<così come "teologia" vuol dire discorso su Dio e non parola di Dio>

[Nemorino60]

Anche i TDG sono teologi.

«E se "filo-sofia" non volesse dire "amore della saggezza" ma "saggezza dell'amore", così come "teologia" vuol dire discorso su Dio e non parola di Dio, o come "metrologia" vuol dire scienza delle misure e non misura della scienza? Perché per filosofia questa inversione nella successione delle parole? ... »

(Umberto Galimberti, La Repubblica - Almanacco dei libri, 12 aprile 2008)
https://mappeser.com/2009/03/18/umberto ... -allaltro/

Vediamo se siete attenti.

;-)

[Tranqui]

Ti sei presentato ?

[Achille]

Ti sei presentato ?

Valentino Stampone è un utente storico del forum. Lo conosco personalmente da molti anni.
La sua presentazione la puoi leggere nella sua "firma".

[Tranqui]

Ti sei presentato ?

Valentino Stampone è un utente storico del forum. Lo conosco personalmente da molti anni.
La sua presentazione la puoi leggere nella sua "firma".

[Nemorino60]

Grazie Achille, un caro saluto a te!
Beh diciamo che non è che ho fatto molto per essere ricordato.
Sono passati molti anni e per una serie di ragioni non ho potuto scrivere in piena libertà.
Ma se posso dare un contributo sono qui ben volentieri.
Cordiali saluti.
v.

[Nemorino60]

Ti sei presentato ?

Valentino Stampone è un utente storico del forum. Lo conosco personalmente da molti anni.
La sua presentazione la puoi leggere nella sua "firma".

No problem

[Achille]

Anche i TDG sono teologi.

«E se "filo-sofia" non volesse dire "amore della saggezza" ma "saggezza dell'amore", così come "teologia" vuol dire discorso su Dio e non parola di Dio, o come "metrologia" vuol dire scienza delle misure e non misura della scienza? Perché per filosofia questa inversione nella successione delle parole? ... »

(Umberto Galimberti, La Repubblica - Almanacco dei libri, 12 aprile 2008)
https://mappeser.com/2009/03/18/umberto ... -allaltro/

Vediamo se siete attenti.

;-)

Ho letto varie volte questo messaggio ma non riesco a capire dove vuoi arrivare...

(bentornato)

[Vieri]

In effetti:

Ho letto varie volte questo messaggio ma non riesco a capire dove vuoi arrivare...

Un saluto a tutti ma onestamente non ho capito neanch'io...

[Nemorino60]

Chiedo scusa, ho scritto di getto, e sicuramente quello che ho scritto non si è capito. Semplifico, in realtà, la citazione di Galimberti è stata solo una provocazione.
Sono partito da una frase che mi ha fatto riflettere, quella in oggetto, sul "discorso su Dio". Così mi sono chiesto se fosse plausibile considerare anche i TdG dei teologi, visto che, è innegabile, alle loro riunioni si parla di Dio. Un TdG potrebbe rafforzare questa idea, e preparando il terreno per la propria personale opera di evangelizzazione (ricordate che l'obbiettivo di un TdG se sta parlando con voi, è quello di condurvi in un terreno a lui congeniale per prendere in mano la bibbia e rifilarvi la prima cosa che sia utile a condurvi nel proprio giardino) e magari affermando che dove c'è qualcuno che parli di Dio, probabilmente si eserciti una Teologia, banalizzando il discorso. E lì vi siete già persi. Invece di trovare un interlocutore che ami la discussione, avete trovato un "proclamatore" che viaggia su sentieri oramai collaudati e ben meditati per affrontare tutte le obiezioni che potrebbero affacciarsi alla vostra mente, e in men che non si dica siete diventati oggetto di una prima fase di "reclutamento". E fin qui niente di speciale. In fondo questa è una tecnica che applicano tutti coloro che desiderano "vendervi" qualcosa. Torniamo al tema. E' davvero così? Io parlo di Dio, tu parli di Dio e improvvisamente diventiamo teologi? Ammettiamo che sia così. Se avete avuto esperienza di una riunione delle 5 settimanali (io ne facevo 5 !) sono sicuro che avreste qualche difficoltà a ricordarvi che si parlasse davvero in modo teologico. In realtà il "parlare" stesso dei TdG nasconde una miriade di rivisitazioni, interpretazioni, banalizzazioni e riduzioni che permettono a una persona comune (TdG) di orientare e rendere il proprio discorso funzionale alla circostanza e al contesto, in fondo all'esterno "non interessa" sapere la prassi "religiosa". Il discorso su Dio in realtà non esiste. E se si parlasse davvero di Dio, le formule, se possibile, dovrebbero essere il più distanti possibile da un linguaggio da "chiesa" perchè ci si deve distinguere dal "parlare di Dio" della religiosità ufficiale. Quindi è solo una impressione. Dovrei correggermi. Ho scritto: è innegabile che alle loro riunioni si parli di Dio. Io, ne ero profondamente convinto. Sinceramente, a suo tempo, un po' di delusione l'ho provata. Non me la sento di affermare che dal podio si parli di Dio. Potrei parlare di che cosa in realtà si parli, scusate il gioco di parole. Ma quella è un'altra storia. Un saluto a tutti voi.
v.