Trailer di "You Can Live Forever" (nuovo film)

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L'adolescente lesbica Jaime viene mandata a vivere in una comunità di Testimoni di Geova e si innamora di una devota Testimone...

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Ho trovato una recensione su questo film. L'articolo è di Fran Hoepfner, pubblicato l’11 giugno in The Wrap.

Recensione del film "You Can Live Forever": l'amore queer sboccia in mezzo alla repressione religiosa
Tribeca Festival 2022: i registi Mark Slutsky e Sarah Watts illuminano una comunità di Testimoni di Geova con una calda luce

Il liceo è spesso un periodo angosciante e imprevedibile, ma lo è ancor più sotto la pressione di una rigida comunità religiosa. Forse è più facile se ci sei nato, ma per l'estranea Jamie (Anwen O'Driscoll), al centro di "You Can Live Forever", la natura claustrofobica della comunità dei Testimoni di Geova di sua zia e suo zio è quasi troppo da sopportare .
Sembra tutto così alienante e strano finché non incontra Marike (June Laporte), che promette di mostrarle la Verità.
“You Can Live Forever” è il film d'esordio degli sceneggiatori e registi Mark Slutsky e Sarah Watts, quest’ultima cresciuta gay in una comunità di Testimoni di Geova in Canada. Sebbene il film non sia autobiografico, tocca gran parte del disagio, della repressione e della speranza ultima provata da coloro che lottano con i propri sentimenti in un'atmosfera religiosa repressiva.
Aiuta il fatto che Jamie sia un’esterna, un pesce fuor d'acqua, che viene a stare con sua zia e suo zio dopo la morte di suo padre. Con la madre in uno stato di forte depressione, la famiglia pensa che Jamie farebbe meglio a staccarsi dal suo ambiente per un po', in attesa che tutto torni alla normalità. Solo che la zia di Jamie, Beth (Liane Balaban) e lo zio Jean-François (Antoine Yared), vivono una vita molto diversa dalla sua. In quanto testimoni di Geova, non celebrano compleanni o festività e le chiedono di frequentare uno studio biblico nei giorni feriali. E qualsiasi conversazione sulla sessualità, incluso il fatto che Jamie sia lesbica, è fuori discussione.
Jamie è meno interessata alla Verità e più interessata a Marike, con la quale, tra lunghi sguardi e intimità casuale, costruisce una tenera storia d'amore. Slutsky e Watts creano la tensione tra le ragazze lentamente, goffamente. Sembra una vera storia d'amore liceale. Le due stabiliscono un legame nei dopo-cena ferial a casa di Marike, suonando il piano e parlando delle città che vorrebbero visitare un giorno. Jamie, scettica in tutto e per tutto, non può dire se la devozione di Marike sia legittima o meno, ma la sua curiosità la porta solo ad avvicinarsi a lei, non a un'epifania religiosa. La chimica tra la O'Donnell e la Laporte è naturale e disinvolta, ed è un piacere guardarla crescere.
Può essere facile per un film come questo rappresentare i devoti seguaci religiosi come chiusi e prevenuti, ma "You Can Live Forever" è abbastanza intelligente da mostrare un ampio spettro di fede, obbedienza e tolleranza. Anche se Jamie spesso si scontra con sua zia e le sue convinzioni, la loro relazione rimane amorevole e rispettosa. E la devozione di Marike alla Verità non viene messa in ridicolo.
Parte di ciò con cui Jamie fatica a fare i conti è la dualità della vita di Marike, che è sia gay che felice di rimanere una Testimone di Geova. Per Jamie, le cose sono molto più in bianco-e-nero. L’efficace sceneggiatura del film vuole approfondire le complessità non solo dell'identità religiosa ma anche di quella sessuale, rendendone la tragedia molto forte.
Non è tutto rovina e oscurità. Per la maggior parte, "You Can Live Forever" è un film sensibile e tenero da guardare, con personaggi intelligenti che hanno conversazioni sincere. Il compagno di scuola di Jamie, Nathan (Hasani Freeman), porta un senso di cinismo umoristico nel film, e quando le due sono a letto insieme e parlano delle loro vite, sembra un vero legame adolescenziale. Sebbene ci sia un certo dilettantismo in molti degli attori più giovani del film, la loro inesperienza e giovinezza conferiscono sincerità alle loro interpretazioni.
Il film soffre di un simile dilettantismo, con un mix di cinematografia grigia e nessun aspetto o sensazione distintiva nonostante una presunta ambientazione degli anni '90. Parte di ciò si riconduce alla comunità chiusa che sta al centro della storia, ma i personaggi parlano e si sentono come se fossero usciti dagli anni '20. Solo verso la fine del film, con un poster di "Heavenly Creatures” " appeso al muro, appare evidente che l'azione si svolge in un passato condiviso. "You Can Live Forever" è rafforzato da una colonna sonora fantasiosa dell'artista canadese CFCF, la cui musica allegra salva il film dal cadere in toni sdolcinati o lacrimevoli.
"You Can Live Forever" è un dolce debutto e una gradita aggiunta al canone lesbico, non feticizzando né lamentando la storia d'amore tra Jamie e Marike, ma piuttosto assecondandole nella loro esplorazione e nello studio l'una dell'altra e del loro rapporto con coloro che le circondano . È un’opera promettente, con un’ottica originale, gestita con abilità romantica e delicata saggezza.