamento è generato dalla superbia di apparire verso terzi più "istruiti" degli altri che dato che "ragionano con la loro testa", li ritengono "inferiori"......

Nostra suddivisione in categorie delle persone conosciute
A questo punto del discorso mi sembra ovvio da parte di tutti che sia abbastanza naturale e scontato che uno, specie in un forum, di questo tipo composto da 100 teste completamente diverse, faccia come un "Sorvegliante" dei tdg e che cioè si faccia il suo registro mentale dando un po' di "stelline" a tutti.
Del resto non è un giudizio ma un sistema per convivere con tutti e sapendo il suo credo di non forzare la mano verso di lui con critiche pesanti che eventualmente potrebbero infastidirlo.
Poi con una stellina ovviamente ci metteremo quelli con i quali riteniamo difficile ogni dialogo.....

Considerazioni aggiuntive sulla "emotività" delle persone
La mia emotività mi porta a questo punto a spiegare il perché di certe mie precedenti polemiche......ma con un "ma"

In vita mia avendo avuto la fortuna di aver avuto molte esperienze e conosciuto molte persone, ho notato che in psicologia la matematica non conta e parlando di "persone" e non di "cose" 2+2 non fa MAI 4.
Può fare 3 come 5 ed anche con le stesse persone, anche se con una certa tolleranza, la somma non è mai la stessa a seconda dei diversi stati d'animo.
Ma allora a cosa serve la psicologia?
Serve principalmente a conoscere prima le persone ed i suoi "parametri" caratteriali ed emotivi in base ai quali, trovata la "soluzione della somma ( sempre per approssimazione) ci si comporta di conseguenza per andare d'accordo con lui. Direi semplice semplice.

Il sottoscritto che ha ad esempio molti difetti, ha una alta considerazione non delle sue idee ma della sua libertà di pensiero.
In pratica accetto molto volentieri il dialogo e le idee altrui ma non sopporto in genere chi cerca di forzare con la sua "saccenza" la mia libertà di pensiero ... Spesso mi sono trovato a discussioni nella mia vita con persone con cultura umanistica che trattavano dall'alto in basso questi "poveri tecnici" poiché non sapevano citare Socrate o Leopardi.....

A fronte di queste considerazioni esterne il mio 2+2 a questo punto faceva 27 facendo scattare la polemica dicendo che con le mie "conoscenze tecniche" "ho sempre mangiato" più di lui....".ma queste erano cattiverie in rete dove Belzebù aveva messo qualche cosa di più della coda.....

PS. poi il discorso si farebbe lungo poiché il dialogo potrebbe essere impostato anche:
- sullo scherzoso accettando anche la battuta....
- Lo scherzoso di "Arlecchino che disse la verità scherzando"
- Il messaggio subliminale nel fare un discorso in generale per poi colpire qualcuno.

Spero di avervi divertito. :saggio:
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Messaggio da Quixote »

Vieri ha scritto: Manca tanto il gene dell'umiltà..anche per cavalieri (scalcinati) con il suo scudiero...

Non vorrei su questo tema fare la parte del solito "Padre Mariano" ma Gesù Cristo si fece ultimo fra gli ultimi lavando i piedi ai suoi apostoli e se "qualcuno" a cui piace Cervantes....avesse studiato di più ANCHE il Vangelo avrebbe anche imparato molte cose ....."e NON di considerarsi dall'alto del suo "sapere" l'unico (semidio) che sanziona e fa le regole del forum come moderatore, cancellando chi vuole, specie chi lo contesta,....."

PS. ma fra "superbia" e ipocrisia" c'è molta differenza ? Io non la vedo......quindi affido a Dio "l'ardua sentenza......ma come disse il nonno alla nonna nuda: "come me la vedo brutta".....

Da Wikipedia:
"L'ipocrisia (dal Greco ὑποκρίνομαι «fingere») è un atteggiamento, comportamento o vizio di una persona che volontariamente pretende di possedere credenze, opinioni, virtù, ideali, sentimenti, emozioni che in pratica non possiede. Essa si manifesta quando la persona tenta di ingannare altre persone con tali affermazioni, ed è quindi una sorta di bugia

Con superbia si intende la pretesa di meritare per se stessi, con ogni mezzo, una posizione di privilegio sempre maggiore rispetto agli altri. Essi devono riconoscere e dimostrare di accettare la loro inferiorità correlata alla superiorità indiscutibile e schiacciante del superbo.

PS. Ogni riferimento non è puramente casuale.....
Confesso che questa perla mi era sfuggita. Ci vorrebbe davvero Cervantes per rappresentare degnamente certo Cristianesimo deteriore, e di sicuro, se “qualcuno” a cui piace il Vangelo avesse studiato anche il Don Quijote avrebbe imparato molte cose.

Resta da vedere se «semidio» è termine pertinente al discorso, dal momento che ho agito ai sensi del Regolamento, art. 6:
6. Ruolo dei Moderatori I Moderatori hanno la piena facoltà di cancellare o censurare quegli interventi che saranno ritenuti non consoni al Regolamento o che possono risultare in contrasto con lo spirito del medesimo. Verrà chiusa ogni discussione dove argomenti o toni non risultino idonei alla linea di condotta del forum. Se nel corso della discussione il topic dovesse degenerare (anche con un solo post) è data ampia facoltà di intervenire al moderatore anche con la chiusura del thread o, nei casi più gravi, con il ban immediato del responsabile.
Che la mia interpretazione dell’articolo fosse giustificata o meno non sono tenuto a dichiararlo pubblicamente. Viceversa l’ironia dell’utente che me lo rinfaccia è vietata dal Regolamento stesso, e meriterebbe un warning:
12. Contestazioni L'operato dei Moderatori è insindacabile e può essere giudicato solo dall'Amministrazione del forum. È comunque permesso chiedere spiegazioni, non utilizzando però lo spazio pubblico del forum. Eventuali contestazioni vanno effettuate via e-mail oppure tramite i messaggi interni e comunque in forma privata. Verrà immediatamente chiuso ogni thread avente come oggetto argomenti di contestazione in chiave polemica. Chi dovesse insistere in simile atteggiamento, verrà immediatamente allontanato dal forum secondo l'insindacabile giudizio dei Moderatori.
L’utente in questione si renda conto che, invece di cancellare post e chiudere thread, per altro in modo legittimo, se solo lo avessi desiderato, avrei potuto sbatterlo fuori ai sensi del Regolamento.

Quindi si diletti pure a tacciarmi di superbia, e intolleranza; nonché di ignoranza biblica, che lui certo conosce greco e latino meglio di me, e sa bene interpretare gli originali. E gongoli nel ritenere che io necessiti di Wikipedía per conoscere l’etimo di ipocrita. Purtroppo ne conosco non solo l’etimo, ma anche il significato; senza bisogno di consultare wikidizionari: mi basta osservare la gente che ci attornia.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Caro Quixote....

Messaggio da Vieri »

Ho notato su questo forum che ovviamente siamo tutti diversi e non si puo' pretendere che con tutti si possa attuare un dialogo costruttivo probabilmente anche spesso per diversa formazione culturale. L'importante per me sara' quello di evitare in futuro spiacevoli dibattiti che potrebbero sfociare in evitabili polemiche.
Un cordiale saluto.
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Vieri ha scritto: Gli ignoranti.
-1- Mancanza di istruzione e di cultura:
-2- Mancato possesso di nozioni o d'informazioni su una data materia o su avvenimenti ecc.
- 3- Difetto di preparazione,  
- 4- Mancanza di educazione

I punti da 1 a 3 denotano normalmente una persona umile che è conscio dei suoi limiti è propenso ad ascoltare le idee degli altri.
Se affrontiamo pertanto ogni amichevole discussione con il cuore umile e cioè disposto a mettere in confronto le proprie idee facciamo una cosa meritevole e come dicono gli americani: se tu hai una idea ed io un'altra, se ci confrontiamo, alla fine ognuno di noi avrà due idee....
Invece, il punto 3, lo considero come il più pernicioso, poichè spesso, la mancanza di preparazione ci fa leggere testi profondi con la stessa superficialità con ci s'interpreta il manuale delle giovani marmotte. Attenzione, quindi, ad ironizzare su ciò che non si è in grado di comprendere.
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Possiamo chiamarli "sprovveduti ?

Messaggio da Vieri »

Gabriella Prosperi ha scritto:
Vieri ha scritto: Gli ignoranti.
-1- Mancanza di istruzione e di cultura:
-2- Mancato possesso di nozioni o d'informazioni su una data materia o su avvenimenti ecc.
- 3- Difetto di preparazione,  
- 4- Mancanza di educazione

I punti da 1 a 3 denotano normalmente una persona umile che è conscio dei suoi limiti è propenso ad ascoltare le idee degli altri.
Se affrontiamo pertanto ogni amichevole discussione con il cuore umile e cioè disposto a mettere in confronto le proprie idee facciamo una cosa meritevole e come dicono gli americani: se tu hai una idea ed io un'altra, se ci confrontiamo, alla fine ognuno di noi avrà due idee....
Invece, il punto 3, lo considero come il più pernicioso, poichè spesso, la mancanza di preparazione ci fa leggere testi profondi con la stessa superficialità con ci s'interpreta il manuale delle giovani marmotte. Attenzione, quindi, ad ironizzare su ciò che non si è in grado di comprendere.
Gabriella
Ciao Gabriella,
Onestamente non volevo fare un trattato sulla mente umana e potrei darti ragione ma potrei anche aggiungere che una persona che anche se è "ignorante", e cioè come giustamente mi dici "mancante di preparazione" , non è detto che non ragioni con la propria testa ed abbia una notevole capacità di discernimento.
Io sono convinto che a fronte di tanti studi biblici approfonditi da grandi luminari della teologia, a volte si perdano di vista i principi fondamentali del cristianesimo.
Non pensi che se una persona "ignorante" ma che conosce solo i primi due principi di base quali: "Io sono il Signore Dio tuo,......e ama il prossimo tuo come te stesso", possano bastare se applicati con fede e sincerità?

Alcune volte mi sono trovato ad incontrare delle persone che metto nella categoria dei " puri di cuore" che anche pur non avendo una approfondita preparazione biblica sono in grado con le loro poche parole e la loro innata semplicità di vita di offrirti tutte le risposte di questo mondo.

Questa per me è la categoria di persone (sempre serene) che ammiro di più.....
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
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Vieri
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Oopps, scusate ho sbagliato il titolo prima....

Messaggio da Vieri »

Vieri ha scritto:
Gabriella Prosperi ha scritto:
Vieri ha scritto: Gli ignoranti.
-1- Mancanza di istruzione e di cultura:
-2- Mancato possesso di nozioni o d'informazioni su una data materia o su avvenimenti ecc.
- 3- Difetto di preparazione,  
- 4- Mancanza di educazione

I punti da 1 a 3 denotano normalmente una persona umile che è conscio dei suoi limiti è propenso ad ascoltare le idee degli altri.
Se affrontiamo pertanto ogni amichevole discussione con il cuore umile e cioè disposto a mettere in confronto le proprie idee facciamo una cosa meritevole e come dicono gli americani: se tu hai una idea ed io un'altra, se ci confrontiamo, alla fine ognuno di noi avrà due idee....
Invece, il punto 3, lo considero come il più pernicioso, poichè spesso, la mancanza di preparazione ci fa leggere testi profondi con la stessa superficialità con ci s'interpreta il manuale delle giovani marmotte. Attenzione, quindi, ad ironizzare su ciò che non si è in grado di comprendere.
Gabriella
Ciao Gabriella,
Onestamente non volevo fare un trattato sulla mente umana e potrei darti ragione ma potrei anche aggiungere che una persona che anche se è "ignorante", e cioè come giustamente mi dici "mancante di preparazione" , non è detto che non ragioni con la propria testa ed abbia una notevole capacità di discernimento.
Io sono convinto che a fronte di tanti studi biblici approfonditi da grandi luminari della teologia, a volte si perdano di vista i principi fondamentali del cristianesimo.
Non pensi che se una persona "ignorante" ma che conosce solo i primi due principi di base quali: "Io sono il Signore Dio tuo,......e ama il prossimo tuo come te stesso", possano bastare se applicati con fede e sincerità?

Alcune volte mi sono trovato ad incontrare delle persone che metto nella categoria dei " puri di cuore" che anche pur non avendo una approfondita preparazione biblica sono in grado con le loro poche parole e la loro innata semplicità di vita di offrirti tutte le risposte di questo mondo.

Questa per me è la categoria di persone (sempre serene) che ammiro di più.....
La categoria da me citata non è rappresentata degli "sprovveduti ma come ho detto, dai: " puri di cuore".
Non desidero essere pertanto frainteso.....me ne sono accorto dopo pensando inizialmente a questa massima:

"Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht"
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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