Dio d'amore?

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

Moderatore: polymetis

Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Dio d'amore?

Messaggio da Achille »

I TdG, nonché molti altri credenti (non solo di fede cristiana) dicono che Dio è un Padre amorevole.

Ma è questa l'immagine di Dio che si ricava da quello che è scritto nella Bibbia?
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9508
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Caro Achille, buona domenica.....

Messaggio da Vieri »

Achille ha scritto:I TdG, nonché molti altri credenti (non solo di fede cristiana) dicono che Dio è un Padre amorevole.

Ma è questa l'immagine di Dio che si ricava da quello che è scritto nella Bibbia?
Beh ! agli effetti pratici se leggi solo alcuni passi della Bibbia e per questa intendo solo il V.T. , non posso darti torto che questo Dio sia spesso raffigurato come un Dio ad uso esclusivo del popolo ebraico, geloso e pronto a salvare chi lo segue e rispetta i suoi comandamenti ma impietoso ed a volte crudele verso i peccatori ed i nemici di Israele.

Bisogna riconoscere però che anche in molti altri passi Dio è anche amorevole e pronto a dimenticare e perdonare lo stesso popolo ebraico per i loro peccati, rimanendo fedele alla sua misericordia.

In breve siamo sempre li' a chi vede il bicchiere sempre mezzo vuoto e chi invece mezzo pieno, in relazione alla importanza che si attribuisce alle diverse letture.
La pienezza di questo "bicchiere" sta sempre però nel Vangelo quando con il bicchier pieno Gesù disse:

"Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati.
Fate questo in memoria di me.


In breve sono da considerare le parole " la nuova ed eterna alleanza" dove rimarca una alleanza nuova non riferita al solo popolo ebraico e dove mai si parla di Israele e del sacrificio sulla croce di Gesù offertosi volontariamente alla morte atroce senza voler reagire quale agnello sacrificale per la remissione dei peccati dell'umanità.

Il verbo di Dio fattosi uomo non parla più da "roveti ardenti", non si identifica più come in un "combattente "esclusivo a fianco del popolo ebraico dal quale pretende sempre in numerose occasioni, per amarlo, solo di beni materiali quali il cibo e la vittoria sui nemici , ma annuncia con il sacrificio di Gesù sulla croce un bene molto più prezioso: "IL PERDONO"
Dal resto:
Vangelo Lc 5, 17-26: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”?
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Vieri ha scritto:
Achille ha scritto:I TdG, nonché molti altri credenti (non solo di fede cristiana) dicono che Dio è un Padre amorevole.

Ma è questa l'immagine di Dio che si ricava da quello che è scritto nella Bibbia?
Beh ! agli effetti pratici se leggi solo alcuni passi della Bibbia e per questa intendo solo il V.T. , non posso darti torto che questo Dio sia spesso raffigurato come un Dio ad uso esclusivo del popolo ebraico, geloso e pronto a salvare chi lo segue e rispetta i suoi comandamenti ma impietoso ed a volte crudele verso i peccatori ed i nemici di Israele.

Bisogna riconoscere però che anche in molti altri passi Dio è anche amorevole e pronto a dimenticare e perdonare lo stesso popolo ebraico per i loro peccati, rimanendo fedele alla sua misericordia.
Io veramente questa distinzione fra il Dio "degli Ebrei" e il Dio dei cristiani nella Bibbia non è che la noti molto.
Per esempio, di recente ho discusso con un utente sul fatto che nella Legge di Mosè si prescriveva la lapidazione per i figli disubbidienti e ribelli.

Deuteronomio 21:18-21

18 Se un uomo ha un figlio caparbio e ribelle, che non ubbidisce alla voce di suo padre né di sua madre e che non dà loro retta neppure dopo che l'hanno castigato, 19 suo padre e sua madre lo prenderanno e lo condurranno dagli anziani della sua città, alla porta della località dove abita, 20 e diranno agli anziani della sua città: «Questo nostro figlio è caparbio e ribelle; non vuole ubbidire alla nostra voce, è senza freno e ubriacone»; 21 allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno a morte. Così toglierai via di mezzo a te il male, e tutto Israele lo saprà e temerà.

Che ne pensava Gesù di questa legge? Da queste parole mi sembra evidente che la approvava:

Marco 7:
9 Diceva loro ancora: «Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! 10 Mosè infatti ha detto: "Onora tuo padre e tua madre"; e: "Chi maledice padre o madre sia condannato a morte".

Quindi era giusto e corretto lapidare i figli? E' questa una legge divina?

Ma come si concilia tutto ciò con il fatto che Dio sarebbe Amore e misericordioso, disposto a perdonare?
Se noi siamo fatti da "immagine di Dio", rispecchiamo quindi le Sue qualità, come mai inorridiamo di fronte ad una legge come questa?
Come mai inorridiamo quando sentiamo che ancora oggi ci sono persone che vengono lapidate per aver commesso "reati" (o peccati) come quelli per cui la Legge di Mosè prescriveva la lapidazione? (penso, per esempio, alle donne adultere lapidate nel mondo islamico).
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9508
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Un passo di difficile comprensione

Messaggio da Vieri »

Per comprendere meglio questo passo di Marco 7 benchè non sia ovviamente un esperto penso che occorra leggere bene tutto il capitolo nel suo insieme:
I farisei e la tradizione
=(Mt 15:1-9) Lu 11:37-41
1 Allora si radunarono vicino a lui i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme. 2 Essi videro che alcuni dei suoi discepoli prendevano i pasti con mani impure, cioè non lavate. 3 (Poiché i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani con grande cura, seguendo la tradizione degli antichi; 4 e quando tornano dalla piazza non mangiano senza essersi lavati. Vi sono molte altre cose che osservano per tradizione: abluzioni di calici, di boccali e di vasi di bronzo e di letti). 5 I farisei e gli scribi gli domandarono: «Perché i tuoi discepoli non seguono la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?» 6 E Gesù disse loro: «Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, com'è scritto:
"Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il loro cuore è lontano da me.
7 Invano mi rendono il loro culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini".
8 Avendo tralasciato il comandamento di Dio vi attenete alla tradizione degli uomini». 9 Diceva loro ancora: «Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! 10 Mosè infatti ha detto: "Onora tuo padre e tua madre"; e: "Chi maledice padre o madre sia condannato a morte". 11 Voi, invece, se uno dice a suo padre o a sua madre: "Quello con cui potrei assisterti è Corbàn"(vale a dire, un'offerta a Dio), 12 non gli lasciate più far niente per suo padre o sua madre, 13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. Di cose simili ne fate molte».
In pratica il tema principale di questo passo del Vangelo ritengo che non riguardi un assenso alle leggi mosaiche del resto contestate con il discorso della montagna
Matteo 5
......38 Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; 39 ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; 40 e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41 E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. 42 Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 44 ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45 perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. ....
ma una critica ferma all'ipocrisia dei farisei ...

Per ultriori precisazioni
https://www.amicidomenicani.it/potrebbe ... il-korban/" onclick="window.open(this.href);return false;
1. Korban è una parola ebraica e significa offerta, in particolare offerta sacra.
Questa parola la troviamo sulla bocca di Gesù in Mc 7,11.
Ecco il testo completo (Mc 7,9-13): “Siete veramente abili nell’eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre, annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte” e in un altro testo analogo (Mt 15,5).

2. Korban è un termine tecnico usato negli ambienti del Tempio per indicare un’offerta fatta al Tempio stesso. Secondo la legge colui che per fare un voto o per esprimere una maledizione designava un oggetto con korban o con un’espressione equivalente, rinunciava a quest’oggetto in favore del Tempio.
Secondo la tradizione giudaica (Mishna) l’oggetto non poteva servire più ad altri fini. Gesù condannò certi abusi della «tradizione» a questo riguardo e rifiutò di riconoscere la priorità di questa regola degli «scribi e farisei» sul comandamento che riguarda i doveri verso il padre e la madre.

3. Gli ebrei quando volevano consacrare qualcosa a Dio dicevano: sia Korban. E dall’istante in cui veniva pronunciata questa magica parola, la cosa diventava sacra. E nessuno, neanche il padre che versava in estrema necessità, poteva più vantare alcun diritto su di essa.
In questo modo, per osservare una legge da loro fissata, trasgredivano un comando divino, di portata immensamente più grande e mai dispensabile.
Gesù, con le parole sopra riferite, denuncia tale ipocrisia.
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
nardo
Utente Junior
Messaggi: 430
Iscritto il: 20/02/2016, 21:09
Contatta:

Messaggio da nardo »

Achille ha scritto:I TdG, nonché molti altri credenti (non solo di fede cristiana) dicono che Dio è un Padre amorevole.

Ma è questa l'immagine di Dio che si ricava da quello che è scritto nella Bibbia?
Si.

Quale bambino non ha, almeno una volta, "odiato" il proprio padre? Per un divieto, una punizione o qualsiasi altra sofferenza non capita.
E quale adulto non ripensa a quegli eventi sorridendo, capendo che erano necessari per un bene superiore.

Se dobbiamo fare una critica interna al cristianesimo, allora bisogna esaminarne tutti gli aspetti.

Ed il cristianesimo finisce con
un nuovo cielo e una nuova terra
e soprattutto con
il mare non c'era più
e
le cose di prima sono passate
E' giustificabile l'esistenza della nostra realtà attuale se culminerà in questi nuovi cieli/terra?
Io dico di si.
Ἐγώ εἰμι ἡ ὁδὸς καὶ ἡ ἀλήθεια καὶ ἡ ζωή· οὐδεὶς ἔρχεται πρὸς τὸν Πατέρα εἰ μὴ δι’ ἐμοῦ.
Avatar utente
Romagnolo
Utente Gold
Messaggi: 7036
Iscritto il: 27/07/2014, 14:08
Contatta:

Messaggio da Romagnolo »

13 In questo modo, con la tradizione che avete tramandato rendete la parola di Dio senza valore.E fate molte cose simili a questa”.
Si evince chiaro e tondo che Gesù era a favore della legge che prevedeva la morte dei figli ribelli.
Ora .....nel nostro ordinamento giuridico se un genitore fa uccidere un figlio alcolizzato come minimo finirà in carcere.
Noi riteniamo l' abolizione della condanna capitale una conquista civile dei nostri tempi, ma sappiamo già dal libro di apocalisse che Dio e figlio hanno un' altro concetto di conquista civile.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
Presentazione
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

nardo ha scritto:
Achille ha scritto:I TdG, nonché molti altri credenti (non solo di fede cristiana) dicono che Dio è un Padre amorevole.

Ma è questa l'immagine di Dio che si ricava da quello che è scritto nella Bibbia?
Si.

Quale bambino non ha, almeno una volta, "odiato" il proprio padre? Per un divieto, una punizione o qualsiasi altra sofferenza non capita.
E quale adulto non ripensa a quegli eventi sorridendo, capendo che erano necessari per un bene superiore.
...
Tu fai un discorso piuttosto ampio. Io mi riferisco ai numerosi brani ed episodi in cui si parla di violenza, di uccisioni e di massacri voluti da Dio.
Gli esempi sono innumerevoli. Eccone uno a caso (Numeri 31):

7 Essi marciarono dunque contro Madian, come il SIGNORE aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi. 8 Uccisero pure, con tutti gli altri, i re di Madian: Evi, Rechem, Sur, Cur e Reba, cinque re di Madian. Uccisero pure con la spada Balaam, figlio di Beor. 9 I figli d'Israele presero prigioniere le donne di Madian e i loro bambini, predarono tutto il loro bestiame, tutte le loro greggi, e ogni loro bene; 10 appiccarono il fuoco a tutte le città che quelli abitavano e a tutti i loro accampamenti, 11 e presero tutte le spoglie e tutta la preda: gente e bestiame. 12 Poi condussero i prigionieri, la preda e le spoglie a Mosè, al sacerdote Eleazar e alla comunità dei figli d'Israele, accampati nelle pianure di Moab, presso il Giordano di fronte a Gerico.
13 Mosè, il sacerdote Eleazar e tutti i capi della comunità uscirono per incontrarli fuori dal campo. 14 Mosè si adirò contro i comandanti dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, che tornavano da quella spedizione di guerra. 15 Mosè disse loro: «Avete lasciato la vita a tutte le donne? 16 Ecco, sono esse che, per suggerimento di Balaam, trascinarono i figli d'Israele all'infedeltà verso il SIGNORE, nel fatto di Peor, per cui il flagello scoppiò nella comunità del SIGNORE. 17 Ora dunque uccidete ogni maschio tra i bambini, e uccidete ogni donna che ha avuto rapporti sessuali con un uomo; 18 ma tutte le fanciulle che non hanno avuto rapporti sessuali con uomini, lasciatele in vita per voi.
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Jeff
Utente Senior
Messaggi: 514
Iscritto il: 24/04/2018, 7:42
Contatta:

Messaggio da Jeff »

Dalla mia esperienza ultra trentennale di lettura della Bibbia ho dedotto che esistono infiniti dei . C'é il dio umile, amorevole ,misericordioso ma anche il dio guerriero, vendicativo ,sanguinario. Dio non è altro che la proiezione dei nostri vizi e delle nostre virtù. Nei commenti dei TdG quando frequentavo le adunanze ognuno ci metteva sempre un po' del proprio io nel descrivere la personalità di Geova. Un dio dalle infinite sfaccettature e personalità o semplicemente tanti dei diversi....fate voi
Avatar utente
nardo
Utente Junior
Messaggi: 430
Iscritto il: 20/02/2016, 21:09
Contatta:

Messaggio da nardo »

Achille ha scritto: Tu fai un discorso piuttosto ampio.
Certo. E ho spiegato perchè: una critica interna al cristianesimo va fatta guardando all'intero apparato teologico del cristianesimo (in particolare la teodicea) e non limitandosi ad un aspetto che può essere considerato problematico (ad es. alcuni passi da te citati).

Aspetto che, tra l'altro, è tutt'altro che deciso e che può essere ampiamento argomentato in un modo o nell'altro.
Vedasi il famoso libro di Paul Copan "Is God a moral monster?" che argomenta come gli scritti che sembrano indicare genocidi, massacri, ecc. sono per lo meno iperbolizzati (ad es. i canaanei sono descritti come completamente annientati.. nessuno è rimasto vivo... e invece i cananei continuano ad avere a che fare con gli israeliti per secoli... evidentemente non erano morti tutti) in adesione ai comuni stili di scrittura dell'antico medio oriente.
O ancora il più recente libro di Randal Rauser "Jesus Loves Canaanites: Biblical Genocide in the Light of Moral Intuition".
Ἐγώ εἰμι ἡ ὁδὸς καὶ ἡ ἀλήθεια καὶ ἡ ζωή· οὐδεὶς ἔρχεται πρὸς τὸν Πατέρα εἰ μὴ δι’ ἐμοῦ.
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9508
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Achille, buon giorno...

Messaggio da Vieri »

Scrivi
Tu fai un discorso piuttosto ampio. Io mi riferisco ai numerosi brani ed episodi in cui si parla di violenza, di uccisioni e di massacri voluti da Dio.
Avevo risposto la prima volta, non negando che questi passi biblici detti atroci" siano presenti.
Non per niente i nostri "amichetti" dell' UAAR
https://www.uaar.it/ateismo/controinfor ... ta-bibbia/" onclick="window.open(this.href);return false;
...con questi versi ci vanno a nozze.

Il V.T. a differenza del Nuovo (Il Vangelo) è stato scritto entro un lasso di tempo decisamente ampio all'incirca tra 800 ed il 600 A,C, da autori diversi e spesso sconosciuti e riferito esclusivamente sia alla storia (spesso romanzata ed esagerata ) del popolo ebraico nonchè alla enunciazione in numerosi altri libri di principi di misericordia e rettitudine della vita dati da Dio,

In breve come avevo scritto prima, relativamente alla storia del bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno, siamo sempre li:
I nostri "amici atei" per affermare i loro principi di non credere in Dio evidenziano solo i passi atroci, i cattolici al contrario evidenziano del V.T. solo i passi più edificanti e che si avvicinano alle parole del Vangelo che alla fine come "buona Novella" sintetizza tutti i principi morali, di amore e di perdono di Dio.

La mia impressione è che altre religioni dette cristiane considerano il V.T. come libro principale ed il N.T. come "appendice...
I cattolici al contrario si basano essenzialmente sul Vangelo mentre il V.T. rappresenta solo la "premessa e l'appendice" dei principi enunciati del Vangelo.

Per farla breve il Vangelo di Giovanni riassume i veri principi di fede in Dio:
[12]Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. [13]Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. [14]Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. [15]Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. [16]Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. [17]Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Valentino
Utente Master
Messaggi: 2813
Iscritto il: 15/01/2014, 6:40
Contatta:

La visione rabbinica tradizionale riguardo ai versetti presi in considerazione

Messaggio da Valentino »

Achille ha scritto:Deuteronomio 21:18-21

18 Se un uomo ha un figlio caparbio e ribelle, che non ubbidisce alla voce di suo padre né di sua madre e che non dà loro retta neppure dopo che l'hanno castigato, 19 suo padre e sua madre lo prenderanno e lo condurranno dagli anziani della sua città, alla porta della località dove abita, 20 e diranno agli anziani della sua città: «Questo nostro figlio è caparbio e ribelle; non vuole ubbidire alla nostra voce, è senza freno e ubriacone»; 21 allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno a morte. Così toglierai via di mezzo a te il male, e tutto Israele lo saprà e temerà.
https://sguardoasion.com/2021/07/15/il- ... e-ribelle/" onclick="window.open(this.href);return false;
illustri autori quali E.P. Sanders, Geza Vermes, Dale Allison, Paula Fredriksen e tanti altri [...] su un punto concordano tutti:
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino.
B. Ehrman

Gesù non fu cristiano fu ebreo. J. Wellhausen

I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

[Presentazione] https://rb.gy/n1oko5
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9508
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Spiegazione per Romagnolo grazie a Valentino

Messaggio da Vieri »

Valentino ha scritto:
Achille ha scritto:Deuteronomio 21:18-21

18 Se un uomo ha un figlio caparbio e ribelle, che non ubbidisce alla voce di suo padre né di sua madre e che non dà loro retta neppure dopo che l'hanno castigato, 19 suo padre e sua madre lo prenderanno e lo condurranno dagli anziani della sua città, alla porta della località dove abita, 20 e diranno agli anziani della sua città: «Questo nostro figlio è caparbio e ribelle; non vuole ubbidire alla nostra voce, è senza freno e ubriacone»; 21 allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno a morte. Così toglierai via di mezzo a te il male, e tutto Israele lo saprà e temerà.
https://sguardoasion.com/2021/07/15/il- ... e-ribelle/" onclick="window.open(this.href);return false;
Grazie a Valentino che di ebraismo se ne intende vedi caro Romagnolo non devi dire alla fine trarre delle conclusioni affrettate dicendo "si evince chiaramente".....e Gesù da buon ebreo queste cose le conosceva....
Saluti
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Vieri ha scritto:Grazie a Valentino che di ebraismo se ne intende vedi caro Romagnolo non devi dire alla fine trarre delle conclusioni affrettate dicendo "si evince chiaramente".....e Gesù da buon ebreo queste cose le conosceva....
Che Gesù condividesse le interpretazioni della legge, così come sono riportate nella pagina segnalata da Valentino, è una pura supposizione. Anche perché tali interpretazioni si svilupparono nel corso dei secoli, e molto tempo dopo l'epoca di Cristo: «La compilazione più antica è intitolata Talmud gerosolimitano o Talmud Yerushalmi. Fu completato nel quarto secolo in Israele. Il Talmud babilonese fu compilato verso l'anno 500 d.C., sebbene continuasse a esser redatto ed emendato anche successivamente.» https://it.wikipedia.org/wiki/Talmud" onclick="window.open(this.href);return false;

Comunque, come dicevo, i passi biblici incredibilmente violenti, e che sicuramente hanno dato un "esempio" per secoli alle varie atrocità compiute in "nome di Dio", sono davvero tanti.

Ti racconto un'esperienza personale: io, quando ero ignorante della Bibbia, e, cresciuto come cattolico, andavo in chiesa (ogni tanto...) mi ero fatto un'immagine di Dio molto positiva: Dio Lo concepivo come un Padre amorevole, come un Essere Infinitamente buono, misericordioso, che perdonava ed accoglieva tutti, l'Ideale dell'amore e della bontà.

Poi, quando cominciai a leggere la Bibbia, questa immagine positiva andò via via scomparendo, fino a che Dio divenne per me un essere estremamente severo, pronto a distruggere, giudicare, condannare, punire, ecc. Il "dio degli eserciti", il dio che vendicherà, e di cui bisogna avere terrore: "Conosciamo infatti colui che ha detto: A me la vendetta! Io darò la retribuzione! E ancora: Il Signore giudicherà il suo popolo. È terribile cadere nelle mani del Dio vivente!" (Ebrei 10:30,21)

Ho pensato tante volte che sarebbe stato meglio rimanere ignoranti di ciò che è scritto nella Bibbia. Almeno mi sarebbe rimasta un'immagine positiva di questo Dio, anche se non si trattava di un'immagine biblica...
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9508
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Caro Achille

Messaggio da Vieri »

Non voglio ripetermi ma da quanto frequento la Chiesa e sono ormai tanti anni, non ho mai assistito ad una omelia dove venissero citati dei passi relativi ai libri "incriminati" e come detto prima, ci sono due maniere di essere cristiani.
Basarsi solo sul V.T. e considerare il Vangelo (N.T) come una "appendice" oppure come fa la chiesa cattolica basarsi esclusivamente sul Vangelo (la Buona Novella) e considerare il V.T, come una premessa.....dalla quale riprendere gli stessi insegnamenti di Cristo.

Scegli sempre il bicchiere "mezzo pieno" specie quando fai le tue passeggiate in solitario sulle montagne in riva al lago e "godi" fisicamente di quanto hai intorno......dove quanto vedi non è di natura "casuale".....
Buona giornata
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
nardo
Utente Junior
Messaggi: 430
Iscritto il: 20/02/2016, 21:09
Contatta:

Messaggio da nardo »

Achille ha scritto: Poi, quando cominciai a leggere la Bibbia, questa immagine positiva andò via via scomparendo, fino a che Dio divenne per me un essere estremamente severo, pronto a distruggere, giudicare, condannare, punire, ecc. Il "dio degli eserciti", il dio che vendicherà, e di cui bisogna avere terrore: "Conosciamo infatti colui che ha detto: A me la vendetta! Io darò la retribuzione! E ancora: Il Signore giudicherà il suo popolo. È terribile cadere nelle mani del Dio vivente!" (Ebrei 10:30,21)
Hai mai provato a leggere libri di studiosi/teologi che analizzano questi brani dal punto di vista storico/geografico/linguistico nonchè teologico?
Se delle persone tra mille anni ritrovassero una copia del corriere della sera con il titolo "Il Milan ha completamente distrutto l'Inter ieri sera", è possibile che quelle persone siano portate a capire qualcosa che in realtà non è mai avvenuto?
Ἐγώ εἰμι ἡ ὁδὸς καὶ ἡ ἀλήθεια καὶ ἡ ζωή· οὐδεὶς ἔρχεται πρὸς τὸν Πατέρα εἰ μὴ δι’ ἐμοῦ.
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

nardo ha scritto:Hai mai provato a leggere libri di studiosi/teologi che analizzano questi brani dal punto di vista storico/geografico/linguistico nonchè teologico?
Se delle persone tra mille anni ritrovassero una copia del corriere della sera con il titolo "Il Milan ha completamente distrutto l'Inter ieri sera", è possibile che quelle persone siano portate a capire qualcosa che in realtà non è mai avvenuto?
Sì, comprendo bene il tuo discorso.
Quello che io voglio dire è che da un libro che si dice sia stato ispirato dall'Onnipotente, e che è considerato quindi Parola di Dio, ci si potrebbe aspettare una maggiore capacità di espressione. Per esempio, ci sono libri di altre fedi religiose, "pagane", che parlano molto di pace, di amore, e di assenza di violenza, sia verso gli uomini che verso gli animali.
Questo libro "ispirato", la Bibbia", non poteva essere scritto in maniera simile?
Io mi metto nei panni di un lettore comune, di una persona semplice, che inizia a leggere le Scritture: non si può che rimanere a dir poco sconcertati da moltissimi passi "ispirati" di questa "parola di Dio". Uccidere donne, uomini, bambini, vecchi, e risparmiare solo le vergini, come preda di guerra... Passo citato sopra. Ma si possono leggere certi brani ai bambini? Non ne rimarrebbero a dir poco turbati o spaventati?
Forse è per questo che un tempo la lettura della Bibbia veniva "sconsigliata"?
Guarda, come dicevo sopra, spesso ho pensato che era meglio se rimanevo ignorante delle Scritture, piuttosto che apprenderle nel modo in cui le ho appreso, che è poi quello di leggere e di accettare come vero tutto quello che è scritto.
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Vieri ha scritto:Non voglio ripetermi ma da quanto frequento la Chiesa e sono ormai tanti anni, non ho mai assistito ad una omelia dove venissero citati dei passi relativi ai libri "incriminati" e come detto prima, ci sono due maniere di essere cristiani.
Basarsi solo sul V.T. e considerare il Vangelo (N.T) come una "appendice" oppure come fa la chiesa cattolica basarsi esclusivamente sul Vangelo (la Buona Novella) e considerare il V.T, come una premessa.....dalla quale riprendere gli stessi insegnamenti di Cristo.
Guarda, questa dicotomia fra VT e NT io non la noto poi così tanto. Il "vangelo" contiene anche molti passi che si riallacciano al VT e che ne ripropongono sia la lettera che lo spirito. Per esempio, il passo della lettera agli Ebrei che ho citato sopra si trova nel Nuovo Testamento (o "vangelo"): "Conosciamo infatti colui che ha detto: A me la vendetta! Io darò la retribuzione! E ancora: Il Signore giudicherà il suo popolo. È terribile cadere nelle mani del Dio vivente!" (Ebrei 10:30,21)
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9508
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Achille carissimo, ....

Messaggio da Vieri »

Caro Achille, le lettere degli apostoli sono una appendice del Vangelo e rappresentano l'interpretazione del V.T. e del Vangelo da parte degli apostoli .

Relativamente alla tua osservazione sul passo contestato, su Google :

www.laparola.net › testoLa Sacra Bibbia - Ebrei10 (Commentario)
trovo questa spiegazione:
Sappiamo infatti chi sia, colui che ha detto: «A me [spetta] la vendetta, io farò la retribuzione». E di nuovo: «il Signore; giudicherà il suo popolo».

Sappiamo per la Scrittura, per mezzo della storia e per nostra personale esperienza; chi sia, quanto verace, quanto infallibile scrutatore, quanto santo e giusto, quanto tremendo nella sua potenza sia colui che ha riservato a sè il giudicio e la retribuzione. «Non è possibile farsi beffe di Dio» Galati 6:7.

Egli ha dichiarato che a lui appartiene la vendetta ossia la giusta punizione dei colpevoli, ha dichiarato ch'Egli stesso, nessun altro, renderebbe a ciascuno secondo le sue opere. La citazione è tratta da Deuteronomio 32:35-36 ove però la Settanta legge: «Nel giorno della vendetta io farò la retribuzione». L'autore ch'è stato compagno di Paolo, pare aver seguito qui la forma di solito usata dall'apostolo e meglio rispondente all'ebraico. Cf. Romani 12:19. A giudicio non sfuggirà, alcuno; anzi esso principierà dai membri stessi del popolo di Dio che hanno goduto, di maggiori privilegi. Perciò aggiunge la seconda dichiarazione che trovasi anche in Salmi 125:14. Nel Deuteronomio Mosè annunzia che il popolo sarà infedele, che Dio lo giudicherà, punirà gl'infedeli, ma avrà pietà dei suoi servitori. La stessa idea è qui svolta e suona minaccia ai membri del popolo di Dio che si saranno volti all'apostasia.

31 A guisa di conclusione, l'autore aggiunge:

È cosa spaventevole il cader nelle mani del Dio vivente

quando, come qui, queste mani sono quelle della sua giustizia punitiva. Dio è chiamato vivente perchè non è un'astrazione, nè una personalità apatica, di tutto tollerante, impotente ad agire, ma è personalità che possiede la pienezza della conoscenza, della energia morale e della potenza attiva.
In breve la parola "vendetta" è da intendersi come "giustizia" e conclude nel non beffarsi in pratica della tolleranza e della misericordia di Dio....
:strettamano:
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
nardo
Utente Junior
Messaggi: 430
Iscritto il: 20/02/2016, 21:09
Contatta:

Messaggio da nardo »

Achille ha scritto: Quello che io voglio dire è che da un libro che si dice sia stato ispirato dall'Onnipotente, e che è considerato quindi Parola di Dio, ci si potrebbe aspettare una maggiore capacità di espressione. Per esempio, ci sono libri di altre fedi religiose, "pagane", che parlano molto di pace, di amore, e di assenza di violenza, sia verso gli uomini che verso gli animali.
Questo libro "ispirato", la Bibbia", non poteva essere scritto in maniera simile?
Io mi metto nei panni di un lettore comune, di una persona semplice, che inizia a leggere le Scritture: non si può che rimanere a dir poco sconcertati da moltissimi passi "ispirati" di questa "parola di Dio". Uccidere donne, uomini, bambini, vecchi, e risparmiare solo le vergini, come preda di guerra... Passo citato sopra. Ma si possono leggere certi brani ai bambini? Non ne rimarrebbero a dir poco turbati o spaventati?
Forse è per questo che un tempo la lettura della Bibbia veniva "sconsigliata"?
Guarda, come dicevo sopra, spesso ho pensato che era meglio se rimanevo ignorante delle Scritture, piuttosto che apprenderle nel modo in cui le ho appreso, che è poi quello di leggere e di accettare come vero tutto quello che è scritto.
E anche io capisco il tuo discorso (non per l'altro sono stato ateo per anni sia quando ero solo formalmente ancora TdG che quando ne sono uscito).
Però tu dici che da un LIBRO che sia stato ispirato... e già qui mi vengono due appunti:

1) non si tratta di un libro ma di una collezione di libri.
L'ispirazione che può esserci stata in Proverbi o Ecclesiaste è identica a quella di 1 Cronache o Giudici? O l'ispirazione del Cantico di Salomone è la stessa del vangelo di Giovanni?
Ovviamente no. Sono libri completamente diversi, di generi completamente diversi.
Tutti ispirati perchè tutti hanno lo stesso messaggio teologico di fondo ma gli stili di comunicazione dei messaggi sono differenti.
Se un libro del VT è "storico" (ovvero racconta la storia di israele) probabilmente ha meno ispirazione di un libro prettamente teologico come Ecclesiaste.

2) ispirazione non vuole dire dettato, malgrado quello che buona parte del protestantesimo sostiene.

3) i vari libri sono stati per letteralmente secoli non frubili al "lettore comune". Per il semplice motivo che non sapeva leggere e dipendeva quindi dal proprio rabbino, prete, ecc.
E' solo con la riforma protestante che, magicamente, ogni Tizio e Caio si sente in potere di leggere ed interpretare testi che, forse, non ha alcuna capacità di leggere ed interpretare.
Ἐγώ εἰμι ἡ ὁδὸς καὶ ἡ ἀλήθεια καὶ ἡ ζωή· οὐδεὶς ἔρχεται πρὸς τὸν Πατέρα εἰ μὴ δι’ ἐμοῦ.
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

nardo ha scritto:....
2) ispirazione non vuole dire dettato, malgrado quello che buona parte del protestantesimo sostiene.
Sì, sono d'accordo su questo.
Ma, ripeto, se in qualche modo questi testi sono ispirati da Dio, e utili "per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona" (2Tim. 3:16) che cosa ci insegnano di buono ed utile tutti quei passi in cui violenza e atrocità di ogni genere vengono descritte come comandate, volute ed approvate da Dio?

Lo so, mi sto ripetendo, ma io ho in mente la mia esperienza personale: la "Bibbia", anziché farmi avvicinare ad un Dio buono, un padre amorevole, mi ha fatto "conoscere" un dio terribile, violento, vendicativo, implacabile, che punisce gli errori dei padri sui figli, ecc,. ecc.

Sono i danni del fondamentalismo, lo comprendo. Ma danni che si sarebbero potuti evitare se, come dicevo, certe cose non fossero state scritte.
Oppure se non fossero state lette: sulla Bibbia dovrebbe esserci scritta in prima pagina l'avvertenza: "Attenzione, questo libro può farvi perdere la fede in un Dio buono ed amorevole".
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
nardo
Utente Junior
Messaggi: 430
Iscritto il: 20/02/2016, 21:09
Contatta:

Messaggio da nardo »

Achille ha scritto: Lo so, mi sto ripetendo, ma io ho in mente la mia esperienza personale: la "Bibbia", anziché farmi avvicinare ad un Dio buono, un padre amorevole, mi ha fatto "conoscere" un dio terribile, violento, vendicativo, implacabile, che punisce gli errori dei padri sui figli, ecc,. ecc.
Anche a me. Fino a quando ho però iniziato a studiare la letteratura e ho iniziato a vedere le cose diversamente.
Ἐγώ εἰμι ἡ ὁδὸς καὶ ἡ ἀλήθεια καὶ ἡ ζωή· οὐδεὶς ἔρχεται πρὸς τὸν Πατέρα εἰ μὴ δι’ ἐμοῦ.
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9508
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Buon giorno Achille....

Messaggio da Vieri »

Scrivi;
Lo so, mi sto ripetendo, ma io ho in mente la mia esperienza personale: la "Bibbia", anziché farmi avvicinare ad un Dio buono, un padre amorevole, mi ha fatto "conoscere" un dio terribile, violento, vendicativo, implacabile, che punisce gli errori dei padri sui figli, ecc,. ecc.

Sono i danni del fondamentalismo, lo comprendo. Ma danni che si sarebbero potuti evitare se, come dicevo, certe cose non fossero state scritte.
Oppure se non fossero state lette: sulla Bibbia dovrebbe esserci scritta in prima pagina l'avvertenza: "Attenzione, questo libro può farvi perdere la fede in un Dio buono ed amorevole".
Come avevo detto prima e non vorrei ripetermi ancora ma come si legge da Wikipedia
È formata da 46 libri differenti per origine, genere, composizione, lingua, datazione e stile letterario, scritti in un ampio lasso di tempo, preceduti da una tradizione orale più o meno lunga e comunque difficile da identificare, racchiusi in un canone stabilito a partire dai primi secoli della nostra era-
Autore Vari sconosciuti
1ª ed. originale Per alcuni Salmi a partire dal X secolo a.C. Per il Pentateuco non prima del VI secolo a.C.
In breve il V.T. è formato da una serie di 46 libri e SOLO alcuni, forse 2 o 3 di origine ignota contengono passi truci e modernamente incomprensibili mentre la maggioranza dei libri contengono insegnamenti edificanti per l'uomo.
La Bibbia è un libro ritenuto "sacro" ma è impensabile che si debba prendere tutto alla lettera leggende, esagerazioni e pezzi di storia, spesso anche questa esagerata e romanzata del popolo ebraico compreso.

In breve la bibbia intesa come V.T. è di difficile interpretazione come del resto afferma la Commissione Biblica Pontificia
https://www.vatican.va/roman_curia/cong ... ne_it.html" onclick="window.open(this.href);return false;
PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA
DOCUMENTO

L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa

INTRODUZIONE

L'interpretazione dei testi biblici continua a suscitare ai nostri giorni un vivo interesse provocando vivaci discussioni, che, in questi ultimi anni, hanno anche assunto dimensioni nuove. Data l'importanza fondamentale della Bibbia per la fede cristiana, per la vita della Chiesa e per i rapporti dei cristiani con i fedeli delle altre religioni, la Pontificia Commissione Biblica è stata sollecitata a esprimersi su questo argomento.

A. Problematica attuale

Il problema dell'interpretazione della Bibbia non è un'invenzione moderna, come talvolta si vorrebbe far credere. La Bibbia stessa attesta che la sua interpretazione presenta varie difficoltà. Accanto a testi limpidi contiene passi oscuri. Leggendo certi passi di Geremia, Daniele s'interrogava a lungo sul loro significato (Dn 9, 2). Secondo gli Atti degli Apostoli, un etiope del I secolo si trovava nella stessa situazione a proposito di un passo del libro di Isaia (Is 53 7-8), riconoscendo di aver bisogno di un interprete (At 8, 30-35). La seconda lettera di Pietro dichiara che «nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione» (2Pt 1, 20) e osserva, d'altra parte, che le lettere dell'apostolo Paolo contengono «alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina» (2Pt 3, 16).

Il problema è perciò antico, ma col passar del tempo si è accentuato: venti o trenta secoli separano ormai il lettore dai fatti e detti riferiti nella Bibbia, e questo non manca di sollevare varie difficoltà. D'altra parte, a causa del progresso delle scienze umane, i problemi concernenti l'interpretazione sono divenuti nei tempi moderni più complessi. Sono stati messi a punto metodi scientifici per lo studio di testi dell'antichità. In che misura questi metodi si possono considerare appropriati all'interpretazione della Sacra Scrittura? A questo interrogativo, la prudenza pastorale della Chiesa ha per molto tempo risposto in modo molto reticente, perché spesso i metodi, nonostante i loro elementi positivi, si trovavano legati a opinioni opposte alla fede cristiana.
Si legge ancora
B. Nuovi metodi di analisi letteraria

Nessun metodo scientifico per lo studio della Bibbia è in grado di far emergere tutta la ricchezza dei testi biblici. Qualunque sia la sua validità, il metodo storico-critico non può avere la pretesa di essere sufficiente per tutto. Esso lascia necessariamente nell'ombra numerosi aspetti degli scritti che studia. Non ci si meraviglierà allora di costatare come attualmente vengano proposti altri metodi e approcci, per approfondire l'uno o l'altro aspetto degni di attenzione.
ed ancora
Numerosi sono gli interrogativi che si pongono in questo campo per l'esegesi dell'Antico Testamento. Bisogna domandarsi, ad esempio, quali sono le diverse forme di organizzazione sociale e religiosa conosciute da Israele nel corso della sua storia. Per il periodo anteriore alla formazione di uno stato, è possibile che il modello, etnologico di una società acefala segmentaria fornisca una base di partenza soddisfacente? Come si è passati da una lega di tribù, senza grande coesione, a uno stato organizzato in monarchia e, da lì, a una comunità basata semplicemente su dei legami religiosi e genealogici? Quali trasformazioni economiche, militari e di altro genere furono provocate nella struttura della società dal movimento di centralizzazio­ne politica e religiosa che portò alla monarchia? Lo studio delle norme di comportamento nell'Antico Oriente e in Israele non contribuisce alla comprensione del Decalogo più efficacemente dei tentativi puramente letterari di ricostruzione di un testo primitivo?
Interessante anche questo capitolo per capire la ragione di un eventuale scetticismo verso la Bibbia...
F. Lettura fondamentalista

La lettura fondamentalista parte dal principio che la Bibbia, essendo Parola di Dio ispirata ed esente da errore, dev'essere letta e interpretata letteralmente in tutti i suoi dettagli. Ma per “interpretazione letterale” essa intende un'interpretazione primaria, letteralista, che esclude cioè ogni sforzo di comprensione della Bibbia che tenga conto della sua crescita nel corso della storia e de suo sviluppo. Si oppone perciò all'utilizzazione del metodo storico-critico per l'interpretazione della Scrittura, così come ad ogni altro metodo scientifico.

La lettura fondamentalista ha avuto la sua origine, all'epoca della Riforma, da una preoccupazione di fedeltà al senso letterale della Scrittura. Dopo il secolo dei lumi, essa si è presentata, nel protestantesimo, come una salvaguardia contro l'esegesi liberale. Il termine “fondamentalista” si ricollega direttamente al Congresso Biblico Americano tenutosi a Niagara, nello stato di New York ne 1895. Gli esegeti protestanti conservatori definirono allora «cinque punti del fondamentalismo»: l'inerranza verbale della Scrittura, la divinità di Cristo, la sua nascita verginale, la dottrina dell'espiazione vicaria e la risurrezione corporale in occasione della seconda venuta di Cristo. Quando la lettura fondamentalista si propagò in altre parti del mondo, diede vita ad altri tipi di lettura ugualmente “letteralisti”, in Europa, Asia, Africa e America Latina. Questo genere di lettura trova sempre più numerosi aderenti nel corso dell'ultima parte del XX secolo, in alcuni gruppi religiosi e sette e anche tra i cattolici.
La critica conclusiva ad una lettura fondamentalista e superficiale
Il fondamentalismo snatura così l'appello lanciato dal vangelo stesso. Il fondamentalismo porta inoltre a una grande ristrettezza di vedute: ritiene infatti come conforme alla realtà, perché la si trova espressa nella Bibbia, una cosmologia antica superata, il che impedisce il dialogo con una concezione più aperta dei rapporti tra cultura e fede. Si basa su una lettura non critica di alcuni testi della Bibbia per confermare idee politiche e atteggiamenti sociali segnati da pregiudizi, per esempio razzisti, del tutto contrari al vangelo cristiano.
L'approccio fondamentalista è pericoloso, perché attira le persone che cercano risposte bibliche ai loro problemi di vita. Tale approccio può includerle offrendo interpretazioni pie ma illusorie, invece di dire loro che la Bibbia non contiene necessariamente una risposta immediata a ciascuno di questi problemi. Il fondamentalismo invita, senza dirlo, a una forma di suicidio del pensiero. Mette nella vita una falsa certezza, poiché confonde inconsciamente i limiti umani del messaggio biblico con la sostanza divina dello stesso messaggio.
In conclusione il vecchio retaggio dei tdG di interpretazione letterale e fondamentalista ha portato ad un esame superficiale del V.T. in particolare sottolineando per alcune persone, solo ed esclusivamente gli aspetti negativi a scapito dei valori fondamentali insegnati dalla Bibbia stessa nel suo complesso.
:strettamano:
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Peter
Utente Junior
Messaggi: 298
Iscritto il: 23/05/2021, 18:13
Contatta:

Messaggio da Peter »

Quando vennero scritti i vari libri dell’antico testamento ovviamente i vari scrittori avevano scopi e obbiettivi (raccontare la storia di Israele, il rapporto con jahve , le leggi che regolavano la vita del popolo) che erano per quei tempi e non per noi che viviamo nel XXI secolo in una società con parametri molto diversi da allora. Quando si legge che Dio è amore si intende per gli standard di quel periodo, per cui leggere che Dio ordinava ad esempio di sterminare gli amalechiti dal primo all’ultimo non era magari per loro sconvolgente come potrebbe sembrare a noi oggi.
Avatar utente
Vieri
Utente Gold
Messaggi: 9508
Iscritto il: 03/11/2015, 15:55
Contatta:

Per Achille in chiusura....

Messaggio da Vieri »

Peter ha scritto:Quando vennero scritti i vari libri dell’antico testamento ovviamente i vari scrittori avevano scopi e obbiettivi (raccontare la storia di Israele, il rapporto con jahve , le leggi che regolavano la vita del popolo) che erano per quei tempi e non per noi che viviamo nel XXI secolo in una società con parametri molto diversi da allora. Quando si legge che Dio è amore si intende per gli standard di quel periodo, per cui leggere che Dio ordinava ad esempio di sterminare gli amalechiti dal primo all’ultimo non era magari per loro sconvolgente come potrebbe sembrare a noi oggi.
La risposta di Peter contiene in pratica tutto il "succo" della discussione e :
L'approccio fondamentalista è pericoloso, perché attira le persone che cercano risposte bibliche ai loro problemi di vita.
Se Achille avesse letto quei passi 3000 anni fa, agli effetti pratici non avrebbe trovato niente di scandaloso poichè a quei tempi "chi vinceva" uccideva tutti senza riguardo per donne, vecchi e bambini....ed il tutto si deve contestualizzare ad una epoca dove la "giustizia" era intesa in maniera diversa .....
Abbi fede.... :sorriso:
Buona domenica.
Presentazione
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

https://www.zonagrigia.it/blog/2022/02/ ... i-i-libri/" onclick="window.open(this.href);return false;

Interessanti riflessioni di Sergio Pollina che condivido parola per parola.
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
nardo
Utente Junior
Messaggi: 430
Iscritto il: 20/02/2016, 21:09
Contatta:

Messaggio da nardo »

Achille ha scritto:https://www.zonagrigia.it/blog/2022/02/ ... i-i-libri/

Interessanti riflessioni di Sergio Pollina che condivido parola per parola.
Onestamente riflessioni alquanto superficiali se non proprio errate.
Ad esempio
Si prenda, per esempio, la “summa” più nota di questo testo, ovvero i Dieci Comandamenti o Decalogo, e si legga il quinto: Non uccidere. Sorge la domanda: non uccidere chi?
dimostra, nelle migliore delle ipotesi, ignoranza del suo autore in quanto il comando non è "non uccidere" ma bensì "non commettere omicidio" (in ebraico רָצַח ratsach). Qualsiasi versione di studio riporterà una nota dove viene indicato che la parola ebraica copre anche causare la morte per negligenza o incuranza.

L'accostamento quindi con le uccisioni commesse in guerra è alquanto ignorante visto che nessuno soldato è accusato di omicidio per gli atti commessi durante una guerra.
Per concludere questa carrellata sulla “parola di Dio”, ricordiamo che la collezione dei “libri sacri” si conclude con quello dell’Apocalisse, nel quale è vividamente descritta la battaglia di Armaghedon, la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, nella quale avrà luogo il più grande spargimento di sangue della storia dell’umanità ad opera di Gesù Cristo, il “Principe della pace”.
Altra perla, degna di un TdG medio.
No, la battaglia di Armaghedon non è descritta come "il più grande spargimento di sangue della storia dell’umanità".
La battaglia di Armaghedon viene nominata in un solo versetto (Apocalisse 16:16) in TUTTA la bibbia e non si parla di nessuno spargimento di sangue.
12 Il sesto versò la sua coppa sopra il gran fiume Eufràte e le sue acque furono prosciugate per preparare il passaggio ai re dell'oriente. 13 Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti immondi, simili a rane: 14 sono infatti spiriti di demòni che operano prodigi e vanno a radunare tutti i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio onnipotente.
15 Ecco, io vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e conserva le sue vesti per non andar nudo e lasciar vedere le sue vergogne.
16 E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedòn.
17 Il settimo versò la sua coppa nell'aria e uscì dal tempio, dalla parte del trono, una voce potente che diceva: «È fatto!».
Io non vedo nessuna descrizione del più grande spargimetno di sangue della storia dell'umanità.
Ἐγώ εἰμι ἡ ὁδὸς καὶ ἡ ἀλήθεια καὶ ἡ ζωή· οὐδεὶς ἔρχεται πρὸς τὸν Πατέρα εἰ μὴ δι’ ἐμοῦ.
Avatar utente
Quixote
Moderatore
Messaggi: 4711
Iscritto il: 15/08/2011, 23:26
Località: Cesena
Contatta:

Messaggio da Quixote »

Ci andrei piano a criticare un’articolo di divulgazione, non tecnico, e mirato non a una lettura critico-filologica della Bibbia, ma alla sua “inattualità”, per dirla in termini nicciani. Sulla quale si può discutere, perché per me il problema rimane quanto la Bibbia possa definirsi parola di Dio, che nessuna persona di buon senso oggi considererebbe entro il parametro della letteralità, ma su cui nemmeno concorderei con l’ipotesi finale, “parola dell’uomo”, sic et simpliciter. Viceversa illustrate, se pur in sintesi, le contraddizioni degli US, che condivido in quanto propongono un modello poco compatibile con l’Occidente tradizionale.

Ad ogni modo meglio non confondere e dubitare delle certezze filologiche: lo “spargimento di sangue”, non è virgolettato, quindi va inteso come interpretazione generica, non come puro testo biblico.

Men che mai va filologicamente e linguisticamente letto in senso lato il “non uccidere” biblico, che nella sua essenzialità non ammette punto un “non commettere omicidio”, ma significa proprio “non ammazzare”, spargere sangue, fare a pezzi. Cfr.

https://www.blueletterbible.org/lexicon ... v/wlc/0-1/" onclick="window.open(this.href);return false;

Usato cosí, in senso assoluto, non permette interpretazioni derivate, come non ammette accostamenti indebiti al diritto generale moderno, quello bellico in primis.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

Quixote ha scritto:Ci andrei piano a criticare un’articolo di divulgazione, non tecnico, e mirato non a una lettura critico-filologica della Bibbia, ma alla sua “inattualità”, per dirla in termini nicciani. Sulla quale si può discutere, perché per me il problema rimane quanto la Bibbia possa definirsi parola di Dio, che nessuna persona di buon senso oggi considererebbe entro il parametro della letteralità, ma su cui nemmeno concorderei con l’ipotesi finale, “parola dell’uomo”, sic et simpliciter. Viceversa illustrate, se pur in sintesi, le contraddizioni degli US, che condivido in quanto propongono un modello poco compatibile con l’Occidente tradizionale.

Ad ogni modo meglio non confondere e dubitare delle certezze filologiche: lo “spargimento di sangue”, non è virgolettato, quindi va inteso come interpretazione generica, non come puro testo biblico.

Men che mai va filologicamente e linguisticamente letto in senso lato il “non uccidere” biblico, che nella sua essenzialità non ammette punto un “non commettere omicidio”, ma significa proprio “non ammazzare”, spargere sangue, fare a pezzi. Cfr.

https://www.blueletterbible.org/lexicon ... v/wlc/0-1/" onclick="window.open(this.href);return false;

Usato cosí, in senso assoluto, non permette interpretazioni derivate, come non ammette accostamenti indebiti al diritto generale moderno, quello bellico in primis.
Uccidere in guerra è sempre uccidere. Mentre, come tu osservi, il comandamento vieterebbe di uccidere in senso generale. Poi nella Bibbia ci sono le "guerre giuste", le "guerre sante", che tante altre guerre hanno ispirato nei millenni successivi. Tanta gente ammazzata perché "Dio lo voleva", e nella Bibbia, come ho osservato, si trovano tanti esempi "edificanti" del genere. Uccidere uomini, donne, vecchi, bambini perché "infedeli" o "eretici" o in qualche altro modo "malvagi", era un atto considerato giusto e doveroso. E' vero, il Comandamento diceva "non uccidere" (o anche "non assassinare") ma costoro non rientravano in questa proibizione...

Per esempio, Amazia, re di Giuda che "fece ciò che è giusto e retto agli occhi del Signore" (2 Cronache 25:2) ecco cosa fece ai prigionieri di guerra:

“E ce ne furono diecimila che i figli di Giuda catturarono vivi. Li portarono dunque in cima alla rupe, e li gettavano dalla cima della rupe; ed essi, tutti quanti, si sfracellarono.” (25:12).

Questo non era omicidio. Oggi i prigionieri di guerra dovrebbero essere trattati così, proprio come si legge nella "parola di Dio".
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Avatar utente
nardo
Utente Junior
Messaggi: 430
Iscritto il: 20/02/2016, 21:09
Contatta:

Messaggio da nardo »

Achille ha scritto: Uccidere in guerra è sempre uccidere.
Se vogliamo parlare come al bar, si.
Se invece vogliamo fare un discorso di tipo accademico, no. Vedasi i link sotto riportati.

https://www.tenth.org/resource-library/ ... t-and-war/
https://en.wikipedia.org/wiki/Thou_shalt_not_kill
https://scholarship.shu.edu/cgi/viewcon ... ext=theses

Consiglio inoltre il libro di Millard C. Lind "Yahweh is a Warrior: The Theology of Warfare in Ancient Israel".
Ἐγώ εἰμι ἡ ὁδὸς καὶ ἡ ἀλήθεια καὶ ἡ ζωή· οὐδεὶς ἔρχεται πρὸς τὸν Πατέρα εἰ μὴ δι’ ἐμοῦ.
Avatar utente
Achille
Amministratore
Messaggi: 16478
Iscritto il: 10/06/2009, 17:22
Skype: pelide55
Facebook: https://www.facebook.com/#!/achille.lorenzi
Contatta:

Messaggio da Achille »

nardo ha scritto:
Achille ha scritto: Uccidere in guerra è sempre uccidere.
Se vogliamo parlare come al bar, si.
Lasciamo stare va, vedo che parliamo due lingue diverse. Comunque chi voleva capire ha capito quello che io ed altri intendiamo.
"Tantum religio potuit suadere malorum".
Presentazione - Twitter - Facebook
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti