Mauro1971 ha scritto:gabbiano74 ha scritto:.
Se questo Dio va sollecitato con le preghiere, vuol dire che tanto interventista non è non trovi?
"Dacci oggi il nostro pane quotidiano".
Più interventista di così neppure un panettiere.
Qui dentro appena uno cita un passo del Vangelo per riferirsi a quello che crede,.....apriti cielo ! Proselitismo puro....sempre il solito pretino di campagna che fa la solita (inutile) predicozza....e poi VOI vi permettete di dire certe frignacce che reputo decisamente offensive visto che sapete bene quale sia il significato esatto della preghiera.
Nel linguaggio comune, "guadagnarsi il pane" significa procurarsi il necessario per poter vivere. Gesù, nella sua predicazione ritorna sovente sul tema del pane. "Non Mosè vi ha dato il Pane del cielo, ma il Padre mio vi dà il Pane quello vero", cioè ci dà Gesù stesso che si è definito: "il Pane vivo disceso dal cielo", sostentamento per la vita eterna. Alcune interpretazioni sottolineano che il pane di ogni giorno, che siamo invitati a chiedere al Padre è proprio il Pane supersostanziale che è il sostegno della grazia.
Il tema del pane è importante perché ci suggerisce alcune considerazioni molto significative. Innanzi tutto mette in risalto l'importanza del "Pane vivo" per vivere la nostra esperienza di cristiani e di religiosi: noi non possiamo assolutamente fare a meno di Dio. Il Pane eucaristico è il mezzo indispensabile per fare comunione con Gesù. Nel Sacramento non è Cristo che diventa parte di noi, ma noi diventiamo lui.
Se evitate in futuro queste "battutine" qualcuno sarebbe anche lieto per mantenere il dialogo in termini civili.
Piccola aggiunta in relazione a quanto detto da Gabbiano:
Questo è perfettamente coerente con una divinità dualistica, forse volevi dire che è incoerente con una divinità che è sommo bene.
Però è altrettanto vero che se si ammette il libero arbitrio anche una divinità che sommo bene deve permettere necessariamente il male.
Quindi finiamo per spostare il problema dall'inesistenza di Dio in quanto assente a perchè permette il male e quali ne sono le origini.
Sono discorsi che vanno avanti da secoli, secondo me questa strada non porta a nulla di inequivocabile. L'esistenza del bene non prova
la presenza di un Dio sommo bene, il fatto che esista il male non prova che Dio ne abbia la responsabilità ma al limite che lo permetta.
Spostare il problema dall'esistenza di Dio a l'origine del male non semplifica il problema. Questa e la mia sintesi. Per discorsi più complessi
Io non so ancora se "questo popolo"
per essere felice vorrebbe essere:
- Un animale più intelligente degli altri e basta dove la razionalità e l'emotività ( ma non certo i sentimenti veri...) siano solo fattori esclusivamente biologici derivati da una evoluzione nata casualmente da un certo "scoppietto" detto big bang"......
- Degli "zombi" intelligenti ma senza alcuna capacità decisionale poichè vivono tutti animali compresi, in una terra idilliaca senza malattie terremoti, inondazioni e dove tutti NON POSSONO PENSARE DIVERSAMENTE volendosi poi alla fine ovviamente, tutti bene poichè esiste un DIo che pensa sempre a loro anche a rimboccar loro le lenzuola prima di metterli a nanna....
Conclusioni spicciole: ma che cappero di vita sarebbe questa ?