Cristianesimo e omosessualità
Moderatore: Cogitabonda
- Luigi Cesarano
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Cristianesimo e omosessualità
Mi scuso con tutti gli amici del forum, della mia prolungata assenza dovuta a ragioni familiari stasera propongo un te
ma veramente scottante. Nella nostra beneamata isola, (molti sanno che vivo ad Ischia) in questi giorni c'è stata un immensa polemica di un assessore del comune di Forio un tale Castaldi Luciano che ha avuto una delega ( cosa strana e poco usuale) all' assessorato del culto il quale forte del suo cattolicesimo "virile" senza mezzi termini ha usato in un intervista pubblica toni fortemente discriminatori sui Gay ergendosi a paladino e difensore di Santa Romana Chiesa, dove senza tanti giri di parole il diverso deve essere messo da parte , a tal proposito ho molte osservazioni da fare:
Le Sacre Scritture e l’omosessualità.
In questi giorni abbiamo assistito all”outing” di un assessore isolano che in nome di un cattolicesimo
tradizionale e intransigente - a dire la verità le sue parole, testuali sono state: cattolicesimo virile-si
arroga il diritto di discriminare le minoranze.
Queste parole non gli fanno certo onore, aggravate dal fatto che sono state dette nel corso di un’ intervista, e sono ancora più sconcertanti in quanto a pronunciarle è chi ricopre l’incarico pubblico di assessore, ma non di un assessorato qualsiasi ma guarda caso quello inerente al “culto”.
Non voglio entrare nel merito se sia stata una scelta opportuna l’istituzione di detto incarico. Tanti hanno parlato e tanti hanno detto che non mi sembra proprio il caso di aggiungere altro.
Un punto non è stato preso in considerazione, che è poi è il cavallo di battaglia di questo politico nostrano:
il cattolicesimo ha un volto virile? Le sacre Scritture cosa dicono dello scottante tema dell’omosessualità?
La domanda non è capziosa ma molto pertinente in quanto detto signore dovrebbe rileggersi non tanto
le varie encicliche che Santa Romana Chiesa ci ha elargito nel corso dei secoli, dove è chiara la matrice omofoba ma dovrebbe prendersi la briga di analizzare l’esegesi cristiana e cosa ne pensano le varie Chiese
Protestanti che in tema di emancipazione sono avanti perlomeno di decine di anni rispetto a quella cattolica.
Prima seria riflessione per il nostro sprovveduto cristiano è la totale assenza ) di un termine corrispondente alla nostra attuale parola “omosessualità”,che oggi si usa con tutta una serie di implicazioni che non trova riscontro nell’antica cultura ebraica. Quando la Bibbia parla di questo argomento lo fa in modo occasionale , in parole povere è un argomento che non viene trattato in maniera sistematica e dogmatica.
Vedremo alcuni passi biblici dove alla fine esce non tanto una Chiesa “virile” ma una Chiesa materna.
Genesi 19:1-29 viene narrata la distruzione diSodoma. L’avvenimento è così famoso che non c’è bisogno
di riportare la storia degli avvenimenti , ciò che invece è degno di nota è il commento di numerosi studiosi
biblici (Gianfranco Ravasi,il pastore valdese Paolo Ricca, Stephane Lavigotte pastore della Mission populaire èvangeliquè)che intravedono nella distruzione della città una punizione divina non tanto per la libido sessuale degli abitanti ma perché avevano violato un principio sacro nell’Oriente: l’ospitalità degli angeli.
Forse questo nostro assessore in odore di santità non ha mai letto la storia del re Davide con il suo
caro amico Gionatan, molti commentatori intravedono tra i due una chiara relazione omosessuale.
I passi biblici sono veramente sconcertanti : I Samuele 18:1 “L’animo di Gionatan si legò all’animo di Davide
fino ad amarlo come se stesso”.
Davide alla morte dell’amico esclamò , II SAMUELE 1:26 “ Il tuo amore per me era più meraviglioso dell’amore per le donne”.
La figura di Cristo, modello centrale per la Chiesa , visto a volte come Messia , a volte riformatore
religioso , politico e chi più ne ha più ne metta, certamente non era una figura OMOFOBA , il passo di
Matteo 19:12 è molto esplicativo”Poiché vi sono eunuchi che sono eunuchi dalla nascita, vi
sono eunuchi fatti tali dagli uomini e vi sono eunuchi i quali sono fatti eunuchi per il Regno di Dio.”
Altra domanda pertinente: le prime comunità cristiane erano omofobe ,come invece dimostra
certo cattolicesimo ultra conservatore? La risposta è sicuramente no!!! . Questa asserzione è
certamente vera se consideriamo l’autenticità storica del libro di Atti , dove è riportata la
conversione e il battesimo dell’eunuco Etiope .
I primi cristiani non avevano così tante remore e tabù sessuali, che diventeranno invece caratterizzanti nel Medio Evo,un periodo tristemente famoso per l’Oscurantismo.
Volevo fare un’ ultima osservazione al nostro caro amico sul concetto di amore presente nella
Bibbia: il termine che spesso si usa è “agape” , con cui si intende un amore profondo , costante, incondizionato e disinteressato, è una determinata scelta di amare qualcuno, indipendentemente dalla sua condizione. Agape è usato nel brano biblico conosciuto come “il capitolo dell’amore” 1 Corinzi 13, e sembra non appartenere al nostro caro assessore, piuttosto nel suo discorso si intravedono solo elementi
discriminanti e dichiaratamente omofobi.
ma veramente scottante. Nella nostra beneamata isola, (molti sanno che vivo ad Ischia) in questi giorni c'è stata un immensa polemica di un assessore del comune di Forio un tale Castaldi Luciano che ha avuto una delega ( cosa strana e poco usuale) all' assessorato del culto il quale forte del suo cattolicesimo "virile" senza mezzi termini ha usato in un intervista pubblica toni fortemente discriminatori sui Gay ergendosi a paladino e difensore di Santa Romana Chiesa, dove senza tanti giri di parole il diverso deve essere messo da parte , a tal proposito ho molte osservazioni da fare:
Le Sacre Scritture e l’omosessualità.
In questi giorni abbiamo assistito all”outing” di un assessore isolano che in nome di un cattolicesimo
tradizionale e intransigente - a dire la verità le sue parole, testuali sono state: cattolicesimo virile-si
arroga il diritto di discriminare le minoranze.
Queste parole non gli fanno certo onore, aggravate dal fatto che sono state dette nel corso di un’ intervista, e sono ancora più sconcertanti in quanto a pronunciarle è chi ricopre l’incarico pubblico di assessore, ma non di un assessorato qualsiasi ma guarda caso quello inerente al “culto”.
Non voglio entrare nel merito se sia stata una scelta opportuna l’istituzione di detto incarico. Tanti hanno parlato e tanti hanno detto che non mi sembra proprio il caso di aggiungere altro.
Un punto non è stato preso in considerazione, che è poi è il cavallo di battaglia di questo politico nostrano:
il cattolicesimo ha un volto virile? Le sacre Scritture cosa dicono dello scottante tema dell’omosessualità?
La domanda non è capziosa ma molto pertinente in quanto detto signore dovrebbe rileggersi non tanto
le varie encicliche che Santa Romana Chiesa ci ha elargito nel corso dei secoli, dove è chiara la matrice omofoba ma dovrebbe prendersi la briga di analizzare l’esegesi cristiana e cosa ne pensano le varie Chiese
Protestanti che in tema di emancipazione sono avanti perlomeno di decine di anni rispetto a quella cattolica.
Prima seria riflessione per il nostro sprovveduto cristiano è la totale assenza ) di un termine corrispondente alla nostra attuale parola “omosessualità”,che oggi si usa con tutta una serie di implicazioni che non trova riscontro nell’antica cultura ebraica. Quando la Bibbia parla di questo argomento lo fa in modo occasionale , in parole povere è un argomento che non viene trattato in maniera sistematica e dogmatica.
Vedremo alcuni passi biblici dove alla fine esce non tanto una Chiesa “virile” ma una Chiesa materna.
Genesi 19:1-29 viene narrata la distruzione diSodoma. L’avvenimento è così famoso che non c’è bisogno
di riportare la storia degli avvenimenti , ciò che invece è degno di nota è il commento di numerosi studiosi
biblici (Gianfranco Ravasi,il pastore valdese Paolo Ricca, Stephane Lavigotte pastore della Mission populaire èvangeliquè)che intravedono nella distruzione della città una punizione divina non tanto per la libido sessuale degli abitanti ma perché avevano violato un principio sacro nell’Oriente: l’ospitalità degli angeli.
Forse questo nostro assessore in odore di santità non ha mai letto la storia del re Davide con il suo
caro amico Gionatan, molti commentatori intravedono tra i due una chiara relazione omosessuale.
I passi biblici sono veramente sconcertanti : I Samuele 18:1 “L’animo di Gionatan si legò all’animo di Davide
fino ad amarlo come se stesso”.
Davide alla morte dell’amico esclamò , II SAMUELE 1:26 “ Il tuo amore per me era più meraviglioso dell’amore per le donne”.
La figura di Cristo, modello centrale per la Chiesa , visto a volte come Messia , a volte riformatore
religioso , politico e chi più ne ha più ne metta, certamente non era una figura OMOFOBA , il passo di
Matteo 19:12 è molto esplicativo”Poiché vi sono eunuchi che sono eunuchi dalla nascita, vi
sono eunuchi fatti tali dagli uomini e vi sono eunuchi i quali sono fatti eunuchi per il Regno di Dio.”
Altra domanda pertinente: le prime comunità cristiane erano omofobe ,come invece dimostra
certo cattolicesimo ultra conservatore? La risposta è sicuramente no!!! . Questa asserzione è
certamente vera se consideriamo l’autenticità storica del libro di Atti , dove è riportata la
conversione e il battesimo dell’eunuco Etiope .
I primi cristiani non avevano così tante remore e tabù sessuali, che diventeranno invece caratterizzanti nel Medio Evo,un periodo tristemente famoso per l’Oscurantismo.
Volevo fare un’ ultima osservazione al nostro caro amico sul concetto di amore presente nella
Bibbia: il termine che spesso si usa è “agape” , con cui si intende un amore profondo , costante, incondizionato e disinteressato, è una determinata scelta di amare qualcuno, indipendentemente dalla sua condizione. Agape è usato nel brano biblico conosciuto come “il capitolo dell’amore” 1 Corinzi 13, e sembra non appartenere al nostro caro assessore, piuttosto nel suo discorso si intravedono solo elementi
discriminanti e dichiaratamente omofobi.
- Francesco Franco Coladarci
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Caro Zapatero
Questo "cattolico" avrebbe dimostrato più intelligenza se si fosse stato zitto, che confermare la sua ignoranza dicendo stupidaggini.
In merito a Sodoma e Gomorra, ma per essere precisi le città distrutte erano cinque e non due, ormai lo sanno tutti che il "peccato" non è l'atto omosessuale, ma il motivo lo si può leggere in Ezechiele (leggetevi tutto il capitolo 16), in effetti è la violazione della sacra ospitalità, della misericordia e compassione.
La nostra fortuna è che lo sguardo di Dio si ferma al torace dov'è il cuore e non in basso.
Franco
Questo "cattolico" avrebbe dimostrato più intelligenza se si fosse stato zitto, che confermare la sua ignoranza dicendo stupidaggini.
In merito a Sodoma e Gomorra, ma per essere precisi le città distrutte erano cinque e non due, ormai lo sanno tutti che il "peccato" non è l'atto omosessuale, ma il motivo lo si può leggere in Ezechiele (leggetevi tutto il capitolo 16), in effetti è la violazione della sacra ospitalità, della misericordia e compassione.
La nostra fortuna è che lo sguardo di Dio si ferma al torace dov'è il cuore e non in basso.
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )
skype: el_condor4
(Cardinal Joseph Ratzinger )
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Caro Zapatero, anche se sei stato assente dal forum non ignori certo che molti di noi si sono pronunciati in merito con un pizzico di informazione in più e un abisso di pregiudizi in meno. Su quello che chiedi «Le sacre Scritture cosa dicono dello scottante tema dell’omosessualità?» abbiamo risposto in tanti, fra gli altri io e soprattutto Poly, giungendo alle stesse conclusioni, anche perché partivamo da basi, in certa misura, comuni (per es. Foucault). E qui basta fare una ricerca sul forum e trovi quello che vuoi. Ma penso che ora sia importante altro. Credo che, se le cose stanno veramente come hai descritto, e non ho ragione di dubitarlo, anche coloro che non sono aperti come me, Poly, e altri sul tema dell’omosessualità, possano e debbano dare la loro testimonianza di netta condanna di un atteggiamento francamente assurdo, e non voglio usare altri aggettivi perché diventerei cattivo. Vedo che Franco ha già cominciato, e io, umilmente, mi accodo, parafrasando Einstein: avere un’idea dell’infinito non è poi così difficile: basta osservare la stupidità umana.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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- Luigi Cesarano
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http://www.ildispari.it/it/faccio-outin ... cattolico/" onclick="window.open(this.href);return false; questo è l'articolo in questione!!!
Evidente che si tratti di scrittore egotico ed edonistico che gode lussuriosamente a sentir parlare la sua voce. Neanche male, come stile, se non fosse per questa frase:zapatero8 ha scritto:http://www.ildispari.it/it/faccio-outin ... cattolico/ questo è l'articolo in questione!!!
Nauseante; mi chiedo quali tare mentali possano arrivare a parificare, nel segno del diritto e della violenza, l’omosessualità a incesto prostituzione pedofilia.Ogni volta che si lasciano passare “nuovi diritti” del singolo individuo e non più della persona – diritto all’omosessualità, all’aborto, all’incesto, alla prostituzione, alla pedofilia, alla soppressione della tutela parentale sui minori – si fa un nuovo passo avanti in direzione della consacrazione civile della violenza. (…)
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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- Ray
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non c'è Par Condicio....
Nauseante; mi chiedo quali tare mentali possano arrivare a parificare, nel segno del diritto e della violenza, l’omosessualità a incesto prostituzione pedofilia.
Si nota che per giustificare il suo astio verso gli omosessuali li mette sullo stesso piano dei pedofili ,ma questa cosa non mi è nuova.
Ho visto già un'altra volta un fondamentalista cattolico attaccare Maurizio alias Platinette in tv e pesantemente.
Non ho mai sentito le scuse da parte degli autori del programma o almeno una contro risposta da persone competenti,dato che il fondamentalista attaccava Platinette citando la bibbia ,era evidente che Platinette non conoscesse nello specifico i versetti citati per rispondere e quindi non ha potuto replicare.
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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- Gabriella Prosperi
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Forse quell'assessore è cresciuto alla scuola di Cetto La Qualunque
Gabriella
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La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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LE SCUSE DA ÈARTE DEGLI AUTORI DEL PROGRAMMA...
...te le puoi scordare. Facci caso che, tranne due o tre, tutti i sacerdoti a cui viene dato accesso in TV, sono grossolanamente preparati e infatuati di se stessi e del "messaggio" tutto loro personale che si sentono in dovere di elargire all' umanità, e a mio modesto parere vengono scelti apposta per provocare il can-can e screditare quello che dovrebbero rappresentare.Ray ha scritto:Nauseante; mi chiedo quali tare mentali possano arrivare a parificare, nel segno del diritto e della violenza, l’omosessualità a incesto prostituzione pedofilia.
Si nota che per giustificare il suo astio verso gli omosessuali li mette sullo stesso piano dei pedofili ,ma questa cosa non mi è nuova.
Ho visto già un'altra volta un fondamentalista cattolico attaccare Maurizio alias Platinette in tv e pesantemente.
Non ho mai sentito le scuse da parte degli autori del programma o almeno una contro risposta da persone competenti,dato che il fondamentalista attaccava Platinette citando la bibbia ,era evidente che Platinette non conoscesse nello specifico i versetti citati per rispondere e quindi non ha potuto replicare.
Detto questo, da indegna cattolica quale sono ti dico: Papa Francesco ha parlato o no? Allora in casa cattolica si dice che: UBI MAJOR...e il "signore" in questione parla solo per se stesso.
Visto che poi i cattolici vengono sollecitati a dare il loro parere, mi fermo a quanto dice la Chiesa a proposito del peccato e del peccatore, sapendo di persona quanto fragile può essere la natura umana.
- eros&thanatos
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E credo che Cetto LaQualunque si offenderebbe ad essere paragonato a sto...
Questo vizio tutto italiano di mettere sullo stesso livello omosessuali e pedofili, sta davvero cominciando a darmi sui nervi.
E questo demente non si rende conto che abusa del diritto delle singole persone di esprimersi, negandolo agli altri.
Questo vizio tutto italiano di mettere sullo stesso livello omosessuali e pedofili, sta davvero cominciando a darmi sui nervi.
E questo demente non si rende conto che abusa del diritto delle singole persone di esprimersi, negandolo agli altri.
- Cogitabonda
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Direi che quell'assessore è un gran furbacchione. Prima fa una lunga tirata in cui si dipinge, in anticipo, come vittima di coloro che lo criticheranno, poi espone le sue criticabilissime convinzioni citando letteralmente brani di un libro, così se verrà messo di fronte a certe enormità, come il mettere tutto in un fascio l'omosessualità con la pedofilia e la prostituzione, potrà dire "io stavo solo citando".
Bel giochetto, signor assessore, ma non tutti ci cascano. Non tutti si lasciano convincere dal suo: "io sono cattolico, e in quanto tale mi riconosco in queste idee". Una premessa del genere andrebbe bene se citasse il catechismo o un'enciclica, non quando espone le personali opinioni di Mons. Schooyans.
Un dubbio: quali compiti ha un assessore al culto?
Bel giochetto, signor assessore, ma non tutti ci cascano. Non tutti si lasciano convincere dal suo: "io sono cattolico, e in quanto tale mi riconosco in queste idee". Una premessa del genere andrebbe bene se citasse il catechismo o un'enciclica, non quando espone le personali opinioni di Mons. Schooyans.
Un dubbio: quali compiti ha un assessore al culto?
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
Perrfetto Cogi, hai capito benissimo il trucchetto. Costui non è uno stupido, non scrive male, e conosce gli artifici per rendere accattivante la sua pochezza e vacuità intellettuale e morale. È un’operazione molto subdola la sua: in sostanza è un vieto conservatore che ha capito che il linguaggio vivace e trasgressivo della sinistra paga, e se n’è appropriato: si fa passare per una voce nel deserto, si fa bello dell’essere in minoranza, si ammanta del fascino dell’opposizione; mentre in realtà dice le cose trite e ritrite della più retriva propaganda, che stravolge e baratta per “scomoda verità”. Così passa per vittima, passando sopra e travolgendo le vere vittime.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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ci sono delle scritture della bibbia che condannano l'omosessualita',pero' sara' Dio che giudechera' le persone non gli uomini
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L'albero a cui tendevi / la pargoletta mano, / il verde melograno / da' bei vermigli fior, / nel muto orto solingo / rinverdí tutto or ora / e giugno lo ristora / di luce e di calor.
Giosuè Carducci, Pianto antico, in Rime nuove, 1887
L'albero a cui tendevi / la pargoletta mano, / il verde melograno / da' bei vermigli fior, / nel muto orto solingo / rinverdí tutto or ora / e giugno lo ristora / di luce e di calor.
Giosuè Carducci, Pianto antico, in Rime nuove, 1887
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Hai fatto bene a far notare questo, però lo estenderei alla scelta di tutti gli ospiti delle discussioni in tv. Sembra che si basi su due criteri: o si vuole creare un coretto che canti all'unisono, o si cerca la rissa. Una civile discussione "da adulti", in cui lo spettatore possa farsi un'idea chiara delle tesi contrapposte, pare che non interessi. Forse non fa audience.Lidia ha scritto:Facci caso che, tranne due o tre, tutti i sacerdoti a cui viene dato accesso in TV, sono grossolanamente preparati e infatuati di se stessi e del "messaggio" tutto loro personale che si sentono in dovere di elargire all' umanità, e a mio modesto parere vengono scelti apposta per provocare il can-can e screditare quello che dovrebbero rappresentare.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
- Francesco Franco Coladarci
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Liala
Franco
Quali sarebbero queste scritture?.ci sono delle scritture della bibbia che condannano l'omosessualita',pero' sara' Dio che giudechera' le persone non gli uomini
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )
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Franco Coladarci ha scritto:Liala
Quali sarebbero queste scritture?.ci sono delle scritture della bibbia che condannano l'omosessualita',pero' sara' Dio che giudechera' le persone non gli uomini
Franco
Forse questa:
C.E.I.:
1Corinzi 6:9-10
9 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, 10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
Sodomia
Vocabolario Treccani on line
sodomìa (ant. soddomìa) s. f. [dal lat. mediev. sodomia, e questo dal nome dell’antica città di Sòdoma (ebr. Sĕdōm, gr. Σόδομα, lat. Sodŏma) della Palestina che, secondo la tradizione biblica, Dio distrusse perché vi si praticava questo vizio]. – Termine che indica, nell’uso corrente, rapporti omosessuali tra individui di sesso maschile, mentre più propriam. indica ogni forma di rapporto sessuale per via anale, per cui si distingue una s. omosessuale e una s. eterosessuale.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...
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- Francesco Franco Coladarci
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Nello80
Vedi Nello, la Treccani usa il termine "Sodomia" nell'accezione comune, cioè nei rapporti tra persone delle stesso sesso, ma noi non parliamo della "TreccanI" la quale dice " secondo la tradizione biblica, Dio distrusse perché vi si praticava questo vizio. ", continua dicendo "indica ogni forma di rapporto sessuale per via anale, per cui si distingue una s. omosessuale e una s. eterosessuale.", queste affermazioni non ci dicono nulla se non si conosce la cultura dell'epoca.
Diciamo subito e lo ribadisco che il peccato di Sodoma non sono gli atti omosessuali, mi pare che avevo citato Ezechiele cap. 16 per comprendere cosa fosse in realtà il peccato, ma vedo che non si è letto, inoltre ho anche detto che le città distrutte non era Sodoma e Gomorra (che poi non c'entra nulla) ma altre tre città di quella pianura, quindi abbiamo cinque città distrutte "da Dio" perché qualche scalmanato di Sodoma voleva avere rapporti con gli "Ospiti" di Lot, e cosa c'entravano le altre quattro città le quali furono distrutte anche loro compresi uomini, donne, vecchi, bambini, neonati, cani e gatti?? .
Non ti pare che qualcosa non torna?
Il Racconto di Sodoma e Gomorra è mitico, non che non siano esistite tali città, ma che un evento naturale. ne viene elaborato al fine di insegnare una verità rivelata, e mi ripeto di nuovo tale verità si trova in Ezechiele leggetelo.
Ciò che esisteva nel passato era la "Prostituzione sacra", ben diversa da ciò che si argomenta, inoltre non dimentichiamo che Paolo era un fariseo, dottore della Legge, e spesso lo si evince in vari suoi scritti, ma che anche lui usava ne più ne meno quella che era la tradizione ebraica, ( ad esempio la donna, gli schiavi, ecc), il fatto poi che si fosse convertito non annulla la sua formazione farisaica.
Inoltre molte citazioni neotestamentarie sono il duplicato di quelle vetero, vanno comprese non lette, ogni cosa va compresa alla luce della tradizione e della Legge, e di esempi ve ne sono moltissimi.
Franco
Vedi Nello, la Treccani usa il termine "Sodomia" nell'accezione comune, cioè nei rapporti tra persone delle stesso sesso, ma noi non parliamo della "TreccanI" la quale dice " secondo la tradizione biblica, Dio distrusse perché vi si praticava questo vizio. ", continua dicendo "indica ogni forma di rapporto sessuale per via anale, per cui si distingue una s. omosessuale e una s. eterosessuale.", queste affermazioni non ci dicono nulla se non si conosce la cultura dell'epoca.
Diciamo subito e lo ribadisco che il peccato di Sodoma non sono gli atti omosessuali, mi pare che avevo citato Ezechiele cap. 16 per comprendere cosa fosse in realtà il peccato, ma vedo che non si è letto, inoltre ho anche detto che le città distrutte non era Sodoma e Gomorra (che poi non c'entra nulla) ma altre tre città di quella pianura, quindi abbiamo cinque città distrutte "da Dio" perché qualche scalmanato di Sodoma voleva avere rapporti con gli "Ospiti" di Lot, e cosa c'entravano le altre quattro città le quali furono distrutte anche loro compresi uomini, donne, vecchi, bambini, neonati, cani e gatti?? .
Non ti pare che qualcosa non torna?
Il Racconto di Sodoma e Gomorra è mitico, non che non siano esistite tali città, ma che un evento naturale. ne viene elaborato al fine di insegnare una verità rivelata, e mi ripeto di nuovo tale verità si trova in Ezechiele leggetelo.
Ciò che esisteva nel passato era la "Prostituzione sacra", ben diversa da ciò che si argomenta, inoltre non dimentichiamo che Paolo era un fariseo, dottore della Legge, e spesso lo si evince in vari suoi scritti, ma che anche lui usava ne più ne meno quella che era la tradizione ebraica, ( ad esempio la donna, gli schiavi, ecc), il fatto poi che si fosse convertito non annulla la sua formazione farisaica.
Inoltre molte citazioni neotestamentarie sono il duplicato di quelle vetero, vanno comprese non lette, ogni cosa va compresa alla luce della tradizione e della Legge, e di esempi ve ne sono moltissimi.
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Anche gli effeminati? E che colpa ne ha uno se è effeminato? Si salveranno solo i "machi", dall'aspetto virile?nello80 ha scritto:1Corinzi 6:9-10
9 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, 10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
Franco Coladarci ha scritto:Nello80
Vedi Nello, la Treccani usa il termine "Sodomia" nell'accezione comune, cioè nei rapporti tra persone delle stesso sesso, ma noi non parliamo della "TreccanI" la quale dice " secondo la tradizione biblica, Dio distrusse perché vi si praticava questo vizio. ", continua dicendo "indica ogni forma di rapporto sessuale per via anale, per cui si distingue una s. omosessuale e una s. eterosessuale.", queste affermazioni non ci dicono nulla se non si conosce la cultura dell'epoca.
Diciamo subito e lo ribadisco che il peccato di Sodoma non sono gli atti omosessuali, mi pare che avevo citato Ezechiele cap. 16 per comprendere cosa fosse in realtà il peccato, ma vedo che non si è letto, inoltre ho anche detto che le città distrutte non era Sodoma e Gomorra (che poi non c'entra nulla) ma altre tre città di quella pianura, quindi abbiamo cinque città distrutte "da Dio" perché qualche scalmanato di Sodoma voleva avere rapporti con gli "Ospiti" di Lot, e cosa c'entravano le altre quattro città le quali furono distrutte anche loro compresi uomini, donne, vecchi, bambini, neonati, cani e gatti?? .
Non ti pare che qualcosa non torna?
Il Racconto di Sodoma e Gomorra è mitico, non che non siano esistite tali città, ma che un evento naturale. ne viene elaborato al fine di insegnare una verità rivelata, e mi ripeto di nuovo tale verità si trova in Ezechiele leggetelo.
Ciò che esisteva nel passato era la "Prostituzione sacra", ben diversa da ciò che si argomenta, inoltre non dimentichiamo che Paolo era un fariseo, dottore della Legge, e spesso lo si evince in vari suoi scritti, ma che anche lui usava ne più ne meno quella che era la tradizione ebraica, ( ad esempio la donna, gli schiavi, ecc), il fatto poi che si fosse convertito non annulla la sua formazione farisaica.
Inoltre molte citazioni neotestamentarie sono il duplicato di quelle vetero, vanno comprese non lette, ogni cosa va compresa alla luce della tradizione e della Legge, e di esempi ve ne sono moltissimi.
Franco
Ho letto il capitolo 16 di Ezechiele, e credo tu ti riferissi a questo:
Una cosa non ho capito, l'atto (sessuale) omosessuale è giustificato o no alla luce delle scritture?(Ezechiele 16:49, 50) ...Ecco, questo fu l’errore di Sodoma tua sorella: Orgoglio, sufficienza di pane e la spensieratezza di essere indisturbata furono ciò che appartenne a lei e alle sue borgate dipendenti, ed essa non rafforzò la mano dell’afflitto e del povero. 50 E continuarono ad essere superbe e a compiere una cosa detestabile dinanzi a me, e infine le rimossi, proprio come vidi [che era appropriato].
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Molteplici sono i documenti emanati dalla Chiesa cattolica in merito all'omosessualità. La posizione generale attuale è espressa nella Dichiarazione circa alcune questioni di etica sessuale emanata dalla Congregazione per la dottrina della fede nel gennaio 1976, dopo aver distinto tra omosessuali la cui tendenza [...] è transitoria e omosessuali [...] di istinto innato o di costituzione patologica, giudicata incurabile, indica per questi ultimi che:
« La loro colpevolezza sarà giudicata con prudenza; ma non può essere usato alcun metodo pastorale che [...] accordi loro una giustificazione morale. Secondo l'ordine morale oggettivo, le relazioni omosessuali sono atti privi della loro regola essenziale e indispensabile[1] »
Posizione ribadita dieci anni dopo nel documento De pastorali personarum homosexualium cura (Cura pastorale delle persone omosessuali), emanato dalla stessa Congregazione per la dottrina della fede nel 1986 a firma dell'allora cardinale Joseph Ratzinger, che recita:
« Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Per questo motivo l'inclinazione stessa dev'essere considerata come oggettivamente disordinata »
(De pastorali personarum homosexualium cura, 1986, Joseph Ratzinger)
La posizione dalla Chiesa cattolica è attenta alle discriminazioni subite dal singolo omosessuale, e condanna fermamente qualsiasi atto o espressione malevola nei suoi confronti[2]; al contempo la Chiesa cattolica esprime una netta contrarietà a qualunque riconoscimento pubblico delle unioni tra persone dello stesso sesso, il che è, per alcuni critici, evidenza di omofobia ideologica nella tradizione cattolica[3][4].
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...
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beh vedi Achille, lo dovresti chiedere certo non a me, ma piuttosto alla CEI che ha tradotto così la bibbia!Achille Lorenzi ha scritto:Anche gli effeminati? E che colpa ne ha uno se è effeminato? Si salveranno solo i "machi", dall'aspetto virile?nello80 ha scritto:1Corinzi 6:9-10
9 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, 10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
del resto la TNM recita così:
9 Che cosa! Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non siate sviati. Né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né uomini tenuti per scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini, 10 né ladri, né avidi, né ubriaconi, né oltraggiatori, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
come vedi viene detto che chi ha rapporti omosessuali,non erediterà il regno di Dio alla stessa stregua di chi è fornicatore o adultero!
questo non significa che dobbiamo o possiamo giudicare noi le persone, e certamente non giustifica avere un comportamento omofobo!
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...
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ristianae, III a/b, p. 455).II – Chiesa e omosessualità. La condanna dei Padri e dei Dottori della Chiesa
Dall’opera “Chiesa e omosessualità – Le ragioni di un’immutabile condanna” (Centro Culturale Lepanto, Roma, Supp. a “Lepanto” n. 138, gen. Feb. 1995):
Sant’Agostino: “i delitti compiuti dai sodomiti devono essere condannati ovunque e sempre”
Fin dalle origini la Chiesa, facendo eco alla maledizione delle Sacre Scritture, ha condannato la pratica omosessuale per bocca dei santi Padri, scrittori ecclesiastici antichi riconosciuti come testimoni della Tradizione Divina.
Fra i primi a pronunciarsi, fu il sommo sant’Agostino (354-430), vescovo d’Ippona e Dottore della Chiesa: “I delitti che vanno contro natura, ad esempio quelli compiuti dai sodomiti, devono essere condannati e puniti ovunque e sempre. Quand’anche tutti gli uomini li commettessero, verrebbero tutti coinvolti nella stessa condanna divina: Dio infatti non ha creato gli uomini perché commettessero un tale abuso di loro stessi. Quando, mossi da una perversa passione, si profana la natura stessa che Dio ha creato, è la stessa unione che deve esistere fra Dio e noi a venire violata” (Sant’Agostino, Confessioni, c. III, p. 8).
San Gregorio Magno: “era giusto che i sodomiti perissero per mezzo del fuoco e dello zolfo”
San Gregorio I Papa (540-604) detto “Magno”, Dottore della Chiesa, ravvisa nello zolfo, che si rovesciò su Sodoma il peccato della carne degli omosessuali.
“Che lo zolfo evochi i fetori della carne, lo conferma la storia stessa della Sacra Scrittura, quando parla della pioggia di fuoco e zolfo versata su Sodoma dal Signore. Egli aveva deciso di punire in essa i crimini della carne, e il tipo stesso del suo castigo metteva in risalto l’onta di quel crimine. Perché lo zolfo emana fetore, il fuoco arde. Era quindi giusto che i Sodomiti, ardendo di desideri perversi originati dal fetore della carne, perissero ad un tempo per mezzo del fuoco e dello zolfo, affinché dal giusto castigo si rendessero conto del male compiuto sotto la spinta di un desiderio perverso” (San Gregorio Magno, Commento morale a Giobbe, XIV, 23, vol. II, p. 371).
San Giovanni Crisostomo: la passione omosessuale è diabolica
Il Padre della Chiesa che condannò con maggior frequenza l’abuso contro natura fu san Giovanni Crisostomo (344 ca.-407), Patriarca di Costantinopoli e Dottore della Chiesa, di cui riportiamo passi di un’omelia di commento all’epistola di san Paolo ai Romani:
“Le passioni sono tutte disonorevoli, perché l’anima viene più danneggiata e degradata dai peccati di quanto il corpo lo venga dalle malattie; ma la peggiore fra tutte le passioni è la bramosia fra maschi. (…) I peccati contro natura sono più difficili e meno remunerativi, tanto che non si può nemmeno affermare che essi procurino piacere, perché il vero piacere è solo quello che si accorda con la natura. Ma quando Dio ha abbandonato qualcuno, tutto è invertito! Perciò non solo le loro (degli omosessuali, n.d.r.) passioni sono sataniche, ma le loro vite sono diaboliche. (…) Perciò io ti dico che costoro sono anche peggiori degli omicidi, e che sarebbe meglio morire che vivere disonorati in questo modo. L’omicida separa solo l’anima del corpo, mentre costoro distruggono l’anima all’interno del corpo. Qualsiasi peccato tu nomini, non ne nominerai nessuno che sia uguale a questo, e se quelli che lo patiscono si accorgessero veramente di quello che sta loro accadendo, preferirebbero morire mille volte piuttosto che sottostarvi. Non c’è nulla, assolutamente nulla di più folle o dannoso di questa perversità” (San Giovanni Crisostomo, Homilia IV in Epistula Pauli ad Romanos; cfr. Patrologia Graeca, vol. 47, coll. 360-362).
San Pier Damiani: “Questo vizio supera per gravità tutti gli altri vizi…”
Durante tutto il Medioevo, ossia nel periodo di formazione della civiltà cristiana occidentale, la Chiesa non ha mai smesso di promuovere la virtù della temperanza e di rinnovare la condanna del vizio contro natura; in tal modo riuscì a ridurlo ad un fenomeno rarissimo e marginale.
Fra i santi che combatterono il vizio omosessuale nel Medioevo, uno dei più grandi fu san Pier Damiani (1007-1072), Dottore della Chiesa, riformatore dell’ordine benedittino e sommo scrittore e predicatore. Nel suo Liber Gomorhanus, scritto verso il 1051 per Papa san Leone IX, egli denuncia con grande vigore la rovina spirituale alla quale si condanna chi pratica tale vizio. (…) “Questo vizio non va affatto considerato come un vizio ordinario, perché supera per gravità tutti gli altri vizi. Esso infatti, uccide il corpo, rovina l’anima, contamina la carne, estingue la luce dell’intelletto, caccia lo Spirito Santo dal tempio dell’anima. (…)” (op. cit., in Patrologia Latina, vol. 145, coll. 159-190).
San Tommaso d’Aquino: l’omosessualità “offende Dio stesso come ordinatore della natura”
San Tommaso d’Aquino (1224-1274), il grande teologo domenicano proclamato dalla Chiesa “Dottore comune” della Cristianità, descrive nella sua eccelsa Summa Theologica l’omosessualità come il vizio contro natura più grave, equiparandolo al cannibalismo e alla bestialità.
“L’intemperanza è sommamente riprovevole, per due ragioni. Innanzitutto perché ripugna sommamente all’umana eccellenza, trattandosi di piaceri che abbiamo in comune coi bruti. (…) Secondariamente perché ripugna sommamente alla nobiltà ed al decoro, in quanto cioè nei piaceri riguardanti l’intemperanza viene offuscata la luce della ragione, dalla quale deriva tutta la nobiltà e la bellezza della virtù. (…) I vizi della carne che riguardano l’intemperanza, benché siano meno gravi quanto alla colpa, sono però più gravi quanto all’infamia. Infatti la gravità della colpa riguarda il traviamento dal fine, mentre l’infamia riguarda la turpitudine, che viene valutata soprattutto quanto all’indecenza del peccato. (…) Ma i vizi che violano la regola dell’umana natura sono ancor più riprovevoli. Essi vanno ricondotti a quel tipo di intemperanza che ne costituisce in un certo modo l’eccesso – è questo il caso di coloro che godono nel cibarsi di carne umana, o nell’accoppiamento con bestie, o in quello sodomitico” (San Tommaso d’Aquino, Summa Theologica, II-II, q. 142, a. 4).
Insomma, se l’ordine della retta ragione viene dall’uomo, invece l’ordine della natura proviene direttamente da Dio stesso. Pertanto, “nei peccati contro natura in cui viene violato l’ordine naturale, viene offeso Dio stesso in qualità di ordinatore della natura” (San Tommaso d’Aquino, Summa Theologica, II-II, q. 154, a. 12).
Santa Caterina da Siena: vizio maledetto schifato dagli stessi demoni
Anche la grande santa Caterina da Siena (1347-1380), maestra di spiritualità e Dottore della Chiesa, condannò in maniera veemente l’omosessualità.
Nel suo Dialogo della divina Provvidenza, in cui riferisce gli insegnamenti ricevuti da Gesù stesso, ella così si esprime sul vizio contro natura:
“Non solo essi hanno quell’immondezza e fragilità, alla quale siete inclinati per la vostra fragile natura (benché la ragione, quando lo vuole il libero arbitrio, faccia star quieta questa ribellione), ma quei miseri non raffrenano quella fragilità: anzi fanno peggio, commettendo il maledetto peccato contro natura. Quali ciechi e stolti, essendo offuscato il lume del loro intelletto, non conoscono il fetore e la miseria in cui sono; poiché non solo essa fa schifo a Me, che sono somma ed eterna purità (a cui è tanto abominevole, che per questo solo peccato cinque città sprofondarono per mio divino giudizio, non volendo più oltre sopportarle la mia giustizia), ma dispiace anche ai demoni, che di quei miseri si sono fatti signori. Non è che ai demoni dispiaccia il male, quasi che a loro piaccia un qualche bene, ma perché la loro natura è angelica, e perciò schiva di vedere o di stare a veder commettere quell’enorme peccato” (S. Caterina da Siena, op. cit., cap. 124).
San Bonaventura: nella notte di Natale “tutti i sodomiti morirono su tutta la terra”
Il francescano san Bonaventura (1217-1274), Dottore della Chiesa con il titolo di Doctor Seraphicus, illustrando alcuni fatti miracolosi accaduti nel momento del Santo Natale afferma che: ”Tutti i sodomiti, uomini e donne, morirono su tutta la terra, secondo quanto ricordò san Gerolamo commentando il salmo ‘È nata una luce per il giusto’, per evidenziare che Colui che stava nascendo veniva a riformare la natura e a promuovere la castità” (San Bonaventura, Sermone XXI, In Nativitate Domini, pronunciato nella chiesa di Santa Maria della Porziuncola, in Opera Omnia, vol. IX, p. 123).
San Bernardino da Siena: “la sodomia maledetta … sconvolge l’intelletto”
Fra coloro che in quell’epoca parlarono e scrissero contro il risorgere di questo vizio, il più importante è forse il francescano san Bernardino da Siena (1380-1444), celebre predicatore insigne per dottrina e per santità. Egli proclamò nella sua Predica XXXIX:
“Non è peccato al mondo che più tenga l’anima, che quello de la sodomia maledetta; il quale peccato è stato detestato sempre da tutti quelli che so’ vissuti secondo Iddio, (…) ‘La passione per delle forme indebite è prossima alla pazzia; questo vizio sconvolge l’intelletto, spezza l’animo elevato e generoso, trascina dai grandi pensieri agli infimi, rende pusillanimi, iracondi, ostinati e induriti, servilmente blandi e incapaci di tutto; inoltre, essendo l’animo agitato da insaziabile bramosia di godere, non segue la ragione ma il furore’. (…) La cagione si è perché ellino so’ accecati, e dove arebbono i pensieri loro alle cose alte e grandi, come quelle che hanno l’animo magno, gli rompe e gli fracassa e riduceli a vili cose a disutili e fracide e putride, e mai questi tali non si possono contentare. (…) Come de la gloria di Dio ne partecipa più uno che un altro, così in inferno vi so’ luoghi dove v’è più pene, e più ne sente uno che un altro. Più pena sente uno che sia vissuto con questo vizio de la sodomia che un altro, perocché questo è maggior peccato che sia” (San Bernardino da Siena, Predica XXXIX in Prediche volgari, pp. 896-897 e 915).
San Pietro Canisio: i sodomiti violano la legge naturale e divina
Nel suo celebre Catechismo, il gesuita san Pietro Canisio (1521-1597), Dottore della Chiesa, così sintetizzava l’insegnamento della Chiesa:
“Come dice la Sacra Scrittura, i sodomiti erano pessima gente e fin troppo peccatori. San Pietro e san Paolo condannano questo nefasto e turpe peccato. Difatti la Scrittura denuncia l’enormità di una tale sconcezza con queste parole: ‘Lo scandalo dei sodomiti e dei gomorrani si è moltiplicato e il loro peccato si è troppo aggravato’. Pertanto gli angeli dissero al giusto Loth, che aborriva massimamente le turpitudini dei sodomiti: ‘Abbandoniamo questa città, etc.’ (…) La Sacra Scrittura non tace le cause che spinsero i sodomiti a questo gravissimo peccato e che possono spingere anche altri. Leggiamo infatti nel libro di Ezechiele: ‘Questa fu l’iniquità di Sodoma: la superbia, la sazietà di cibo ed abbondanza di beni, e l’ozio loro e delle loro figlie; non aiutarono il povero e il bisognoso, ma insuperbirono e fecero ciò che è abominevole al mio cospetto; per questo Io la distrussi’ (Ez. 16, 49-50). Di questa turpitudine mai abbastanza esecrata sono schiavi coloro che non si vergognano di violare la legge divina e naturale” (San Pietro Canisio, Summa Doctrina Ch
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Vedo che come me non conosci il greco e allora beccati la lenzuolata di Poly che a suo tempo mi beccai io ....nello80 ha scritto:beh vedi Achille, lo dovresti chiedere certo non a me, ma piuttosto alla CEI che ha tradotto così la bibbia!Achille Lorenzi ha scritto:Anche gli effeminati? E che colpa ne ha uno se è effeminato? Si salveranno solo i "machi", dall'aspetto virile?nello80 ha scritto:1Corinzi 6:9-10
9 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, 10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
del resto la TNM recita così:
9 Che cosa! Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non siate sviati. Né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né uomini tenuti per scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini, 10 né ladri, né avidi, né ubriaconi, né oltraggiatori, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
come vedi viene detto che chi ha rapporti omosessuali,non erediterà il regno di Dio alla stessa stregua di chi è fornicatore o adultero!
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Nello80
Vedo che cominciamo a inquadrare la questione, se poi leggi tutto il capitolo 16 di Ezechiele ti è ancora più chiaro il motivo della loro distruzione, che nulla ha che fare con l'omosessualità, ma che viene preso dall'agiografo un'usanza comune che vi era tra le varie culture.
Il problema nelle scritture veterotestamentarie non era l'aver rapporti con lo stesso sesso ( hai mai riflettuto del perché negli atti omosessuali non si parla mai della donna?), ma dell'atteggiamento dell'uomo in tali rapporti, per la cultura ebraica è l'uomo che "genera", la donna partorisce semplicemente, in sostanza la donna non è partecipe alla trasmissione della vita, l'uomo quindi doveva relazionarsi con il suo generare, non poteva assumere la posizione della donna, venendo meno al suo compito insito nella sua "natura" (attenzione alle virgolette).
La condanna non è verso chi ha rapporti con un'altro maschio, ma, al maschio che in modo passivo si posiziona allo stesso livello della donna, degradando il suo ruolo di generatore di vita.
L'uso del sesso, o l'uso dell'atto omosessuale era anche un mezzo per assoggettare la dignità dello sconfitto (guerra), o di possesso (schiavi), tale atto non era sempre un soddisfacimento del proprio desiderio ma un modus operandi.
La Chiesa fa un'applicazione teologica, e, se pur condannando l'atto, salvaguarda la dignità della persona condannando qualsiasi atto discriminatorio verso la persona stessa.
Il fatto che hai citato qualche personaggio cattolico, stai sbagliando, perché tu mi vuoi trasferire un pensiero del medioevo ai giorni nostri, non lo puoi fare, inoltre ciò che dicono è solo un loro punto di vista, e tale rimane.
Franco
Vedo che cominciamo a inquadrare la questione, se poi leggi tutto il capitolo 16 di Ezechiele ti è ancora più chiaro il motivo della loro distruzione, che nulla ha che fare con l'omosessualità, ma che viene preso dall'agiografo un'usanza comune che vi era tra le varie culture.
Il problema nelle scritture veterotestamentarie non era l'aver rapporti con lo stesso sesso ( hai mai riflettuto del perché negli atti omosessuali non si parla mai della donna?), ma dell'atteggiamento dell'uomo in tali rapporti, per la cultura ebraica è l'uomo che "genera", la donna partorisce semplicemente, in sostanza la donna non è partecipe alla trasmissione della vita, l'uomo quindi doveva relazionarsi con il suo generare, non poteva assumere la posizione della donna, venendo meno al suo compito insito nella sua "natura" (attenzione alle virgolette).
La condanna non è verso chi ha rapporti con un'altro maschio, ma, al maschio che in modo passivo si posiziona allo stesso livello della donna, degradando il suo ruolo di generatore di vita.
L'uso del sesso, o l'uso dell'atto omosessuale era anche un mezzo per assoggettare la dignità dello sconfitto (guerra), o di possesso (schiavi), tale atto non era sempre un soddisfacimento del proprio desiderio ma un modus operandi.
La Chiesa fa un'applicazione teologica, e, se pur condannando l'atto, salvaguarda la dignità della persona condannando qualsiasi atto discriminatorio verso la persona stessa.
Il fatto che hai citato qualche personaggio cattolico, stai sbagliando, perché tu mi vuoi trasferire un pensiero del medioevo ai giorni nostri, non lo puoi fare, inoltre ciò che dicono è solo un loro punto di vista, e tale rimane.
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )
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SI: SOLO AGABO...
...Achille Lorenzi ha scritto:Anche gli effeminati? E che colpa ne ha uno se è effeminato? Si salveranno solo i "machi", dall'aspetto virile?nello80 ha scritto:1Corinzi 6:9-10
9 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, 10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
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LIDIA SEI UN MITO!!!!!!!!!!!
Mi sto scompisciando....
Per ray
Per quello che mi riguarda la bibbia almeno su questo aspetto è chiarissima:
Chi pratica: la fornicazione, l'adulterio, l'avidita, e rapporti sessuali contro natura (uomo/uomo, donna/donna), non erediterà il regno di Dio.
Questo è il pensiero allo stato pragmatico puro.
La retorica e la filosofia è tutta un'altra cosa, che a me non interessa!
Io non giudico e non condanno nessuno.
Ma vi chiedo perchè la CC allora non inizia anche a sposare le coppie omosessuali?
La chiesa CC è furba, e si guarda bene ad esprimere la sua reale posizione, che non è poi tanto diversa da quello che sto dicendo io!
Per quello che mi riguarda la bibbia almeno su questo aspetto è chiarissima:
Chi pratica: la fornicazione, l'adulterio, l'avidita, e rapporti sessuali contro natura (uomo/uomo, donna/donna), non erediterà il regno di Dio.
Questo è il pensiero allo stato pragmatico puro.
La retorica e la filosofia è tutta un'altra cosa, che a me non interessa!
Io non giudico e non condanno nessuno.
Ma vi chiedo perchè la CC allora non inizia anche a sposare le coppie omosessuali?
La chiesa CC è furba, e si guarda bene ad esprimere la sua reale posizione, che non è poi tanto diversa da quello che sto dicendo io!
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...
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Lidia ha scritto:
SI SOLO AGAPO
Nel senso che ci manca solo Agapo e poi stiamo apposto?
SI SOLO AGAPO
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nello80:
Ma non è che la TNM renda il passo in maniera molto più chiara:
Se si capisce chi sono, si può anche capire di chi stava parlando Paolo. Tu come intendi questo passo?
Achille
Tu hai usato questa versione, per cui ho chiesto a te se anche gli effeminati (che non sono necessariamente omosessuali) non si salveranno.Beh vedi Achille, lo dovresti chiedere certo non a me, ma piuttosto alla CEI che ha tradotto così la bibbia!
Ma non è che la TNM renda il passo in maniera molto più chiara:
Chi sarebbero costoro, "uomini tenuti per scopi non naturali"?9 Che cosa! Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non siate sviati. Né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né uomini tenuti per scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini, 10 né ladri, né avidi, né ubriaconi, né oltraggiatori, né rapaci erediteranno il regno di Dio.
Se si capisce chi sono, si può anche capire di chi stava parlando Paolo. Tu come intendi questo passo?
Ma qui Paolo si riferisce a chi ha dei comportamenti omosessuali (o omoerotici), oppure sta parlando di persone che hanno un'inclinazione omosessuale?; parla di quello che era comune al suo tempo, e cioè che degli eterosessuali maschi avessero dei rapporti con uomini o ragazzi (o schiavi, come accadeva spesso); oppure stava parlando dell'omosessualità come inclinazione sessuale innata e non frutto di una scelta?come vedi viene detto che chi ha rapporti omosessuali,non erediterà il regno di Dio alla stessa stregua di chi è fornicatore o adultero!
Per non cadere nell'omofobia, cosa molto facile, bisognerebbe prima di tutto capire di che cosa si sta parlando. Usare dei passi biblici per condannare delle persone che non hanno scelto di essere quello che sono, pretendendo che rinuncino ad essere se stesse, è come usare i passi biblici dove si parla in maniera positiva della schiavitù per legittimare tale barbarie, come del resto facevano gli schiavisti qualche secolo fa.questo non significa che dobbiamo o possiamo giudicare noi le persone, e certamente non giustifica avere un comportamento omofobo!
Achille
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Nello80
dice
Noi abbiamo il "Decalogo", nel 6° comandamento è scritto " Non Commettere Adulterio"
C'è però un piccolo problema da risolvere, l'ebreo era poligamo, poteva avere le mogli che voleva, così dicasi per le concubine, egli non aveva il problema della donna, ne poteva avere quelle che voleva, allora dimmi, in che modo bisogna interpretare questa scrittura, tenendo conto anche che era facile liberarsi dalla moglie dandole un certificato di divorzio e mandarla via?
Ancora, nel caso neotestamentario.
Gesù disse all'adultera "Neanche io ti condanno, vai e, non peccare più"
Gesù disse ad un'altra donna ma che era una prostituta (avendogli lavato i piedi con olio profumato, ecc) " Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace».
La domanda è
Come mai ad una donna che per una volta che ha peccato Gesù gli disse di "non peccare più"
All'altra donna un prostituta e peccatrice di professione Gesù gli disse " Vai in pace"
Perché non disse anche alla peccatrice di non peccare più?
Come vedi Nello la scrittura non è poi tanto chiara come pensi che sia.
Franco
dice
Se le cose ti sono così chiare ti pongo allora due domande, a cui dovrai rispondere.Chi pratica: la fornicazione, l'adulterio, l'avidita, e rapporti sessuali contro natura (uomo/uomo, donna/donna), non erediterà il regno di Dio.
Noi abbiamo il "Decalogo", nel 6° comandamento è scritto " Non Commettere Adulterio"
C'è però un piccolo problema da risolvere, l'ebreo era poligamo, poteva avere le mogli che voleva, così dicasi per le concubine, egli non aveva il problema della donna, ne poteva avere quelle che voleva, allora dimmi, in che modo bisogna interpretare questa scrittura, tenendo conto anche che era facile liberarsi dalla moglie dandole un certificato di divorzio e mandarla via?
Ancora, nel caso neotestamentario.
Gesù disse all'adultera "Neanche io ti condanno, vai e, non peccare più"
Gesù disse ad un'altra donna ma che era una prostituta (avendogli lavato i piedi con olio profumato, ecc) " Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace».
La domanda è
Come mai ad una donna che per una volta che ha peccato Gesù gli disse di "non peccare più"
All'altra donna un prostituta e peccatrice di professione Gesù gli disse " Vai in pace"
Perché non disse anche alla peccatrice di non peccare più?
Come vedi Nello la scrittura non è poi tanto chiara come pensi che sia.
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )
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Posso rispondere io? :-)Franco Coladarci ha scritto:Noi abbiamo il "Decalogo", nel 6° comandamento è scritto " Non Commettere Adulterio"
C'è però un piccolo problema da risolvere, l'ebreo era poligamo, poteva avere le mogli che voleva, così dicasi per le concubine, egli non aveva il problema della donna, ne poteva avere quelle che voleva, allora dimmi, in che modo bisogna interpretare questa scrittura, tenendo conto anche che era facile liberarsi dalla moglie dandole un certificato di divorzio e mandarla via?
Si commetteva adulterio solo quando si andava con la moglie o la concubina di un altro.
Se invece si andava con una donna "libera", anche se era una prostituta, ciò non era considerato adulterio.
L'importante è che la donna non fosse "proprietà" di qualcuno.
L'"adulterio" era considerato come un furto. Infatti, sempre nel Decalogo, si mette la moglie fra le "cose" da non desiderare o concupire:
«Non concupire la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo» (Esodo 20:17).
Prima si mette la casa, poi la moglie, e nell'ordine le altre cose, per ultimo l'asino.
Tutto questo valeva naturalmente per l'uomo.
La donna, anche non sposata, non aveva questi "diritti".
Basta leggere quello che accadde a Giuda che ebbe rapporti con sua nuora: lei doveva essere bruciata, mentre lui rimase senza alcuna punizione, cosa considerata del tutto normale (Genesi cap. 38).
Achille
Prima ho postato questa domanda:
Perchè non rispondete prima a questa invece di farne altre?
Per una questione di "correttezza "cronologica"!
Ma vi chiedo perchè la CC allora non inizia anche a sposare le coppie omosessuali
Perchè non rispondete prima a questa invece di farne altre?
Per una questione di "correttezza "cronologica"!
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...
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