queste note sono stare estrapolate dai siti
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ripulendoli volutamente da tutte quelle frasi di carattere confessionale...e pertanto rappresentano solo delle opinioni degli articolisti in base esclusivamente ad una analisi dettagliata di una pagina del Vangelo.
Gesù è realmente il Figlio di Dio. Chi ce lo può dimostrare?
Gesù stesso richiama più volte le predizioni dei profeti e ci conferma che Egli compie le Sue azioni perché “si compiano le scritture”. Ma questo non è una prova che Egli è il Figlio di Dio.
La vera prova è la sua Resurrezione:
Ovviamente per fare un discorso bipartisan per coloro che non credono alla resurrezione di Cristo, tale spiegazione risulterebbe inutile in partenza ma data la notevole rilevanza del Personaggio in questione ritengo che possa risultare utile conoscere anche l'ipotesi che sia veramente risorto come descritto dettagliatamente nei Vangeli.
Questa pertanto potrebbe risultare una plausibile spiegazione dei fatti...
Una resurrezione che non è come il miracolo della resurrezione di Lazzaro o altri miracoli simili compiuti da Gesù o dai Santi. Quelle furono miracoli che ricondussero ad una vita temporanea coloro che ne beneficiarono.Nuova Diodati:
Giovanni 20,1-23
La risurrezione
1 Or il primo giorno dopo i sabati, al mattino quando era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide che la pietra era stata rimossa dal sepolcro. 2 Allora andò di corsa da Simon Pietro e dall'altro discepolo che Gesù amava e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano posto». 3 Pietro dunque e l'altro discepolo uscirono fuori e si avviarono al sepolcro. 4 Correvano tutti e due insieme, ma l'altro discepolo corse avanti più in fretta di Pietro e arrivò primo al sepolcro. 5 E, chinatosi, vide i panni di lino che giacevano nel sepolcro, ma non vi entrò. 6 Arrivò anche Simon Pietro che lo seguiva, entrò nel sepolcro e vide i panni di lino che giacevano per terra, 7 e il sudario, che era stato posto sul capo di Gesù; esso non giaceva con i panni, ma era ripiegato in un luogo a parte. 8 Allora entrò anche l'altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, vide e credette. 9 Essi infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che egli doveva risuscitare dai morti. 10 I discepoli poi ritornarono di nuovo a casa
Tutti morirono nuovamente e definitivamente nella loro carne.
Solo Gesù è risorto con un corpo nuovo e non più soggetto alla morte. Un corpo con caratteristiche particolari che ci vengono descritte nei vangeli.
Il suo corpo è fatto ancora di materia perché può essere toccato: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!» dice a Tommaso.
Ma ancora non ci bastano queste testimonianze di coloro che l’hanno visto da risorto?
Vediamo allora le varie ipotesi:
Torniamo allora per un momento al terzo giorno dopo la crocifissione, quando Pietro e Giovanni giungono al sepolcro e lo scoprono vuoto.
Giovanni corre più in fretta di Pietro e giunge per primo; si china, vede le bende per terra ma non entra. Aspetta che giunga Pietro e gli cede rispettosamente la precedenza. Anche Pietro vede le bende per terra e il sudario che era stato posto sul capo di Gesù piegato a parte.
Chi l’avrà piegato per bene e messo da parte?
Se Gesù fosse stato rapito da qualcuno, che senso avrebbe che questi abbiamo piegato il sudario quando invece hanno buttato per terra le bende? Ma ecco che entrò anche Giovanni il quale “vide e credette”.
Cosa vide di tanto importante da farlo credere subito, mentre Pietro non dice di aver creduto per quello che vide?
Si possono solo fare delle supposizioni, ma forse val la pena di provarci.
Nei tre Vangeli sinottici ed anche negli Atti degli apostoli, si parla del “lenzuolo” nel quale Gesù fu avvolto quando fu calato dalla Croce e si dice che con questo fu poi deposto nel sepolcro.
….E dal sito:http://nclhome.xoom.it/capitolo20.html
sempre tagliato dalle parti confessionali: possiamo poi leggere
esso non stava assieme alle bende, ma a parte, ripiegato in un angolo."GV 20,8 " Arrivò poi anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro, vide le bende che giacevano distese e il sudario che era sopra il capo;
Il verbo che Giovanni usa per dire "vide le bende" è teorèi (qewrei) che in greco indica un guardare con attenzione, osservare. Il verbo quindi riferisce un guardare con calma, del rendersi conto di ogni particolare, del riconoscere i singoli oggetti e la loro collocazione.
L'espressione "vide le bende che giacevano distese" letteralmente è "vide i lini che giacevano afflosciati". Per dire "giacevano" è usato il verbo keimena (keimena) che sta ad indicare che i lini non erano in disordine, ma che giacevano a terra come afflosciati, sgonfi, poichè non vi era più il corpo che li sosteneva. I lini non erano in disordine, come avrebbero dovuto essere se qualcuno avesse voluto trafugare il corpo senza i lini che lo avvolgevano.
Il sudario, dal greco soudarion (soudarion), potrebbe indicare il telo che serviva per coprire il volto del morto, appena prima di deporlo nella tomba. Nella sepoltura affrettata il volto di Gesù potrebbe essere stato direttamente coperto dal lenzuolo ripiegato e quindi il sudario rimasto inutilizzato e semplicemente deposto sul capo di Gesù.
Ricapitolando, la scena che si presenta a Pietro potrebbe essere stata la seguente:
- il corpo di Gesù è scomparso, i lini giacciono afflosciati ma esattamente nel posto in cui erano quando il corpo di Gesù fu deposto, ed il sudario posto a lato dei lini.
Al versetto 9 però segue una frase che lascia il lettore un po' perplesso:
Se la situazione è quella appena descritta, non è ben chiaro perchè accennare al sudario che si trovava a parte e perchè i soli lini afflosciati avrebbero dovuto far comprendere ciò che era accaduto e far credere i discepoli.GV 20,9 " Allora entrò anche l'altro discepolo che era arrivato per primo al sepolcro, vide e credette."
Poteva effettivamente, al di là dei lini semplicemente afflosciati, almeno nascere il dubbio che il corpo di Gesù fosse stato trafugato: invece si dice che "vide e credette" .
Ricordiamo che i discepoli erano ancora impauriti per quanto era accaduto, incerti, che erano fuggiti via, e che soprattutto anche in passato avevano avuto bisogno di segni forti da parte di Gesù per credere. Ora invece qui si dice sinteticamente: "vide e credette".
Allora bisogna evincere che la scena che si deve essere presentata loro doveva essere di una evidenza tale che immediatamente i discepoli si resero conto di ciò che era accaduto.
Proviamo allora a dare un'altra interpretazione: letteralmente il testo dice: "ed il sudario che era sulla sua testa non giaceva in mezzo agli altri lini ma in disparte avvolto, nello stesso luogo".
La frase è poco chiara così com'è. Se però intendiamo il sudario come quella parte del telo che avvolgeva il capo di Gesù potrebbe intendersi: "ed il sudario [quella parte] che era sulla sua testa" nel senso che "avvolgeva il capo dalla nuca al viso" (riferiamoci al Telo della Sindone per comprendere come possa esser stato disposto il corpo di Gesù:
il corpo adagiato su un lenzuolo, e poi questo ripiegato sulla testa a coprire il viso, il tronco fino di nuovo ai piedi. Infine altre bende intrise di aromi come aloe e mirra, a stringere e fasciare tutto il corpo).
Ebbene dire che il sudario "non giaceva in mezzo alle altre bende" può significare che "non era disteso, non era afflosciato COME le altre bende" ma che "in disparte" cioè "al contrario", era "AVVOLTO".
Il verbo per dire "avvolto", entetyligmènon, grammaticalmente è un participio perfetto medio-passivo in caso accusativo, concordante con il sostantivo neutro soudárion, "sudario", con valore, anche questo, predicativo perchè dipendente dal verbo theorèi, "osserva". Il tempo perfetto, inoltre, non solo indica il valore temporale dell'azione accaduta nel passato, ma anche la qualità della stessa in quanto gli effetti perdurano al presente.
Se il telo fosse stato girato attorno al capo si troverebbe peridèo, "lego attorno", oppure kateilèo, "fasciare a mo' di turbante". Invece ci troviamo di fronte ad una particolare forma di avvolgimento. Infine "nello stesso luogo" starebbe ad indicare che era "nello stesso posto", era "come prima", era "come quando vi era il viso di Gesù".
Allora il senso sarebbe il seguente: "Il sudario, che era stato avvolto (girato) sul suo capo, manteneva lo stesso avvolgimento di prima".
La scena allora potrebbe essere stata questa:
quando i discepoli entrano nel sepolcro vedono il lenzuolo che avvolgeva il corpo di Gesù esattamente nello stesso posto di dove era stato posto con il cadavere, con la parte corrispondente al volto (il sudario) ancora rigonfia e riproducenti il volume del viso, mentre la parte restante si era afflosciata sul banco sepolcrale, ma ancora conservante una qualche forma attestante il volume sottostante.
Ebbene una tale scena farebbe immediatamente capire che non può esserci stata trafugazione, altrimenti il lino sarebbe stato in disordine o a terra, ma sicuramente non in quella forma. I discepoli allora si rendono conto che Gesù era risorto.
Sempre al versetto 9 segue una frase in apparente contraddizione con quella precedente:
Si potrebbe obiettare: perchè si sostiene che non aveva capito la Scrittura se aveva creduto ? A tal proposito va detto che i discepoli, e quindi qui Pietro, credono ancora che la resurrezione dei corpi, corpi veri in carne ed ossa, avverrà nell’ultimo giorno, alla fine del mondo ("escatologia futura").GV 20,9 " Non avevano infatti ancora capito la Scrittura: che egli doveva risuscitare dai morti."
Se nel frattempo qualcuno "risorge", prende un corpo aereo, come fumo o nebbia, che passa attraverso i lini (come questi che poi si sono afflosciati) e per le fessure delle porte (come farà Gesù quel giorno stesso). Quindi Pietro crede al fatto che Gesù è risorto e non che il suo corpo sia stato trafugato. Ma crede ancora secondo le idee comuni a quei tempi. Nessuno infatti si aspettava, prima della fine del mondo, una risurrezione con corpo palpabile, con muscoli ed ossa: quest’idea è nuova ed è propria solo di Gesù, che dovrà impiegare non poca fatica a farla accettare dagli apostoli.
Ecco perchè si dice che avevano creduto alla risurrezione, ma non avevano creduto a Gesù ed alle Scritture che avevano predetto tal evento.
Le Scritture invece, come spiegherà lo stesso Gesù risorto, parlano di un corpo consistente, anche se dotato di alcune qualità, in quanto "corpo risorto alla Gloria", che un corpo materiale non possiede.
I fatti allora hanno causato la fede, ma una fede incompleta; le parole che Gesù dirà in seguito ai discepoli porteranno alla maturazione della fede. Gesù durante la sua missione aveva parlato di "resurrezione definitiva", quindi le sue parole già contenevano la predizione dell’escatologia presente.
Si conclude al versetto 10 con:
Vi è poi un crescendo verso la rivelazione totale di Gesù risorto.GV 20,10 " I discepoli poi ritornarono a casa."
Brevi considerazioni finali:
Questa, rappresenta una plausibile interpretazione del Vangelo che potrebbe dare una serie di importanti spiegazioni;
- sia sul fatto che Gesù risorgendo, non fosse stato un semplice umano, ma effettivamente l'unigenito Figlio di Dio.
- sia che il corpo non fosse stato trafugato da altri
- sia che il convincimento sulla deicità di Gesù da parte degli apostoli avvenisse quasi subito comprendendo anche le sue apparizioni successive smentendo il fatto che "tale idea" fosse avvenuta solo due secoli più tardi e solo da una componente di proto ortodossi ....a parte il fatto che tutti i Vangeli furono scritti fra il 70 ed il 100 circa d.c.