Carissima Veronica, le inevitabili problematiche che sorgono in queste situazioni, sono sicuramente molto delicate. I Testimoni di Geova sono indubbiamente ammirevoli per la loro sincerità e il loro zelo ma, per quanto riguarda le mie esperienze dirette, non è loro facile comprendere che anche chi non la pensa come loro ed esprime pensieri diversi, possa esserlo altrettanto. Pur citandolo e conoscendolo, dimostrano di avere una visione tutta particolare del passo inerente i Bereani (Atti 17, 10-11). Mi è sempre stato molto difficile, se non impossibile, far comprendere che le mie argomentazioni sono esclusivamente di carattere biblico e non implicano in nessun modo il denigrare la loro persona, né la loro corrente religiosa in quanto tale, ma solo la presentazione di una diversa e spesso provata visione teologica.
I moderatori e tutti coloro che ti hanno risposto ti hanno parlato con il cuore in mano e non credo di poterti dire molto di più, nè poterti dare consigli biblici migliori. Il tema della Trinità, che peraltro Mario70 dimostra di avere approfondito come pochi, non è sicuramente uno dei più semplici, non perché non sia chiaro, ma perché, come tutti i temi, richiede un minimo di attenzione e, soprattutto, di non sentire una sola campana. È il classico tema a cui si può applicare il vecchio saggio popolare: “Un vaso si rompe in un attimo, ci vuole molto più tempo per rimettere insieme i cocci”, saggio applicabile ad altri numerosissimi temi similari. Sembrano difficili perché raramente praticati, sembrano facili perché troppo superficialmente presentati.
Sicuramente saprai che la Società Torre di Guardia ha stampato un opuscolo formato rivista su questo tema: “Dovreste credere nella Trinità?”. In questa pubblicazione sono riportate moltissime citazioni di Padri della Chiesa, ecc., tendenti a dimostrare che anche loro non credevano nella Trinità. L’analisi di queste dichiarazioni, che puoi trovare in questo stesso sito
http://www.infotdgeova.it" target="_blank cliccando in “cerca”: “Dovreste credere nella Trinità?”, dimostra che non è così, e che moltissime citazioni sono state riportate solo parzialmente, al punto che il loro senso risulta a volte alterato, e a volte anche opposto a ciò che in realtà l’autorità citata voleva dire. Questo è contrario anche a ciò che suggerisce di fare la stessa Società Torre di Guardia:
“L’Organizzazione dei Testimoni di Geova è fondata sulla verità. Il nostro desiderio dovrebbe essere di dire la verità e di essere sempre rigorosamente esatti in tutti i dettagli. Questo dovrebbe essere il caso non solo delle dottrine, ma anche delle citazioni, delle informazioni che presentiamo su altre persone, dei dati scientifici e delle notizie di attualità”.
(Manuale per la scuola del ministero teocratico, 1971, pag. 110).
“Ogni evidenza deve essere usata onestamente. Non togliete una citazione dal contesto. Accertatevi che ciò che volete dire sia esattamente ciò che l’autorità citata voleva dire”. (Manuale per la Scuola di Ministero Teocratico, p. 155, §11).
Nella grande Bibbia commentata, edizione 1987 a pag. 7: “E’ evidente che anche una cosa apparentemente insignificante come l’uso o l’omissione di una virgola o di un articolo determinativo o indeterminativo, può a volte alterare il significato del passo originale”.
Malgrado queste proclamate buone e giuste intenzioni, chiunque leggendo la pubblicazione con queste citazioni troncate non riuscirà, mancandogli il contesto, a capire quello che era il vero pensiero dell’autorità citata.
Ogni volta che ho presentato, su questo o altri temi, questo tipo di argomentazioni, ho sempre trovato l’atteggiamento di cui sopra, perciò non sorprenderti se capiterà anche a te. Per questo faccio mie le giuste e sagge parole di Barfedio: «Ma fallo sempre con gentilezza, stupore e meraviglia: "ma come é possibile?" "ma non posso crederci" "incredibile" Bé usa un pò la tua fantasia, ma attenta a non scontrarti direttamente. E se ti trovi in difficoltà, prendi tempo dicendo che vuoi pensarci bene. In bocca al lupo ... é proprio il caso di dirlo.»
Da parte mia un grande abbraccio e una grande esortazione ad andare avanti in ciò che ritieni più giusto, ma senza mai sacrificare i valori e le qualità che hai dimostrato di avere agli occhi di tutti noi.