Sulla natura di Cristo..secondo Russell

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Vincy
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Sulla natura di Cristo..secondo Russell

Messaggio da Vincy »

Ecco uno stralcio dal Divin Piano delle Età di Russell sull'argomento della natura di Cristo (pag.81,82, ediz italiana):

Gesù non fu neppure una combinazione delle due nature, cioè d'una natura umana e d'una natura spirituale. La mescolanza di due nature non produce né l'una né l'altra, ma una cosa ibrida, la quale, secondo la legge di Dio è biasimevole e soggetta a castigo. Allorché Gesù era nella carne egli era un essere umano, perfetto; prima egli era un essere spirituale perfetto, al più alto grado d'ordine divi­no. Non fu prima dell'epoca della sua consacrazio­ne anche fino alla morte, quale essa fu simboleggia­ta al suo battesimo, – all'età di trent'anni (l'età virile secondo le leggi e quindi il tempo giusto di consacrar sé stesso come uomo fatto – che egli ricevette il pegno della sua eredità della natura di­vina (Matt. III, 16-17). La natura umana dovette essere consacrata alla morte prima che egli potesse ricevere il pegno della natura divina. E non fu prima di che quella consacrazione fosse realmente consumata e che egli avesse sacrificata realmente la natura umana fino alla morte, che il nostro Signor Gesù partecipò pienamente alla natura divina. Dopo che fu fatto uomo, egli fu ubbidiente fino alla mor­te: perciò altresì Iddio lo ha sovranamente innalzato, alla natura divina (Filipp. II, 8, 9). Se questa passo è vero, ne consegue che egli non fu elevato alla natura divina fino a che la sua natura umana fosse realmente sacrificata, fosse morta.
Noi vediamo adunque che in Gesù non vi era nessuna mescolanza di nature, ma che egli subì due volte la metamorfosi della sua proprio natura; in primo luogo dalla spirituale all'umana; in segui­to, dall'umana al più alto ordine della natura spiri­tuale, la natura divina; e nei due casi, l'una fu ab­bandonata per assumer l'altra.
Da quel grande esempio d'una natura umana perfetta, che si teneva senza difetti né macchie davanti al mondo fino a che fosse sacrificata per la reden­zione del mondo, noi non possiamo concepire la perfezione da cui scadde la nostra razza in Adamo, perfezione alla quale deve essere ristabilita.
Col diventare il riscatto dell'uomo, il nostro Si­gnor Gesù diede l'equivalente di ciò che l'uomo a­veva perduto; e per conseguenza, tutto il genere umano può ricevere di nuovo, per la fede e l'ubbi­dienza in Cristo, una perfetta e gloriosa natura umana, – "ciò che era perduto", ma non una natu­ra spirituale.
La facoltà ed i mezzi perfetti d'un essere umano perfetto possono bensì essere esercitate in modo in­definito, e ciò in oggetti ed interessi sempre nuovi e variabili, e le conoscenze e l'abilità possono accrescersi immensamente, ma accrescimenti tali di facoltà e di conoscenze non effettueranno mai un cambiamento di natura, nel modo stesso che non la renderebbero più perfetta ancora. Tutto ciò altro non sarà mai se non l'allargamento e lo sviluppo delle facoltà dell'uomo perfetto. L'aumento in conoscenze ed abilità sarà senta dubbio il privilegio benedetto dell'uomo in ogni eternità, ma egli resterà, ciò non pertanto, sempre uomo, e non imparerà che a conoscer meglio le forze che già possiede la natura umana. Egli non può operare e non bramerà procedere al di là dei vasti confini della sua natura, essendo i suoi desideri limitati nello spazio della sua potenza.
Tanto Gesù come uomo fu una manifestazione della natura umana perfetta, alla quale sarà restaurata la massa dell'umanità, altrettanto egli è, do­po la sua risurrezione una manifestazione della glo­riosa natura divina alla quale la Chiesa trionfante parteciperà alla risurrezione.
"La mente che rinuncia, una volta per tutte, ad una speranza inutile, riceve come ricompensa una serenità crescente." - Raymond Victor FRANZ.
amico0405
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Messaggio da amico0405 »

tempo fa lessi qualcosa della figura di questa creatura -Russell- e ne sentii profonda "pieta", quella nel piu alto senso cristiano.Il terrore che sua madre gli trasmise nell'insegnargli il castico di Dio ,oltre tomba, con estrema "atrocità e crudezza" senza l'equilibro dell'amore e giustizia di Dio,lo SEGNARONO PRONDAMENTE. Da questa realtà alterata, Russell, lesse e interpretò tutto con mente umana e raziocinante portanto tutto al "nostro ragionamento",come volendo esorcizzare quel " inferno" di sua madre.
Da ciò sentii pietà cristiana per lui.
Siccome che il ragionare le cose di Dio senza limite, in un certo qual senso, soddisfa l'uomo perchè lo rende quasi "simile a Dio " tanto che LO MISURA in tutta le Sue dimensione, ecco che si arriva a delineare SENZA OMBRA DI DUBBIO - che pazzia!- i confini della persona di Cristo!!!
Mentre per gli Apostoli ci volle la RIVELAZIONE DELLO SPIRITO SANTO per poter cominciare a capire Lui,Russel con la sola forza della ragione ne delimita la natura, la potenza, la gloria ,gli attributi,le mansioni ecc...ecc...
Certo un pò di bene l'ho ricevuto dal leggere il post,perchè se si ama Iddio in Cristo Gesù, c'è d'imparare anche dall'esagerazione d'altri.Mi convinco sempre di più che per capire Gesù,pur dando il giusto posto alla mente, ci vuole la continua rivelazione per lo Spirito Santo.
Ciao a tutti
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