Proverbi 8,22-31
Dove noto anche qui una forte corrispondenza con:22 Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, fin d'allora.
23 Dall'eternità sono stata costituita,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
24 Quando non esistevano gli abissi, io fui generata;
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua;
25 prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io sono stata generata.
Siracide 24, 1-4. 8-12
Ritornando al Vangelo:Ho posto la mia dimora lassù, il mio trono era su una colonna di nubi.
Il creatore dell'universo mi diede un ordine, il mio creatore mi fece piantare la tenda e mi
disse: Fissa la tenda in Giacobbe e prendi in eredità Israele.
Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi creò; per tutta l'eternità non verrò meno.
Ho officiato nella tenda santa davanti a lui, e così mi sono stabilita in Sion. Nella città
amata mi ha fatto abitare;
in Gerusalemme è il mio potere.
Nel prologo del Vangelo di Giovanni, già citato in precedenza trovo su Wikipedia queste note:
In conclusione è possibile pertanto che coloro che hanno proceduto alla stesura di Giovanni 1 fossero sicuramente a conoscenza dei passi corrispondenti del V.T. ma che convintamente abbiano rielaborato ed accettato simili profezie.Nell'Antico Testamento il prologo del quarto vangelo trova un elemento di confronto solo negli inni alla "Sapienza di Dio", generata sin dall'eternità, inseriti nel libro dei Proverbi (8, 22-31[76]) e in quello del Siracide (24, 1-11[77]). L'esistenza sin dall'eternità è una prerogativa che i rabbini attribuiranno in seguito anche alla Torah (con cui d'altronde si identifica la Sapienza in 24, 23[78]). Il prologo identifica Cristo con la Parola di Dio, creando un rapporto privilegiato fra Gesù e la Torah. Per l'evangelista, Gesù è il compimento delle molte e varie parole della Torah:
- La parola creatrice della Genesi (cfr. i dieci "E Dio disse..." di Genesi 1con Giovanni 1, 3;
- Le promesse ai Padri, ad esempio ad Abramo e Giacobbe, realizzate tramite lui;
- La Legge, ora riassunta in un comandamento nuovo (Giovanni 15, 12)
- Le prescrizioni cultuali e liturgiche. Tutto questo vangelo si articola lungo le feste giudaiche mostrando che Gesù ne è la piena realizzazione.
Le ipotesi sulla composizione di questo documento sono molte. Alcuni autori vi hanno visto una rielaborazione di un inno al logos preesistente, di origine liturgica, associabile anche al terzo trattato della Protennoia trimorfica[ un'opera gnostica risalente all'anno 150 circa. Anche in tal caso resta difficile stabilire quale di due documenti dipenda dall'altro e soprattutto ciò ha scarsa importanza per la comprensione del quarto vangelo.
Gli esegeti del "Nuovo Grande Commentario Biblico" ritengono, comunque, che tale prologo sia stato tratto da materiale precedente e "la struttura parallela delle frasi in questa sezione del vangelo, l'uso di lógos, «parola», che non troviamo più nel resto del vangelo, le interruzioni della struttura da parte del narratore , e l'uso de «i suoi», nel v.11, in un significato contrario a quello che ha in 13,1, tutto ciò sta ad indicare che il prologo ha adattato un materiale tradizionale preesistente-
Oltre al Prologo di Giovanni mi sono trovato anche in Luca 1-78 nel cantico di Zaccaria altri interessanti riferimenti:
Luca,1 – 78
In particolare Il cantico costituisce sostanzialmente una lode a Dio, che ha mantenuto la sua alleanza nei confronti di Israele suscitando «nella casa di Davide» un Salvatore (Gesù Cristo).Benedetto il Signore Dio d'Israele
perché ha visitato e redento il suo popolo
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide suo servo
…...................
76E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
77per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
78 grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
79 per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte
Il passo 1,76-77 è invece una profezia (Zaccaria stesso è detto «profetare» all'inizio del cantico) riferita a Giovanni Battista, chiamato «profeta dell'Altissimo» perché andrà a «preparare le vie» al Cristo.
Indipendentemente dal prologo giovanneo già citato, anche in questo passo di Luca 1 nel cantico di Zaccaria è presente chiaramente con la frase:
l'accostamento della figura di Dio (padre) alla sua presenza terrena tramite un “sole che sorge”, quindi Gesù Cristo della stessa natura del Padre.Benedetto il Signore Dio d'Israele
perché ha visitato e redento il suo popolo
Nel passo successivo:
Dove con queste parole si specifica la figura del Salvatore, nato prima di tutti i secoli e diverso dal Padre “che viene dall'alto” e non come semplice umano.78 grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
Anche in questo caso le similitudini con quanto descritto nel Siracide risultano evidenti:
PS. una dimenticanza:Il creatore dell'universo mi diede un ordine, il mio creatore mi fece piantare la tenda e mi
disse: Fissa la tenda in Giacobbe e prendi in eredità Israele.
Dal libro della Sapienza 2,12-20
Posso comprendere che alcune affermazioni precedenti possano essere contestabili filologicamente da un esame del Gesù storico ma non si può negare che Gesù subì torture e umiliazioni morendo sulla croce.19 Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti,
per conoscere la mitezza del suo carattere
e saggiare la sua rassegnazione..
20 Condanniamolo a una morte infame,
perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà
Questa è storia accertata.
Conclusioni :
alla fine nessuna e come al solito ognuno potrà mantenere le proprie certezze.