Credo di essere della stessa idea di Lizzy...Lizzy75 ha scritto:Cara lidia, giusto per essere chiara concordo con te sul fatto che sia abusato troppo spesso e a sproposito il termine omofobia e infatti ho voluto fare dei distinguo tra chi è veramente omofobo e chi non lo è. Mentre non concordo per quello che concerne la prima parte del tuo quotato, e cioè il mio ritenere che un omosessuale sia libero di sposarsi ciononostante sia cattolica. Ritengo che non conta il mio giudizio personale in quanto può darsi anche che non condivida come te, non lo so nemmeno io, perché non ho tutte le certezze. Conta invece il fatto che non sia violata la libertà decisionale della persona, e credo che questo sia la base dell’insegnamento fondato appunto sul rispetto reciproco, dell’uguaglianza e dell’amore tra tutti gli individui. Le imposizioni ai gay di non sposarsi in quanto ritenuti non adatti o idonei a farlo questo secondo il giudizio degli etero, sono come il razzismo degli ebrei e dei neri. E’ come se dicessimo in base ad un metro di giudizio dettato da qualcuno che lo ha imposto che i neri non possano sposarsi con i bianchi, o che gli ebrei non possano sposarsi con altri di diversa religione. O ancora per fare degli esempi ridicoli, che una persona con i capelli biondi non possa sposarsi con un'altra con i capelli neri. Voglio dire che se un gay si trova ad esserlo tale per una condizione innata e non una scelta, c’è da chiedersi perché deve privarsi di qualcosa che per il gay è naturale e che dobbiamo imporlo solo in base ad una nostra preferenza personale dettata dal nostro credo o dalla nostra cultura? CiaoLidia ha scritto:Personalmente come cattolica ritengo comunque che non sia giusto che un omosessuale non possa sposarsi, la discriminazione di qualunque tipo non può e non deve essere tollerata e va combattuta insieme alla disinformazione che è la causa prima della vera omofobia.
Omofobia
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Se la collettività etero riuscisse (o volesse?) comprendere che le persone omosessuali hanno solo l'orientamento sessuale differente da loro ma che per tutto il resto hanno gli stessi sentimenti di amore, lo stesso desiderio di sancire l'unione con il proprio amato/a, lo stesso desiderio di paternità/maternità... beh, allora li vedrebbero con occhi diversi.
HO MAI DETTO CHE DEVE PRIVARSI ?...
[/quote]Personalmente come cattolica ritengo comunque che non sia giusto che un omosessuale non possa sposarsi, la discriminazione di qualunque tipo non può e non deve essere tollerata e va combattuta insieme alla disinformazione che è la causa prima della vera omofobia.
Cara lidia, giusto per essere chiara concordo con te sul fatto che sia abusato troppo spesso e a sproposito il termine omofobia e infatti ho voluto fare dei distinguo tra chi è veramente omofobo e chi non lo è. Mentre non concordo per quello che concerne la prima parte del tuo quotato, e cioè il mio ritenere che un omosessuale sia libero di sposarsi ciononostante sia cattolica. Ritengo che non conta il mio giudizio personale in quanto può darsi anche che non condivida come te, non lo so nemmeno io, perché non ho tutte le certezze. Conta invece il fatto che non sia violata la libertà decisionale della persona, e credo che questo sia la base dell’insegnamento fondato appunto sul rispetto reciproco, dell’uguaglianza e dell’amore tra tutti gli individui. Le imposizioni ai gay di non sposarsi in quanto ritenuti non adatti o idonei a farlo questo secondo il giudizio degli etero, sono come il razzismo degli ebrei e dei neri. E’ come se dicessimo in base ad un metro di giudizio dettato da qualcuno che lo ha imposto che i neri non possano sposarsi con i bianchi, o che gli ebrei non possano sposarsi con altri di diversa religione. O ancora per fare degli esempi ridicoli, che una persona con i capelli biondi non possa sposarsi con un'altra con i capelli neri. Voglio dire che se un gay si trova ad esserlo tale per una condizione innata e non una scelta, c’è da chiedersi perché deve privarsi di qualcosa che per il gay è naturale e che dobbiamo imporlo solo in base ad una nostra preferenza personale dettata dal nostro credo o dalla nostra cultura? Ciao[/quote]
Credo di essere della stessa idea di Lizzy... [/quote]
...ma facendo i fatti suoi, non può certo aspettarsi che tutti approvino.
V ORREI TANTO CHE FOSSE OSCAR WILDE A RISPONDERE...
Achille Lorenzi ha scritto:Il BBCode [youtube2] viene disattivato in quanto non più necessario per incorporare i filmati di YouTube. URL del filmato: http://youtu.be/kqxyJyQr2jc
Questo è più completo.
Interessante anche il discorso con cui Benigni introduce la lettera di Wilde.
...mi piacerebbe sentire un suo aforisma fulminante sul "cantore" della anatomia femminile con tanto di ingroppata in diretta che, al pari di Lino Banfi, un altro pentito sulla via di Damasco - leggi politicamente corretto sennò ne va di mezzo la carriera - che, dopo aver imbastito carriere miliardarie a suon di frocio, frocetto e frocione, ora si rifanno una verginità
come paladini della causa omosessualista.
Mi avrebbe fatto moltopiù piacere se questa lettera l' avesse letta in tempi non sospetti. In fondo è una meravigliosa lettera d' amore.
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Traduzione (mia, abbastanza precisa) della presentazione:
ADAM ALESANDER
Come crescere un bambino che scopre la propria omosessualità in una famiglia dove la religione gli insegna che questa attrazione è un "appetito perverso e satanico"?
Non ho scelto di essere gay, io sono solo fortunato (Adam Alesander)
Copertina posteriore:
Cosa passa nella mente di colui che, educato ad ubbidire ad una religione cristiana che applica una politica di tolleranza zero nei confronti dell'omosessualità, scopre che lui stesso è… gay?
"I pederasti [...] non erediteranno il regno di Dio" - I Corinzi 6:9,10 (Traduzione Ecumenica della Bibbia)
E’ basandosi su semplici passi di testi antichi come questo che gli omosessuali sono diventati nel corso dei secoli oggetti in un odio viscerale nei paesi influenzati dalla cultura giudaico-cristiana, ogni religione ha elaborato le proprie norme per combattere questo "male", come venne decretata l’omosessualità.
I testimoni di Geova sono tra i movimenti religiosi più radicali nella loro gestione di quello che considerano un "appetito perverso e satanico" (La Torre di Guardia del 1/09/1983, pagina 26), come testimoniano le numerose formule lapidarie e le pericolose associazioni che vengono insegnate ai fedeli dalla Torre di Guardia, l'organizzazione che sovrintende il loro culto, come ad esempio: «Dobbiamo evitare il più possibile la compagnia dei fornicatori, degli adulteri, degli omosessuali e dei sadici» (La Torre di Guardia del 15/07/1972, pagina 446). La situazione diventa subito conflittuale per chi cresciuto all’interno della Torre di Guardia, scopre che lui stesso è gay!
Adam Alesander ci offre qui una storia toccante e coraggiosa, intimista e inquietante, a metà strada tra la biografia senza falsi pudori e l’indagine intransigente e rigorosa: quella di una vita divisa tra credenze religiose imposte dalla più tenera età e l'orientamento sessuale condannato dalla comunità. Pur portando sostegno emotivo e spirituale ai suoi correligionari in preda agli stessi sentimenti clandestini, il disagio causato da domande senza risposta lo porterà ad investire in un vasto campo di ricerca biblica al di fuori delle convenzioni fondamentaliste, frantumando blocchi psicologici istituiti da una religione che vieta l'accesso alle più serie scoperte linguistiche, archeologiche e scientifiche di cui l’uomo oggi dispone.
Smontando minuziosamente le argomentazioni omofobiche della sua religione e dei miti che ne sono all'origine, la sua indagine porterà ad un confronto sia violento che liberatorio in cui gli omosessuali, di ogni fede, possono ritrovarsi e crescere. Un viaggio edificante alla scoperta di un equilibrio vitale tra fede e ragione, alla riconquista della dignità umana e dei valori umanistici e spirituali che i movimenti fondamentalisti e totalitari hanno schiavizzato e derubato.
Traduzione (mia, abbastanza precisa) della presentazione:
ADAM ALESANDER
Come crescere un bambino che scopre la propria omosessualità in una famiglia dove la religione gli insegna che questa attrazione è un "appetito perverso e satanico"?
Non ho scelto di essere gay, io sono solo fortunato (Adam Alesander)
Copertina posteriore:
Cosa passa nella mente di colui che, educato ad ubbidire ad una religione cristiana che applica una politica di tolleranza zero nei confronti dell'omosessualità, scopre che lui stesso è… gay?
"I pederasti [...] non erediteranno il regno di Dio" - I Corinzi 6:9,10 (Traduzione Ecumenica della Bibbia)
E’ basandosi su semplici passi di testi antichi come questo che gli omosessuali sono diventati nel corso dei secoli oggetti in un odio viscerale nei paesi influenzati dalla cultura giudaico-cristiana, ogni religione ha elaborato le proprie norme per combattere questo "male", come venne decretata l’omosessualità.
I testimoni di Geova sono tra i movimenti religiosi più radicali nella loro gestione di quello che considerano un "appetito perverso e satanico" (La Torre di Guardia del 1/09/1983, pagina 26), come testimoniano le numerose formule lapidarie e le pericolose associazioni che vengono insegnate ai fedeli dalla Torre di Guardia, l'organizzazione che sovrintende il loro culto, come ad esempio: «Dobbiamo evitare il più possibile la compagnia dei fornicatori, degli adulteri, degli omosessuali e dei sadici» (La Torre di Guardia del 15/07/1972, pagina 446). La situazione diventa subito conflittuale per chi cresciuto all’interno della Torre di Guardia, scopre che lui stesso è gay!
Adam Alesander ci offre qui una storia toccante e coraggiosa, intimista e inquietante, a metà strada tra la biografia senza falsi pudori e l’indagine intransigente e rigorosa: quella di una vita divisa tra credenze religiose imposte dalla più tenera età e l'orientamento sessuale condannato dalla comunità. Pur portando sostegno emotivo e spirituale ai suoi correligionari in preda agli stessi sentimenti clandestini, il disagio causato da domande senza risposta lo porterà ad investire in un vasto campo di ricerca biblica al di fuori delle convenzioni fondamentaliste, frantumando blocchi psicologici istituiti da una religione che vieta l'accesso alle più serie scoperte linguistiche, archeologiche e scientifiche di cui l’uomo oggi dispone.
Smontando minuziosamente le argomentazioni omofobiche della sua religione e dei miti che ne sono all'origine, la sua indagine porterà ad un confronto sia violento che liberatorio in cui gli omosessuali, di ogni fede, possono ritrovarsi e crescere. Un viaggio edificante alla scoperta di un equilibrio vitale tra fede e ragione, alla riconquista della dignità umana e dei valori umanistici e spirituali che i movimenti fondamentalisti e totalitari hanno schiavizzato e derubato.
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Trovata su facebook e condivisa dalla nostra Bruna..
A nessuno viene chiesto di scegliere.
Se nascere povero o ricco,
bianco o nero, credente in Dio o in Buddha,
abile o diversamente abile,
omosessuale o eterosessuale.
Nasciamo tutti diversi.
Uguali solo nella nostra unicità.
Tutti meritevoli di rispetto.
Diversi, non migliori né peggiori.
Diversi non per giudicarci,
ma per arricchirci a vicenda.
(Agostino Degas)
Bella, Bruna cara..
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Ieri il papa sui gay:
«Le lobby tutte non sono buone. Mentre se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli. Quando uno si trova perso così va aiutato, e si deve distinguere se è una persona per bene» ( http://www.repubblica.it/esteri/2013/07 ... -63915842/" onclick="window.open(this.href);return false; ).
Notate i commenti in calce all'articolo.
Ha fatto discutere la frase "quando uno si trova perso così": quindi chi è gay è perso?
E se uno non "cerca il Signore", oltre ad essere perso, non è una persona per bene a priori?
E come va aiutato chi si trova ad essere gay, non che ha scelto di esserlo, ma che è gay per sua natura?
«Le lobby tutte non sono buone. Mentre se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli. Quando uno si trova perso così va aiutato, e si deve distinguere se è una persona per bene» ( http://www.repubblica.it/esteri/2013/07 ... -63915842/" onclick="window.open(this.href);return false; ).
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Ha fatto discutere la frase "quando uno si trova perso così": quindi chi è gay è perso?
E se uno non "cerca il Signore", oltre ad essere perso, non è una persona per bene a priori?
E come va aiutato chi si trova ad essere gay, non che ha scelto di esserlo, ma che è gay per sua natura?
Il contesto e l'immediatezza dell'intervista situazioni a cui papa Francesco non si sottrae lascia intendere qualche ambiguità. Il papa non può non conoscere documenti della Chiesa frutto di accurate e meditate riflessioni che parlano chiaro in proposito. Ha parlato da uomo che come tanti, compreso il sottoscritto, forse in passato ha vissuto qualche pregiudizio culturale.Achille Lorenzi ha scritto:Ieri il papa sui gay:
«Le lobby tutte non sono buone. Mentre se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli. Quando uno si trova perso così va aiutato, e si deve distinguere se è una persona per bene» ( http://www.repubblica.it/esteri/2013/07 ... -63915842/" onclick="window.open(this.href);return false; ).
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Ha fatto discutere la frase "quando uno si trova perso così": quindi chi è gay è perso?
E se uno non "cerca il Signore", oltre ad essere perso, non è una persona per bene a priori?
E come va aiutato chi si trova ad essere gay, non che ha scelto di esserlo, ma che è gay per sua natura?
Mi asterrei da speculazioni immediate e attenderei che si prununci da Papa nelle sedi opportune in maniera più articolata.
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E come mai su vatinca insider trovo questa sintesi?
«Si scrive tanto della lobby gay. Io finora non ho trovato in Vaticano chi ha scritto "gay" sulla carta d'identità. Bisogna distinguere tra l'essere gay, avere questa tendenza, e fare lobby. Le lobby, tutte le lobby, non sono buone. Se una persona è gay e cerca il Signore con buona volontà, chi sono io per giudicarlo? Il Catechismo della Chiesa cattolica insegna che le persone gay non si devono discriminare, ma si devono accogliere. Il problema non è avere questa tendenza, il problema è fare lobby e questo vale per questo come per le lobby d'affari, le lobby politiche, le lobby massoniche».
Bisognerebbe guardarsi l'intera ora e mezza di conferenza, controllare i gesti, i moti, i sorrisi, i toni della voce, gli sguardi, le richieste alle persone che lo seguono (ad esempio in questa frase chiede a padre Lombardi un aiuto per rispondere correttamente in italiano).
Credo che se si prende una sola sintesi fatta da un giornale di parte come dogma assoluto intoccabile si può incorrere in un giudizio viziato nella forma.
«Si scrive tanto della lobby gay. Io finora non ho trovato in Vaticano chi ha scritto "gay" sulla carta d'identità. Bisogna distinguere tra l'essere gay, avere questa tendenza, e fare lobby. Le lobby, tutte le lobby, non sono buone. Se una persona è gay e cerca il Signore con buona volontà, chi sono io per giudicarlo? Il Catechismo della Chiesa cattolica insegna che le persone gay non si devono discriminare, ma si devono accogliere. Il problema non è avere questa tendenza, il problema è fare lobby e questo vale per questo come per le lobby d'affari, le lobby politiche, le lobby massoniche».
Bisognerebbe guardarsi l'intera ora e mezza di conferenza, controllare i gesti, i moti, i sorrisi, i toni della voce, gli sguardi, le richieste alle persone che lo seguono (ad esempio in questa frase chiede a padre Lombardi un aiuto per rispondere correttamente in italiano).
Credo che se si prende una sola sintesi fatta da un giornale di parte come dogma assoluto intoccabile si può incorrere in un giudizio viziato nella forma.
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«Chi è capace di una visione generale è dialettico, e chi non lo è, no», PLATONE, Repubblica VII,537 c.
Croce-via: un crocevia di croci.
«Chi è capace di una visione generale è dialettico, e chi non lo è, no», PLATONE, Repubblica VII,537 c.
Croce-via: un crocevia di croci.
Da questa piccola citazione che hai riportato (e l'esperienza mi dice che mai bisogna fare fede ad un articoletto su un giornale, soprattutto online) sembrerebbe un discorso generale che potrebbe essere applicato in tanti casi; il termine "perso" lo percepisco come condizione di "difficoltà" o "smarrimento" difronte alla propria situazione personale; non è detto che una persona che "cerca" il Signore debba essere necessariamente una persona per ben, e poi cosa si intende per persona "per bene"?? Perchè una persona che si trova a essere gay non va aiutata in diversi casi? Accetta la propria condizione? E' accettato? Come vive la propria situazione sessuale? Con equilibrio?Achille Lorenzi ha scritto:Ieri il papa sui gay:
«Le lobby tutte non sono buone. Mentre se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli. Quando uno si trova perso così va aiutato, e si deve distinguere se è una persona per bene» ( http://www.repubblica.it/esteri/2013/07 ... -63915842/" onclick="window.open(this.href);return false; ).
Notate i commenti in calce all'articolo.
Ha fatto discutere la frase "quando uno si trova perso così": quindi chi è gay è perso?
E se uno non "cerca il Signore", oltre ad essere perso, non è una persona per bene a priori?
E come va aiutato chi si trova ad essere gay, non che ha scelto di esserlo, ma che è gay per sua natura?
Sono tante le persone in "difficoltà" che dovrebbero essere aiutate e non vedo perchè una persona omosessuale non possa essere in "difficoltà".
Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!» (Mc10,51)
Presentazione
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PAPA FRANCESCO NON STAVA PARLANDO EX CATHEDRA...
...e, in ogni caso non ha detto niente di diverso di quanto la Chiesa dice.
Tutto quì. Aspettiamo ulteriori sviluppi.
Tutto quì. Aspettiamo ulteriori sviluppi.
Il papa non ha cambiato proprio niente, è la classica distinzione tra l'errore e l'errante. L'errante non va giudicato, perché ciò spetta a Dio che tutto conosce, mentre va condannato l'errore. Es. "non giudicare l'omicida, ma condanna l'omicidio", nel caso in oggetto: "non condannare il singolo omosessuale, condanna l'omosessualità praticata".
Ad maiora
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Presentazione
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Bisogna tenere conto che parla una persona che non mastica benissimo l'italiano.minstrel ha scritto:E come mai su vatinca insider trovo questa sintesi?
«Si scrive tanto della lobby gay. Io finora non ho trovato in Vaticano chi ha scritto "gay" sulla carta d'identità. Bisogna distinguere tra l'essere gay, avere questa tendenza, e fare lobby. Le lobby, tutte le lobby, non sono buone. Se una persona è gay e cerca il Signore con buona volontà, chi sono io per giudicarlo? Il Catechismo della Chiesa cattolica insegna che le persone gay non si devono discriminare, ma si devono accogliere. Il problema non è avere questa tendenza, il problema è fare lobby e questo vale per questo come per le lobby d'affari, le lobby politiche, le lobby massoniche».
Bisognerebbe guardarsi l'intera ora e mezza di conferenza, controllare i gesti, i moti, i sorrisi, i toni della voce, gli sguardi, le richieste alle persone che lo seguono (ad esempio in questa frase chiede a padre Lombardi un aiuto per rispondere correttamente in italiano).
Credo che se si prende una sola sintesi fatta da un giornale di parte come dogma assoluto intoccabile si può incorrere in un giudizio viziato nella forma.
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" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
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polymetis ha scritto:Il papa non ha cambiato proprio niente, è la classica distinzione tra l'errore e l'errante. L'errante non va giudicato, perché ciò spetta a Dio che tutto conosce, mentre va condannato l'errore. Es. "non giudicare l'omicida, ma condanna l'omicidio", nel caso in oggetto: "non condannare il singolo omosessuale, condanna l'omosessualità praticata".
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Si Poly, ma se l'omosessualità è una pratica condannata dalla Chiesa Cattolica, và da se che ad essere condannato è anche chi la pratica.....
Mi sembra molto una mossa farisaica il condannare l'azione e non chi la compie, visto che l'azione nasce da un individuo che la produce.....
Possiamo capire le motivazioni ed anche approvarle, ma se un'azione è reato, chi la compie è colpevole...o NO....
E poi cosa significa non giudicare....nel momento in cui ci sono delle regole, c'è anche un giudizio, altrimenti non hanno senso le regole....
Se poi vogliamo metterla sull'intangibile e sulla salvezza dell'anima, questa è una cosa che se fosse vera la si scoprirà da quell'altra parte.....
Ma se una religione ha tra le sue regole il fatto di non praticare l'omosessualità, và da se che tali persone, saranno comunque visti con occhi di traverso....dalla fervente e devota comunità religiosa che si attiene alle regole.....
Mi sembra molto una mossa farisaica il condannare l'azione e non chi la compie, visto che l'azione nasce da un individuo che la produce.....
Possiamo capire le motivazioni ed anche approvarle, ma se un'azione è reato, chi la compie è colpevole...o NO....
E poi cosa significa non giudicare....nel momento in cui ci sono delle regole, c'è anche un giudizio, altrimenti non hanno senso le regole....
Se poi vogliamo metterla sull'intangibile e sulla salvezza dell'anima, questa è una cosa che se fosse vera la si scoprirà da quell'altra parte.....
Ma se una religione ha tra le sue regole il fatto di non praticare l'omosessualità, và da se che tali persone, saranno comunque visti con occhi di traverso....dalla fervente e devota comunità religiosa che si attiene alle regole.....
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe
Presentazione
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Se sia una posizione ipocrita oppure no, sarebbe lungo stabilirlo, io mi sono limitato a spiegare in base a che schema concettuale sia da leggere quella frase del papa. Esso fu ben espresso da Papa Giovanni XXIII nella Pacem in Terris:
83. Non si dovrà però mai confondere l’errore con l’errante, anche quando si tratta di errore o di conoscenza inadeguata della verità in campo morale religioso. L’errante è sempre ed anzitutto un essere umano e conserva, in ogni caso, la sua dignità di persona; e va sempre considerato e trattato come si conviene a tanta dignità. Inoltre in ogni essere umano non si spegne mai l’esigenza, congenita alla sua natura, di spezzare gli schemi dell’errore per aprirsi alla conoscenza della verità. E l’azione di Dio in lui non viene mai meno. Per cui chi in un particolare momento della sua vita non ha chiarezza di fede, o aderisce ad opinioni erronee, può essere domani illuminato e credere alla verità. Gli incontri e le intese, nei vari settori dell’ordine temporale, fra credenti e quanti non credono, o credono in modo non adeguato, perché aderiscono ad errori, possono essere occasione per scoprire la verità e per renderle omaggio.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Un lettore di Repubblica ha fatto notare che nel video dell'intervista queste parole attribuite al papa non ci sono:Achille Lorenzi ha scritto:Ieri il papa sui gay:
«Le lobby tutte non sono buone. Mentre se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli. Quando uno si trova perso così va aiutato, e si deve distinguere se è una persona per bene» ( http://www.repubblica.it/esteri/2013/07 ... -63915842/" onclick="window.open(this.href);return false; ).
Notate i commenti in calce all'articolo.
Ha fatto discutere la frase "quando uno si trova perso così": quindi chi è gay è perso?
E se uno non "cerca il Signore", oltre ad essere perso, non è una persona per bene a priori?
E come va aiutato chi si trova ad essere gay, non che ha scelto di esserlo, ma che è gay per sua natura?
Qualcuno ha visto l'intero video dell'intervista e può confermare che queste parole non sono state dette?La frase "Quando uno si trova perso così va aiutato, e si deve distinguere se è una persona per bene", è falsa (spuria, interpolata), come si può facilmente appurare dal video dell'intervista sull'aereo. Mi stupisco che Repubblica non rettifichi, dato che la cosa sta (comprensibilmente) muovendo le reazioni di tanti ... Scusate io continuo da alcune ore a far notare che quella frase che comprensibilmente fa tanto discutere («Quando uno si trova perso così va aiutato, e si deve distinguere se è una persona per bene») è interpolata, cioè non è uscita dalla bocca del papa, stando a quanto si vede chiaramente nel video dell'intervista.
Non so. Avevo letto del papa ieri, sulla stessa testata di cui ho riportato i tre articoli sugli abusi sessuali dei TdG. Devo dire che mi sembra articolo assai meglio scritto che non quello che si trova sulle nostre testate, e che di quel “persi” proprio non si parla, anzi si riportano gli apprezzamenti, pur critici, delle associazioni gay. Non si capisce bene se sia una citazione (ne dubito) il periodo:Achille Lorenzi ha scritto:Qualcuno ha visto l'intero video dell'intervista e può confermare che queste parole non sono state dette?
cui forse si riferisce certo Mancuso, gay cattolico militante, che in stile Qohelet chiosa «Rien de nouveau sous la coupole».Pour l'Eglise donc, l'homosexualité reste "intrinsèquement désordonnée" et ses actes "ne sauraient recevoir d’approbation en aucun cas". Les gays et les lesbiennes "doivent être accueillis avec respect, compassion et délicatesse, sans discriminations", mais ils "sont appelés à la chasteté".
Ovviamente per francofili:
http://www.lyoncapitale.fr/Journal/Fran ... -franchise" onclick="window.open(this.href);return false;
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
Io ho letto l'articolo su La Stampa e non riporta le frasi così come formulate nell'articolo citato da Achille ma come quelle tratte da Vatican insider...
...non ho visto l'intervista per cui non posso giudicare quali parole siano state dette effettivamente da Papa Francesco, ma propendo per la seconda versione che mi sembra più coerente con le reazioni e i commenti che ha suscitato.
Si veda anche questo articolo, che riguarda le reazioni del mondo politico:
http://www.lastampa.it/2013/07/30/cultu ... agina.html
Interessante anche ciò che si riporta sul sito dell'ansa
video http://www.ansa.it/web/notizie/videogal ... 92780.html
articolo http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 90265.html
...non ho visto l'intervista per cui non posso giudicare quali parole siano state dette effettivamente da Papa Francesco, ma propendo per la seconda versione che mi sembra più coerente con le reazioni e i commenti che ha suscitato.
Si veda anche questo articolo, che riguarda le reazioni del mondo politico:
http://www.lastampa.it/2013/07/30/cultu ... agina.html
Interessante anche ciò che si riporta sul sito dell'ansa
video http://www.ansa.it/web/notizie/videogal ... 92780.html
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"Chi porta il paraocchi si ricordi che del completo fanno parte il morso e la sferza."
Stanisław Jerzy Lec
"Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere." Voltaire
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Riscrivo il post perchè nel frattempo le immagini sono state ripristinate.Achille Lorenzi ha scritto:Qualcuno ha visto l'intero video dell'intervista e può confermare che queste parole non sono state dette?Achille Lorenzi ha scritto:Ieri il papa sui gay:
«Le lobby tutte non sono buone. Mentre se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli. Quando uno si trova perso così va aiutato, e si deve distinguere se è una persona per bene» ( http://www.repubblica.it/esteri/2013/07 ... -63915842/" onclick="window.open(this.href);return false; ).
Comunque le parole esatte che ha detto il Papa, da come si evince dal video,sono:
"Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla?
Il catechismo della Chiesa Cattolica spiega tanto bello questo... ma dice... spetta un po' [ndr: si consulta con il probabile traduttore] e dice: E non si devono emarginare a queste persone per questo, devono essere integrate in società.
Il problema non è avere questa tendenza, ma dobbiamo essere fratelli perchè questa è una, ma ce n'è un'altra, un'altra... il problema è di fare lobby"
e poi prosegue in relazione alle lobby.
La frase "Quando uno si trova perso così va aiutato, e si deve distinguere se è una persona per bene" non è pronunciata, a meno che i vari video siano stati tutti manomessi!
Il BBCode [youtube2] viene disattivato in quanto non più necessario per incorporare i filmati di YouTube. URL del filmato: http://youtu.be/xHuV9eCcnlA
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E QUESTO LA DICE LUNGA SULL' ATTENDIBILITÀ DI TANTA STAMPA...
...a propposito delle interviste di altri pontefici massacrati dai media.Achille Lorenzi ha scritto:Mi pare fra l'altro che non vi siano interruzioni che facciano pensare a qualche omissione o taglio. Per cui sembra proprio che quelle parole il papa non le abbia dette.
Achille
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Gocciazzurra ha scritto:"Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla?
Il catechismo della Chiesa Cattolica spiega tanto bello questo... ma dice... spetta un po' [ndr: si consulta con il probabile traduttore]
Per l'appunto.
grazie goccia!
Il "probabile traduttore" dovrebbe essere Padre Lombardi, portavoce vaticano.
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«Chi è capace di una visione generale è dialettico, e chi non lo è, no», PLATONE, Repubblica VII,537 c.
Croce-via: un crocevia di croci.
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Resoconti parziali e commenti giornalistici pretestuosi sono l'unica cosa che si trova sui giornali. Basterebbe già l'indole dei giornalisti a produrre questo risultato ma a ciò si aggiunge l'esigenza di soddisfare quotidianamente la brama dei lettori di sentire sempre una certa versione addomesticata e di comodo della realtà. Tuttavia arrivare persino ad interpolare delle frasi nel discorso originale di qualcuno mi sembra veramente troppo. Nemmeno in giornali più piccoli e che di solito osano soddisfare ancora più platealmente certi appetiti dei lettori, si arriva a tanto.Lidia ha scritto:E QUESTO LA DICE LUNGA SULL' ATTENDIBILITÀ DI TANTA STAMPA...Achille Lorenzi ha scritto:Mi pare fra l'altro che non vi siano interruzioni che facciano pensare a qualche omissione o taglio. Per cui sembra proprio che quelle parole il papa non le abbia dette.
Achille
Ho adesso in mano La Stampa di ieri, pag 12 (domani vi scansiono la parte in cui si citano le parole del Papa in merito a gay e lobby) e confermo che le frasi "dubbie" sono assenti....
Anche a me un certo modo di fare giornalismo non piace affatto...per questo consiglio a tutti di confrontare, su argomenti così eclatanti specialmente, quante più fonti possibili e verificarne sempre l'attendibilità.
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Ecco la scansione della parte di articolo che riporta le parole del Papa su La Stampa del 30 luglio a pag. 12:
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In effetti esagera un po' a prenderla così sul drammatico, ma forse aveva appena speso soldi per fargli dare ripetizioni d'italiano, nel qual caso il suo dispiacere è comprensibile.Achille Lorenzi ha scritto:Davvero un dramma... ;-)
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