visita alla betel
Moderatore: nelly24
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Ma cosa pensi ci sia da vedere? Forse un edificio con particolare valore storico? Un luogo di culto in cui si "respira" odore di santità tramandata attraverso secoli e secoli? Attenzione che certi interessi diventano idolatria!!!
Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!» (Mc10,51)
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- papà61
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[Meno male, mi sono fermato in tempo.. questa esperienza me la sono risparmiata..size=150][/size]
Da Testimone di Geova a inattivo e critico.
Dammi una mano a stingere l'opacità del mare...e dammi un grammo d'indaco per ogni tuo risveglio..
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Ho visto, la stamperia, le villette dove risiedono i beteliti e i poderi. E' stato istruttivo per quanto riguarda il capire come funziona la betel, come si producono le rivista i libri i volantini, nei poderi ho visto come producono per sè tutto il cibo che serve per mantenersi. Tutto questo è ciò che ho ricavato da quella visita. E' come se tu entrassi in una fabbrica, passando prima per gli uffici per concludersi vedendo i poderi, tutto lì! Di spirituale c'è poco!Amore e Psiche ha scritto:chi di voi ha avuto modo di visitare una betel,cosa non riuscita a me '
ci sono stata da ragazzina,con alcuni fratelli e la mia fam.mi aveva delusa proprio tanto questa visita ....e non solo a me!! chissá cosa credevo di vedere!!Neca ha scritto:Ho visto, la stamperia, le villette dove risiedono i beteliti e i poderi. E' stato istruttivo per quanto riguarda il capire come funziona la betel, come si producono le rivista i libri i volantini, nei poderi ho visto come producono per sè tutto il cibo che serve per mantenersi. Tutto questo è ciò che ho ricavato da quella visita. E' come se tu entrassi in una fabbrica, passando prima per gli uffici per concludersi vedendo i poderi, tutto lì! Di spirituale c'è poco!Amore e Psiche ha scritto:chi di voi ha avuto modo di visitare una betel,cosa non riuscita a me '
Ne sei sicuro?nei poderi ho visto come producono per sè tutto il cibo che serve per mantenersi.
Tipo un monastero del medioevo.
Quando i supermercati erano ancora là da venire.
Quindi moderni tipografi al posto degli amanuensi, ma l'orticello è sempre lo stesso.
Non è che i beteliti siano un ramo dei benedettini come cistercensi, olivetani ecc...?
- Ray
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Non penso che riescano a sostenersi solo con il il cibo che producono,mi sembra che nella visita alla betel che feci tempo fa....lo si volesse far credere......pavel43 ha scritto:Ne sei sicuro?nei poderi ho visto come producono per sè tutto il cibo che serve per mantenersi.
Tipo un monastero del medioevo.
Quando i supermercati erano ancora là da venire.
Quindi moderni tipografi al posto degli amanuensi, ma l'orticello è sempre lo stesso.
Non è che i beteliti siano un ramo dei benedettini come cistercensi, olivetani ecc...?
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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- Gabriele Traggiai
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carissima io ho visto Thun, Selters e Roma, a roma mi sono anche fermata a casa in camera di un parente per il pranzo con
prodotti dei loro orti, l'olio le fragole e un formaggio buonissimo fatto da loro.
Tutte le volte ero emozionatissima mi sentivo in paradiso.
Ovviamente la visita si è consumata in pochissime ore e quell'emozione c'è stata tutta, diverso è per chi ci lavora e chi ci ha lavorato
Non dimenticherò mai il pianto liberatorio di una sorella che ha raccontato l'esperienza insieme a suo marito entrambi residenti alla betel di Roma alll'ultima assemblea alla quale ho partecipato prima di abbandonare il culto allo stadio olimpico di Torino. Anno credo 2009.
Alla domanda dell'oratore: quali benedizioni hai ricevuto sorella dalla vita alla betel? Questa povera disgraziata ha fatto appena in tempo
a dire che lì aveva conosciuto il marito e poi è scoppiata, e come un fiume in piena, tra le lacrime, ha farneticato robe come che la vita è dura e faticosa, che non andava d'accordo con altri membri,
hanno fatto appena in tempo a levarle il microfono se no chissà cosa diceva ancora.
Ricordo solo di aver detto all'anziano vicino a me: e meno male che sta alla betel, ma non è un paradiso spirituale???? questa donna è depressa, ma nessuno se ne è accorto?
silenzio e stupore
qualcuno se lo ricorda? magari riesce ad essere anche più preciso di me
persia
prodotti dei loro orti, l'olio le fragole e un formaggio buonissimo fatto da loro.
Tutte le volte ero emozionatissima mi sentivo in paradiso.
Ovviamente la visita si è consumata in pochissime ore e quell'emozione c'è stata tutta, diverso è per chi ci lavora e chi ci ha lavorato
Non dimenticherò mai il pianto liberatorio di una sorella che ha raccontato l'esperienza insieme a suo marito entrambi residenti alla betel di Roma alll'ultima assemblea alla quale ho partecipato prima di abbandonare il culto allo stadio olimpico di Torino. Anno credo 2009.
Alla domanda dell'oratore: quali benedizioni hai ricevuto sorella dalla vita alla betel? Questa povera disgraziata ha fatto appena in tempo
a dire che lì aveva conosciuto il marito e poi è scoppiata, e come un fiume in piena, tra le lacrime, ha farneticato robe come che la vita è dura e faticosa, che non andava d'accordo con altri membri,
hanno fatto appena in tempo a levarle il microfono se no chissà cosa diceva ancora.
Ricordo solo di aver detto all'anziano vicino a me: e meno male che sta alla betel, ma non è un paradiso spirituale???? questa donna è depressa, ma nessuno se ne è accorto?
silenzio e stupore
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persia
Sono stata anch'io a quell'assemblea, l'internazionale del 2009, tutti i giorni, ma sinceramente quell'episodio non me lo ricordo...forse era in uno di quei momenti in cui stavo svenendo per il sole...o ero poco attenta...o troppo zelante da aver rimosso tutto...persia ha scritto:carissima io ho visto Thun, Selters e Roma, a roma mi sono anche fermata a casa in camera di un parente per il pranzo con
prodotti dei loro orti, l'olio le fragole e un formaggio buonissimo fatto da loro.
Tutte le volte ero emozionatissima mi sentivo in paradiso.
Ovviamente la visita si è consumata in pochissime ore e quell'emozione c'è stata tutta, diverso è per chi ci lavora e chi ci ha lavorato
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a dire che lì aveva conosciuto il marito e poi è scoppiata, e come un fiume in piena, tra le lacrime, ha farneticato robe come che la vita è dura e faticosa, che non andava d'accordo con altri membri,
hanno fatto appena in tempo a levarle il microfono se no chissà cosa diceva ancora.
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persia
Era l'assemblea con la scenetta del figliol prodigo dei nostri giorni no?
Pensa, magari ci siamo pure incrociate!
"Chi porta il paraocchi si ricordi che del completo fanno parte il morso e la sferza."
Stanisław Jerzy Lec
"Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere." Voltaire
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Ho visitato e lavorato una settimana alla betel di Roma. Ti garantisco che non ti sei persa niente. Mi sembrava di essere al militare.
È difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità.
A. Einstein
La falsità è la verità degli altri.
O. Wilde
La religione è vera per la plebe, falsa per il saggio e redditizia per quelli che ne fanno un mestiere.Seneca
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Stile caserma? mancava solo l'alzabandiera mattutino immagino...maria ha scritto:Ho visitato e lavorato una settimana alla betel di Roma. Ti garantisco che non ti sei persa niente. Mi sembrava di essere al militare.
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- Gabriele Traggiai
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Persia
leggete nel dettaglio:
http://www.infotdgeova.it/esperienze/betel.php" onclick="window.open(this.href);return false;
Gabry
La voce della Verità. Alla Betel di Roma si respirava invidia, frustrazione, gelosia, repressione. Se stavi lì per qualche giorno non potevi non notarlo, ne era pregna l'aria, era sufficiente osservare le espressioni del viso di chi era a colazione. E' proprio lavorando alla Betel che ho cominciato ad avere i primi dubbi e a pensare che qualcosa non quadrava.....Alla domanda dell'oratore: quali benedizioni hai ricevuto sorella dalla vita alla betel? Questa povera disgraziata ha fatto appena in tempo
a dire che lì aveva conosciuto il marito e poi è scoppiata, e come un fiume in piena, tra le lacrime, ha farneticato robe come che la vita è dura e faticosa, che non andava d'accordo con altri membri,
hanno fatto appena in tempo a levarle il microfono se no chissà cosa diceva ancora.
leggete nel dettaglio:
http://www.infotdgeova.it/esperienze/betel.php" onclick="window.open(this.href);return false;
Gabry
Ho rimosso!
Ho visitato Brooklin e Roma!
Ma se ho un vago ricordo dello sfarzo che contrastava la sede mondiale di Brooklyn,
non ricordo nulla della Betel di Roma.Avevo circa 17 anni e andai con il viaggio organizzato dalla mia congrega.
A parte qualcosa dell'andata, ricordo che la partenza era a Milano zona Bonola, non ricordo nulla.
A Brooklyn ci sono stato con mia moglie, lei e' nata e cresciuta da quelle parti!
Paolo76
Ma se ho un vago ricordo dello sfarzo che contrastava la sede mondiale di Brooklyn,
non ricordo nulla della Betel di Roma.Avevo circa 17 anni e andai con il viaggio organizzato dalla mia congrega.
A parte qualcosa dell'andata, ricordo che la partenza era a Milano zona Bonola, non ricordo nulla.
A Brooklyn ci sono stato con mia moglie, lei e' nata e cresciuta da quelle parti!
Paolo76
[quote="Amalia
Sono stata anch'io a quell'assemblea, l'internazionale del 2009, tutti i giorni, ma sinceramente quell'episodio non me lo ricordo...forse era in uno di quei momenti in cui stavo svenendo per il sole...o ero poco attenta...o troppo zelante da aver rimosso tutto...
Era l'assemblea con la scenetta del figliol prodigo dei nostri giorni no?
Pensa, magari ci siamo pure incrociate![/quote]
si cara era proprio quella, l'ultima per me, peccato ti sia sfuggita!
Io ero quasi convinta di non frequentare più e quella scena mi aiutato molto nella scelta!
persia
Sono stata anch'io a quell'assemblea, l'internazionale del 2009, tutti i giorni, ma sinceramente quell'episodio non me lo ricordo...forse era in uno di quei momenti in cui stavo svenendo per il sole...o ero poco attenta...o troppo zelante da aver rimosso tutto...
Era l'assemblea con la scenetta del figliol prodigo dei nostri giorni no?
Pensa, magari ci siamo pure incrociate![/quote]
si cara era proprio quella, l'ultima per me, peccato ti sia sfuggita!
Io ero quasi convinta di non frequentare più e quella scena mi aiutato molto nella scelta!
persia
I terreni venivano lavorati a tutti gli effetti. Ce lo disse la guida che questi prodotti rimanevano lì. Se questo corrisponde al vero non lo so!pavel43 ha scritto:Ne sei sicuro?nei poderi ho visto come producono per sè tutto il cibo che serve per mantenersi.
Tipo un monastero del medioevo.
Quando i supermercati erano ancora là da venire.
Quindi moderni tipografi al posto degli amanuensi, ma l'orticello è sempre lo stesso.
Non è che i beteliti siano un ramo dei benedettini come cistercensi, olivetani ecc...?
Certamente l'esperienza di Gabriele è pià significativa perchè ci ha lavorato.
Io l'ho visitata qualche volta, e a parte il sorriso di circostanza quando si passava per i reparti ho annusato l'aria delle aziende in cui si capisce come sia importante ingraziarsi il "capo".
Una cosa che ho saputo e mi ha turbato: interventi di manutenzione dell'auto, di sartoria e di altri servizi venivano fatti non in ordine di gravità o di presentazione... ma in ordine di anzianità di servizio.
Cioè se tu eri in Betel da 10 anni e io da 1 mese, la tua macchina veniva riparata prima, anche se la mia si era rotto anteriormente alla tua o era un guasto inferiore o superiore.
La cosa, già ai tempi, aveva turbato il mio senso di giustizia e quando ho chiesto alla guida perchè non ha saputo rispondermi, mentre ricordo la riprensione di mio papà che voleva a tutti costi convincermi che quella era giustizia.
Io l'ho visitata qualche volta, e a parte il sorriso di circostanza quando si passava per i reparti ho annusato l'aria delle aziende in cui si capisce come sia importante ingraziarsi il "capo".
Una cosa che ho saputo e mi ha turbato: interventi di manutenzione dell'auto, di sartoria e di altri servizi venivano fatti non in ordine di gravità o di presentazione... ma in ordine di anzianità di servizio.
Cioè se tu eri in Betel da 10 anni e io da 1 mese, la tua macchina veniva riparata prima, anche se la mia si era rotto anteriormente alla tua o era un guasto inferiore o superiore.
La cosa, già ai tempi, aveva turbato il mio senso di giustizia e quando ho chiesto alla guida perchè non ha saputo rispondermi, mentre ricordo la riprensione di mio papà che voleva a tutti costi convincermi che quella era giustizia.
Presentazione: viewtopic.php?f=7&t=3917
- re del nord
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Lo l'ho visitata varie volte, dal lontano 1983, mi sembra, anno in cui alla betel di Roma, il complesso che ora conosciamo, c' erano i lavori in corso per ampliamenti. Poi ci sono stato come lavoratore volontaro, per un paio di settimane una volta, e una settimana un altro anno. Ho lavorato ai capannoni casermoni, dove dormivo, e ho lavorato nella villa romana più in avanti dei capannoni. Negli scavi che facevamo, ogni tanto rinvenevamo qualche chiodo romano da consegnare al responsabile che ci assicurava che sarebbe stato riseppellito per non far trapelare nulla. Si correva nel mangiare, soprattutto al mezzogiorno, molte volte prendevo una bustina e mischiavo quello che potevo dentro per poterlo mangiare. Ho visto il campo di calcio, la piscina...da lontano, e che dire di più, ero indottrinato e gli anziani scelsero me e altri due fratelli per andare a lavorarvi. Ah...una cosa che mi disse un betelita e che mi rimase impressa, fu nel dire che molti tdg, credevano che alla betel fossero tutti santi, mi disse, però non è così, non c'è nemmeno il tempo di andare a predicare per il tanto da farsi quì. Che non erano e non sono tutti santi, almeno quello lo sapevo già. Ciao a tutti.
"Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza" - Immanuel Kant -
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Io non ci sono andata e non credo di essermi persa un gran chè,, anche visto i commenti del forum e sopratutto l'esperienza che mi ha fatto vedere le cose da un punto di vista diverso,, menomale che quando ero più piccola non sono andata lì per lavorare,, perchè cèra quest'intenzione nell'aria...ma mia madre preferiva tenermi sotto i suoi piedi che lasciarmi andare lì...
UN sorriso non costa nulla ma vale tanto; Madre Teresa di calcutta
Caro Ray, non ho risposta, ho riferito quello che mi dissero, se corrisponde a verità non lo so!Ray ha scritto:Non penso che riescano a sostenersi solo con il il cibo che producono,mi sembra che nella visita alla betel che feci tempo fa....lo si volesse far credere......pavel43 ha scritto:Ne sei sicuro?nei poderi ho visto come producono per sè tutto il cibo che serve per mantenersi.
Tipo un monastero del medioevo.
Quando i supermercati erano ancora là da venire.
Quindi moderni tipografi al posto degli amanuensi, ma l'orticello è sempre lo stesso.
Non è che i beteliti siano un ramo dei benedettini come cistercensi, olivetani ecc...?
E' anche quello che dissero a me mostrandoci la grande sala da pranzo .
Erano le 10 di mattina quando ci fecero fare il giro ,la sala da pranzo era stata già sparecchiata dalla colazione e riordinata per il pranzo ,sotto i tavoli c'era una mensola con la bibbia e altri libri ,nella lavanderia c'erano parecchi giovani sorridenti che ci salutavano al nostro passaggio,
abbiamo visto la stamperia e le colonne di libri in corso quell'anno(2 anni fa circa +0 -)
vidi in anteprima il nuovo libro dei cantici e centinaia e centinaia di bibbie ,
la biblioteca ,dove potevamo prendere tutto quello che ci interessava ,con una offerta contributiva (i lasciai 20 € )
ci fecero vedere anche la sala dove si riunivano per il culto,con tanto di schermo e filmato di quanto so bravi,buoni,pratici all'avanguardia bla bla bla .......
i campi e l'allevamenti ci sono stati risparmiati
Fine del tour
Erano le 10 di mattina quando ci fecero fare il giro ,la sala da pranzo era stata già sparecchiata dalla colazione e riordinata per il pranzo ,sotto i tavoli c'era una mensola con la bibbia e altri libri ,nella lavanderia c'erano parecchi giovani sorridenti che ci salutavano al nostro passaggio,
abbiamo visto la stamperia e le colonne di libri in corso quell'anno(2 anni fa circa +0 -)
vidi in anteprima il nuovo libro dei cantici e centinaia e centinaia di bibbie ,
la biblioteca ,dove potevamo prendere tutto quello che ci interessava ,con una offerta contributiva (i lasciai 20 € )
ci fecero vedere anche la sala dove si riunivano per il culto,con tanto di schermo e filmato di quanto so bravi,buoni,pratici all'avanguardia bla bla bla .......
i campi e l'allevamenti ci sono stati risparmiati
Fine del tour
Questo può corrispondere al vero ma produrre tutto il cibo che serve per mantenersi significa avere, oltre i poderi, il mulino, la stalla, il frantoio e quant'altro, e se questo bastava per la sussistenza di un monastero oggi no, pensa se solo vogliamo finire un pranzo con il caffè...Neca ha scritto:I terreni venivano lavorati a tutti gli effetti. Ce lo disse la guida che questi prodotti rimanevano lì. Se questo corrisponde al vero non lo so!pavel43 ha scritto:Ne sei sicuro?nei poderi ho visto come producono per sè tutto il cibo che serve per mantenersi.
Tipo un monastero del medioevo.
Quando i supermercati erano ancora là da venire.
Quindi moderni tipografi al posto degli amanuensi, ma l'orticello è sempre lo stesso.
Non è che i beteliti siano un ramo dei benedettini come cistercensi, olivetani ecc...?
A meno che i beteliti siano frugali quanto i padri del deserto.
Sai perchè il responsabile avrebbe provveduto a riseppellire il chiodo e a non lasciar trapelare la cosa? Se avessero avvertito la Soprintendenza ai Beni Archeologici, la Soprintendenza stessa avrebbe( legge alla mano ), espropriato subito il terreno per poter condurre una campagna di scavi! Sarebbe stato un vero smacco se, anzichè consegnare il reperto a loro, lo avessi consegnato alla Soprintendenza!re del nord ha scritto:Lo l'ho visitata varie volte, dal lontano 1983, mi sembra, anno in cui alla betel di Roma, il complesso che ora conosciamo, c' erano i lavori in corso per ampliamenti. Poi ci sono stato come lavoratore volontaro, per un paio di settimane una volta, e una settimana un altro anno. Ho lavorato ai capannoni casermoni, dove dormivo, e ho lavorato nella villa romana più in avanti dei capannoni. Negli scavi che facevamo, ogni tanto rinvenevamo qualche chiodo romano da consegnare al responsabile che ci assicurava che sarebbe stato riseppellito per non far trapelare nulla. Si correva nel mangiare, soprattutto al mezzogiorno, molte volte prendevo una bustina e mischiavo quello che potevo dentro per poterlo mangiare. Ho visto il campo di calcio, la piscina...da lontano, e che dire di più, ero indottrinato e gli anziani scelsero me e altri due fratelli per andare a lavorarvi. Ah...una cosa che mi disse un betelita e che mi rimase impressa, fu nel dire che molti tdg, credevano che alla betel fossero tutti santi, mi disse, però non è così, non c'è nemmeno il tempo di andare a predicare per il tanto da farsi quì. Che non erano e non sono tutti santi, almeno quello lo sapevo già. Ciao a tutti.
Mai stato !
Posso dire però che mi stupì un fatto .
Parecchi anni orsono un testimone di mia conoscenza mi disse che se fossi andato al lavorare alla Betel (invece che nelle costruzioni delle sale, dove era lui) nel giro di poco tempo sarei tornato a casa ed avrei perso la fede !
Tutto ciò contribuì a gettare confusione in quello che già mi sembrava strano ....
Anche un altro testimone mi disse che alla Betel "non è che ci sia tutta questa spiritualità ..."
Quindi sentire esperienze di chi ci è stato a quanto pare conferma la cosa ...
Posso dire però che mi stupì un fatto .
Parecchi anni orsono un testimone di mia conoscenza mi disse che se fossi andato al lavorare alla Betel (invece che nelle costruzioni delle sale, dove era lui) nel giro di poco tempo sarei tornato a casa ed avrei perso la fede !
Tutto ciò contribuì a gettare confusione in quello che già mi sembrava strano ....
Anche un altro testimone mi disse che alla Betel "non è che ci sia tutta questa spiritualità ..."
Quindi sentire esperienze di chi ci è stato a quanto pare conferma la cosa ...
La verità è solo quello che il Partito ritiene vero. Non è possibile discernere la realtà se non attraverso gli occhi del Partito. - George Orwell - 1984
Presentazione: prima parte - seconda parte
Presentazione: prima parte - seconda parte
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una stamperia di trovarsi tipo in una fabbrica,dove si mangia una mensa e dove si dorme un dormitorio,tipo albergo ,senza nessuna vita privata ,lavoro e bastaGabriele Traggiai ha scritto:Tu cosa pensi si possa trovare alla Betel?Amore e Psiche ha scritto:chi di voi ha avuto modo di visitare una betel,cosa non riuscita a me '
Che tipo di atmosfera pensi ci sia?
Gabry
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Io ci sono stato, ho anche avuto la "fortuna" di mangiare a tavola con tanti fratelli timorati di Dio!!! Vi assicuro che non vi siete persi nulla se non un mare di facce tristi e un ordine maniacale per tutto.
Vi faccio un esempio:
Mangiai a tavola con i fratelli non nella sede principale ma al podere. Mentre eravamo a cena, una tavolata di una ventina di persone, mi spiegarono che c'erano delle regole anche per mangiare. Praticamente, il capo tavola, un anziano, cominciava il servizio dei pasti una volta dalla fine del tavolo una volta dall'inizio, una volta alla sua sinistra una volta alla sua destra così da non creare favoritismi sulle porzioni più condite che si sa sono le ultime...ebbene si anche a loro piace fare la "scarpetta" col pane :-D
Anche per quanto riguarda la cura delle stanze c'erano delle regole su come sistemare i libri e le loro cose personali, non era possibile lasciare nulla fuori posto perché sarebbe stato d'intralcio alle sorelle che facevano le pulizie. Neanche un libro poggiato sul comodino possono lasciare altrimenti le pulitrici lasciano un foglietto pregando di rimettere ogni cosa al suo posto!!!
Ma la cosa che più mi ha colpito erano le facce tristi e rassegnate che ho visto...dopo quella visita non ci sono più andato malgrado ulteriori inviti...la mia congregazione era fortunata!!!! L'anziano che presiedeva era un betelita!!! Ma vi rendete conto!!! Quasi un dio :-D ma andate a cxxxxre!
Vi faccio un esempio:
Mangiai a tavola con i fratelli non nella sede principale ma al podere. Mentre eravamo a cena, una tavolata di una ventina di persone, mi spiegarono che c'erano delle regole anche per mangiare. Praticamente, il capo tavola, un anziano, cominciava il servizio dei pasti una volta dalla fine del tavolo una volta dall'inizio, una volta alla sua sinistra una volta alla sua destra così da non creare favoritismi sulle porzioni più condite che si sa sono le ultime...ebbene si anche a loro piace fare la "scarpetta" col pane :-D
Anche per quanto riguarda la cura delle stanze c'erano delle regole su come sistemare i libri e le loro cose personali, non era possibile lasciare nulla fuori posto perché sarebbe stato d'intralcio alle sorelle che facevano le pulizie. Neanche un libro poggiato sul comodino possono lasciare altrimenti le pulitrici lasciano un foglietto pregando di rimettere ogni cosa al suo posto!!!
Ma la cosa che più mi ha colpito erano le facce tristi e rassegnate che ho visto...dopo quella visita non ci sono più andato malgrado ulteriori inviti...la mia congregazione era fortunata!!!! L'anziano che presiedeva era un betelita!!! Ma vi rendete conto!!! Quasi un dio :-D ma andate a cxxxxre!
Libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro". Immanuel Kant
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