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Quando Gesù Cristo apparve a Warwick
Quello fu un giorno particolare a Warwick, poiché di tutto si sarebbero aspettati eccetto la visita di Gesù Cristo in persona. Si presentò all'ingresso principale con le sembianze di un giovanotto sui trent'anni in jeans e camicia jersey, un filo di barba e capelli scuri moderatamente lunghi. Chiese di essere accolto dai membri del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova, ma il diniego fu al quanto chiaro poiché l'usciere di turno disse perentoriamente che i santi erano in riunione e quindi non sarebbe stato possibile per nessuno contattarli. Gesù non replicò, semplicemente sparì dalla sua vista come potrebbe scomparire un fantasma.
Gli otto membri del Corpo Direttivo erano effettivamente in riunione in una saletta le cui finestra davano sul cortile interno. Seduti al tavolo circolare, erano a capo chino intenti all' orazione quando si sentirono scossi da una forma di collettiva agitazione. All'orante le parole si strozzarono in gola, tutti alzarono gli occhi e si accorsero che una figura li stava osservando dalla vetrata. I volti sbiancati, la lingua incollata al palato, gli occhi vitrei e attoniti uniti ad un profondo e amaro turbamento che imperversava in ogni membro del loro corpo. Quella presenza di cui ebbero tanto timore passò il vetro e si palesò d'innanzi a loro.. Gli otto si guardarono reciprocamente con vergognoso imbarazzo, come se volessero comunicare e al col tempo liberarsi delle tante mistificazioni di cui erano stati capaci, cioè I milioni di dollari nelle loro casse ,le residenze principesche in cui dimoravano e le speculazioni finanziarie ed immobiliari di cui erano diventati maestri. Ma ora nulla era più sgradevole ai loro occhi di quella traduzione delle Sacre Scritture che avevano torto e modificato a loro vantaggio. Sapevano benissimo di non essere gli Unti dal Signore come volevano far credere a milioni di persone e tantomeno lo erano mai stati i loro predecessori Russell, Ruttehrford, Knorr e via dicendo sino a loro stessi. Essi erano quei falsi cristi e falsi profeti predetti da colui che li stava guardando senza proferir parole. Quel silenzio li stava giudicando spudoratamente e quello stesso silenzio toccò le loro coscienze. Non poterono appellarsi a Geova poichè quel nome non era altro che il frutto di un'errata interpretazione medioevale del Nome Santo ed Impronunciabile YHWH. E poi tutte quelle date ricavate sul finir del del mondo, date mai avverate, ma frutto di calcoli di mera fantasia escatologica. Quella tacita presenza rammentò loro quanto fossero bugiarde e deleterie quelle libere ed errate interpretazioni al fine della pura adorazione che solo a Dio dev'essere rivolta, mentre essi si autoproclamarono Suoi portavoce. Tutto fu palesato ai loro occhi in pochi istanti, poiché erano perfettamente coscienti che quella presenza avesse rivelato loro ciò che inesorabilmente avrebbero nascosto e taciuto per sempre.