Natale

Un'analisi delle pubblicazioni passate e presenti dei TdG

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Vittorino
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Natale

Messaggio da Vittorino »

Nel numero della "Torre di Guardia" del 1 dicembre 2014, a p. 11 troviamo, come mi sembra tutti gli anni, l'inevitabile articolo sul Natale.
In esso si ricordano le origini pagane di detta festività e delle cerimonie, usi e abitudini ad essa collegate.
In particolare, vengono presentate due citazioni:
- «Un'opera afferma che "i primi cristiani rifiutarono di riservare un giorno alla nascita di Gesù" perchè volevano "separarsi da qualsiasi pratica pagana" (The Christian Book of Why). Fatto degno di nota, la Bibbia non lascia intendere che Gesù abbia mai celebrato il suo compleanno nè quello di qualcun altro, mentre dice chiaramente che comandò ai suoi seguaci di commemorare la sua morte (Luca 22:19).»
- «In secondo luogo, molti studiosi ritengono che la maggior parte delle tradizioni natalizie affondino le loro radici in usanze non cristiane e pagane. Queste includono Babbo Natale, il vischio, l'albero di Natale, lo scambio di regali, le candele accese, il ceppo di Natale, le ghirlande decorative e i canti di Natale. A proposito di alcune di queste usanze un libro osserva: "Quando diamo o riceviamo regali di Natale e appendiamo ghirlande verdi nelle nostre case e nelle chiese, quanti di noi sono consapevoli che stanno verosimilmente osservando delle usanze pagane?"» (The Externals of the Catholic Church)
Non possiamo che essere d'accordo, sia sulla prima che sulla seconda citazione, ma occorre forse aggiungere qualche riflessione, in quanto nessuno ha mai negato che tutto ciò che rappresenta la società attuale, sia nelle manifestazioni civili, che religiose, trovi le sue radici in antiche società, spesso pagane.
Per portare qualche piccolo esempio a tutti noto, della creazione del mondo e dell'uomo, si parla negli antichi testi Mesopotamici, così come la Sapienza Biblica ha punti di contatto anche con la Sapienza Egizia, per non parlare della Legislazione con punti in comune con quella dell'Antico Oriente (Hammurabi, ecc.). Anche lo stesso Battesimo affonda le sue radici in antiche civiltà, da sempre ci si purifica bagnandosi e riti simili li ritroviamo fra gli Egizi e fra tutti i popoli del Medio Oriente.
Se paradossalmente dovessimo di colpo fare a meno di praticare tutto ciò che ha radici pagane, la società moderna sarebbe completamente paralizzata non potendo, ad esempio, nemmeno nominare i giorni della settimana che inneggiano rispettivamente alla Luna, a Marte, ecc. Lascio al Forum la possibilità di citare altri esempi. Su quali basi, dunque, proibire alcune cose ed altre no?
Ad ogni modo, per un'ulteriore riflessione, mi servirò dello stesso libro: "The Externals of the Catholic Church", aggiungendo però l'autore, l'anno e il numero della pagina, dati completamente assenti nell'articolo della Torre di Guardia. L'autore è il Reverendo Cattolico John F. Sullivan, 1951 e, nella Prefazione, il libro viene così presentato a p. v: "L'intenzione originale dell'autore di The Externals of the Catholic Church è stata quella di mettere insieme in una forma accessibile una massa di informazioni reperibile solo da molteplici fonti sparse ovunque. Il libro è stato principalmente scritto per un lettore Cattolico laico così che, senza sottoporsi ad estenuanti studi, possa essere in grado di acquisire una soddisfacente conoscenza della storia e del significato delle visibili caratteristiche della sua religione". (traduzione mia)
Nel suo libro l'autore parla di tutti gli aspetti della Chiesa Cattolica e, in particolare, del Natale, alle pagg. 203-208, con obiettività e precisione. Chiunque può trovare il testo inglese in rete.
Per quanto riguarda la festività del Natale, a p. 204 scrive: "Quando osserviamo come tale grande festività venga unanimemente osservata oggigiorno, è sorprendente apprendere che probabilmente nei primi tre secoli non era assolutamente osservata, e che venne gradualmente alla luce nel quarto. Chiunque potrebbe pensare che l'anniversario di un tale grandioso evento come la nascita del Figlio di Dio, avrebbe dovuto rappresentare un giorno di gioia religiosa nei primi anni della Chiesa; ma è chiaro che le cose non stanno così. Non troviamo nessun riscontro di questo avvenimento nei più antichi elenchi delle festività cristiane. Nei primi secoli veniva data maggiore importanza all'Epifania, l'inizio della manifestazione di nostro Signore nel mondo; e la commemorazione della sua nascita, ammesso che venisse osservata, veniva in quel periodo inserita in tale festività". (traduzione mia)
A questo punto sorge spontanea una domanda: sulla base di quanto scrive l'autore del libro da essi stessi citato, i TdG danno una qualche particolare importanza alla festa dell'Epifania? Io non ne sono a conoscenza.
Lo stesso libro dimostra che la Chiesa Cattolica non ha mai nascosto ciò che altre correnti religiose presentano oggi come una novità, ma ha dato ampie delucidazioni in merito, spiegandone anche i motivi e le modalità che hanno portato a determinate decisioni.
Per le credenziali dell'autore del libro: The Christian Book of Why: Dr. John McCollister, invito ad una semplice ricerca in rete.
In allegato l'intera pagina 11 della Torre di Guardia del 1 dicembre 2014.
Torre di Guardia 1-12-2014 p. 11.jpg
Torre di Guardia 1-12-2014 p. 11.jpg (239.73 KiB) Visto 2612 volte
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Achille
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Messaggio da Achille »

Vittorino ha scritto:Ad ogni modo, per un'ulteriore riflessione, mi servirò dello stesso libro: "The Externals of the Catholic Church", aggiungendo però l'autore, l'anno e il numero della pagina, dati completamente assenti nell'articolo della Torre di Guardia. L'autore è il Reverendo Cattolico John F. Sullivan, 1951 e, nella Prefazione, il libro viene così presentato a p. v: "L'intenzione originale dell'autore di The Externals of the Catholic Church è stata quella di mettere insieme in una forma accessibile una massa di informazioni reperibile solo da molteplici fonti sparse ovunque. Il libro è stato principalmente scritto per un lettore Cattolico laico così che, senza sottoporsi ad estenuanti studi, possa essere in grado di acquisire una soddisfacente conoscenza della storia e del significato delle visibili caratteristiche della sua religione". (traduzione mia)
Nel suo libro l'autore parla di tutti gli aspetti della Chiesa Cattolica e, in particolare, del Natale, alle pagg. 203-208, con obiettività e precisione. Chiunque può trovare il testo inglese in rete.
Per quanto riguarda la festività del Natale, a p. 204 scrive: "Quando osserviamo come tale grande festività venga unanimemente osservata oggigiorno, è sorprendente apprendere che probabilmente nei primi tre secoli non era assolutamente osservata, e che venne gradualmente alla luce nel quarto. Chiunque potrebbe pensare che l'anniversario di un tale grandioso evento come la nascita del Figlio di Dio, avrebbe dovuto rappresentare un giorno di gioia religiosa nei primi anni della Chiesa; ma è chiaro che le cose non stanno così. Non troviamo nessun riscontro di questo avvenimento nei più antichi elenchi delle festività cristiane. Nei primi secoli veniva data maggiore importanza all'Epifania, l'inizio della manifestazione di nostro Signore nel mondo; e la commemorazione della sua nascita, ammesso che venisse osservata, veniva in quel periodo inserita in tale festività". (traduzione mia)
A questo punto sorge spontanea una domanda: sulla base di quanto scrive l'autore del libro da essi stessi citato, i TdG danno una qualche particolare importanza alla festa dell'Epifania? Io non ne sono a conoscenza.
Per i TdG anche l'Epifania è una festa pagana.

Questo autore non esclude tassativamente comunque che la festa della nascita di Gesù venisse osservata. Ho sottolineato dei punti in cui lascia aperta questa possibilità

Come è noto, fino al 1926 anche i TdG festeggiavano il Natale: http://www.infotdgeova.it/dottrine/feste.php" onclick="window.open(this.href);return false;

- "È del tutto senza importanza il giorno in cui il Natale è celebrato; noi possiamo giustamente celebrarlo" - WT del 15/12/1903; cliccare qui per visualizzare l'articolo originale (formato jpg, 106 kb).
- «Anche se il giorno di Natale non è realmente l'anniversario della nascita di nostro Signore... Poiché la celebrazione della nascita di nostro Signore non è materia di decreto divino, ossia di comando, ma semplicemente un segno di rispetto per Lui, non è necessario cavillare sulla data. Possiamo quindi unirci al mondo civilizzato celebrando questo grande avvenimento nel giorno in cui la maggioranza lo celebra, il giorno di Natale» - WT del 1/12/1904.
- «Non è molto importante che il 25 dicembre non sia l'anniversario della nascita del nostro Signore, o che egli sia nato in effetti verso il 25 dicembre. Un giorno vale l'altro se si tratta di commemorare la nascita nella carne di nostro Signore» - WT del 15/12/1908.
- «Questo evento [il Natale] è così importante che è sempre appropriato richiamarlo alla mente dei credenti, indipendentemente dalla data» - WT del 15/12/1926, p.371, § 3.
- «Caro [Fratello Russell], ... augurandoti un Buon Natale e un felice e vantaggioso nuovo anno, con molto amore cristiano...» - WT del 1° febbraio 1903, pag. 51.
Come doni per il Natale veniva suggerita l'offerta degli "Studi sulle Scritture", i volumi scritti da C.T. Russell - WT 15/11/1907.
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Gianni27
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Una cosa e' certa Dio celebro' la nascita di suo Figlio Gesu'

Messaggio da Gianni27 »

Achille Lorenzi ha scritto:
Vittorino ha scritto:Ad ogni modo, per un'ulteriore riflessione, mi servirò dello stesso libro: "The Externals of the Catholic Church", aggiungendo però l'autore, l'anno e il numero della pagina, dati completamente assenti nell'articolo della Torre di Guardia. L'autore è il Reverendo Cattolico John F. Sullivan, 1951 e, nella Prefazione, il libro viene così presentato a p. v: "L'intenzione originale dell'autore di The Externals of the Catholic Church è stata quella di mettere insieme in una forma accessibile una massa di informazioni reperibile solo da molteplici fonti sparse ovunque. Il libro è stato principalmente scritto per un lettore Cattolico laico così che, senza sottoporsi ad estenuanti studi, possa essere in grado di acquisire una soddisfacente conoscenza della storia e del significato delle visibili caratteristiche della sua religione". (traduzione mia)
Nel suo libro l'autore parla di tutti gli aspetti della Chiesa Cattolica e, in particolare, del Natale, alle pagg. 203-208, con obiettività e precisione. Chiunque può trovare il testo inglese in rete.
Per quanto riguarda la festività del Natale, a p. 204 scrive: "Quando osserviamo come tale grande festività venga unanimemente osservata oggigiorno, è sorprendente apprendere che probabilmente nei primi tre secoli non era assolutamente osservata, e che venne gradualmente alla luce nel quarto. Chiunque potrebbe pensare che l'anniversario di un tale grandioso evento come la nascita del Figlio di Dio, avrebbe dovuto rappresentare un giorno di gioia religiosa nei primi anni della Chiesa; ma è chiaro che le cose non stanno così. Non troviamo nessun riscontro di questo avvenimento nei più antichi elenchi delle festività cristiane. Nei primi secoli veniva data maggiore importanza all'Epifania, l'inizio della manifestazione di nostro Signore nel mondo; e la commemorazione della sua nascita, ammesso che venisse osservata, veniva in quel periodo inserita in tale festività". (traduzione mia)
A questo punto sorge spontanea una domanda: sulla base di quanto scrive l'autore del libro da essi stessi citato, i TdG danno una qualche particolare importanza alla festa dell'Epifania? Io non ne sono a conoscenza.
Per i TdG anche l'Epifania è una festa pagana.

Questo autore non esclude tassativamente comunque che la festa della nascita di Gesù venisse osservata. Ho sottolineato dei punti in cui lascia aperta questa possibilità

Come è noto, fino al 1926 anche i TdG festeggiavano il Natale: http://www.infotdgeova.it/dottrine/feste.php" onclick="window.open(this.href);return false;

- "È del tutto senza importanza il giorno in cui il Natale è celebrato; noi possiamo giustamente celebrarlo" - WT del 15/12/1903; cliccare qui per visualizzare l'articolo originale (formato jpg, 106 kb).
- «Anche se il giorno di Natale non è realmente l'anniversario della nascita di nostro Signore... Poiché la celebrazione della nascita di nostro Signore non è materia di decreto divino, ossia di comando, ma semplicemente un segno di rispetto per Lui, non è necessario cavillare sulla data. Possiamo quindi unirci al mondo civilizzato celebrando questo grande avvenimento nel giorno in cui la maggioranza lo celebra, il giorno di Natale» - WT del 1/12/1904.
- «Non è molto importante che il 25 dicembre non sia l'anniversario della nascita del nostro Signore, o che egli sia nato in effetti verso il 25 dicembre. Un giorno vale l'altro se si tratta di commemorare la nascita nella carne di nostro Signore» - WT del 15/12/1908.
- «Questo evento [il Natale] è così importante che è sempre appropriato richiamarlo alla mente dei credenti, indipendentemente dalla data» - WT del 15/12/1926, p.371, § 3.
- «Caro [Fratello Russell], ... augurandoti un Buon Natale e un felice e vantaggioso nuovo anno, con molto amore cristiano...» - WT del 1° febbraio 1903, pag. 51.
Come doni per il Natale veniva suggerita l'offerta degli "Studi sulle Scritture", i volumi scritti da C.T. Russell - WT 15/11/1907.
Dio manda i suoi angeli a celebrare la nascita del Cristo
10 E l'angelo disse loro: Non temete, perché ecco, vi reco il buon annunzio di una grande allegrezza che tutto il popolo avrà: 11 Oggi, nella città di Davide, v'è nato un salvatore, che è Cristo, il Signore. 12 E questo vi servirà di segno: troverete un bambino fasciato e coricato in una mangiatoia. 13 E ad un tratto vi fu con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Iddio e diceva: 14 Gloria a Dio ne' luoghi altissimi, pace in terra fra gli uomini ch'Egli gradisce! 15 E avvenne che quando gli angeli se ne furono andati da loro verso il cielo, i pastori presero a dire tra loro: Passiamo fino a Betleem e vediamo questo che è avvenuto, e che il Signore ci ha fatto sapere. Luca 2:10-14
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

Achille Lorenzi ha scritto:
Vittorino ha scritto:Ad ogni modo, per un'ulteriore riflessione, mi servirò dello stesso libro: "The Externals of the Catholic Church", aggiungendo però l'autore, l'anno e il numero della pagina, dati completamente assenti nell'articolo della Torre di Guardia. L'autore è il Reverendo Cattolico John F. Sullivan, 1951 e, nella Prefazione, il libro viene così presentato a p. v: "L'intenzione originale dell'autore di The Externals of the Catholic Church è stata quella di mettere insieme in una forma accessibile una massa di informazioni reperibile solo da molteplici fonti sparse ovunque. Il libro è stato principalmente scritto per un lettore Cattolico laico così che, senza sottoporsi ad estenuanti studi, possa essere in grado di acquisire una soddisfacente conoscenza della storia e del significato delle visibili caratteristiche della sua religione". (traduzione mia)
Nel suo libro l'autore parla di tutti gli aspetti della Chiesa Cattolica e, in particolare, del Natale, alle pagg. 203-208, con obiettività e precisione. Chiunque può trovare il testo inglese in rete.
Per quanto riguarda la festività del Natale, a p. 204 scrive: "Quando osserviamo come tale grande festività venga unanimemente osservata oggigiorno, è sorprendente apprendere che probabilmente nei primi tre secoli non era assolutamente osservata, e che venne gradualmente alla luce nel quarto. Chiunque potrebbe pensare che l'anniversario di un tale grandioso evento come la nascita del Figlio di Dio, avrebbe dovuto rappresentare un giorno di gioia religiosa nei primi anni della Chiesa; ma è chiaro che le cose non stanno così. Non troviamo nessun riscontro di questo avvenimento nei più antichi elenchi delle festività cristiane. Nei primi secoli veniva data maggiore importanza all'Epifania, l'inizio della manifestazione di nostro Signore nel mondo; e la commemorazione della sua nascita, ammesso che venisse osservata, veniva in quel periodo inserita in tale festività". (traduzione mia)
A questo punto sorge spontanea una domanda: sulla base di quanto scrive l'autore del libro da essi stessi citato, i TdG danno una qualche particolare importanza alla festa dell'Epifania? Io non ne sono a conoscenza.
Per i TdG anche l'Epifania è una festa pagana.

Questo autore non esclude tassativamente comunque che la festa della nascita di Gesù venisse osservata. Ho sottolineato dei punti in cui lascia aperta questa possibilità

Come è noto, fino al 1926 anche i TdG festeggiavano il Natale: http://www.infotdgeova.it/dottrine/feste.php" onclick="window.open(this.href);return false;

- "È del tutto senza importanza il giorno in cui il Natale è celebrato; noi possiamo giustamente celebrarlo" - WT del 15/12/1903; cliccare qui per visualizzare l'articolo originale (formato jpg, 106 kb).
- «Anche se il giorno di Natale non è realmente l'anniversario della nascita di nostro Signore... Poiché la celebrazione della nascita di nostro Signore non è materia di decreto divino, ossia di comando, ma semplicemente un segno di rispetto per Lui, non è necessario cavillare sulla data. Possiamo quindi unirci al mondo civilizzato celebrando questo grande avvenimento nel giorno in cui la maggioranza lo celebra, il giorno di Natale» - WT del 1/12/1904.
- «Non è molto importante che il 25 dicembre non sia l'anniversario della nascita del nostro Signore, o che egli sia nato in effetti verso il 25 dicembre. Un giorno vale l'altro se si tratta di commemorare la nascita nella carne di nostro Signore» - WT del 15/12/1908.
- «Questo evento [il Natale] è così importante che è sempre appropriato richiamarlo alla mente dei credenti, indipendentemente dalla data» - WT del 15/12/1926, p.371, § 3.
- «Caro [Fratello Russell], ... augurandoti un Buon Natale e un felice e vantaggioso nuovo anno, con molto amore cristiano...» - WT del 1° febbraio 1903, pag. 51.
Come doni per il Natale veniva suggerita l'offerta degli "Studi sulle Scritture", i volumi scritti da C.T. Russell - WT 15/11/1907.
Se l'autore citato dagli stessi TdG asserisce che i primi Cristiani festeggiavano l'Epifania, su quali basi viene considerata una festa pagana?
O consideriamo l'autore citato affidabile in tutto, o è meglio non citarlo per niente.
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cercaverità
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Messaggio da cercaverità »

Scusate, ma non potrebbe essere che i cristiani allontanadosi sempre più dall'ebraismo abbiano sostituito la festa dei lumi o Hanukkah che cade il 25 di kislev che corrisponde circa a novembre-dicembre? Tale festa non è istituita biblicamente come quella del Purim e Gesù o altri non mi risulta che abbiano contestato l'istituzione di queste feste. La chiesa di conseguenza deve avere l'autorità di istituire nuove feste religiose. Il Natale ingloba sia la festa dei lumi, che secondo me i primi giudei cristiani continuavano a festeggiare, sia feste pagane dando un nuovo significato come la nascita del Salvatore. Tra l'altro tale festa trae spunto, come i Purim, da un fatto biblico festeggiato da Dio come ha ricordato Gianno27 :cinque:
10 E l'angelo disse loro: Non temete, perché ecco, vi reco il buon annunzio di una grande allegrezza che tutto il popolo avrà: 11 Oggi, nella città di Davide, v'è nato un salvatore, che è Cristo, il Signore. 12 E questo vi servirà di segno: troverete un bambino fasciato e coricato in una mangiatoia. 13 E ad un tratto vi fu con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Iddio e diceva: 14 Gloria a Dio ne' luoghi altissimi, pace in terra fra gli uomini ch'Egli gradisce! 15 E avvenne che quando gli angeli se ne furono andati da loro verso il cielo, i pastori presero a dire tra loro: Passiamo fino a Betleem e vediamo questo che è avvenuto, e che il Signore ci ha fatto sapere. Luca 2:10-14
Se non è festeggiare questo...

E poi sti TDG sembrano quei tipi che quando vedono gli altri divertirsi per qualcosa brontolano tra loro .
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Dt 18:21,22 Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta? Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione: di lui non devi aver paura.

Mai discutere con un TDG, ti trascina al suo livello e ti frega con l'esperienza : Wilde
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

I discorsi dei tdG sul Natale sono tutti imprecisi o irrilevanti.

1)Non è vero che il Natale è stato piazzato il 25 dicembre per soppiantare la festa pagana del Sol Invictus, si tratta di una teoria poco aggiornata bibliograficamente. A livello di attestazione sappiamo che i cristiani proposero il 25 dicembre come data PRIMA di qualsiasi fonte pagana in nostro possesso che ci parli della festa del Sol Invictus il 25 dicembre. Se dunque c'è stato un tentativo di copiare i "concorrenti" per rubare loro del mercato, stando ai documenti è più probabile che siano stati i pagani a ricalcare una festa cristiana che non viceversa. Il Natale pare essere stato piazzato da alcuni cristiani in 25 dicembre in base a calcoli interni al Nuovo Testamento. Che questi calcoli siano errati o meno è irrilevante ovviamente, il punto è che non pare sia stata loro intenzione copiare feste pagane o sovrapporvisi.

2)Non è vero che molte usanze natalizie solitamente citate come di "origine pagana" lo siano davvero. Si fa solitamente risalire l'albero di Natale al cosiddetto "ceppo di Yule", quindi a culti arborei celtici, ma questa idea è tramontata perché basata su comparativismo selvaggio e citazioni di seconda mano non documentate nelle fonti antiche. Più probabile la teoria che l'albero di Natale discenda da "sacre rappresentazioni" del Nord europa fatte sui sagrati delle chiese (una forma primitiva di teatro religioso) in cui, rappresentando la storia della salvezza, il pino dotato di palline rosse rappresentava l'albero con le mele del giardino dell'Eden, cioè il peccato che Cristo riscattò. Anche Babbo Natale non è pagano ma viene dal culto di San Nicola, in particolare dalla sua variante del Nord Europa.

3)Se anche queste usanze fossero pagane, sarebbe irrilevante. Non conta che origine abbia un'usanza ma che senso abbia oggi. Anche i TdG in alcune riviste lo ammettono. Altrimenti non si potrebbe più fare nulla. Ad esempio noi diamo per scontato cose come il "teatro", che ci paiono naturalissime, ma invece sono invenzioni culturali e cultuali. Il teatro ad esempio nasce come istituzione rituale associata alle feste di Dioniso, ed infatti la parola "tragedia" viene dal nome greco dall'animale che veniva sacrificato dal dio. Ma i TdG vanno a teatro a vedere tragedie o hanno paura di star rendendo culto a Dioniso?

4)E' irrilevante se i primi cristiani celebrassero il Natale. Se è per questo non avevano neppure il Nuovo Testamento, ma non credo che ai TdG faccia problema accettarlo. Il problema non è che cosa facessero i cristiani nel I secolo, ma che cosa sia giusto fare. E, come dicevano giustamente quelle vecchie Torre di Guardia: " Poiché la celebrazione della nascita di nostro Signore non è materia di decreto divino, ossia di comando, ma semplicemente un segno di rispetto per Lui, non è necessario cavillare sulla data. Possiamo quindi unirci al mondo civilizzato celebrando questo grande avvenimento nel giorno in cui la maggioranza lo celebra, il giorno di Natale» - WT del 1/12/1904.

Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

[quote="Vittorino]Se l'autore citato dagli stessi TdG asserisce che i primi Cristiani festeggiavano l'Epifania, su quali basi viene considerata una festa pagana?
O consideriamo l'autore citato affidabile in tutto, o è meglio non citarlo per niente.
:strettamano:[/quote]

Nelle loro pubblicazioni, sono gli stessi TdG ad affermare che le citazioni debbano rispettare esattamente il pensiero dell'autore.
Ecco, fra i tanti, alcuni esempi:
“L’Organizzazione dei Testimoni di Geova è fondata sulla verità. Il nostro desiderio dovrebbe essere di dire la verità e di essere sempre rigorosamente esatti in tutti i dettagli. Questo dovrebbe essere il caso non solo delle dottrine, ma anche delle citazioni, delle informazioni che presentiamo su altre persone, dei dati scientifici e delle notizie di attualità”. (Manuale per la scuola del ministero teocratico, 1971, pag. 110).
“Ogni evidenza deve essere usata onestamente. Non togliete una citazione dal contesto. Accertatevi che ciò che volete dire sia esattamente ciò che l’autorità citata voleva dire”. (Manuale per la Scuola di Ministero Teocratico, p. 155, §11).
:strettamano:
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

polymetis ha scritto:I discorsi dei tdG sul Natale sono tutti imprecisi o irrilevanti.

1)Non è vero che il Natale è stato piazzato il 25 dicembre per soppiantare la festa pagana del Sol Invictus, si tratta di una teoria poco aggiornata bibliograficamente. A livello di attestazione sappiamo che i cristiani proposero il 25 dicembre come data PRIMA di qualsiasi fonte pagana in nostro possesso che ci parli della festa del Sol Invictus il 25 dicembre. Se dunque c'è stato un tentativo di copiare i "concorrenti" per rubare loro del mercato, stando ai documenti è più probabile che siano stati i pagani a ricalcare una festa cristiana che non viceversa. Il Natale pare essere stato piazzato da alcuni cristiani in 25 dicembre in base a calcoli interni al Nuovo Testamento. Che questi calcoli siano errati o meno è irrilevante ovviamente, il punto è che non pare sia stata loro intenzione copiare feste pagane o sovrapporvisi.

2)Non è vero che molte usanze natalizie solitamente citate come di "origine pagana" lo siano davvero. Si fa solitamente risalire l'albero di Natale al cosiddetto "ceppo di Yule", quindi a culti arborei celtici, ma questa idea è tramontata perché basata su comparativismo selvaggio e citazioni di seconda mano non documentate nelle fonti antiche. Più probabile la teoria che l'albero di Natale discenda da "sacre rappresentazioni" del Nord europa fatte sui sagrati delle chiese (una forma primitiva di teatro religioso) in cui, rappresentando la storia della salvezza, il pino dotato di palline rosse rappresentava l'albero con le mele del giardino dell'Eden, cioè il peccato che Cristo riscattò. Anche Babbo Natale non è pagano ma viene dal culto di San Nicola, in particolare dalla sua variante del Nord Europa.

3)Se anche queste usanze fossero pagane, sarebbe irrilevante. Non conta che origine abbia un'usanza ma che senso abbia oggi. Anche i TdG in alcune riviste lo ammettono. Altrimenti non si potrebbe più fare nulla. Ad esempio noi diamo per scontato cose come il "teatro", che ci paiono naturalissime, ma invece sono invenzioni culturali e cultuali. Il teatro ad esempio nasce come istituzione rituale associata alle feste di Dioniso, ed infatti la parola "tragedia" viene dal nome greco dall'animale che veniva sacrificato dal dio. Ma i TdG vanno a teatro a vedere tragedie o hanno paura di star rendendo culto a Dioniso?

4)E' irrilevante se i primi cristiani celebrassero il Natale. Se è per questo non avevano neppure il Nuovo Testamento, ma non credo che ai TdG faccia problema accettarlo. Il problema non è che cosa facessero i cristiani nel I secolo, ma che cosa sia giusto fare. E, come dicevano giustamente quelle vecchie Torre di Guardia: " Poiché la celebrazione della nascita di nostro Signore non è materia di decreto divino, ossia di comando, ma semplicemente un segno di rispetto per Lui, non è necessario cavillare sulla data. Possiamo quindi unirci al mondo civilizzato celebrando questo grande avvenimento nel giorno in cui la maggioranza lo celebra, il giorno di Natale» - WT del 1/12/1904.

Ad maiora
Penso che le considerazioni di Polymetis siano le più adatte ad arricchire il senso di questo thread, e possano fornire validi argomenti di conversazione su questo tema.
:ok:
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diego.1966
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Messaggio da diego.1966 »

Buonasera a voi,
permettetemi di postare due righe a riguardo.
Compleanni, Natale od altri potenziali momenti di aggregazione con il mondo ( tranne anniversari di matrimonio che notoriamente si festeggiano...ogni 25 anni) devono essere necessariamente evitati e tirar fuori ogni volta che faccia comodo le presunte "origini pagane" pare funzioni ancora.
Alla base, mi permetto di sospettare, ci sono le solite tecniche atte ad aggirare le difese dei singoli appartenenti. Tutto ritorna : Isolamento, indottrinamento e soprattutto mantenimento.
Tutto qui.
Saluti
Presentazione

Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell'oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all'oceano mancherebbe.
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Ciao Diego, lieto di risentirti; ti leggo ogni tanto in altri siti, e non mi dispiace quello scrivi; se in questo forum qualche volta ho ribattuto a quello che hai detto, ciò non significa che non tenga conto di quello che scrivi, né che tu non abbia la mia considerazione; fatti vivo piú spesso e… buone feste.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Messaggio da Wyclif »

polymetis ha scritto:I discorsi dei tdG sul Natale sono tutti imprecisi o irrilevanti.




3)Se anche queste usanze fossero pagane, sarebbe irrilevante. Non conta che origine abbia un'usanza ma che senso abbia oggi. Anche i TdG in alcune riviste lo ammettono. Altrimenti non si potrebbe più fare nulla. Ad esempio noi diamo per scontato cose come il "teatro", che ci paiono naturalissime, ma invece sono invenzioni culturali e cultuali. Il teatro ad esempio nasce come istituzione rituale associata alle feste di Dioniso, ed infatti la parola "tragedia" viene dal nome greco dall'animale che veniva sacrificato dal dio. Ma i TdG vanno a teatro a vedere tragedie o hanno paura di star rendendo culto a Dioniso?

4)E' irrilevante se i primi cristiani celebrassero il Natale. Se è per questo non avevano neppure il Nuovo Testamento, ma non credo che ai TdG faccia problema accettarlo. Il problema non è che cosa facessero i cristiani nel I secolo, ma che cosa sia giusto fare. E, come dicevano giustamente quelle vecchie Torre di Guardia: " Poiché la celebrazione della nascita di nostro Signore non è materia di decreto divino, ossia di comando, ma semplicemente un segno di rispetto per Lui, non è necessario cavillare sulla data. Possiamo quindi unirci al mondo civilizzato celebrando questo grande avvenimento nel giorno in cui la maggioranza lo celebra, il giorno di Natale» - WT del 1/12/1904.

Ad maiora




Ottime e ragionevoli queste due precisazioni :ok:
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diego.1966
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Messaggio da diego.1966 »

Quixote ha scritto:Ciao Diego, lieto di risentirti; ti leggo ogni tanto in altri siti, e non mi dispiace quello scrivi; se in questo forum qualche volta ho ribattuto a quello che hai detto, ciò non significa che non tenga conto di quello che scrivi, né che tu non abbia la mia considerazione; fatti vivo piú spesso e… buone feste.
Sereni giorni di festa anche a te Angelo.
Tanta tanta pace.
Un abbraccio.
Diego.
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siculo
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Messaggio da siculo »

Anche le fedi e gli anelli hanno una chiara origine pagana. Non mi pare che i TdG non si scambino le fedi nuziali per il matrimonio!! :test:
Come è stato detto, il punto non è quello che una festa poteva rappresentare in passato, ma bisogna focalizzarsi solo sul suo significato odierno. Se fosse vero questo principio così assurdo, non si potrebbe neache accettare in congregazione un ex peccatore o un ex cattolico seppur "pentito" del suo passato. E' quindi lo stato presente che conta se è completamente diverso da quello passato.
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

siculo ha scritto:Anche le fedi e gli anelli hanno una chiara origine pagana. Non mi pare che i TdG non si scambino le fedi nuziali per il matrimonio!! :test:
Come è stato detto, il punto non è quello che una festa poteva rappresentare in passato, ma bisogna focalizzarsi solo sul suo significato odierno. Se fosse vero questo principio così assurdo, non si potrebbe neache accettare in congregazione un ex peccatore o un ex cattolico seppur "pentito" del suo passato. E' quindi lo stato presente che conta se è completamente diverso da quello passato.
Credo che le due meravigliose puntate di Benigni su Mosé e i Dieci Comandamenti abbiano avuto lo scopo di mettere in rilievo proprio questo, con una netta critica nei confronti do ogni forma di fondamentalismo. :ok: :appl:
:strettamano:
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Ray
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Su segnalazione... ;-)

Messaggio da Ray »

Le ipotesi

Come si è giunti a fissare una tale data? I liturgisti hanno proposto due ipotesi.

Sostituzione di una festa pagana

La prima ipotesi, enunciata già da un antico scrittore siriaco sconosciuto 1, ripresa da H. Usener 2 e da B. Botte 3, suppone che la Chiesa di Roma, dopo la pace, allo scopo di avviare più facilmente alla fede la massa dei pagani, trovò opportuno istituire al 25 dicembre la festa della nascita temporale di Cristo per distoglierli dalla festa pagana, celebrata in quello stesso giorno in onore del "Sole invitto", Mitra, il vincitore delle tenebre. Il culto del sole a quest'epoca era in auge presso i Romani, e non poteva non richiamare all'autorità ecclesiastica la nota immagine profetica del Sol justitiae di Malachia, che la tradizione cristiana applicava a Cristo4. Una decorazione musiva della prima metà del III sec. lo rappresenta appunto, frammisto a simboli cristiani, nella figura di Helios, trionfante sopra un carro trascinato da cavalli bianchi5. Nel 274, Aureliano aveva innalzato a Mitra un sontuoso tempio, la cui inaugurazione era avvenuta il 25 Dicembre: N(atalis) Invicti CM. XXX, annota pure il calendario civile Filocaliano con l'indicazìone dei ludi circensi da effettuarsi in suo onore6. L'ipotesi pertanto prospettata dai critici circa l'origine della festa natalizia si presenta senza dubbio seducente; ma, dobbiamo riconoscere che, a parte l'analogia delle due date e delle due feste, mancano prove positive di una reale sostituzione dell'una all'altra.

Intanto è assai strano che una novità di questo genere, introdotta a principio del IV sec., sia taciuta completamente dai Padri e dagli scrittori ecclesiastici dell'epoca. Si citano bensì alcuni testi di S. Ambrogio7, S. Massimo di Torino, S. Zenone di Verona, S. Agostino, S. Gerolamo, i quali si dilettano a mettere in relazione Cristo con il sole e il natale di quello col natale di questo; ma essi ne parlavano sviluppando semplicemente l'immagine di Malachia: Orietur vobis sol justitiae (14,2) e ricordando, non già il natale del sole pagano, Mitra, ma il natale del sole visibile, il Sol novus, che nasce con il solstizio d'inverno (25 Dicembre), quando jam incipiunt dies crescere, come nota S. Agostino8. Un passo di S. Leone, che sembra in apparenza dire qualche cosa di più, ha in realtà tutt'altro significato9. Con tutto ciò, non siamo alieni dall'ammettere come la prima ipotesi sia consona allo stile della Chiesa romana; la quale talvolta si compiacque di introdurre le sue feste, non tanto per commemorare un mistero, o per mettere in rilievo una ragione simbolica, quanto piuttosto per tramandare un fatto avvenuto nell'Urbe, quale la depositio di un martire, la traslazione delle sue reliquie, la dedicazione di una basilica od anche, come forse in questo caso, per combattere una festa pagana dandole un contenuto e un significato cristiano. Più tardi, era l'idea proposta da S. Gregorio Magno ad Agostino per agevolare la conversione degli inglesi.

Data calcolata su basi cristiane

La seconda ipotesi, suggerita da L. Duchesne10, fa derivare la data della nascita di Cristo da quella presunta della sua morte. Infatti, come abbiamo già accennato, era opinione molto diffusa a principio del III sec. che il Redentore fosse morto il 25 di Marzo. S. Ippolito (+ 235), nella sua Tavola pasquale, lo afferma decisamente11; e il suo computo è importante, perché sta alla base di una tradizione cronologico-liturgica, che possiamo ritenere romana od occidentale12. La data, storicamente insostenibile13, era dovuta a semplici considerazioni astronomico-allegoriche, cioè, che in quel giorno, cadendo l'equinozio di primavera, fosse stato creato il mondo. Ciò posto, era facile il passaggio ad un'altra coincidenza. Cristo non poteva aver trascorso su questa terra che un numero intiero di anni; le frazioni sono imperfezioni che non si confanno con il simbolismo dei numeri e si è quindi portati ad eliminarle il più che si può. L'Incarnazione perciò dovette avvenire, come la Passione, il 25 Marzo; e coincidendo questa con il primo istante della gravidanza di Maria, la nascita di Cristo s'aveva da computare necessariamente al 25 Dicembre. Tale infatti è la conclusione di Ippolito14. Questa ipotesi trova conferma in un uso attestatoci dallo storico Sozomeno, e che spiega analogamente perché gli orientali festeggiassero il Natale il 6 Gennaio. “Sozomeno - osserva Duchesne - parla di una setta di Montanisti, che celebravano la Pasqua il 6 Aprile al posto del 25 Marzo in virtù del fatto che il mondo sarebbe stato creato all’equinozio, cioè, secondo essi, il 24 Marzo, la prima luna piena del primo mese doveva essere caduta quattordici giorni più tardi, vale a dire il 6 Aprile. Ora, tra il 6 Aprile e il 6 Gennaio, v'è giusto nove mesi, come tra il 25 Marzo e il 25 Dicembre. La data greca della natività, il 6 Gennaio, si collega così con un computo pasquale basato su considerazioni simboliche e astronomiche del tutto analoghe a quelle che avrebbero dato origine alla festa del 25 Dicembre”15. L'ipotesi del Duchesne non manca di qualche probabilità, come ne possiede anche, e forse maggiori, l'altra sopra riferita, la quale infatti sembra riscuotere le preferenze dei liturgisti moderni.

Le due ipotesi possono coesistere

A ben riflettere però, le due teorie potrebbero completarsi a vicenda. Le autorità ecclesiastiche, desiderose di sostituire una festa cristiana alla festa solare del 25 Dicembre, trovarono nel sincronismo delle due date (25 Marzo - 25 Dicembre) un motivo di più per mettervi la commemorazione del Natale di Cristo. S. Agostino lo mette più volte in rilievo 16.

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Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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diego.1966
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Messaggio da diego.1966 »

siculo ha scritto:Anche le fedi e gli anelli hanno una chiara origine pagana. Non mi pare che i TdG non si scambino le fedi nuziali per il matrimonio!! :test:
Come è stato detto, il punto non è quello che una festa poteva rappresentare in passato, ma bisogna focalizzarsi solo sul suo significato odierno. Se fosse vero questo principio così assurdo, non si potrebbe neache accettare in congregazione un ex peccatore o un ex cattolico seppur "pentito" del suo passato. E' quindi lo stato presente che conta se è completamente diverso da quello passato.
Caro siculo,
ben ritrovato!!! :ok:
Concordo con te.
Ribadisco che il problema per i vertici è solo uno : il Natale è occasione di aggregazione...meglio evitare.
Per le origini pagane? Mi vien da sorridere.
E per chiudere assicuro che, pur se si conoscesse la data certa della nascita di Gesù, sarebbe comunque messo al bando.
(Il Natale)
Saluti
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