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ciao

Inviato: 21/10/2011, 11:39
da Chiara.c
Chiara mi ha scritto pregandomi di cancellare l'argomento poichè aveva rivelato dati troppo personali. L'ho spostato in amministrazione in attesa del vosttro parere.
Gabriella


Io sono nata trai testimoni, ho sempre odiato questa religione, nonostante i miei tentativi di venirne fuori più volte (sempre repressi), ero considerata una cattiva persona se non diventavo testimone come gli altri. Finalmente sono riuscita ad uscirne. Poi io sono strana tra gli strani perchè sono anche Asperger e non potevo dirlo, altrimenti i miei santi amici di congregazione mi avrebbero emarginata probabilmente (certo non sono tutti uguali, ma tutti santi si). Fa ancora strano scriverne... Le religioni non mi piacciono, anche se c'è una graduatoria (ma questa è una mia opinione).

Inviato: 21/10/2011, 11:42
da Michele Ginanneschi
:benvenuta fiori:
Scusa la mia ignoranza, ma che cosa è un'Asperger?
:buona partecip:

Inviato: 21/10/2011, 11:43
da brisa
Innanzi tutto benvenuta.

Ma perchè non potevi dire di soffrire della sindrome di Asperger?

Inviato: 21/10/2011, 11:47
da Chiara.c
E' difficile spiegarlo con due righe ma...
Diciamo che un asperger non ha comprensione minima delle norme sociali (specie implicite e sottintese), quindi procede controcorrente infrangendo norme sociali (ma solo perchè proprio non riesce a notarle). Un asperger è solitario (ma non perchè lo voglia) ed ha problemi sensoriali. E' una sorta di autismo lieve, da diversi problemi, ma gli altri non lo notano dall'esterno, osservando solo qualche comportamento bizzarro ed altrimenti inspiegabile.

[youtube][/youtube]

Inviato: 21/10/2011, 11:49
da Cogitabonda
brisa ha scritto:Ma perchè non potevi dire di soffrire della sindrome di Asperger?
Forse perchè i Testimoni di Geova non sono molto capaci di accettare la natura umana in tutti i suoi aspetti.
Hanno una loro teoria su come devono essere le persone, e non essere conformi al modello secondo loro è una colpa.

Benvenuta fra noi Chiara!
:sala regno:

Inviato: 21/10/2011, 11:50
da Chiara.c
Non è che ci siano divieti in effetti sul parlare dell'asperger, però se per qualche ragione ti escludono dal giro poi non puoi frequentare le persone del mondo... resti una sorta di isola, il punto è questo. Non so se mi sono spiegata... spero...

E' vero Cogitabonda, è come dici tu :ok:

Inviato: 21/10/2011, 11:51
da Brambilla Bruna
:benvenuta fiori: :appl: :appl: un saluto caro da Bruna ciaoooo :fiori e bacio:

Inviato: 21/10/2011, 11:59
da Amore e Psiche
:benvenuta fiori: http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Asperger" onclick="window.open(this.href);return false;

Inviato: 21/10/2011, 12:00
da brisa
Chiara.c ha scritto:E' difficile spiegarlo con due righe ma...
Diciamo che un asperger non ha comprensione minima delle norme sociali (specie implicite e sottintese), quindi procede controcorrente infrangendo norme sociali (ma solo perchè proprio non riesce a notarle). Un asperger è solitario (ma non perchè lo voglia) ed ha problemi sensoriali. E' una sorta di autismo lieve, da diversi problemi, ma gli altri non lo notano dall'esterno, osservando solo qualche comportamento bizzarro ed altrimenti inspiegabile.
Certo, ma se gli altri non hanno la minima idea della condizione in cui ti trovi come possono comprendere determinati comportamenti? Se una persona non risponde alle mie domande posso pensare che sia un maleducato, ma se sono a conoscenza che ha problemi relazionali dovuti a un disturbo come la sindrome di Asperger forse la mia reazione sarà differente, non credi?

Inviato: 21/10/2011, 12:05
da brisa
Cogitabonda ha scritto:
brisa ha scritto:Ma perchè non potevi dire di soffrire della sindrome di Asperger?
Forse perchè i Testimoni di Geova non sono molto capaci di accettare la natura umana in tutti i suoi aspetti.
Hanno una loro teoria su come devono essere le persone, e non essere conformi al modello secondo loro è una colpa.
Tu hai la minima idea di quale sia la reazione di persone che con i testimoni di Geova non hanno niente a che fare di fronte a disturbi come la Sindrome di Asperger? Compreso perfino parenti e insegnanti?

Inviato: 21/10/2011, 12:08
da mauroz
ciao chiara benvenuta!
Sarei curioso di sapere come sei riuscita ad uscirne e se questo tuo problema ti ha agevolato o complicato le cose....
:benvenuta fiori:

Inviato: 21/10/2011, 12:12
da Chiara.c
Il discorso è che non "tutti" gli esseri umani hanno la sensibilità di capire certe questioni (in gruppo) ed a volte è difficile parlare di problemi (anche debolezze), li è come un paese, le notizie corrono con tanta facilità.
Ho visto persone dire di avere problemi psicologici, ricevere conforto in pubblico e nello stesso tempo alle spalle un: lasciatelo perdere quello. Insomma come avviene anche all'esterno, soltanto che "nel mondo" puoi sceglierti poi le amicizie (mandarne via alcune) e continuare a variare quanto vuoi riguardo la cerchia di persone che vuoi vicine...

Aggiungiamoci anche che ci sono pochi uomini e se noi donne non siamo più che perfette non siamo nulla :mrgreen:

Inviato: 21/10/2011, 12:39
da Chiara.c
Non ne sono uscita dall'Asperger, ci si nasce, ora devo fare una nuova terapia, devono insegnarmi i "codici sociali" impliciti.
Essendo asperger ho risentito moltissimo di questa omologazione forzata, ho milioni di difetti e non fatico ad ammetterli, ma sono anche originale nel carattere (com'è la norma per gli asperger), per noi infatti anche l'omologazione scolastica è davvero una grande forzatura, figuararsi questa... :test:

La mia vita da tdg? Non capire norme sociali nella congregazioni, non capirle fuori, non capire perchè tutte queste differenze. Non capire esattamente quando e come cambiare i comportamenti, sono sempre fuori luogo, ma fortunatamente passo per timida.
Faccio un esempio. Per un asperger può essere difficile capire "come" deve esattamente salutare una persona, se deve abbracciarla, se deve usare una certa enfasi o meno, se deve dire salve o buongiorno o ciao, cosa è appropriato. Difficile da comprendere la "regolazione sociale", anche a grandi linee.

Socialmente credo la religione mi abbia confusa ancora di più di quanto già non siano confusi tutti gli asperger, nel senso non so qual'è la maniera corretta di agire socialmente fuori. Sicuramente la religione non mi ha dato una mano a non isolarmi (l'isolamento è un grande problema degli asperger).
Magari proprio essendo asperger ho fatto più difficoltà di altri ad "accettare" la religione, ma una volta accettata avevo necessità di seguire scrupolosamente le norme :fronte: La mia ricerca continua di una logica mi ha aiutata a capire però che li una logica non esiste e che non esiste una maniera corretta di vivere la "verità", perchè nessuna maniera è quella corretta.

Se io non frequentavo i coetanei (per miei problemi psicologici), venivo incoraggiata a non frequentarli ancor di più e lodata per ciò che non riuscivo a fare, così da non impegnarmi maggiormente riguardo ai miei problemi. Non venivo ovviamente incoraggiata a fare sport o altre attività di gruppo. Non venivo tollerata nel mio non riuscire a fare servizio (ovviamente). Forse si potrebbe dire così... vi è una repressione standard che credo che per gli asperger sia più difficile da tollerare, così come è più difficile anche per i ribelli e per tutte le persone originali, ma nel lungo termine è dannosa per tutti.

Magari il problema è confidare i problemi si, ma solo a persone di cui ci si può fidare veramente, non a tutti di persona (spero di essermi spiegata un pò, argomenti tosti :sorriso: ).

Inviato: 21/10/2011, 12:57
da mauroz
Chiara.c ha scritto:Non ne sono uscita dall'Asperger, ci si nasce, ora devo fare una nuova terapia, devono insegnarmi i "codici sociali" impliciti.
.
perdonami Chiara, non sono stato "chiaro" io(scusa il gioco di parole :verde: ) intedevo chiederti come ne sei uscita dai Testimoni di Geova!

Inviato: 21/10/2011, 13:05
da Chiara.c
Ho iniziato a guardare le enormi incoerenze nei comportamenti degli altri. Così ho iniziato a fare le mie ricerche, però fortunatamente nel contempo i miei familiari già ne erano usciti, almeno questo di problema me lo sono risparmiato, fortunatamente :sorriso:
Non so come ho fatto finora a resistere! Non si poteva neanche respirare...

Inviato: 21/10/2011, 13:10
da Gabriella Prosperi
Caro brisa, Chiara è nata nella "verita'", quindi non doveva spiegare nulla in quel gruppo che l'ha vista nascere e crescere, casomai era il gruppo che doveva farsi attento circa i suoi problemi, ma, come è stato detto, chi non si omologa ai comportamenti, sia per malattia o altro, è escluso.
Gabriella

fortuna che ci sei tu.....

Inviato: 21/10/2011, 13:22
da Dingus JJ
Gabriella Prosperi ha scritto:Caro brisa, Chiara è nata nella "verita'", quindi non doveva spiegare nulla in quel gruppo che l'ha vista nascere e crescere, casomai era il gruppo che doveva farsi attento circa i suoi problemi, ma, come è stato detto, chi non si omologa ai comportamenti, sia per malattia o altro, è escluso.
Gabriella
...fortuna che ci sei tu Gabriella,che ci eviti di intervenire prendendo warning!

Inviato: 21/10/2011, 13:52
da daniela47
Chiara.c ha scritto:Il discorso è che non "tutti" gli esseri umani hanno la sensibilità di capire certe questioni (in gruppo) ed a volte è difficile parlare di problemi (anche debolezze), li è come un paese, le notizie corrono con tanta facilità.
Ho visto persone dire di avere problemi psicologici, ricevere conforto in pubblico e nello stesso tempo alle spalle un: lasciatelo perdere quello. Insomma come avviene anche all'esterno, soltanto che "nel mondo" puoi sceglierti poi le amicizie (mandarne via alcune) e continuare a variare quanto vuoi riguardo la cerchia di persone che vuoi vicine...

Aggiungiamoci anche che ci sono pochi uomini e se noi donne non siamo più che perfette non siamo nulla :mrgreen:

Innanzitutto benvenuta nel forum Chiara,

in questa tua risposta hai reso molto bene l'idea di cosa significa la sensibilità dentro il gruppo dei TDG.

Certo se si tratta di sfoderare in pubblico la loro proverbiale ipocrisia, non hanno niente da imparare da nessuno, ma in quanto ad un aiuto vero e concreto, se una persona può avere alcuni problemi, allora è tempo perso, meglio andare in predicazione a caccia di nuovi proseliti per far crescere il potere della W.T.

Inviato: 21/10/2011, 15:30
da Gocciazzurra
:benvenuta fiori: Chiara!

Inviato: 21/10/2011, 15:50
da Chiara.c
Aggiungo qualche particolare: essere aspie per alcuni versi è come essere mancini, si fa sempre una strada alternativa (per nostra natura) per arrivare ad un medesimo fine, riguardo qualunque cosa. Impedire questo percorso è soffocare la nostra stessa natura. Questo è valido tanto nei sistemi scolastici quanto in altri contesti dittatoriali... Einstein, Newton, Beethoven e Van Gogh erano asperger si dice... ma io non sono un genio (sono normale :mrgreen: ).

Non è necessario avere "tutti" i problemi sensoriali del video per essere Asperger, ne basta qualcuno. Un Asperger non impara (purtroppo) mai per imitazione (non rendendosi conto delle cose), quanto soltanto se un concetto gli/le viene spiegato alla lettera verbalmente e dettagliatamente (esempio: tutte le volte che vedi un tuo vicino di casa devi dire ciao e non buongiorno, non ignorarlo).
Per cui io ho sempre odiato la religione, anche quando la seguivo, avevo paura di essere distrutta (come tutti immagino), sono cresciuta pensando che i bambini che conoscevo (miei coetanei allora) sarebbero improvvisamente stati distrutti da Dio. Le norme erano importanti per la mia coerenza (quelle scritte), cercavo di applicarle.

Come è stato giustamente detto i testimoni di norma non sono affatto migliori degli altri comuni mortali, soltanto più ipocriti, così se si vedeva qualche difetto o difficoltà era peggio per me, se stai a terra ti schiacciano gli altri (la vita), delle difficoltà gli altri se ne approfittano. Salvo pochi casi, qualche amico l'ho trovato alla fine (gentile, buono, dolce), ma così come lo avrei trovato anche fuori (anzi con più difficoltà sono riuscita a trovarne). Però c'è l'ipocrisia, il voler ostentare. Io non sono mai stata nessuno perchè non ero una santa pioniera (a causa dei miei problemi), inoltre in fondo odiando la religione (dentro di me) non riuscivo nemmeno a parlarne con gli altri. Ho visto beteliti fare nonnismo, bullismo. Ai capi è concesso molto più degli altri, quando a 18 anni ho provato a trovare lavoro (nonostante le mie difficoltà) sono stata accusata di materialismo pubblicamente. I miei genitori hanno fatto di tutto per farmi diventare una sorella (contro la mia volontà), poi mi hanno chiesto scusa quando ne sono usciti fuori. Ma loro avevano paura che io sarei stata distrutta.

Quando sono usciti dalla religione non avrei mai accettato a quel punto le loro parole in merito, ormai per me erano dei traditori, ma non li ho "denunciati" come era da me preteso. Fatto sta che notando che il così detto "capannone di Acan" era davver esteso, poi no, le cose non ritornavano nella mia mente e notavo che oltre a tutti i vari divieti, la gente si rovinava la vita, chi per un motivo chi per un'altro. Mio padre è vivo per una trasfusione...
Ma poi noi siamo i cattivi, loro fanno le cose (lavaggi del cervello, repressioni, soprusi), noi siamo tanto, tanto, tanto cattivi perchè ne parliamo (è ironia).

Inviato: 21/10/2011, 15:56
da d. gilmour
piacere di conoscerti. :sorriso:
fabrizio

ciao chiara

Inviato: 21/10/2011, 16:06
da Fiore d'oriente
:benvenuta fiori: :buona partecip:

Inviato: 21/10/2011, 16:39
da Mamy
Ciao Chiara , :benvenuta fiori:

è un piacere leggerti :fiori e bacio:


:buona partecip: ,Mamy.

Inviato: 21/10/2011, 17:02
da brisa
Gabriella Prosperi ha scritto:Caro brisa, Chiara è nata nella "verita'", quindi non doveva spiegare nulla in quel gruppo che l'ha vista nascere e crescere, casomai era il gruppo che doveva farsi attento circa i suoi problemi, ma, come è stato detto, chi non si omologa ai comportamenti, sia per malattia o altro, è escluso.
Gabriella
Perdona la franchezza, ma è una sciocchezza. La Sindrome di Asperger è già di per sé un disturbo difficile da diagnosticare e spesso difficile da accettare e da gestire, perfino dagli stessi genitori, che molto volte giudicano il figlio "strano" nelle migliori delle ipotesi o ritardato quando va peggio. Per cui, pretendere che un gruppo, qualsiasi gruppo, possa correlare determinati comportamenti con un disturbo neuro-biologico vuol dire non sapere di cosa si sta parlando.

Inoltre, una delle migliori strategie che si possono utilizzare per aiutare un bambino con un tale disturbo è proprio quella di spiegare alle persone che si frequentano abitualmente, ad esempio insegnanti e compagni di classe, in che modo quel disturbo influisce sulle sue reazioni/relazioni. Per cui, non dire niente è proprio la cosa assolutamente sbagliata da fare, e più che della ragazza mi meraviglio dei genitori.

Comunque, siccome l'argomento mi tocca particolarmente e le mie risposte potrebbero diventare alquanto "calorose", e che già il fatto di vedere con quanta celerità si sta cavalcando l'onda per promuovere l'intolleranza mi irrita, vedrò di ritirarmi dalla discussione. Tanto il saluto l'ho già dato.

Inviato: 21/10/2011, 17:07
da Chiara.c
Brisa la pensiamo in modo un pò differente, ma dipende da molte cose, anche dal vissuto (secondo me).
Non è detto che uno di noi debba avere torto, magari dipende quali sintomi siano evidenti, come dall'interno si riesce a gestire la situazione. La diagnosi figurati che l'ho avuta da pochi mesi, quindi il problema del dirlo nemmeno si è posto direi, c'erano i sintomi, ma nessun dottore sembrava mettersi d'accordo su cosa fosse, ora sono andata da un'esperta per capirlo :sorriso: .

Il problema dell'intolleranza nei confronti degli asperger da parte della società umana c'è a prescindere... è vero.

Però sai, magari un fratello dice: "non ho senso dell'orientamento" e vedi beteliti che lo "abbandonano" a piedi e si fanno risate, magari lui non era asperger, però loro non sono la quinta essenza della tolleranza direi.

Inviato: 21/10/2011, 17:09
da caribu70
Benvenuta e un abbraccio

Inviato: 21/10/2011, 17:11
da brisa
Chiara.c ha scritto:Io sono nata trai testimoni, ho sempre odiato questa religione, nonostante i miei tentativi di venirne fuori più volte (sempre repressi), ero considerata una cattiva persona se non diventavo testimone come gli altri. Finalmente sono riuscita ad uscirne. Poi io sono strana tra gli strani perchè sono anche Asperger e non potevo dirlo, altrimenti i miei santi amici di congregazione mi avrebbero emarginata probabilmente (certo non sono tutti uguali, ma tutti santi si). Fa ancora strano scriverne... Le religioni non mi piacciono, anche se c'è una graduatoria (ma questa è una mia opinione).
Comunque, come "Asperger" sei un po' strana.

Inviato: 21/10/2011, 17:13
da Chiara.c
A questo punto illuminami sul perchè sarei strana...
Ma poi io non capisco perchè accidenti uno debba giustificare il fatto che stia male o che sia differente, occorre una giustificazione per essere accettati a prescindere. Se si vuole si dice e so no ci metterei un punto.
Non sono asperger per moda, me lo sarei risparmiato, non ho 1 miliardo di sintomi (ma i miei), mi tengo i pro ed i contro di quanto.

Inviato: 21/10/2011, 17:22
da otello44
Carissima Chiara !
Felicessimo di fare la tua conoscenza
accetta il mio caloroso BENVENUTA!!!! tra NOI
oTELLO44

:benvenuta fiori: :fiori: :buona partecip:

Inviato: 21/10/2011, 17:27
da Gabriella Prosperi
Ma qui non si sta parlando di un dopolavoro o di altro gruppo qualsiasi, qui si parla d'un gruppo stretto, di un clan, in cui si sa vita, morte e, scusa, miracoli d'ognuno.
Un gruppo che si riunisce, ora 2 volte a settimana (prima erano 3 le occasioni d'incontro), un gruppo in cui le ore di predicazione si svolgono, nella stragrande maggioranza, parlando dei membri del gruppo tra i membri del gruppo, non può ignorare anche i sintomi più labili d'un proprio membro e non occorre essere terapeuti per accorgersi se qualcuno ha problemi, nè essere particolarmente attenti a cogliere sintomi, non meniamo il can per l'aia, suvvia, sai bene quanto me come stanno le cose.
E non è troppo pretendere che in questa situazione sociale ci si prenda cura l'un con l'altro visto che è una delle doti di cui si fan vanto.
Verita' è che i diversi, diversi dall'omologazione per qualsivoglia problema, sono emarginati come in altri contesti sociali in cui non si conosce e non si è tenuti a conoscere il problema, ma qui, in un contesto tanto particolare costituito sopra una pretesa di fratellanza e amore, non si può soprassedere, nè svicolare dall'affrontare il problema.
E' una realta' endemica.
Gabriella