Due pesi e due misure sull' omertà

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Romagnolo
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Due pesi e due misure sull' omertà

Messaggio da Romagnolo »

l' altra sera stavo aiutando un utente del forum in una sua ricerca quando esaminando la svegliatevi dell' 8 ottobre 1993 riscopro una frase che mi ero del tutto dimenticato:
Idea sbagliata: Quando i bambini rivelano di aver subìto un abuso sessuale, i genitori dovrebbero incoraggiarli a non parlarne e a dimenticare l’accaduto.
Gli interessi di chi vengono fatti se i bambini tacciono? Non sono forse gli interessi di chi ha commesso l’abuso? In realtà gli studi indicano che negare l’accaduto e soffocare i sentimenti può essere il modo meno efficace per affrontare il trauma dell’abuso. Da uno studio condotto in Inghilterra su un gruppo di persone che nell’infanzia erano state vittime di abusi e che avevano tentato di superare il trauma in nove modi diversi è emerso che quelli che avevano negato, evitato o rimosso mentalmente l’argomento avevano incontrato, da adulti, i maggiori problemi di disadattamento e di angoscia. Se aveste subìto una terrificante aggressione, vorreste che vi venisse detto di non parlarne? Perché dire una cosa del genere a un bambino? Se invece il bambino ha modo di reagire normalmente a un evento così terribile, ad esempio sfogando dolore, rabbia o tristezza, a suo tempo potrà chiudere il capitolo
Questa affermazione che si trova a pagina 6 di tale rivista è un pezzo di una parte più ampia di cose da non fare e di idee errate riguardo l' abuso sessuale su minori.
Ora vi invito a guardare questo video che ha iniziato a girare in rete:
" onclick="window.open(this.href);return false;
State bene attenti a cosa viene detto nei minuti 5,58- 7,31-8,40 si può dire che nei confronti della querelante quei membri del corpo direttivo avessero rispettato quella verità diffusa in tutto il mondo pochi anni dopo sulla Svegliatevi?
Si potrebbe magari pensare che l' abusata essendo stata redarguita prima non ha potuto beneficiare della nuova luce spirituale???
Ma secondo voi un comando volto all' omertà aveva bisogno di 74 anni per essere compreso errato da che nel 1919 questa Organizzazione sarebbe finita nelle grazie del Signore???
Ma per quanto mi risulta sapere anche da esperienze analoghe successive al 93 l' abusato era meglio per lui non menzionare l' abuso subito tra i propri coreligionari e a tutt' oggi anche leggendo il manuale per gli anziani del 2020
anche se è riconosciuto che uno possa appoggiarsi ad un fratello o sorella matura per trovare appoggio e sostegno emotivo non trovo alcuna liberatoria alla libertà di diffondere la propria esperienza a tutti gli altri.
Altri tra voi hanno avuto esperienze in merito al mantenere l' omertà sui torti o peggio le violenze subite in questa religione?
Io posso testimoniare che per ben due volte gli anziani mi hanno intimato di tenermi i miei dubbi per me solo quindi non ho alcuna difficoltà a credere che si sia agito in egual modo anche con chi ha subito ben di peggio.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Metallo Pesante
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Messaggio da Metallo Pesante »

Romagnolo ha scritto:l' altra sera stavo aiutando un utente del forum in una sua ricerca quando esaminando la svegliatevi dell' 8 ottobre 1993 riscopro una frase che mi ero del tutto dimenticato:
Idea sbagliata: Quando i bambini rivelano di aver subìto un abuso sessuale, i genitori dovrebbero incoraggiarli a non parlarne e a dimenticare l’accaduto.
Gli interessi di chi vengono fatti se i bambini tacciono? Non sono forse gli interessi di chi ha commesso l’abuso? In realtà gli studi indicano che negare l’accaduto e soffocare i sentimenti può essere il modo meno efficace per affrontare il trauma dell’abuso. Da uno studio condotto in Inghilterra su un gruppo di persone che nell’infanzia erano state vittime di abusi e che avevano tentato di superare il trauma in nove modi diversi è emerso che quelli che avevano negato, evitato o rimosso mentalmente l’argomento avevano incontrato, da adulti, i maggiori problemi di disadattamento e di angoscia. Se aveste subìto una terrificante aggressione, vorreste che vi venisse detto di non parlarne? Perché dire una cosa del genere a un bambino? Se invece il bambino ha modo di reagire normalmente a un evento così terribile, ad esempio sfogando dolore, rabbia o tristezza, a suo tempo potrà chiudere il capitolo
Questa affermazione che si trova a pagina 6 di tale rivista è un pezzo di una parte più ampia di cose da non fare e di idee errate riguardo l' abuso sessuale su minori.
Ora vi invito a guardare questo video che ha iniziato a girare in rete:
" onclick="window.open(this.href);return false;
State bene attenti a cosa viene detto nei minuti 5,58- 7,31-8,40 si può dire che nei confronti della querelante quei membri del corpo direttivo avessero rispettato quella verità diffusa in tutto il mondo pochi anni dopo sulla Svegliatevi?
Si potrebbe magari pensare che l' abusata essendo stata redarguita prima non ha potuto beneficiare della nuova luce spirituale???
Ma secondo voi un comando volto all' omertà aveva bisogno di 74 anni per essere compreso errato da che nel 1919 questa Organizzazione sarebbe finita nelle grazie del Signore???
Ma per quanto mi risulta sapere anche da esperienze analoghe successive al 93 l' abusato era meglio per lui non menzionare l' abuso subito tra i propri correligionari e a tutt' oggi anche leggendo il manuale per gli anziani del 2020
anche se è riconosciuto che uno possa appoggiarsi ad un fratello o sorella matura per trovare appoggio e sostegno emotivo non trovo alcuna liberatoria alla libertà di diffondere la propria esperienza a tutti gli altri.
Altri tra voi hanno avuto esperienze in merito al mantenere l' omertà sui torti o peggio le violenze subite in questa religione?
Io posso testimoniare che per ben due volte gli anziani mi hanno intimato di tenermi i miei dubbi per me solo quindi non ho alcuna difficoltà a credere che si sia agito in egual modo anche con chi ha subito ben di peggio.
Caro Romagnolo, "luce progressiva" intermittente che però contraddice la regola dei due testimoni, che l'Organizzazione, nonostante abbia fatto alcuni passi avanti dopo il caso australiano, difende ancora a spada tratta.
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