Nuovo servizio di " LE IENE" sui Testimoni di Geova

Segnalazioni di giornali, riviste, trasmissioni radio-televisive che riguardino i TdG

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persia
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Messaggio da persia »

grazie Luciano, quello che scrive Roberto è davvero illuminante.
Emiro leggi il link nel commento di Luciano
play
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"Ora i tdG possono rivolgersi all'autorità giudiziaria per la denuncia del reato di abuso sessuale sui minori." Ne siete proprio sicuri? Ma allora perché le "Iene" hanno realizzato questo servizio sugli abusi sessuali se da un punto di vista civile e morale i tdG si comportano in queste situazioni come tante altre persone "normali" che cercano la mediazione della giustizia per ottenere un risarcimento?
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

play ha scritto:"Ora i tdG possono rivolgersi all'autorità giudiziaria per la denuncia del reato di abuso sessuale sui minori." Ne siete proprio sicuri? Ma allora perché le "Iene" hanno realizzato questo servizio sugli abusi sessuali se da un punto di vista civile e morale i tdG si comportano in queste situazioni come tante altre persone "normali" che cercano la mediazione della giustizia per ottenere un risarcimento?
È dal 2008 ma in particolar modo dal 2010 con l'uscita del nuovo ks che le cose sono cambiate, a forza di prendere denunce alla fine lo hanno capito, questo non significa che non si debba far conoscere quello che è successo nei decenni precedenti, o pensi che siccome da 6 anni le cose sono cambiate, l'omertà che c'era prima e le migliaia di abusi tenuti nascosti non contino più nulla?
Infine come mostra quel particolare caso, molto probabilmente ancora oggi non si incentiva l'uso delle denunce, il ks dice che se gli anziani vengono interpellati sull'argomento "denuncia alle autorità" allora si spiega che lo possono fare, ma se non si prende l'argomento non saranno certamente così solerti ad incentivarlo...
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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CavalierediCristo
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Messaggio da CavalierediCristo »

Dalla mancata risposta deduco che nessuno mi può togliere il dubbio andato in onda sul numero di TDg nel mondo, e nessuno credo mi possa dare una fonte certa del numero escluso i morti e i dissociati/disassociati.
In oltre cent'anni si cresce a dismisura(malgrado siano scomparsi per strada), ma non si muore mai e non ci si dissocia mai.

Allora siamo mi pare a oltre 8 milioni ? ricavati dall'annuario mi pare, il dato come deve essere interpretato? oppure sono i 5 milioni detti dalla psicologa del CESAP?

Ai posteri del dopo armagheddon l'ardua sentenza. :boh:
Che geova Dio aiuti tutti, belli e brutti, e ci prepari per il viaggio in prima o in seconda classe.
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

CavalierediCristo ha scritto:Dalla mancata risposta deduco che nessuno mi può togliere il dubbio andato in onda sul numero di TDg nel mondo, e nessuno credo mi possa dare una fonte certa del numero escluso i morti e i dissociati/disassociati.
In oltre cent'anni si cresce a dismisura(malgrado siano scomparsi per strada), ma non si muore mai e non ci si dissocia mai.

Allora siamo mi pare a oltre 8 milioni ? ricavati dall'annuario mi pare, il dato come deve essere interpretato? oppure sono i 5 milioni detti dalla psicologa del CESAP?

Ai posteri del dopo armagheddon l'ardua sentenza. :boh:
Sono circa 8 milioni ovvero come ha detto la Tinelli più di 5 milioni, così facciamo tutti felici e contenti.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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brisa
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Messaggio da brisa »

Io penso questo:

Chiunque appartenesse a un’organizzazione/associazione/gruppo qualsiasi e si trovasse di fronte a un servizio che ne parla come quello delle Iene lo rigetterebbe tutto quanto in tronco. Inutile star qui a meravigliarsi che i tdG facciano la stessa cosa.

Il servizio non contiene piccole imprecisioni, ma una notevole serie di errori e di vere e proprie montature. Non è professionale e non è imparziale. In poche parole: non è un servizio giornalistico.

Può far gongolare qualcuno a cui basta che se ne parli male, ma credo che nessuno a cui interessa fare vera informazione sia veramente soddisfatto di questo servizio. Non può essere altrimenti.
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Achille
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Messaggio da Achille »

Interessante "lettera aperta":

http://www.geova.org/lettera-aperta-a-p ... elle-iene/" onclick="window.open(this.href);return false;
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Achille Lorenzi ha scritto:Interessante "lettera aperta":

http://www.geova.org/lettera-aperta-a-p ... elle-iene/" onclick="window.open(this.href);return false;
Molto ben fatta, speriamo seguano i consigli esposti
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Ray
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Messaggio da Ray »

Visto i commenti che ci sono stati ,penso che convenga al Pelazza di informarsi presso gli apostati :cer:
Purtroppo si deve essere più minuziosi,altrimenti si rischia di informare solo le persone che non sono testimoni di Geova.

Sono d'accordo che per informare è far aprire gli occhi ai tdg si debba essere più precisi con le
informazioni ,altrimenti il servizio alla tv delle iene agli occhi del tdg sembrerà una bufala
perché vedrà tutte le imprecisioni e non arriverà mai a riflettere
perché ripeto si sposterà l'attenzione sulle piccolezze.

Spero che abbia almeno dato uno scossone per riflessioni .
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Dunque I genitori che hanno un figlio che ha subito una violenza sessuale devono consultare il ks per avere il permesso dagli anziani di denunciare alle autorita' giudiziarie il fatto! :bleah: E' assolutamente necessario far conoscere quello che è successo nei decenni precedenti, anche se a me, a dirla tutta, l' omerta' dell' anziano che per difendere la wts si appiglia alla parzialita' delle informazioni relative al caso mi ha disgustato, cosi come a tanti altri non sara' sfuggito il suo vomitevole silenzio assenso.
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

brisa ha scritto: Il servizio non contiene piccole imprecisioni, ma una notevole serie di errori e di vere e proprie montature. Non è professionale e non è imparziale. In poche parole: non è un servizio giornalistico.
Al contrario, Brisa, proprio perché poco professionale e non imparziale sembra davvero un servizio giornalistico, :ironico: che oggi, piú che mai, è usualmente asservito alla rete di emissione e/o alla parte politica che lo mantiene.

Scherzi a parte sono d’accordo con te, ma affermando questo non si è detto nulla: in realtà il programma televisivo Le jene non fa del giornalismo, ma fa dela satira; quindi giudicarlo col metro dell’attendibilità e della veridicità è relativamente privo di senso, in quanto esse non sono, né possono essere, né il suo presupposto, né il suo scopo.

La satira è parziale per sua stessa essenza e ovviamente contenta chi la condivide, e offende chi ne è oggetto. Nè può essere, come desidererebbe Ray, «piú minuziosa», perché allora non sarebbe piú satira, nessuno se ne interesserebbe, e noi non saremmo qui a discuterne. Il suo valore, se valore ha, consiste nella denuncia dei vizi dei difetti dei costumi della società o di parte di essa.

Non sono certo che questo risultato sia stato raggiunto: è indubbio che il programma non sia risultato gradito ai TdG, che, non potendone intaccare la sostanza, si sono accaniti a stimmatizzarne le sviste e la poca, per cosí dire, “professionalità storica”. Piú gradito ovviamente agli ex, che peraltro non ne hanno nascosto le imprecisioni.

In realtà i giudizi di TdG e di ex sono quasi irrilevanti, e commisurati alla loro infima percentuale rispetto alla totalità della popolazione in generale, e di chi ha visto il programma in particolare. Da questo lato è incontestabile che i TdG ci facciano una magra figura. Hanno voglia a cercar di dirizzarla con le loro casistiche di “pascaliano” stampo gesuitico. Sai quel che glie ne frega, alla massa? Purtroppo però, è discorso che, variatis variandis, vale anche per le contro-repliche degli ex.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
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Quix ha scritto: "La satira è parziale per sua stessa essenza!" Potresti aiutarmi a capire meglio cosa c' è di parziale nella satira che fanno quelli della trasmissione televisiva Le iene? Che cosa c' è di inattendibile e di insensato nella divulgazione di informazioni in chiave satirica sull' organizzazione dei tdG? Stai parlando della forma o del contenuto? La forma è sicuramente discutibile. Ma non mi pare che i contenuti siano distanti dalla realta'.
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Messaggio da Quixote »

play ha scritto:Quix ha scritto: "La satira è parziale per sua stessa essenza!" Potresti aiutarmi a capire meglio cosa c' è di parziale nella satira che fanno quelli della trasmissione televisiva Le iene? Che cosa c' è di inattendibile e di insensato nella divulgazione di informazioni in chiave satirica sull' organizzazione dei tdG? Stai parlando della forma o del contenuto? La forma è sicuramente discutibile. Ma non mi pare che i contenuti siano distanti dalla realta'.
Carissimo, non sto a dirti che non credo a filosofie idealistiche e/o a crociane dialettiche dei distinti, ma leggo piuttosto l’opera artistica, aristotelicamente parlando, come una sorta di sìnolo, materia e forma, potenza e atto al contempo. Concediamo pure alla tua distinzione: è il contenuto che appare discutibile, perché impreciso, non la forma, che nel genere satira è appropriata e convincente, e non potrebbe essere diversa da come è.

Del resto io non ho affatto detto che il programma sia inattendibile, e men che mai che sia insensato: ho semplicemente scritto che non va giudicato col metro dell’attendibilità, e che le sue valenze forti – e aggiungo, spesso condivise – consistono nella denuncia delle storture e del malcostume imperanti nel mondo.
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Socrate69
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Messaggio da Socrate69 »

Anche se le vere problematiche esposte sarebbero state trattate in modo più serio magari in un programma tipo "Porta a Porta", ogni appiglio sarebbe stato trovato comunque dai Testimoni per screditarle, addirittura mettendo in dubbio la buona fede di tutto lo staff televisivo che avrebbe mandato in onda il servizio. Parola di uno che lo ha fatto in passato !
Ogni religione si fonda sulla paura dei molti e sull’astuzia dei pochi - Stendhal

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Ray
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Socrate69 ha scritto:Anche se le vere problematiche esposte sarebbero state trattate in modo più serio magari in un programma tipo "Porta a Porta", ogni appiglio sarebbe stato trovato comunque dai Testimoni per screditarle, addirittura mettendo in dubbio la buona fede di tutto lo staff televisivo che avrebbe mandato in onda il servizio. Parola di uno che lo ha fatto in passato !
Socrate questa tua "filosofia" non fa una grinza.

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x Angelo

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Ah! Puo' darsi che io stia con i piedi ben piantati sulle nuvule, infatti, dopo aver sfiorato a volo d’ uccello l’ argomento satira, ripensandoci mi sono detto: “possibile che proprio Quixote, il personaggio umoristico per eccellenza, l’ idealista che si fece Cavaliere errante, ha perso il senso dell’ umorismo?" Ma si!
Figlio di Aristotele, Hegel. Questa "filosofia" non fa grinze. Dove la dialettica e il tragico coincidono, il primo nega il secondo e lo supera. Poi Schopenhauer. Qui il tragico che sopprime la dialettica della volonta. Tragedia è annullamento della volonta’. Il tragico mostra come la forza che annienta il soggetto sia liberata dal soggetto contro di se. La freccia di Zenone è un esempio di rapporto paradossale tra movimento e quiete. Non penso infatti il movimento e la quiete come elementi separati nettamente distinti. Inizio a notare piuttosto la presenza di quiete nel movimento e di movimento nella quiete. Se procedessi nel considerare questi due elementi come cose distinte correrei il rischio di cadere in contraddizione. E se impugnassi la contraddizione? Pugnare, o non pugnare. L' Italia è un paese dove niente si fa sul serio ma guai ad aver l'aria di chi vuol scherzare: Flaiano docet. Attenzione: non sono un marziano, e non ammarto, semmai atterro, passo e chiudo.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Ma poi l'intervista alla Tinelli, ove nello scambio di battute compariva l'espressione lavaggio del cervello, era poco credibile, si sa infatti che gli psicologi che credono al lavaggio del cervello sono tanti quanto i biologi creazionisti o gli orientalisti che credono che Gerusalemme sia caduta nel 607, cioè più o meno cinque su tutto il globo. E se i TdG possono fare un uso così disinvolto della fede nell'Accademia, rifiutando le conclusioni di cambi così solidi come la biologia evolutiva e l'archeologia, non così dovrebbe fare chi critica i TdG, sposando teorie come quella del "lavaggio del cervello" che utilizzano un linguaggio poco chiaro. Queste teorie infatti presuppongono esista il libero arbitrio, e che questo si possa forzare a fare qualcosa, come se esistesse uno stimolo al quale non si possa resistere, e questo possa venire impiegato. E' però difficile sostenere che una cosa del genere esista in un modo dove esiste la fede nel libero arbitrio.
Se invece al libero arbitrio non ci credete, tutto, ma proprio tutto quello che fate, è il risultato di stimoli esterni ai quali non si può che rispondere in un modo. Siete come pietre che cadono rotolando da un pendio, e il modo in cui cadete dipenderà da come siete fatti voi (la forma della pietra) e da come vi stimola il mondo (come è fatto il pendio). Il risultato di questo processo come diceva Spinoza non può che essere deterministico quanto agli esiti. Ma in questo caso non solo il lavaggio del cervello non lascia libertà, ma qualsiasi azione, anche un amico che ti chiede di andare con lui a bere un caffè. Data la natura dello stimolo, e dato come sei tu in quel momento, non potrà che esistere una ed una sola risposta possibile, e si illude chi creda che avrebbe potuto scegliere diversamente.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

polymetis ha scritto:Ma poi l'intervista alla Tinelli, ove nello scambio di battute compariva l'espressione lavaggio del cervello, era poco credibile, si sa infatti che gli psicologi che credono al lavaggio del cervello sono tanti quanto i biologi creazionisti o gli orientalisti che credono che Gerusalemme sia caduta nel 607, cioè più o meno cinque su tutto il globo. E se i TdG possono fare un uso così disinvolto della fede nell'Accademia, rifiutando le conclusioni di cambi così solidi come la biologia evolutiva e l'archeologia, non così dovrebbe fare chi critica i TdG, sposando teorie come quella del "lavaggio del cervello" che utilizzano un linguaggio poco chiaro. Queste teorie infatti presuppongono esista il libero arbitrio, e che questo si possa forzare a fare qualcosa, come se esistesse uno stimolo al quale non si possa resistere, e questo possa venire impiegato. E' però difficile sostenere che una cosa del genere esista in un modo dove esiste la fede nel libero arbitrio.
Se invece al libero arbitrio non ci credete, tutto, ma proprio tutto quello che fate, è il risultato di stimoli esterni ai quali non si può che rispondere in un modo. Siete come pietre che cadono rotolando da un pendio, e il modo in cui cadete dipenderà da come siete fatti voi (la forma della pietra) e da come vi stimola il mondo (come è fatto il pendio). Il risultato di questo processo come diceva Spinoza non può che essere deterministico quanto agli esiti. Ma in questo caso non solo il lavaggio del cervello non lascia libertà, ma qualsiasi azione, anche un amico che ti chiede di andare con lui a bere un caffè. Data la natura dello stimolo, e dato come sei tu in quel momento, non potrà che esistere una ed una sola risposta possibile, e si illude chi creda che avrebbe potuto scegliere diversamente.
Però poly tra i due estremi (plagio e libero arbitrio) non ci può essere una via di mezzo?
Mi spiego meglio, io sono praticamente nato e cresciuto nell'ambiente tdg, quasi tutta la mia vita era imperniata li e come me decine di altri miei amici, con la differenza che mia madre non seguiva pedissequamente (grazie a Dio) tutto quello che le veniva detto di fare, quindi mi ha lasciato libero di scegliere i miei amici non tdg, mi ha lasciato frequentare le scuole superiori anche se all'epoca la wt lo sconsigliava fortemente, come fa oggi con l'Università, questo mi ha permesso in seguito di poter scegliere di uscirne (e non è stato comunque facile), ma ad altri miei amici invece è andata diversamente, i loro genitori hanno impedito ai loro figli di frequentare non tdg, i padri anziani gli hanno imposto di non andare alle superiori, si sono battezzati in età adolescenziale, e sono rimasti lì dentro, ti chiedo hanno potuto avere gli strumenti per poter fare una scelta razionale?
Prendiamo esempi più estremi, la gioventù Hitleriena nata e cresciuta in quell'ambiente dittatoriale poteva veramente scegliere di fare scelte diverse da quelle che fecero? I figli ignoranti degli esponenti dell'Isis nati e cresciuti in quel particolare ambiente che si fanno uccidere o si suicidano in attentati vari contro gli "infedeli occidentali" non sono stati forse plagiati in tutta la loro vita per arrivare a fare quello che fanno? Il libero arbitrio esiste dove esiste la scelta, ma se la scelta non esiste quale libero arbitrio si potrà mai usare?
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Messaggio da Ray »

Plagiare ? Dipende cosa si intenda per plagio.

Tutti gli uomini sono in un certo senso plagiati,plasmati dalla vita .

Nel percorso della nostra vita la nostra mente viene plasmata dalle difficoltà
dalle esperienze positive e negative,dai genitori,dagli amici,tv ,libri e altro.

Il problema se pensiamo che sia un problema , e quando assorbiamo questa 'idea da altri
la facciamo nostra e la rendiamo parte principale della nostra vita
e con questa idea ( frutto non del nostro discernimento) plagiamo altri forzatamente
altrimenti si perde il favore di un D-o costruito a tavolino,e magari con questa
"nuova" idea rendiamo la vita impossibile ad altri,e magari con questa "nuova"
idea togliamo la vita perché una trasfusione è abominio a D-o ,secondo quella "idea ".

Bene io quella nuova "idea" la chiamo plagio!!

Plagio perché ti viene imposta ,e non è lo sviluppo di un confronto ,ma è un dialogo
a senso unico.
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Messaggio da nello80 »

Mario70 ha scritto:
polymetis ha scritto:Ma poi l'intervista alla Tinelli, ove nello scambio di battute compariva l'espressione lavaggio del cervello, era poco credibile, si sa infatti che gli psicologi che credono al lavaggio del cervello sono tanti quanto i biologi creazionisti o gli orientalisti che credono che Gerusalemme sia caduta nel 607, cioè più o meno cinque su tutto il globo. E se i TdG possono fare un uso così disinvolto della fede nell'Accademia, rifiutando le conclusioni di cambi così solidi come la biologia evolutiva e l'archeologia, non così dovrebbe fare chi critica i TdG, sposando teorie come quella del "lavaggio del cervello" che utilizzano un linguaggio poco chiaro. Queste teorie infatti presuppongono esista il libero arbitrio, e che questo si possa forzare a fare qualcosa, come se esistesse uno stimolo al quale non si possa resistere, e questo possa venire impiegato. E' però difficile sostenere che una cosa del genere esista in un modo dove esiste la fede nel libero arbitrio.
Se invece al libero arbitrio non ci credete, tutto, ma proprio tutto quello che fate, è il risultato di stimoli esterni ai quali non si può che rispondere in un modo. Siete come pietre che cadono rotolando da un pendio, e il modo in cui cadete dipenderà da come siete fatti voi (la forma della pietra) e da come vi stimola il mondo (come è fatto il pendio). Il risultato di questo processo come diceva Spinoza non può che essere deterministico quanto agli esiti. Ma in questo caso non solo il lavaggio del cervello non lascia libertà, ma qualsiasi azione, anche un amico che ti chiede di andare con lui a bere un caffè. Data la natura dello stimolo, e dato come sei tu in quel momento, non potrà che esistere una ed una sola risposta possibile, e si illude chi creda che avrebbe potuto scegliere diversamente.
Però poly tra i due estremi (plagio e libero arbitrio) non ci può essere una via di mezzo?
Mi spiego meglio, io sono praticamente nato e cresciuto nell'ambiente tdg, quasi tutta la mia vita era imperniata li e come me decine di altri miei amici, con la differenza che mia madre non seguiva pedissequamente (grazie a Dio) tutto quello che le veniva detto di fare, quindi mi ha lasciato libero di scegliere i miei amici non tdg, mi ha lasciato frequentare le scuole superiori anche se all'epoca la wt lo sconsigliava fortemente, come fa oggi con l'Università, questo mi ha permesso in seguito di poter scegliere di uscirne (e non è stato comunque facile), ma ad altri miei amici invece è andata diversamente, i loro genitori hanno impedito ai loro figli di frequentare non tdg, i padri anziani gli hanno imposto di non andare alle superiori, si sono battezzati in età adolescenziale, e sono rimasti lì dentro, ti chiedo hanno potuto avere gli strumenti per poter fare una scelta razionale?
Prendiamo esempi più estremi, la gioventù Hitleriena nata e cresciuta in quell'ambiente dittatoriale poteva veramente scegliere di fare scelte diverse da quelle che fecero? I figli ignoranti degli esponenti dell'Isis nati e cresciuti in quel particolare ambiente che si fanno uccidere o si suicidano in attentati vari contro gli "infedeli occidentali" non sono stati forse plagiati in tutta la loro vita per arrivare a fare quello che fanno? Il libero arbitrio esiste dove esiste la scelta, ma se la scelta non esiste quale libero arbitrio si potrà mai usare?
Una via di mezzo potrebbe essere quella che i tdg vengano fortemente condizionati, e quindi abituati a pensare e ad agire in un determinato modo.
Tutto dipende dall'ambiente e dell'educazione famigliare che hanno ricevuto.
Se si ha la fortuna di ricevere un'educazione "tdginiana" più soft, (come l'abbiamo ricevuta io e te), allora si avrà la possibilità di non ragionare in un modo unilaterale, diversamente invece, come ben sai, tutto diventa più complicato!
Cerca di immedesimarsi in chi, come Poly, non è mai stato tdg, e quindi non potrà mai capire cosa significa crescere da "alienato", perché purtroppo anche di questo si tratta!
Per il resto il tuo ragionamento fila come uno slittino sul ghiaccio! :ok:
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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In una situazione di liberta’ di scelta, uno puo’ veramente scegliere liberamente per l’ appunto quando una decisione non comporti poi sul piano delle relazioni umane delle conseguenze negative. Come si puo’ parlare di liberta’ di scelta tra i tdG se la minaccia di una “punizione” condiziona la scelta stessa? Anch’ io sono cresciuto in un ambiente di tdG. Quando nel periodo dell’ adolescenza presi delle decisioni che erano contrarie alla direzione che mi era stata indicata dagli anziani, ma non dai miei genitori che in qualche modo appoggiarono le mie scelte, le difficolta’ relazionali in quel contesto purtroppo le ebbero i miei familiari, i quali non erano ben visti dal resto del gruppo allineato alle direttive dei capi. Poi magari molte persone per sopravvivere in questi gruppi imparano a ubbidire-disubbidendo perché sanno bene a cosa andrebbero incontro se osassero dissentire.
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Ovviamente le esperienze condizionano. In un paradigma deterministicano non condizionano ma determinano. Cioè data la tua biologia, la quale ha già in te la somma delle tue esperienze perché la tua memoria è data dalle sinapsi, ad uno stimolo x non si può che rispondere in un modo ed un modo soltanto. Perché, se avessi potuto rispondervi in maniera diversa, viene da chiedersi perché allora tu abbia scelto invece la prima opzione. Vale a dire che sostenere che, data uno stimolo, vi si possa rispondere in una maniera ma anche in una maniera diversa, implica mettere dei buchi nella catena causale. Per questo i cosiddetti neocompatibilisti dicono che ognuno è libero di seguire il proprio volere, ma nessuno è libero di scegliere che cosa volere. Non seguiamo le nostre decisioni, senza però poter scegliere quali siano le nostre decisioni. Comunque come dicevo in un'azione ci sono due poli, l'agente ed il paziente (colui che subisce), ma l'esito, determinato dalla natura dei 2, è deterministico.
Quindi se due genitori dicono al figlio di non studiare, e quel figlio sei tu, non funziona, se è qualcuno meno risoluto, funziona. Ma in ambo i casi la reazione è deterministicamente implicata da quello che era la somma degli atomi del "paziente" in quel momento.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

nello80 ha scritto:
Mario70 ha scritto:
polymetis ha scritto:Ma poi l'intervista alla Tinelli, ove nello scambio di battute compariva l'espressione lavaggio del cervello, era poco credibile, si sa infatti che gli psicologi che credono al lavaggio del cervello sono tanti quanto i biologi creazionisti o gli orientalisti che credono che Gerusalemme sia caduta nel 607, cioè più o meno cinque su tutto il globo. E se i TdG possono fare un uso così disinvolto della fede nell'Accademia, rifiutando le conclusioni di cambi così solidi come la biologia evolutiva e l'archeologia, non così dovrebbe fare chi critica i TdG, sposando teorie come quella del "lavaggio del cervello" che utilizzano un linguaggio poco chiaro. Queste teorie infatti presuppongono esista il libero arbitrio, e che questo si possa forzare a fare qualcosa, come se esistesse uno stimolo al quale non si possa resistere, e questo possa venire impiegato. E' però difficile sostenere che una cosa del genere esista in un modo dove esiste la fede nel libero arbitrio.
Se invece al libero arbitrio non ci credete, tutto, ma proprio tutto quello che fate, è il risultato di stimoli esterni ai quali non si può che rispondere in un modo. Siete come pietre che cadono rotolando da un pendio, e il modo in cui cadete dipenderà da come siete fatti voi (la forma della pietra) e da come vi stimola il mondo (come è fatto il pendio). Il risultato di questo processo come diceva Spinoza non può che essere deterministico quanto agli esiti. Ma in questo caso non solo il lavaggio del cervello non lascia libertà, ma qualsiasi azione, anche un amico che ti chiede di andare con lui a bere un caffè. Data la natura dello stimolo, e dato come sei tu in quel momento, non potrà che esistere una ed una sola risposta possibile, e si illude chi creda che avrebbe potuto scegliere diversamente.
Però poly tra i due estremi (plagio e libero arbitrio) non ci può essere una via di mezzo?
Mi spiego meglio, io sono praticamente nato e cresciuto nell'ambiente tdg, quasi tutta la mia vita era imperniata li e come me decine di altri miei amici, con la differenza che mia madre non seguiva pedissequamente (grazie a Dio) tutto quello che le veniva detto di fare, quindi mi ha lasciato libero di scegliere i miei amici non tdg, mi ha lasciato frequentare le scuole superiori anche se all'epoca la wt lo sconsigliava fortemente, come fa oggi con l'Università, questo mi ha permesso in seguito di poter scegliere di uscirne (e non è stato comunque facile), ma ad altri miei amici invece è andata diversamente, i loro genitori hanno impedito ai loro figli di frequentare non tdg, i padri anziani gli hanno imposto di non andare alle superiori, si sono battezzati in età adolescenziale, e sono rimasti lì dentro, ti chiedo hanno potuto avere gli strumenti per poter fare una scelta razionale?
Prendiamo esempi più estremi, la gioventù Hitleriena nata e cresciuta in quell'ambiente dittatoriale poteva veramente scegliere di fare scelte diverse da quelle che fecero? I figli ignoranti degli esponenti dell'Isis nati e cresciuti in quel particolare ambiente che si fanno uccidere o si suicidano in attentati vari contro gli "infedeli occidentali" non sono stati forse plagiati in tutta la loro vita per arrivare a fare quello che fanno? Il libero arbitrio esiste dove esiste la scelta, ma se la scelta non esiste quale libero arbitrio si potrà mai usare?
Una via di mezzo potrebbe essere quella che i tdg vengano fortemente condizionati, e quindi abituati a pensare e ad agire in un determinato modo.
Tutto dipende dall'ambiente e dell'educazione famigliare che hanno ricevuto.
Se si ha la fortuna di ricevere un'educazione "tdginiana" più soft, (come l'abbiamo ricevuta io e te), allora si avrà la possibilità di non ragionare in un modo unilaterale, diversamente invece, come ben sai, tutto diventa più complicato!
Cerca di immedesimarsi in chi, come Poly, non è mai stato tdg, e quindi non potrà mai capire cosa significa crescere da "alienato", perché purtroppo anche di questo si tratta!
Per il resto il tuo ragionamento fila come uno slittino sul ghiaccio! :ok:
Ma alla fine tutto gira sul significato che si da a certi termini, chiamarlo plagio o condizionamento mentale, o usare termini più coloriti come l'inglese brainwashing (lavaggio del cervello) alla fine si tratta sempre della stessa cosa: ovvero crescere in un ambiente settario, chiuso il più possibile ad eventi ed influenze esterne in cui tutto ruota in una unica spirale che va in una unica direzione, chi entra in questa spirale non ha scelta o per lo meno più è in fondo più sarà difficile uscirne.
Se non esistesse il condizionamento mentale, su cosa mai sarà incentrato il mondo della pubblicità?
È provato o no che usare certi termini o certi modi di fare e di parlare, hanno più successo di ottenere dei risultati rispetto a non usarli? Su cosa si concentra il marketing?
Ho assistito ad un paio di eventi di Amway e di vendita di multiproprietà e guarda caso ho riconosciuto le stesse tecniche di persuasione in entrambi i casi, atmosfera amorevole, spronare a dire e fare le stesse cose in gruppo, tipo cantare o gridare slogan abbracci e affetto continuo, chiamarsi tutti per nome, fare in modo da far sentire a casa chi ci sta vicino, il tono della voce ecc... simili a quelle che si attuano anche nei tdg, fu il primo segnale di allarme che mi lasciò perplesso quando ancora ero tdg, purtroppo il nostro cosiddetto libero arbitrio tanto libero non è, può essere indirizzato in una direzione piuttosto che in un'altra in base a certe tecniche di marketing o in base ad un martellante indottrinamento.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Messaggio da polymetis »

Se non esistesse il condizionamento mentale, su cosa mai sarà incentrato il mondo della pubblicità?
Trovo il tuo post molto condivisibile
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Messaggio da Mario70 »

polymetis ha scritto:
Se non esistesse il condizionamento mentale, su cosa mai sarà incentrato il mondo della pubblicità?
Trovo il tuo post molto condivisibile
Che onore!?!
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Messaggio da Verdemare »

Per chi fosse interessato questa sera alle IENE su ITALIA UNO altro servizio sui TESTIMONI DI GEOVA "QUANDO UNA RELIGIONE TI TOGLIE LA LIBERTÀ"
Il servizio di questa sera sarà molto più chiaro del precedente.Non perdetelo.
Basta chiacchere...


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Messaggio da Mattia97 »

Bene! Speriamo che sia un servizio fatto bene! :)
Perché l'ultimo è stato fatto malissimo(tra montature e altre cose)...
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Né fatevi chiamare guida, perché uno solo è la vostra guida: Il Cristo.
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Messaggio da nello80 »

Verdemare ha scritto:Per chi fosse interessato questa sera alle IENE su ITALIA UNO altro servizio sui TESTIMONI DI GEOVA "QUANDO UNA RELIGIONE TI TOGLIE LA LIBERTÀ"
Il servizio di questa sera sarà molto più chiaro del precedente.Non perdetelo.
Basta chiacchere...


https://www.facebook.com/centroriparazi ... ts&fref=ts" onclick="window.open(this.href);return false;

:ok: :grazie:
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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Messaggio da Achille »

Mattia97 ha scritto:Bene! Speriamo che sia un servizio fatto bene! :)
Perché l'ultimo è stato fatto malissimo(tra montature e altre cose)...
Alcune imprecisioni, ma l'immagine generale che dava dei TdG era sostanzialmente corretta... Non guardiamo il dito che addita la luna...
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