Necche ha scritto: ↑28/02/2024, 16:20
A voi tutti,
non capisco perchè si manifesti solo a favore dei palestinesi e si tace per la liberazione degli ostaggi, donne, bambini, anziani e giovani, colti di sorpresa nella tranquillità delle loro case e in un raduno di giovani che si stavano divertendo a suon di musica.
Esatto, non si sente quasi mai una parola di solidarietà per questi poveretti, le manifestazioni "pacifiste", che fra l'altro trasudano odio e violenza, sono a senso unico. Gridano slogan "pacifici" tipo "From the river to the sea" (Dal fiume al mare) consapevoli (e forse molti inconsapevoli) che tale slogan equivale a chiedere la distruzione dello stato di Israele e di coloro che vi abitano. L'obiettivo di Hamas è il genocidio (quello reale) degli Ebrei: nel loro statuto è dichiarato che Allah vuole che tutti gli Ebrei vengano uccisi.
Se si vuole una pace duratura non bastano le manifestazioni e le tante parole, bisogna che i contendenti facciano un passo indietro senza il quale i massacri, da ambo le parti, si fermano per un periodo, ma poi inevitabilmente si riaccendono.
Ogni volta che è iniziata una guerra la responsabilità è stata di Hamas. Israele non ha mai attaccato Gaza per prima. Accade sempre dopo che Hamas manda missili e compie attentati conto i civili israeliani.
L'unica soluzione possibile è la formazione di due stati indipendenti e non capisco perchè non siano sorti subito dopo la seconda guerra mondiale,
Il 29 novembre 1947 l'Assemblea Generale dell'ONU ha votato a favore della risoluzione 181/1947, favorevole a uno Stato ebraico e uno Stato arabo.
Gli ebrei hanno accettato la risoluzione, e nel 1948 il leader degli ebrei, David Ben Gurion, ha dichiarato l'indipendenza dello Stato d'Israele, lo Stato ebraico come approvato all'ONU.
Gli arabi hanno respinto la risoluzione, e insieme ai Paesi arabi hanno attaccato lo Stato ebraico, la guerra è finita nel 1949 con la vittoria d'Israele. Anche di recente Hamas ha rifiutato la proposta di due stati. Loro vogliono un solo stato, e l'eliminazione di Israele.
Anche il ritiro unilaterale d'Israele dalla Striscia di Gaza nel 2005 non ha portato la Pace, la Striscia di Gaza è diventata la più grande base terroristica del mondo, la popolazione palestinese è stata sottoposta all'indottrinamento jihadista con elementi nazisti, lo scopo è quello di creare generazioni di jihadisti con l'ideologia nazista, quella di sterminare gli ebrei.
L'organizzazione terroristica di Hamas ha sempre dichiarato questo obbiettivo, anche recentemente hanno dichiarato che sono contrari alla soluzione di due Stati per due popoli, lasciando intendere che, appena possibile, rifaranno il massacro genocida del 7/10/2023.
quando le nazioni vincenti mandarono gli Ebrei sopravvissuti alla follia di Hitler nella loro terra promessa da Dio ad Abramo. Non si è tenuto conto che, per secoli, queste terre, dopo la diaspora, sono state occupate da altri popoli. E' come se i Romani odierni venissero nel mio territorio e quindi nella mia casa, armati, e mi costringessero a sloggiare affermando che, duemila anni fa, era proprietà dell'impero romano! La storia ci insegna che non c'è cambiamento senza l'intervento diretto del popolo, basta ricordare la rivoluzione francese o la rivoluzione russa.
Il punto è che non è mai esistita una nazione palestinese. I territori in cui si trasferirono gli Ebrei dopo la guerra non erano uno Stato palestinese. Per 400 anni, dal 1517 al 1917, la terra d'Israele era sotto dominio dell'impero ottomano, non c'era lo Stato palestinese. Per 31 anni la terra d'Israele era sotto dominio dell'impero britannico, dal 1917 al 1948 non c'era lo Stato palestinese.
Gli ebrei, perseguitati ciclicamente nel corso della storia in Europa, all'improvviso alla fine dell'800, si resero conto che potevano fondarsi un proprio Stato in cui poter vivere al sicuro. Nacque quindi il Sionismo. Dopo aver valutato vari luoghi del mondo, si resero conto che dove in passato sorgeva Israele (la loro patria ancestrale), ovvero la regione palestinese (perché all'epoca la Palestina era una
regione,
non sorgeva nessuno Stato. La zona all'epoca era sotto il dominio dei turchi ottomani, era abitata da varie popolazioni e, cosa fondamentale, c'erano già molte comunità ebraiche consolidate da secoli, tipo quella di Hebron (sin dai tempi dall'antico regno di Israele, perché gli ebrei,
nota bene, sono sempre stati nella zona, non sono mai emigrati del tutto). Stabilirono quindi che avrebbero potuto chiedere l'indipendenza proprio lì.
Nei decenni successivi immigrarono in Palestina, acquistando porzioni di terra (anche desertica) dai proprietari terrieri arabi nella zona, creando una certa continuità di territorio. Parteciparono alla prima guerra mondiale, contribuendo alla sconfitta dell'impero ottomano. La regione divenne protettorato inglese e gli inglesi in cambio promisero che alla scadenza del mandato quella zona sarebbe divenuta Stato ebraico (
1918, dichiarazione di Balfour). Se ci fosse già stato un altro Stato (palestinese) non avrebbero potuto fare una simile promessa.
I Palestinesi dovevano opporsi ai loro capi quando costruivano i loro covi sotto gli ospedali e la scuole, veri e propri scudi umani in una eventuale guerra. Paura o permessivismo? Questo non lo so, oggi però ne subiscono le conseguenze.
La popolazione di Gaza, in stragrande maggioranza, è complice di Hamas. Basti pensare ai festeggiamenti, con scambio di pasticcini e dolcetti, fatti dopo la strage del 7 ottobre. Basti pensare che Hamas lo hanno eletto loro, e hanno eletto persone che si vantavano di avere mandato dei figli a farsi esplodere ("martiri"). Per esempio, la donna di cui si parla in questo video, ha mandato tre sui figli a farsi esplodere, e ha detto che avrebbe fatto lo stesso anche con gli altri suoi 7 figli. Ed è stata votata ed eletta!
Fanno sicuramente indignare soprattutto i tanti bambini palestinesi dilaniati dai bombardamenti israeliani, affamati e ammassati in campi sterminati tra il fango, senza cibo, acqua e medicinali, ma va altrettanto l'indignazione per quei bambini ebrei, ignari e tranquilli nei loro lettini, strappati e uccisi o presi in ostaggio in quel tragico ottobre nero, inizio di tanti massacri! Ma una piccola striscia di terra vale così tante vite umane? Pura follia umana! Israele doveva reagire o "porgere l'altra guancia"? La reazione al primo massacro era dovuta non solo di fronte all'orrore piovuto all'improvviso, ma soprattutto per liberare gli ostaggi. C'è un limite a questa reazione? Certamente sì. E' vero, gli israeliti ora stanno esagerando
Israele ha reagito a questo orribile massacro, cercando innanzitutto di evitare le vittime civili. Prima di bombardare gli obiettivi militari mandano avvertimenti alla popolazione locale, invitando i residenti ad allontanarsi dalle zone che verranno attaccate, creando anche appositi corridoi umanitari. Il problema è che i criminali di Hamas scelgono deliberatamente le loro basi nelle scuole, negli asili, negli ospedali, creando apposta le condizioni per cui vi siano vittime civili, così da poter poi accusare Israele di aver ucciso i civili.
E' una tattica ignobile e vergognosa, che viola qualsiasi convenzione bellica, ma verso la quale non si sentono mai parole di protesta. I "pacifisti" attaccano Israele ma tacciono su questi crimini. Anche ora, che pare ci sarà un attacco finale contro l'ultima roccaforte di Hamas, Rafah, dove si sono asserragliati i restanti battaglioni di terroristi nazisti, Israele sta organizzando ed esortando il ritiro della popolazione civile: il piano proposto da Israele all’Egitto prevederebbe di evacuare i civili in circa 15 campi con 25mila tende ciascuno costruiti nella parte sud-ovest della Striscia di Gaza, lungo la costa. Le tende e gli ospedali da campo sarebbero finanziati dagli Stati Uniti e dai loro alleati arabi, e gestiti dall’Egitto.
Se Israele volesse compiere un genocidio, non si preoccuperebbe affatto di proteggere la popolazione civile.
Questo a differenza di Hamas, i cui obiettivi sono proprio i civili: i razzi e gli attacchi di Hamas sono rivolti appositamente contro le città abitate da civili israeliani, cercando di fare il maggior numero di vittime civili.
A proposito di Egitto: perché nessuno non dice una parola contro l'Egitto che non vuole accogliere i civili di Gaza? Hanno costruito altri muri di recinzione al confine, impedendo qualsiasi passaggio e rifiutandosi quindi di offrire asilo a queste persone. Non ho sentito una sola parola di protesta per questo comportamento.
Volevo concludere parlando dei "profughi" di Gaza. Da che mondo è mondo i profughi sono quelle persone costrette ad emigrare o a fuggire dopo una guerra.
Per esempio, ci furono italiani che fuggirono dalla Iugoslavia dopo la guerra. Ma questi profughi si rifecero una nuova vita e i loro figli e discendenti cessarono, ovviamente, di essere profughi, creandosi una nuova vita e una nuova cittadinanza.
Non è così per gli abitanti di Gaza: lo statuto dell'Unwra, infatti, «ha stabilito che lo status di rifugiato, per i palestinesi – ripetiamo, solo per i palestinesi – è ereditario. Un diritto ereditario che vale unicamente per loro e per l’Unrwa, perché per l’altra organizzazione dell’Onu dei rifugiati, l’Unhcr, che assiste oggi ben centoquattordici milioni di rifugiati, lo status di rifugiato non si trasmette affatto per eredità, cessa con la morte del soggetto, e non si estende assolutamente ai suoi figli come risulta dal suo statuto che si rifà alla Convenzione di Ginevra.». (
https://www.linkiesta.it/2023/11/lassur ... e-di-pace/ ).
Quindi tutti i "palestinesi" sono "profughi ereditari", solo loro, fra tutti i profughi esistenti al mondo.
Ricevono per questo somme enormi di aiuti internazionali (miliardi di dollari). Solo l'Unwra, che poi si è scoperto essere collusa con i terroristi di Hamas, riceveva un miliardo di dollari all'anno!
Con tutto questo denaro, gli abitanti di Gaza avrebbero potuto vivere benissimo. Ma il problema è che questo denaro è stato in gran parte usato da Hamas per costruire tunnel e acquistare armamenti. Da quello che si è scoperto finora, la rete di tunnel sotto Gaza sarebbe lunga centinaia di km!
*Questa è la metropolitana di Londra. È lunga 250 miglia. La rete di tunnel terroristici che Hamas ha costruito sotto la Striscia di Gaza è più grande di circa il 160%, con pozzi di tunnel che spuntano nelle case, nelle scuole, negli asili, negli ospedali, nelle moschee e nelle strutture delle Nazioni Unite. È più grande del 160% rispetto alla metropolitana di Londra, eppure la Striscia di Gaza è grande solo il 23% di Londra.
Tutta Gaza si è trasformata in un enorme covo di terrore.
*Fonte della notizia: L’accademia di West Point.