1 Tess. 4 e il "ripristino" del nome "Geova"
Inviato: 24/11/2019, 11:26
Questo è il modo in cui la TNM (ed 1987) rende i versetti da 15 a 17:
15 Poiché questo vi diciamo per la parola di Geova,*+ che noi viventi che sopravvivremo fino alla presenza del Signore*+ non precederemo affatto quelli che si sono addormentati [nella morte]; 16 perché il Signore* stesso scenderà dal cielo+ con una chiamata di comando, con voce di arcangelo+ e con tromba+ di Dio, e quelli che sono morti unitamente a Cristo sorgeranno per primi.+ 17 In seguito noi viventi che sopravvivremo* saremo rapiti,+ insieme* con loro,+ nelle nubi+ per incontrare+ il Signore* nell’aria; e così saremo sempre col Signore.*
Come è noto, in tutti i manoscritti in lingua greca esistenti non compare mai il nome "Geova", o qualche forma equivalente al tetragramma ebraico. In tutti i casi in cui la WTS pretende di ripristinare il nome "Geova" nel testo greco c'è il termine kirios (Signore).
Nei versetti succitati la parola kirios compare cinque volte. Una volta la WTS inserisce però il termine "Geova", mentre le altre volte traduce Signore.
E' interessante notare che le traduzioni della lettera ai Tessalonicesi in lingua ebraica, a cui la WTS si rifà per "legittimare" tale presunto ripristino, rendono "Geova" anche nei casi in cui la WTS lascia il termine Signore, come si legge nelle note in calce della TNM.
A parte il primo caso, dove si parla della "Presenza del Signore, in cui la nota non dice nulla sul modo in cui rendono tale passo le traduzioni in ebraico (la nota si limita ad osservare che i principali manoscritti greci dicono "Signore" o Gesù: “Del Signore”, אAVg; B, “di Gesù”.), nel versetto 16 quattro traduzioni ebraiche mettono il tetragramma, nel versetto 17, nella prima ricorrenza del termine Signore, due traduzioni fanno lo stesso e nella seconda ricorrenza le traduzioni sono 5.
La WTS solo nel primo caso "ripristina" il nome "Geova" mentre negli altri casi, anziché appoggiarsi all'"autorità" delle traduzioni in ebraico di questa lettera, decide, in maniera a mio parere piuttosto incoerente, di lasciare il termine "Signore".
Per cui il "ripristino" del nome "Geova" non dipende né dai testi in lingua greca, che, come dicevo, non contengono mai tale nome, né dall'"autorità" delle traduzioni in ebraico del NT, ma solo dalla decisione dei dirigenti della WTS. i quali si sono arrogati il diritto di "ripristinare" - in maniera arbitraria ed anche incoerente - un nome che nel Nuovo Testamento non c'è mai stato.
15 Poiché questo vi diciamo per la parola di Geova,*+ che noi viventi che sopravvivremo fino alla presenza del Signore*+ non precederemo affatto quelli che si sono addormentati [nella morte]; 16 perché il Signore* stesso scenderà dal cielo+ con una chiamata di comando, con voce di arcangelo+ e con tromba+ di Dio, e quelli che sono morti unitamente a Cristo sorgeranno per primi.+ 17 In seguito noi viventi che sopravvivremo* saremo rapiti,+ insieme* con loro,+ nelle nubi+ per incontrare+ il Signore* nell’aria; e così saremo sempre col Signore.*
Come è noto, in tutti i manoscritti in lingua greca esistenti non compare mai il nome "Geova", o qualche forma equivalente al tetragramma ebraico. In tutti i casi in cui la WTS pretende di ripristinare il nome "Geova" nel testo greco c'è il termine kirios (Signore).
Nei versetti succitati la parola kirios compare cinque volte. Una volta la WTS inserisce però il termine "Geova", mentre le altre volte traduce Signore.
E' interessante notare che le traduzioni della lettera ai Tessalonicesi in lingua ebraica, a cui la WTS si rifà per "legittimare" tale presunto ripristino, rendono "Geova" anche nei casi in cui la WTS lascia il termine Signore, come si legge nelle note in calce della TNM.
A parte il primo caso, dove si parla della "Presenza del Signore, in cui la nota non dice nulla sul modo in cui rendono tale passo le traduzioni in ebraico (la nota si limita ad osservare che i principali manoscritti greci dicono "Signore" o Gesù: “Del Signore”, אAVg; B, “di Gesù”.), nel versetto 16 quattro traduzioni ebraiche mettono il tetragramma, nel versetto 17, nella prima ricorrenza del termine Signore, due traduzioni fanno lo stesso e nella seconda ricorrenza le traduzioni sono 5.
La WTS solo nel primo caso "ripristina" il nome "Geova" mentre negli altri casi, anziché appoggiarsi all'"autorità" delle traduzioni in ebraico di questa lettera, decide, in maniera a mio parere piuttosto incoerente, di lasciare il termine "Signore".
Per cui il "ripristino" del nome "Geova" non dipende né dai testi in lingua greca, che, come dicevo, non contengono mai tale nome, né dall'"autorità" delle traduzioni in ebraico del NT, ma solo dalla decisione dei dirigenti della WTS. i quali si sono arrogati il diritto di "ripristinare" - in maniera arbitraria ed anche incoerente - un nome che nel Nuovo Testamento non c'è mai stato.