Il tutto è accaduto quando avevo 11/12 anni.
Una tdg, una brava persona, madre di quattro figli tenta il suicidio perché il marito, anch'egli testimone la saccagnava di botte. Lui fu disassociato e poi riassociato in breve tempo. Lei tentò il suicidio a causa delle violenze subite. Mio padre era ancora un anziano e si gasava perché il discorso di riprensione era toccato a lui. Non ricordo esattamente cosa disse ma ricordo il tono che usò. Essendoci passata più volte mi sono posta questa domanda: "E se fosse capitato a me?".
Io so benissimo come ci si sente dopo aver tentanto il suicidio ed essere stata salvata. La vita si rompe come pezzi di vetro e ti ritrovi a dover cominciare da capo per costruirla.
Il solo pensare a come possa essersi sentita quella donna mi fa venire da piangere. Fosse successo a me ci avrei ritentato....
Mio padre fu brutale, e non ricordo nessuna espressione di misericordia. Qualità che non ha mai manifestato neanche a me.
Non nutro alcuna stima verso mio padre, riesce sempre a farsi odiare, chissà come mai. Si crede onnipotente, arrivò a dirmi "io ho sempre ragione e non sbaglio mai", ma in realtà è un debole.
....tornando al tentativo di suicidio... questo non sarebbe successo se fosse arrivato prima del '98 il "nuovo intendimento" del CD riguardante il mostrare misericordia ai suicidi.
Ho subito un Comitato Giudiziario per tentato suicidio nel '94 ma siccome il fatto non divenne di pubblico dominio me la cavai con la restrizione di non fare i discorsi.
CHE NE PENSATE?
Gli hai fatto un piacere, l'hai profumato 
