tdg-Materiale di contrabando in Perù?

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mancagraziella
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tdg-Materiale di contrabando in Perù?

Messaggio da mancagraziella »

Dopo aver visionato questo video ,ho fatto una riflessione: L'Organizzazione dei tdg dichiara che l'opera dei tdg è sostenuta da contribuzioni volontarie,ma cè qualcosa che non quadra ,perchè imporre il prezzo di 10 dollari a dvd ? Quì è chiaro che la società produce e vende un suo prodotto e nè ricava un guadagno esentasse!Grazia :timido:

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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Premesso che ignoro se la legislazione peruviana riconosca la ccTdG come tale, ovvero organizzazione religiosa con i diritti concessi alle organizzazioni riconosciute, credo che nel caso in questione ci sia stato un vizio di forma, non so se casuale o voluto.
E' vero (almeno in parte) che la ccTdG si finanzia con le donazioni degli adepti, ma è anche vero che tutta la letteratura è "pagata" dalle contribuzioni.
Non esiste un prezzo di copertina, ma ogni Testimone sa bene quale è la "contribuzione minima" per ogni rivista o libro.
In quanto ai cd rom e alle cassette, in Italia, non vengono vendute con il prezzo stampato, ma ogni qualvolta ne escono di nuovi, mesi prima, la filiale manda agli anziani una informativa con il prezzo "consigliato"
Il vizio di forma di cui parlavo all'inizio, forse sta in questo:
che anzichè inviare per posta tale informativa si è stampato sulle cassette o si è fatta viaggiare come bolla il prezzo.
Se il tutto passava i controlli bene, altrimenti è comunque un "guadagno" in fedeli poichè si fa passare il tutto come persecuzione.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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deep-blue-sea
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eh beh eh beh..

Messaggio da deep-blue-sea »

.
Non gli va sempre dritta alla Watchtower. Le magagne vengon fuori e speriamo che ne paghino le conseguenze. Questa sarebbe quella che si fa passare per Società di beneficenza!!!!! Quello che mi dispiace é che chiedano 10 $ per un DVD che prodotto da loro, si e no costa 20 cts.
E pensare che 'spolpino' quella povera gente, perché sono poverissimi li, con richieste camuffate da 'contribuzioni' a prezzi cosi esorbitanti per loro, è una vergogna! :timido:
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Cicciobello

Messaggio da Cicciobello »

Gabriella Prosperi ha scritto:Premesso che ignoro se la legislazione peruviana riconosca la ccTdG come tale, ovvero organizzazione religiosa con i diritti concessi alle organizzazioni riconosciute, credo che nel caso in questione ci sia stato un vizio di forma, non so se casuale o voluto.
E' vero (almeno in parte) che la ccTdG si finanzia con le donazioni degli adepti, ma è anche vero che tutta la letteratura è "pagata" dalle contribuzioni.
Non esiste un prezzo di copertina, ma ogni Testimone sa bene quale è la "contribuzione minima" per ogni rivista o libro.
In quanto ai cd rom e alle cassette, in Italia, non vengono vendute con il prezzo stampato, ma ogni qualvolta ne escono di nuovi, mesi prima, la filiale manda agli anziani una informativa con il prezzo "consigliato"
Il vizio di forma di cui parlavo all'inizio, forse sta in questo:
che anzichè inviare per posta tale informativa si è stampato sulle cassette o si è fatta viaggiare come bolla il prezzo.
Se il tutto passava i controlli bene, altrimenti è comunque un "guadagno" in fedeli poichè si fa passare il tutto come persecuzione.
Gabriella

gabriella: non si tratta di un vizio di forma, ma di un vizio della wts. perchè dico questo?
perchè per circa 10 anni sono stato in mezzo alla letteratura, e conosco bene come funziona la cosa.
prima si diceva il costo delle riviste e dei libri, non esatto ma all'incirca. poi aprossimativo, oggi di coscienza.
tutto questo perchè? perchè hanno notato che dare un prezzo non esatto ci guadagnano di piu. questa è la wts. :ciao: :ciao: salvatore
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Trianello
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Iscritto il: 10/06/2009, 23:45
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Messaggio da Trianello »

C'è dietro anche una questione di tipo fiscale, almeno credo. Scrivendo un prezzo di copertina sulle sue pubblicazioni, la WTS dovrebbe denunciare al fisco i suoi introiti relativi alla vendita delle suddette per quello che sono, vale a dire introiti legati alla vendita di materiale stampato da lei prodotto e commercializzato. Togliendo ogni riferimento al prezzo dalle pubblicazioni, invece, riesce a far passare i suoi introiti (anche se facenti capo allo smercio di letteratura) come donazioni volontarie dei suoi adepti, ricadendo, pertanto, almeno in alcuni paesi, sotto un regime fiscale diverso rispetto a quello in cui ricadono gli utili derivanti di un'attività che è a tutti gli effetti di tipo commerciale.
Se le cose non stanno così, qualcuno mi corregga.
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