Efesini 2:1

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Viandante
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Efesini 2:1

Messaggio da Viandante »

Perche in questa scrittura trovo traduzioni diverse, nel senso che alcuni traducono:

Dio ha vivificato anche voi ...

mentre altre iniziano con

Anche voi eravate morti...

Dalle interlineare quel Dio ha vivificato anche voi da dove vien fuori?

Grazieù
Saluti
Viandante



"L'unica rivoluzione possibile è quella interiore..."
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Ray
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Messaggio da Ray »

Viandante ha scritto:Perche in questa scrittura trovo traduzioni diverse, nel senso che alcuni traducono:

Dio ha vivificato anche voi ...

mentre altre iniziano con

Anche voi eravate morti...

Dalle interlineare quel Dio ha vivificato anche voi da dove vien fuori?

Grazieù
http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=2596" onclick="window.open(this.href);return false;
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Ray ha scritto:
Viandante ha scritto:Perche in questa scrittura trovo traduzioni diverse, nel senso che alcuni traducono:

Dio ha vivificato anche voi ...

mentre altre iniziano con

Anche voi eravate morti...

Dalle interlineare quel Dio ha vivificato anche voi da dove vien fuori?

Grazieù
http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=2596" onclick="window.open(this.href);return false;
Attento a quel sito Ray, ci scrivono "cani e porci"...
Rimane il concetto che quel "Dio ha vivificato anche voi" nel testo greco non c'è, il suo inserimento é una supposizione del traduttore, da notare che la nuova tnm ha tolto le parentesi (come in tutti gli altri casi del resto.. )
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Messaggio da Viandante »

Mario70 ha scritto:da notare che la nuova tnm ha tolto le parentesi (come in tutti gli altri casi del resto.. )
A quanto sembra la tnm non è l'unica ve ne sono un bel pò; sulla rb8 risulta essere ancora tra parentesi.

Cmq sia è palese "l'amputazione" dell'intera frase ... armonizzabile solo in quel modo (tanto più confermto dai versetti successivi), il significato o concetto non cambia ma fino a che punto è "lecito" (in fase di traduzione) fare ciò?
Saluti
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CONSAPEVOLE
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Messaggio da CONSAPEVOLE »

Mario70 ha scritto:
Ray ha scritto:
Viandante ha scritto:Perche in questa scrittura trovo traduzioni diverse, nel senso che alcuni traducono:

Dio ha vivificato anche voi ...

mentre altre iniziano con

Anche voi eravate morti...

Dalle interlineare quel Dio ha vivificato anche voi da dove vien fuori?

Grazieù
http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=2596" onclick="window.open(this.href);return false;
Attento a quel sito Ray, ci scrivono "cani e porci"...
Rimane il concetto che quel "Dio ha vivificato anche voi" nel testo greco non c'è, il suo inserimento é una supposizione del traduttore, da notare che la nuova tnm ha tolto le parentesi (come in tutti gli altri casi del resto.. )
Mario ti sbagli. Gli studi che trovi sul sito " biblistica" sono di un unico autore che è anche l'ideatore di questo sito: il dr. Gianni Montefameglio che ha una laurea in Teologia e una in Scienze Bibliche.
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

CONSAPEVOLE ha scritto:
Mario70 ha scritto:
Ray ha scritto:
http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=2596" onclick="window.open(this.href);return false;
Attento a quel sito Ray, ci scrivono "cani e porci"...
Rimane il concetto che quel "Dio ha vivificato anche voi" nel testo greco non c'è, il suo inserimento é una supposizione del traduttore, da notare che la nuova tnm ha tolto le parentesi (come in tutti gli altri casi del resto.. )
Mario ti sbagli. Gli studi che trovi sul sito " biblistica" sono di un unico autore che è anche l'ideatore di questo sito: il dr. Gianni Montefameglio che ha una laurea in Teologia e una in Scienze Bibliche.
Avere una laurea non implica non poter dire cretinate, specie se quello che si conosce viene filtrato dal proprio background religioso...
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Messaggio da CONSAPEVOLE »

Mario, io non ho espresso nessun giudizio sul contenuto del sito , mi sono limitato a dire che su biblistica non è vero che scrivono in tanti ( cani e porci), ma solo l'ideatore.
Riguardo al giudizio sul contenuto degli articoli penso che è qualcosa di molto soggettivo.
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

CONSAPEVOLE ha scritto:Mario, io non ho espresso nessun giudizio sul contenuto del sito , mi sono limitato a dire che su biblistica non è vero che scrivono in tanti ( cani e porci), ma solo l'ideatore.
Riguardo al giudizio sul contenuto degli articoli penso che è qualcosa di molto soggettivo.
Nel suo sito sotto la voce "chi siamo" parla al plurale, "noi siamo..." "noi crediamo..." "Nel caso di distribuzione o di diffusione di nostri studi... " poi dice di esserne l'ideatore, ora o parla al plurale come un papa o come Dio (plurale maiestatis), oppure ci hanno messo mano anche altri...
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(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Be allora Mario,...per dire che sono cani e porci occorre sapere chi siano anche questi altri e quante tematiche siano ad essi imputabili. :blu:
Ovvio ..cosa difficilissima a sapersi. :boh:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Stando al contraddittorio link, la definizione di anacoluto è assai generica e poco perspicua, perchè è vero che la frase rimane sospesa, ma non per un seguito che contraddica l’inizio, ma piuttosto per la mancanza del verbo sotteso, e quindi si dovrebbe piuttosto parlare di ellissi. Nel caso specifico la TNM lo reinserisce, ma, come ha detto Mario, nella nuova versione 2013 elimina le parentesi; quindi chi legge è portato a conciuderare che l’integrazione sia effettivamente a testo, il che non è: il greco quel ‘vivificare- rendere vivente-resuscitare’ proprio non lo conosce: si tratta di un accusativo (ὑμᾶς ὄντας νεκροὺς = ‘voi, essendo morti’) che in latino potrebbe stare anche come vocativo/esclamazione, ma che in greco, per quel che ne so, è piú facile intendere come complemento oggetto di cui il verbo reggente è sottinteso. Per lo meno questo può suggerire il contesto, fin dalla King James; penso che la relativa diffusione dell’integrazione, in area protestante, derivi di qui. Rimane il fatto che nel testo greco soggetto e predicato non sono espressi.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
virtesto
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Il cane e il porco...

Messaggio da virtesto »

...del sito Biblistica ecc.

Questo Montefameglio nel suo sito fa anche una lunga ed esaustiva trattazione della trinità; naturalmente la demolisce. Per questa ragione per Mario 70, che praticamente vive a pane e trinità, quel Montefameglio è un cane ed un porco. Evviva la tolleranza cristiana!!
Testimone di Cristo
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Messaggio da Testimone di Cristo »

A riguardo del passo in esame,prendo a prestito due traduzioni che uso, nelle quali vi è inserito la citazione in argomento:

Nuova Riveduta:
Lettera agli Efesini 2:1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli.
fine citazione

Diodati:
Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati, 2 nei quali già camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà
dell'aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza.
fine citazione

Credo che se quanto riportano le due traduzioni da me evidenziato in grassetto, venisse escluso dai passi in esame , la formulazione della frase perderebbe il suo significato o messaggio; esempio:

N.R.-voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli.

Diodati :-che eravate morti nei falli e nei peccati, 2 nei quali già camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà
dell'aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza.

ciao
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Messaggio da Viandante »

virtesto ha scritto:...del sito Biblistica ecc.

Questo Montefameglio nel suo sito fa anche una lunga ed esaustiva trattazione della trinità; naturalmente la demolisce. Per questa ragione per Mario 70, che praticamente vive a pane e trinità, quel Montefameglio è un cane ed un porco. Evviva la tolleranza cristiana!!
A propò o avuto modo di leggere la trattazione di Mario sulla trinità e devo dire che viene ben esposta l'ipotesi della trinità peccato che sia solo un'ipotesi mi è bastato leggere le innumerevoli volte in cui nella Bibbia si parla di Gesù come sacerdote (si è sacerdoti di qualcuno) anche dopo la sua morte e risurrezione, mi è bastato sapere che Gesù ha imparato l'ubbidienza (cosa impossibile dire di Dio), alla fine dei tempi lo stesso Cristo consegnerà al suo Padre ogni cosa, insomma l'uguaglianza intesa come persona non la si riscontra ne tanto meno lo stesso essere Divino, nella Bibbia non si parla mai di Gesù quale onnipotente ma potente, cmq non voglio andare OT.

Ritornando al Montefameglio ho sentito dire che è stato un anziano nei tempi che furono.... ecco le sue citazioni spesso prese dalla TNM
Saluti
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Messaggio da Testimone di Cristo »

Viandante ha scritto:
virtesto ha scritto:...del sito Biblistica ecc.

Questo Montefameglio nel suo sito fa anche una lunga ed esaustiva trattazione della trinità; naturalmente la demolisce. Per questa ragione per Mario 70, che praticamente vive a pane e trinità, quel Montefameglio è un cane ed un porco. Evviva la tolleranza cristiana!!
A propò o avuto modo di leggere la trattazione di Mario sulla trinità e devo dire che viene ben esposta l'ipotesi della trinità peccato che sia solo un'ipotesi mi è bastato leggere le innumerevoli volte in cui nella Bibbia si parla di Gesù come sacerdote (si è sacerdoti di qualcuno) anche dopo la sua morte e risurrezione, mi è bastato sapere che Gesù ha imparato l'ubbidienza (cosa impossibile dire di Dio), alla fine dei tempi lo stesso Cristo consegnerà al suo Padre ogni cosa, insomma l'uguaglianza intesa come persona non la si riscontra ne tanto meno lo stesso essere Divino, nella Bibbia non si parla mai di Gesù quale onnipotente ma potente, cmq non voglio andare OT.

Ritornando al Montefameglio ho sentito dire che è stato un anziano nei tempi che furono.... ecco le sue citazioni spesso prese dalla TNM
Ciao viandante
Per non essere OT rispondo brevemente a quanto scrivi.
Prima di parlare del Cristo che è venuto in terra per compiere la Grandiosa Opera della Redenzione, dovremmo fare un passo indietro; ossia leggere dalle scritture chi Era prima di prendere sembianze umane.
Ed ecco che è scritto:
Lettera ai Filippesi 2, 5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, 6 il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 7 ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.

Quindi prima di prendere forma simile a quella umana , Era in Forma di Dio; non di angelo, arcangelo, schiavo, servo..., ma di Dio, ed essendo anche La Parola o Logos ecco che in Giovanni 1,1 è scritto:
Che era nel principio con Dio " il Padre ", ed Era Dio.
Che le scritture nell'opera Messianica lo descrivono avere due nature, vero uomo secondo la carne e Vero Dio secondo lo Spirito, basta leggere:
la lettera ai Romani 1:1 Paolo, servo di Cristo Gesù, chiamato a essere apostolo, messo a parte per il vangelo di Dio, 2 che egli aveva già promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sante Scritture 3 riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, 4 dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti; cioè Gesù Cristo, nostro Signore..

Come si legge , uomo dalla carne Figlio di Dio dal Padre, e nella carne per compiere la Redenzione umana, per un tempo ha dovuto umiliarsi , farsi Peccato al Padre e pagare al posto di tutti noi..., ma nello Spirito era sempre Il Figlio Gesù Cristo, La Parola-Logos , la Quale è scritto che è lo Stesso ieri oggi ed in eterno,
e ciò che è eterno e senza inizio e senza fine.

Ho replicato a Viandante , ma se sono OT cancellate pure.
Ciao
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Vieri
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Messaggio da Vieri »

Mario ha scritto:
Consapevole ha scritto:
Mario ti sbagli. Gli studi che trovi sul sito " biblistica" http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=2596" onclick="window.open(this.href);return false;
sono di un unico autore che è anche l'ideatore di questo sito: il dr. Gianni Montefameglio che ha una laurea in Teologia e una in Scienze Bibliche.
Avere una laurea non implica non poter dire cretinate, specie se quello che si conosce viene filtrato dal proprio background religioso...
Mario condivido in pieno la tua osservazione. :ok: :ok: ed una "brava persona recentemente scomparsa aveva scritto:
Non sono difendibili le idee degli altri solo perché sono bene espresse o perché espresse da fonti che noi riteniamo autorevoli.
Le idee si devono radicare in noi perché le accogliamo dopo attenta meditazione.
Impariamo a distinguere la chiacchiera dalle meditazioni. Pensare è faticoso ma produce effetti benefici
Ritornando poi ad Aristotele :
A conferma di ciò, Aristotele era solito distinguere la semplice ragione (da lui chiamata diànoia), dall'intelletto (o noùs): tale distinzione è dovuta al fatto che la razionalità deduttiva, pur essendo capace di trarre conclusioni coerenti con le premesse, cioè di effettuare dimostrazioni corrette da un punto di vista formale, non può in alcun modo garantire la verità dei contenuti; per cui se il ragionamento parte da premesse false, anche il risultato finale sarà falso.
:quoto100:
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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Messaggio da Viandante »

Testimone di Cristo ha scritto:
Viandante ha scritto:
virtesto ha scritto:...del sito Biblistica ecc.

Questo Montefameglio nel suo sito fa anche una lunga ed esaustiva trattazione della trinità; naturalmente la demolisce. Per questa ragione per Mario 70, che praticamente vive a pane e trinità, quel Montefameglio è un cane ed un porco. Evviva la tolleranza cristiana!!
A propò o avuto modo di leggere la trattazione di Mario sulla trinità e devo dire che viene ben esposta l'ipotesi della trinità peccato che sia solo un'ipotesi mi è bastato leggere le innumerevoli volte in cui nella Bibbia si parla di Gesù come sacerdote (si è sacerdoti di qualcuno) anche dopo la sua morte e risurrezione, mi è bastato sapere che Gesù ha imparato l'ubbidienza (cosa impossibile dire di Dio), alla fine dei tempi lo stesso Cristo consegnerà al suo Padre ogni cosa, insomma l'uguaglianza intesa come persona non la si riscontra ne tanto meno lo stesso essere Divino, nella Bibbia non si parla mai di Gesù quale onnipotente ma potente, cmq non voglio andare OT.

Ritornando al Montefameglio ho sentito dire che è stato un anziano nei tempi che furono.... ecco le sue citazioni spesso prese dalla TNM
Ciao viandante
Per non essere OT rispondo brevemente a quanto scrivi.
...
Lettera ai Filippesi 2, 5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, 6 il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 7 ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.[/b]
...
Ho replicato a Viandante , ma se sono OT cancellate pure.
Ciao
Ho aperto a riguardo un nuovo post sulla presunta uguaglianza di Dio e Cristo e alla personale conclusione a cui sono giunto.
Saluti
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Viandante ha scritto:
virtesto ha scritto:...del sito Biblistica ecc.

Questo Montefameglio nel suo sito fa anche una lunga ed esaustiva trattazione della trinità; naturalmente la demolisce. Per questa ragione per Mario 70, che praticamente vive a pane e trinità, quel Montefameglio è un cane ed un porco. Evviva la tolleranza cristiana!!
A propò o avuto modo di leggere la trattazione di Mario sulla trinità e devo dire che viene ben esposta l'ipotesi della trinità peccato che sia solo un'ipotesi mi è bastato leggere le innumerevoli volte in cui nella Bibbia si parla di Gesù come sacerdote (si è sacerdoti di qualcuno) anche dopo la sua morte e risurrezione, mi è bastato sapere che Gesù ha imparato l'ubbidienza (cosa impossibile dire di Dio), alla fine dei tempi lo stesso Cristo consegnerà al suo Padre ogni cosa, insomma l'uguaglianza intesa come persona non la si riscontra ne tanto meno lo stesso essere Divino, nella Bibbia non si parla mai di Gesù quale onnipotente ma potente, cmq non voglio andare OT.

Ritornando al Montefameglio ho sentito dire che è stato un anziano nei tempi che furono.... ecco le sue citazioni spesso prese dalla TNM
Tutte sono ipotesi caro Viandante o meglio possibili cristologie, bisogna solo vedere quale delle tante é quella che non può essere contraddetta dalla scrittura (ovviamente anche questo punto di vista rimane tale perché la scrittura viene dopo la chiesa, quindi sarebbe più utile vedere in cosa credeva la chiesa che ha dato autorità al canone e quindi alla scrittura e questo taglierebbe la testa al toro) mi dispiace solo che tu non abbia letto attentamente quanto ho scritto perché ad esempio ho risposto più volte alle tue perplessità:

"Come spiegare i passi che mostrano Cristo sottomesso al padre 


Le altre scritture che indicano come il figlio sia sottomesso al padre vengono spiegate da due angolazioni diverse: 

1) Per la prima, ci viene in aiuto l’ XI Sinodo di Toledo (675) dove venne elaborata un'altra "confessione" attribuita in passato ad Eusebio di Vercelli, di cui si riporta solo l'inizio: 

« Professiamo e crediamo che la santa ed ineffabile Trinità, il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo, secondo la sua natura è un solo Dio di una sola sostanza, di una sola natura, anche di una sola maestà e forza. E professiamo che il Padre non (è) generato, non creato, ma ingenerato. Egli infatti non prende origine da nessuno,egli dal quale ebbe sia il Figlio la nascita, come lo Spirito Santo il procedere. Egli è dunque la fonte e l'origine dell'intera divinità. » 

Quindi essendo il padre la fonte del figlio per generazione e dello Spirito Santo per emanazione, ha il primate logico su di essi anche nella dimensione divina. 
Il grande Basilio nella sua omelia 24:4 tanto cara ai padri orientali disse: 
«Il Padre è la radice e la fonte del Figlio e dello Spirito Santo». 

In ambito trinitario la distinzione delle persone è di fondamentale importanza. 

Ignazio Sanna in "Il riscontro della Trinità nella vita del credente" scrive: 

"Le tre persone formano una unità che esiste solo in Dio, l’unità di un unico essere, essere identico in Dio, che appartiene al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Ma l’unità di essere con pluralità di persone è una verità che si riverbera ed illumina le condizioni dell’unione nelle comunità umane. Infatti, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, pur avendo un solo essere divino comune ai tre, sono persone totalmente diverse l’una dalle altre. Non ci sono persone più originali delle persone della Trinità, più precisamente nella loro realtà personale. 
Il Padre è totalmente Padre, e come tale è completamente diverso 
dal Figlio e dallo Spirito Santo; nella sua persona, tutto è paterno, con il significato più ampio di una paternità che è anche, secondo il nostro modo di pensare, una maternità, perché la distinzione di sesso non esiste in Dio. Per parte sua, 
il Figlio è totalmente Figlio: in lui tutto è filiale. Dai testi evengelici si costata che la personalità di Gesù è una personalità fondamentalmente filiale, rivolta verso il Padre. 
Sappiamo che la personalità dello Spirito Santo procede dall’unione del Padre e del Figlio, distinguendosi totalmente dalle due prime persone divine. La diversità delle persone non si oppone alla loro unione; permette per esse una unità di essere assoluta. 
Possiamo dedurne, perciò, la verità che le differenze fra le persone non sono destinate ad essere un ostacolo alla loro unione.
Padre, Figlio e Spirito Santo formano un solo Dio, in una unione ideale, perfetta. Allora, anche nelle comunità umane, quasi per una sorta di analogia esistenziale, dobbiamo riconoscere che le differenze fra le persone non costituiscono un ostacolo insuperabile all’unione. Nell’umanità come nella Trinità il singolare della persona e il plurale della comunione e della relazione non si oppongono. Nell’infinito plurale dell’umanità, ogni uomo e ogni donna sono assolutamente unici e necessariamente relazionali. 
... 
Come non si può parlare di Dio solo in maniera indifferenziata, così non si dovrebbe neppure parlare a Dio in maniera indifferenziata. Propriamente, non si prega la natura divina. Si pregano o si dovrebbero pregare le tre persone della Trinità. Proclamare che Gesù è l’“unigenito Figlio di Dio”, per esempio, non è lo stesso che proclamare che Gesù è Figlio della Trinità. Quando si professa che Gesù “siede alla destra di Dio Padre onnipotente”, non si professa che Gesù siede alla destra di un Dio in generale. Occorre, quindi, 
che il cristiano, nel rispetto della tradizione del Nuovo Testamento, in cui il nome di Dio è prima di tutto il nome proprio della persona del Padre, si educhi a non pregare Dio in generale, ma a pregarlo nella sua realtà trinitaria. Il nome di Dio, proprio del Padre, è dato al Figlio solo perché egli è uno con il Padre, “della stessa sostanza del Padre”, “consustanziale al Padre”. 
Al cristiano viene impresso il sigillo trinitario, perché è battezzato non in nome di Dio semplicemente, ma precisamente nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. 
In definitiva, si può affermare che l’originalità cristiana non consista tanto nel pregare la Trinità, quanto nel pregare trinitariamente, ossia nel pregare secondo il dinamismo della Trinità, rivolgendosi, cioè, al Padre per mezzo del Figlio e nello Spirito. L’autentica preghiera cristiana è sempre la stessa preghiera di Gesù, ma nel senso specifico della preghiera fatta a Dio Padre con Lui, grazie al suo Spirito, per mezzo di Lui ed in Lui." 

Lo ripeto: la distinzione delle persone trinitarie fa la differenza tra l'eresia modalista e la trinità ortodossa. 

2) Il secondo aspetto riguarda la kenosi o lo svuotamento, filippesi ci insegna che il figlio con l’incarnazione si svuotò della sua unica e perfetta condizione divina, assumendo anche la natura creaturale, visto da questo punto di vista quindi (uomo-creatura) il Cristo è sia inferiore a suo padre che è il suo creatore, che sottomesso, 

Quindi tutte le scritture che portano avanti gli antitrinitari, devono essere viste alla luce di questi due importanti punti...
Nella prima parte del mio post avevo affrontato questo punto quando ho parlato del fatto che Cristo per i trinitari è vero uomo. 
Come potrebbe egli essere tale se avesse l'onniscienza? 
Per logica dal punto di vista creaturale deve essere limitato, ricordiamoci che a Calcedonia si stabilì che le due nature non sono mischiate, "la natura divina del figlio partecipava in quella umana senza per questo mescolarsi con essa, ma rimanendo intatte le rispettive qualità delle due nature", ricordando però i limiti che la natura umana del Cristo, identica alla nostra fuorché nel peccato, aveva per essere appunto circoscritta allo spazio e al tempo come noi, in "incarnazione e umanità di Dio" il Dott. Mazza afferma: 

"In questo senso, durante la vita terrena del Cristo, accade che alcune proprietà divine non sono accessibili alla natura umana: non vengono rimosse, non vengono disattivate temporaneamente, ma sono semplicemente inaccessibili. Esiste dunque una sorta di asimmetria di accesso alle facoltà divino-umane: mentre la natura divina ha pieno accesso alle facoltà umane, la natura umana non lo ha in rapporto a quelle divine. Sostanzialmente la natura divina non subisce alcuna restrizione, è solo la natura umana ad averne, costitutivamente"...
Come scritto nel primo post quando Cristo "si fece carne" assunse non solo un corpo, ma anche un'anima umana esattamente come uno di noi, egli non sarebbe stato un vero uomo se non fosse stato esattamente come noi, quindi un insieme di anima spirituale e corpo carnale. 
Una volta risorto, non sparì un bel nulla, ma semplicemente egli fu il primo essere umano a risorgere come corpo spirituale o corpo glorioso, stesso corpo che avranno a sua immagine i suoi fedeli discepoli una volta morti e risorti, il suo precedente corpo carnale venne quindi mutato in corpo spirituale o glorioso e tale stato egli manterrà per sempre. 
Quindi la persona del figlio di Dio una volta risorto è composto dalla sua natura divina immutabile, che in quanto tale è rimasta intatta e condivisa dal padre e dallo Spirito Santo, e dalla sua natura umana composta dall'anima e come dice Paolo dal “corpo spiritualizzato” (soma pneumatikos). 
Tenendo in mente questo particolare analizziamo la scrittura in questione. 
Quando l'apostolo scrive che il capo della donna è l'uomo, intendeva forse che la donna è inferiore di natura a suo marito? 
E' forse meno umana di lui? 
Oppure l'apostolo intendeva che la donna accetta di essere sottomessa a suo marito, o al suo fratello spirituale in quanto egli è colui che dirige la famiglia o la chiesa?...
Quando il figlio di Dio decise di compiere la missione che suo padre gli aveva "disegnato", “il sacro mistero ideato prima della fondazione del mondo”, ovvero che tramite il suo regno tutte le nazioni sarebbero state benedette e gli uomini avrebbero riottenuto la grazia e la vita eterna, egli assunse la funzione di intermediario tra Dio e l'uomo. 
Assumendo questo ruolo, egli assunse la natura umana ed in tale stato egli divenne il re messianico profetizzato dalle scritture, in questo ruolo egli è sottomesso al padre fino a quando tutto sarà compiuto, a quel punto la sua missione sarà conclusa e "Dio sarà tutto in tutti". 
Rileggendo il discorso dei ruoli affrontato nel primo post riguardo filippesi le cose saranno ancora più chiare. 
Ricordiamoci il detto "distinti nei ruoli, ma uniti nella sostanza" nel momento in cui il figlio di Dio scelse di assumere il ruolo di re messia unico e sacerdote, scelse anche di essere sottomesso a chi lo ha costituito tale (il padre).
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Grazie Mario per la tua spiegazione,

quella parte l'ho letta e ben considerata con un unico aspetto che nel mio caso considero la scrittura come il punto da dove partire. Ciò che mi hai portato come prova nel mio caso non ha valore nel senso che i vari concili hanno potuto affermare e spiegare alla meglio questo dogma che sempre tale rimane e nel mio caso inaccettabile.

In questo mi ripeto tutta la scrittura differenzia bene i ruoli delle due "persone" sia prima che dopo la venuta di Cristo e appellativi che vengono dati a Gesù non sono dati a Dio e viceversa. Pertanto la parola "Dio" non assume mai un sorta di genere particolare o entità incompleta in mancanca degli altri. Dio è Dio ha un nome ha un preciso ruolo ha una sua "personalità", il figlio ha un nome, un preciso ruole e una sua personalità pertanto l'uno non è senza dubbio l'altro ma sicuramente entrambi sono divini ovviamente fermo restando la superiorità del padre in quanto tale. In questo l'esempio "umano" di padre e figlio è illuminante: mio padre distinto da me è umano ma questo non significa che la caratteristica di "umano" non si ha in assenza di uno dei due o che la caratteristica "umano" abbia un ruolo, una personalità ben precisa.

Purtroppo in quanto dogma possiamo rigirarlo come vuoi ma sempre dogma rimane altrimenti sarebbe ben espresso nelle scritture e perderebbe l'appellativo di Dogma non credi?
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Viandante ha scritto:Grazie Mario per la tua spiegazione,

quella parte l'ho letta e ben considerata con un unico aspetto che nel mio caso considero la scrittura come il punto da dove partire. Ciò che mi hai portato come prova nel mio caso non ha valore nel senso che i vari concili hanno potuto affermare e spiegare alla meglio questo dogma che sempre tale rimane e nel mio caso inaccettabile.

In questo mi ripeto tutta la scrittura differenzia bene i ruoli delle due "persone" sia prima che dopo la venuta di Cristo e appellativi che vengono dati a Gesù non sono dati a Dio e viceversa. Pertanto la parola "Dio" non assume mai un sorta di genere particolare o entità incompleta in mancanca degli altri. Dio è Dio ha un nome ha un preciso ruolo ha una sua "personalità", il figlio ha un nome, un preciso ruole e una sua personalità pertanto l'uno non è senza dubbio l'altro ma sicuramente entrambi sono divini ovviamente fermo restando la superiorità del padre in quanto tale. In questo l'esempio "umano" di padre e figlio è illuminante: mio padre distinto da me è umano ma questo non significa che la caratteristica di "umano" non si ha in assenza di uno dei due o che la caratteristica "umano" abbia un ruolo, una personalità ben precisa.

Purtroppo in quanto dogma possiamo rigirarlo come vuoi ma sempre dogma rimane altrimenti sarebbe ben espresso nelle scritture e perderebbe l'appellativo di Dogma non credi?
Esattamente dove in quello che ho scritto ho detto che il padre sia il figlio é viceversa? Dove ho scritto che il ruolo del padre é quello del figlio?Dove ho scritto che il figlio o il padre in assenza dell'altro sarebbe meno Dio dell'altro?
I tuoi preconcetti riguardo il dogma non te lo fanno vedere per quello che realmente é.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Viandante ha scritto:Grazie Mario per la tua spiegazione,

quella parte l'ho letta e ben considerata con un unico aspetto che nel mio caso considero la scrittura come il punto da dove partire. Ciò che mi hai portato come prova nel mio caso non ha valore nel senso che i vari concili hanno potuto affermare e spiegare alla meglio questo dogma che sempre tale rimane e nel mio caso inaccettabile.

In questo mi ripeto tutta la scrittura differenzia bene i ruoli delle due "persone" sia prima che dopo la venuta di Cristo e appellativi che vengono dati a Gesù non sono dati a Dio e viceversa. Pertanto la parola "Dio" non assume mai un sorta di genere particolare o entità incompleta in mancanca degli altri. Dio è Dio ha un nome ha un preciso ruolo ha una sua "personalità", il figlio ha un nome, un preciso ruole e una sua personalità pertanto l'uno non è senza dubbio l'altro ma sicuramente entrambi sono divini ovviamente fermo restando la superiorità del padre in quanto tale. In questo l'esempio "umano" di padre e figlio è illuminante: mio padre distinto da me è umano ma questo non significa che la caratteristica di "umano" non si ha in assenza di uno dei due o che la caratteristica "umano" abbia un ruolo, una personalità ben precisa.

Purtroppo in quanto dogma possiamo rigirarlo come vuoi ma sempre dogma rimane altrimenti sarebbe ben espresso nelle scritture e perderebbe l'appellativo di Dogma non credi?
Esattamente dove in quello che ho scritto ho detto che il padre sia il figlio é viceversa? Dove ho scritto che il ruolo del padre é quello del figlio?Dove ho scritto che il figlio o il padre in assenza dell'altro sarebbe meno Dio dell'altro?
I tuoi preconcetti riguardo il dogma non te lo fanno vedere per quello che realmente é.
Okkio che io ho parlato di Dio non di padre (distinzione essenziale per sostenere la trinità "Dio è il figlio")

Il figlio non può essere Dio altrimenti dovrebbe essere onnipotente e l'onnipotenza nella bibbia è detta solo di Dio c'è poco da fare.
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Viandante ha scritto:
Mario70 ha scritto:
Viandante ha scritto:Grazie Mario per la tua spiegazione,

quella parte l'ho letta e ben considerata con un unico aspetto che nel mio caso considero la scrittura come il punto da dove partire. Ciò che mi hai portato come prova nel mio caso non ha valore nel senso che i vari concili hanno potuto affermare e spiegare alla meglio questo dogma che sempre tale rimane e nel mio caso inaccettabile.

In questo mi ripeto tutta la scrittura differenzia bene i ruoli delle due "persone" sia prima che dopo la venuta di Cristo e appellativi che vengono dati a Gesù non sono dati a Dio e viceversa. Pertanto la parola "Dio" non assume mai un sorta di genere particolare o entità incompleta in mancanca degli altri. Dio è Dio ha un nome ha un preciso ruolo ha una sua "personalità", il figlio ha un nome, un preciso ruole e una sua personalità pertanto l'uno non è senza dubbio l'altro ma sicuramente entrambi sono divini ovviamente fermo restando la superiorità del padre in quanto tale. In questo l'esempio "umano" di padre e figlio è illuminante: mio padre distinto da me è umano ma questo non significa che la caratteristica di "umano" non si ha in assenza di uno dei due o che la caratteristica "umano" abbia un ruolo, una personalità ben precisa.

Purtroppo in quanto dogma possiamo rigirarlo come vuoi ma sempre dogma rimane altrimenti sarebbe ben espresso nelle scritture e perderebbe l'appellativo di Dogma non credi?
Esattamente dove in quello che ho scritto ho detto che il padre sia il figlio é viceversa? Dove ho scritto che il ruolo del padre é quello del figlio?Dove ho scritto che il figlio o il padre in assenza dell'altro sarebbe meno Dio dell'altro?
I tuoi preconcetti riguardo il dogma non te lo fanno vedere per quello che realmente é.
Okkio che io ho parlato di Dio non di padre (distinzione essenziale per sostenere la trinità "Dio è il figlio")

Il figlio non può essere Dio altrimenti dovrebbe essere onnipotente e l'onnipotenza nella bibbia è detta solo di Dio c'è poco da fare.
Ti stai contraddicendo avevi detto che anche Gesù é Dio oppure no?
Se si é Dio lo si é e basta, non si può essere meno Dio di qualcuno come non si può essere Meno uomo di qualcuno, deciditi .
In mt 28:18 é scritto o no che il padre ha dato al figlio OGNI potere? Che significa essere onnipotente se non che si abbia ogni potere? Se il figlio ha OGNI potere sia in cielo che in terra quale potere avrà mai il padre che non abbia il figlio?
L'onnipotenza appartiene alla natura di Dio e se Gesù é Dio come affermano decine di volte le Scritture é ovviamente onnipotente.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Mario70 ha scritto:Grazie Mario per la tua spiegazione,

quella parte l'ho letta e ben considerata con un unico aspetto che nel mio caso considero la scrittura come il punto da dove partire. Ciò che mi hai portato come prova nel mio caso non ha valore nel senso che i vari concili hanno potuto affermare e spiegare alla meglio questo dogma che sempre tale rimane e nel mio caso inaccettabile.

In questo mi ripeto tutta la scrittura differenzia bene i ruoli delle due "persone" sia prima che dopo la venuta di Cristo e appellativi che vengono dati a Gesù non sono dati a Dio e viceversa. Pertanto la parola "Dio" non assume mai un sorta di genere particolare o entità incompleta in mancanca degli altri. Dio è Dio ha un nome ha un preciso ruolo ha una sua "personalità", il figlio ha un nome, un preciso ruole e una sua personalità pertanto l'uno non è senza dubbio l'altro ma sicuramente entrambi sono divini ovviamente fermo restando la superiorità del padre in quanto tale. In questo l'esempio "umano" di padre e figlio è illuminante: mio padre distinto da me è umano ma questo non significa che la caratteristica di "umano" non si ha in assenza di uno dei due o che la caratteristica "umano" abbia un ruolo, una personalità ben precisa.

Purtroppo in quanto dogma possiamo rigirarlo come vuoi ma sempre dogma rimane altrimenti sarebbe ben espresso nelle scritture e perderebbe l'appellativo di Dogma non credi?
Esattamente dove in quello che ho scritto ho detto che il padre sia il figlio é viceversa? Dove ho scritto che il ruolo del padre é quello del figlio?Dove ho scritto che il figlio o il padre in assenza dell'altro sarebbe meno Dio dell'altro?
I tuoi preconcetti riguardo il dogma non te lo fanno vedere per quello che realmente é.
...

Okkio che io ho parlato di Dio non di padre (distinzione essenziale per sostenere la trinità "Dio è il figlio")
..
Ti stai contraddicendo avevi detto che anche Gesù é Dio oppure no?
Non mi sono contraddetto tu hai domandato: Dove esattamente in quello che ho scritto ho detto che il padre sia il figlio?

Infatti non l'hai detto, ma come trinitario sostieni che il Figlio è Dio (vedi rappresentazione della trinità)

ecco perchè ti ho risposto "okkio che io ho parlato di Dio non di padre".

Pertanto nessuna contraddizione

Matteo 28:18 è una conferma proprio della sua diversità quale essere divino. qualcosa gli è stata data da qualcuno che l'aveva prima di lui pertanto già questa è un diversità di ruoli e "deità" Dio che dà!
Saluti
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Viandante ha scritto:
Mario70 ha scritto:Grazie Mario per la tua spiegazione,

quella parte l'ho letta e ben considerata con un unico aspetto che nel mio caso considero la scrittura come il punto da dove partire. Ciò che mi hai portato come prova nel mio caso non ha valore nel senso che i vari concili hanno potuto affermare e spiegare alla meglio questo dogma che sempre tale rimane e nel mio caso inaccettabile.

In questo mi ripeto tutta la scrittura differenzia bene i ruoli delle due "persone" sia prima che dopo la venuta di Cristo e appellativi che vengono dati a Gesù non sono dati a Dio e viceversa. Pertanto la parola "Dio" non assume mai un sorta di genere particolare o entità incompleta in mancanca degli altri. Dio è Dio ha un nome ha un preciso ruolo ha una sua "personalità", il figlio ha un nome, un preciso ruole e una sua personalità pertanto l'uno non è senza dubbio l'altro ma sicuramente entrambi sono divini ovviamente fermo restando la superiorità del padre in quanto tale. In questo l'esempio "umano" di padre e figlio è illuminante: mio padre distinto da me è umano ma questo non significa che la caratteristica di "umano" non si ha in assenza di uno dei due o che la caratteristica "umano" abbia un ruolo, una personalità ben precisa.

Purtroppo in quanto dogma possiamo rigirarlo come vuoi ma sempre dogma rimane altrimenti sarebbe ben espresso nelle scritture e perderebbe l'appellativo di Dogma non credi?
Esattamente dove in quello che ho scritto ho detto che il padre sia il figlio é viceversa? Dove ho scritto che il ruolo del padre é quello del figlio?Dove ho scritto che il figlio o il padre in assenza dell'altro sarebbe meno Dio dell'altro?
I tuoi preconcetti riguardo il dogma non te lo fanno vedere per quello che realmente é.
...

Okkio che io ho parlato di Dio non di padre (distinzione essenziale per sostenere la trinità "Dio è il figlio")
..
Ti stai contraddicendo avevi detto che anche Gesù é Dio oppure no?
Non mi sono contraddetto tu hai domandato: Dove esattamente in quello che ho scritto ho detto che il padre sia il figlio?

Infatti non l'hai detto, ma come trinitario sostieni che il Figlio è Dio (vedi rappresentazione della trinità)

ecco perchè ti ho risposto "okkio che io ho parlato di Dio non di padre".

Pertanto nessuna contraddizione

Matteo 28:18 è una conferma proprio della sua diversità quale essere divino. qualcosa gli è stata data da qualcuno che l'aveva prima di lui pertanto già questa è un diversità di ruoli e "deità" Dio che dà!
Viandante caro avevi scritto:

"pertanto l'uno non è senza dubbio l'altro ma sicuramente entrambi sono divini ovviamente fermo restando la superiorità del padre in quanto tale. In questo l'esempio "umano" di padre e figlio è illuminante: mio padre distinto da me è umano ma questo non significa che la caratteristica di "umano" non si ha in assenza di uno dei due o che la caratteristica "umano" abbia un ruolo, una personalità ben precisa"

Poi hai scritto:

"Il figlio non può essere Dio altrimenti dovrebbe essere onnipotente e l'onnipotenza nella bibbia è detta solo di Dio c'è poco da fare."

Non vedi contraddizione?

Dalla treccani: divino agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia,l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio.

Allora Gesù é divino/Dio oppure no?
E se non è Dio come concili questi passi della scrittura alla quale tieni tanto:
Gv1:1,18; 20:28, romani 9:5, filippesi2:6, ebrei 1:1-6, colossesi 2:9; tito2:13, 2 pt 1:1; 1 gv 5:20
E non prendermi la bibbia di topolino ehm dei tdg per favore altrimenti é inutile continuare.
Per quanto riguarda mt 28 vedo che non mi hai risposto: Gesù ha OGNI potere in cielo e in terra o no? Il fatto che sia stato il padre a darglieli é ovvio, tutto procede dal padre, il figlio essendo generato ha lo stesso genere del padre, é Dio come lo é lui, esattamente come il tuo genere é lo stesso di tuo padre che ti ha generato, sei uomo come lui, e come tu hai tutte le caratteristiche che ti rendono umano, il figlio di Dio ha tutte le caratteristiche che lo rendono Dio.
Inoltre:
1Corinzi 1:24 
ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; 

se Gesù è la potenza di Dio, e Dio è onnipotente... 

Ancora:
Il Figlio è talmente potente da tenere nell'essere l'universo stesso, come è scritto anche in Colossesi 1:17: 
"Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui." 
Ancora:
Ebrei 1:3 "Questo Figlio è il riflesso della gloria di Dio, l’immagine perfetta di ciò che Dio è. È lui che regola l’universo con la forza straordinaria del suo comando. È lui che, dopo essere morto per purificare gli uomini dai loro peccati, si è seduto al posto d’onore, alla destra del grande Dio del cielo."
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Mi si scusi l' intromissione ma in Rivelazione 3:12 troviamo questo passo ( che traggo da una edizione Paoline) : Colui che vince lo farò colonna nel Tempio del Mio Dio, ed egli non ne uscirà più; scriverò su di lui il nome del mio Dio ; il nome della città del mio Dio, cioè la nuova Gerusalemme che discende dal cielo dal mio Dio e il mio nome nuovo.
Nelle visioni di Rivelazione Gesù è chiaramente in cielo, ha ripreso la sua natura spirituale e parlando di Dio lo dichiara "suo Dio" ben 4 volte in un unico versetto, lui non si identifica con Dio, ma anzi ha un Dio ed in cio' vi è una netta differenza tra essere ed avere.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Romagnolo ha scritto:Mi si scusi l' intromissione ma in Rivelazione 3:12 troviamo questo passo ( che traggo da una edizione Paoline) : Colui che vince lo farò colonna nel Tempio del Mio Dio, ed egli non ne uscirà più; scriverò su di lui il nome del mio Dio ; il nome della città del mio Dio, cioè la nuova Gerusalemme che discende dal cielo dal mio Dio e il mio nome nuovo.
Nelle visioni di Rivelazione Gesù è chiaramente in cielo, ha ripreso la sua natura spirituale e parlando di Dio lo dichiara "suo Dio" ben 4 volte in un unico versetto, lui non si identifica con Dio, ma anzi ha un Dio ed in cio' vi è una netta differenza tra essere ed avere.
Mi ricordi quando anche io ero antitrinitario e citavo questo passo :sorriso:
Sai cosa non capivo all'epoca? Sottovalutavo la conoscenza che la chiesa ha della bibbia, secondo te in 2000 anni non hanno mai letto questi passi e non hanno mai dato una risposta?
La dottrina della Trinità é nata proprio per cercare di armonizzare i passi che hai citato tu, tenendo in piedi gli altri (quelli che ho citato io) ed é l'unica che nel fare questo non cade in contraddizione.
Ti aggiungo anche altre scritture:

1 Pietro 1:3: NRV “Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti,” 

Efesini 1:17: “affinché il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo pienamente;” 

II Corinti 1:3: “Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione,”. 


Quando i tdg menzionano queste scritture pensano che i trinitari non possano obiettare molto, infatti se Cristo stesso chiama suo padre "il mio Dio" vuol dire che egli non poteva esserlo... 

In quanto "vero uomo" egli come ognuno di noi, sia che siamo in carne qui sulla terra o con il corpo glorioso in cielo, abbiamo il nostro Dio, non smetteremmo mai di averlo, in quanto Dio è eterno ed immutabile. 
Cristo non sarebbe "vero uomo" se in questo stato creaturale non avesse il suo Dio, in quanto creatura egli ha un Dio esattamente come ognuno di noi, ecco perché solo del Figlio è detto che egli ha un Dio, perché è l’unico ad essere anche pienamente uomo, ne il padre ne lo Spirito Santo hanno la natura umana, ecco perché nessuno di loro può dire di avere un Dio, in ambito trinitario quando si pensa alla relazione che vi è tra la natura divina del figlio e la sua natura umana, si parla di "legame razionale" o logico, non vi è nessuna fusione o confusione o altro. 
Secondo la dottrina trinitaria il figlio non smette di avere la natura umana quando muore, con la resurrezione continua ad averla é solo il corpo fisico a morire non certo la sua anima, con la resurrezione il corpo é spiritualizzato (pneumatikos) ricorda cosa dice il dogma:
"Seguendo, quindi, i santi Padri, all'unanimità noi insegniamo a confessare un solo e medesimo Figlio: il signore nostro Gesù Cristo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo, [composto] di anima razionale e del corpo, consostanziale al Padre per la divinità, e consostanziale a noi per l'umanità, simile in tutto a noi, fuorché nel peccato, generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità, e in questi ultimi tempi per noi e per la nostra salvezza da Maria vergine e madre di Dio, secondo l'umanità, uno e medesimo Cristo signore unigenito; da riconoscersi in due nature, senza confusione, immutabili, indivise, inseparabili, non essendo venuta meno la differenza delle nature a causa della loro unione, ma essendo stata, anzi, salvaguardata la proprietà di ciascuna natura, e concorrendo a formare una sola persona e ipostasi; Egli non è diviso o separato in due persone, ma è un unico e medesimo Figlio, unigenito, Dio, verbo e signore Gesù Cristo, come prima i profeti e poi lo stesso Gesù Cristo ci hanno insegnato di lui, e come ci ha trasmesso il simbolo dei padri."
Chiaro?
Se si vuole veramente smontare la trinità lo si deve fare solamente prendendo in considerazione le sue esatte definizioni e ti assicuro che tutto é stato previsto.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Mario70 ha scritto: Viandante caro avevi scritto:

"pertanto l'uno non è senza dubbio l'altro ma sicuramente entrambi sono divini ovviamente fermo restando la superiorità del padre in quanto tale. In questo l'esempio "umano" di padre e figlio è illuminante: mio padre distinto da me è umano ma questo non significa che la caratteristica di "umano" non si ha in assenza di uno dei due o che la caratteristica "umano" abbia un ruolo, una personalità ben precisa"

Poi hai scritto:

"Il figlio non può essere Dio altrimenti dovrebbe essere onnipotente e l'onnipotenza nella bibbia è detta solo di Dio c'è poco da fare."

Non vedi contraddizione?
No se a quel "divino" gli dai valenza di aggettivo come volevo intendere, ovvero un essere soprannaturale / spirituale non DIVINO che viene da DIO Jhavè!
Allora Gesù é divino/Dio oppure no?
Gesù non è Dio ma sicuramente un essere divino

Non giochiamo sulle parole e sul significato attribuito da vocabolari
Per quanto riguarda mt 28 vedo che non mi hai risposto: Gesù ha OGNI potere in cielo e in terra o no? Il fatto che sia stato il padre a darglieli é ovvio, tutto procede dal padre, il figlio essendo generato ha lo stesso genere del padre, é Dio come lo é lui, esattamente come il tuo genere é lo stesso di tuo padre che ti ha generato, sei uomo come lui, e come tu hai tutte le caratteristiche che ti rendono umano, il figlio di Dio ha tutte le caratteristiche che lo rendono Dio.
Il potere gli è stato dato pertanto prima non l'aveva e non poteva essere Dio ovvero Jhavè

Io e mio padre non abbiamo la stessa potenza, io e mio padre non abbiamo gli stessi anni, io e mio padre non abbiamo la stessa esperienza e sicuramente mio padre è più grande di me

Credimi Mario il tuo scritto l'ho considerato a fondo e non sono giunto alle tue stesse conclusioni.

L'unica cosa plausibile è la natura in comune che hanno ovvero la divinità intesa come essere sovrannaturale.
Saluti
Viandante



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Viandante ha scritto:
Mario70 ha scritto: Viandante caro avevi scritto:

"pertanto l'uno non è senza dubbio l'altro ma sicuramente entrambi sono divini ovviamente fermo restando la superiorità del padre in quanto tale. In questo l'esempio "umano" di padre e figlio è illuminante: mio padre distinto da me è umano ma questo non significa che la caratteristica di "umano" non si ha in assenza di uno dei due o che la caratteristica "umano" abbia un ruolo, una personalità ben precisa"

Poi hai scritto:

"Il figlio non può essere Dio altrimenti dovrebbe essere onnipotente e l'onnipotenza nella bibbia è detta solo di Dio c'è poco da fare."

Non vedi contraddizione?
No se a quel "divino" gli dai valenza di aggettivo come volevo intendere, ovvero un essere soprannaturale / spirituale non DIVINO che viene da DIO Jhavè!
Allora Gesù é divino/Dio oppure no?
Gesù non è Dio ma sicuramente un essere divino

Non giochiamo sulle parole e sul significato attribuito da vocabolari
Per quanto riguarda mt 28 vedo che non mi hai risposto: Gesù ha OGNI potere in cielo e in terra o no? Il fatto che sia stato il padre a darglieli é ovvio, tutto procede dal padre, il figlio essendo generato ha lo stesso genere del padre, é Dio come lo é lui, esattamente come il tuo genere é lo stesso di tuo padre che ti ha generato, sei uomo come lui, e come tu hai tutte le caratteristiche che ti rendono umano, il figlio di Dio ha tutte le caratteristiche che lo rendono Dio.
Il potere gli è stato dato pertanto prima non l'aveva e non poteva essere Dio ovvero Jhavè

Io e mio padre non abbiamo la stessa potenza, io e mio padre non abbiamo gli stessi anni, io e mio padre non abbiamo la stessa esperienza e sicuramente mio padre è più grande di me

Credimi Mario il tuo scritto l'ho considerato a fondo e non sono giunto alle tue stesse conclusioni.

L'unica cosa plausibile è la natura in comune che hanno ovvero la divinità intesa come essere sovrannaturale.
Che confusione che hai, ogni termine ha un significato preciso, basta vederlo nel proprio contesto linguistico...
Dove sta scritto che per divino si intende essere soprannaturale? Se rimaniamo nel greco biblico, divino é la traduzione italiana di theios, nei passi che ti ho citato Gesù viene chiamato Dio (theos) , viene chiamato Il Dio, (ho theos) in gv 20:28 e in ebrei, viene chiamato grande Dio in Tito, vero Dio in 1 gv, in colossesi é detto che ha la pienezza della deità, soffermiamoci qui:

theotetos = deità

Colossesi 2:9: 

" 9 poiché è in lui che dimora corporalmente tutta la pienezza della deità, 10 e voi siete stati riempiti in lui, che è il capo di ogni principio e potenza; " 

In greco suona così: 
"Oti [poiché] en [in] autô [lui] katoikei [dimora o abita o vive] pan [tutta, ogni] to plêrôma [la pienezza, la totalità] tês theotêtos [della deità, composto da theos] sômatikôs [corporalmente, forma corporea]" 

Nella sua unica persona, e dunque anche nella sua corporalità, dimora tanto il suo essere uomo, quanto il suo essere DIo, nella sua pienezza e totalità. Personalmente mi era sempre apparsa ostica questa scrittura perché non capivo cosa c'entrasse quel "corporalmente" con la deità, solo pensando alle due nature di Cristo il versetto ha un senso: Cristo ha la totalità della deità in sé costitutivamente. 
"Deità" traduce il greco theotês che deriva da Theos (Dio) e ne è l'esatto calco etimologico, è più importante ed incisivo di theiotês che deriva da theios (divino) e che alla lettera si traduce “divinità”; non è un caso che l'autore scelga proprio questo termine e non l'altro. Tradurre come fa la TNM "qualità divina", nel senso che la WTS vuole dare a questa perifrasi, è un'assurdità, una falsificazione vera e propria. 
Vorrei poi vorrei chiedere al sostenitore di questa traduzione: se io sono "qualitativamente uomo" cosa significa? Se Cristo è "qualitativamente Dio" cosa significa? Avere la qualità dell'uomo non significa forse essere un uomo? Avere la qualità di Dio cosa significa se non che Cristo è Dio? 
Se aprite un qualsiasi dizionario scoprirete che la qualità "è ciò che caratterizza una cosa o una entità, è la proprietà di quell'entità" se Cristo ha la proprietà e la caratteristica di essere Dio, cosa significa se non che egli lo è realmente? Non è giocando sui termini che i testimoni riescono a togliere il semplice fatto che Cristo è Dio. 

Gianfranco Apostoli ebbe a dire a tal proposito: 

"Si potrebbe dire, semplificando, che, mentre Theiotes indica la qualità / natura / essenza di chi abbia attributi o proprietà divine, Theotes indica la qualità / natura / essenza di chi sia un dio, a prescindere da qualunque attributo o proprietà egli abbia. La divinità in Theiotes si spiega in base alle caratteristiche divine di colui che merita tale nome: come a dire che chi è provvisto di Theiotes, lo riconosciamo come dio dai suoi attributi divini; mentre la divinità in Theotes si basa fondamentalmente sul fatto che colui di cui si parla è un dio, a prescindere dalle sue altre caratteristiche: come a dire che chi è provvisto di Theotes è un dio perché lo è (è il caso di Gesù Cristo), non perché abbia caratteri divini riconoscibili. La questione si complica qualora si voglia distinguere il significato dei termini nell'ambito politeistico e in quello monoteistico: la Theotes, in ambito monoteistico, è la qualità / natura / 
essenza non di chi sia "un dio", ma del dio, la cui unicità è attributo peculiare, da considerare caratterizzante anche della sua Theiotes." 

Vediamo cosa dice il Thayer lexicon: 

[Thayer] theotes, theotetos, (deitas, Tertullian, Augustine (de 104: Dei 7, 1)), deity i. e. the state of being God, Godhead: Col. 2:9. (Lucian, Icar. 9; Plutarch, de defect. orac. 10, p. 415 c.)* (Synonyms: theotes: deity differs from theiotes divinity, as essence differs from quality or attribute; cf. Trench, sec. ii.; Lightfoot or Meyer on Colossians, the passage cited; Fritzsche on Rom. 1:20.) [traduzione mia: theotes deità, lo stato di essere Dio, sinonimi theotes Deità differente da theiotes divinità, come l'essenza differisce dalla qualità o attributo] 

Agostino citato nel Thayer’s nella sua "la città di Dio" dice: 

[Rif. CD 7,1] " Devo parlare dunque di questa divinità o, con altra parola, deità, giacché ai latini non dà più fastidio usare questa parola per tradurre con maggiore proprietà il termine greco "(gr) theotes ". 

Il DENT I 1620: 
«theotes divinità, (l’)essere dio… Nel N.T. il sost. astratto theotes, derivato da theos, si 
trova soltanto in Col 2,9… theotes significa (diversamente da theiotes «divinità») deità ” 

Il Commentario Teologico del Nuovo Testamento. Lettere a Colossesi e Filemone, testo greco traduzione e commento 
di Eduard Lobse, 193: 
"theotes deve essere distinto da theiotes. Se theiotes esprime le proprietà del divino, la divinità 
(Rom. 1,20), theotes esprime l’essere divino stesso." 

Vine, An Expository Dictionary of New Testament Words, 329: 
«Theotes indicates the Divine essence of Godhood, the personality of God: Theiotes the attributes of 
God, His Divine nature and properties» [theotes indica l'essenza divina della deità, la personalità di Dio: theiotes l'attributo di Dio, la sua divina natura e proprietà] 

Il Trench ad esempio fa notare questa differenza affermando che theiotes indica la divinità nei vari 
modi in cui è riflessa; quindi, in Rm 1,20 Paolo dice che la gloria della natura proclama la maestà a 
la potenza di Dio; ma certamente non direbbe che la natura rivela Dio in quanto persona, così come 
Egli è rivelato in Cristo. Qui invece (Col 2,9) egli non vuole affermare semplicemente che le qualità 
divine sono rivelate in Cristo, ma piuttosto vuole precisare che in Cristo dimora l’essenza vera e 
propria di Dio; quindi, per comunicare il concetto della Deità sostanziale, adopera il vocabolo 
theotes (Cfr. Trench, Synonymis of the New Testament, 8) 

Settimio Cipriani, Le lettere…, 522: 
"E’ particolarmente ricco di contenuto dogmatico il v. 9… Qui però si specifica meglio di quale 
“pienezza” si parla: la “pienezza” “della divinità” (tes theotetos), cioè della “natura” divina con 
tutti i suoi attributi. (theiotes invece [Rom 1,20], a differenza di theotes, sta ad indicare piuttosto le 
“perfezioni” della natura divina). L’avverbio corporalmente (somatikos) designa il modo con cui è 
avvenuta questa permanente dimora della “divinità” in Cristo, e cioè la divinità si è incarnata in 
Cristo assumendo un “corpo” umano. Abbiamo dunque l’equivalente dell’espressione di San 
Giovanni: “E il Verbo si fece carne ed abitò fra noi” (Giov. 1,14). Per altri invece l’avverbio 
“corporalmente” vorrebbe dire: “in maniera reale” e non simbolica, e simili" 

Giuseppe Ricciotti, Le lettere di San Paolo…, 387: 
"«Pienezza, nuovamente “Plèroma” come in 1,19, ma qui ben determinato dall’aggiunta della Deità 
(qeÒthtoj, che dice qualcosa di più che qeiÒthtoj, Divinità; cfr. Romani, 1,20): la frase significa la 
totalità delle perfezioni e degli attributi propri della natura stessa di Dio (Deità). Questa totalità 
abita nel Cristo corporalmente (swmatikîj), ossia in maniera entitativa e reale, non già figurativa… 
ma può anche darsi che corporalmente qui alluda alla Deità che ha preso corpo 
materialmente nell’incarnazione" 

Introduzione alla Bibbia V/2, Marietti, Torino 1964, 67: 
"In lui, infatti, come Figlio di Dio fatto uomo, abita, cioè dimora abitualmente, la pienezza della 
divinità. Corporalmente (swmatikîj) sottolinea in maniera realistica, quasi cruda, l’unione della 
natura divina con l’umana" 

Jamieson-Fausset-Brown Bible Commentary 
9. For-"Because." Their "philosophy" (Col 2:8) is not "after Christ," as all true philosophy is, everything which comes not from, and tends not to, Him, being a delusion; "For in Him (alone) dwelleth" as in a temple, &c. 

the fulness-(Col 1:19; Joh 14:10). 

of the Godhead-The Greek (theotes) means the ESSENCE and NATURE of the Godhead, not merely the divine perfections and attributes of Divinity (Greek, "theiotes"). He, as man, was not merely God-like, but in the fullest sense, God. 

bodily-not merely as before His incarnation, but now "bodily in Him" as the incarnate word (Joh 1:14, 18). Believers, by union with Him, partake of His fulness of the divine nature (Joh 1:16; 2Pe 1:4; see on [2415]Eph 3:19). 
[traduzione mia: della deità il greco theotes significa essenza e natura della deità non semplicemente le perfezioni divine e gli attributi della divinità (greco theiotes) Egli come uomo, era non semplicemente come Dio, ma nel pieno senso, Dio. ] 



Nota in calce della NAB: 
NAB Notes (Col 2:9) 
<1> Fullness of the deity: the divine nature, not just attributes; [traduzione mia: Pienezza della deità: La natura divina, non solo attributi] 

traduzioni: 
CJB Colossians 2:9 For in him, bodily, lives the fullness of all that God is. (Col 2:9 CJB In lui, corporalmente, vive la pienezza di tutto quello che Dio è) 
GWN Colossians 2:9 All of God lives in Christ's body, (Col 2:9 GWN Tutto di Dio vive nel corpo di Cristo) 
MIT Colossians 2:9 For in his physical being resides all the fullness of the divine being. (Col 2:9 MIT Nel suo essere fisico risiede tuta la pienezza dell'essenza divina) 
NIRV Colossians 2:9 God's whole nature is living in Christ in human form. (Col 2:9 NIRV L'intera natura di Dio vive in Cristo nella forma umana) 
"Car c'est en lui, c'est dans son corps, qu'habite toute la plénitude de ce qui est en Dieu." (Perché è 
in lui, è nel suo corpo che abita tutta la pienezza di ciò che è in Dio - la Bible du Semeur) 

Finalmente l'unicità di Dio è mantenuta: il Padre è Dio, il Figlio è Dio, ma non ci sono due dèi bensì un solo Dio [o una sola deità, una unica natura divina], finalmente questa frase ha acquistato di significato, la deità è una, le persone sono tre, il Padre è il generante, il Figlio è generato, lo Spirito Santo è colui che “procede dal Padre”. 

Poi fai confusione riguardo ciò che concerne la natura da ciò che non la concerne, dici "Io e mio padre non abbiamo la stessa potenza, io e mio padre non abbiamo gli stessi anni, io e mio padre non abbiamo la stessa esperienza e sicuramente mio padre è più grande di me", se togli a queste affermazioni il concetto di tempo (Dio crea il tempo e ne é al di fuori e di Cristo viene detto che OGNI COSA (o creazione) esiste tramite lui e il tempo é una creazione quindi ne é al di fuori anche lui) ne rimane solo una "io e mio padre non abbiamo la stessa potenza" infatti tu potresti essere più forte di lui... Ma siete esseri fisici, non esiste più potenza dell'onnipotenza e se di Cristo é detto che ha ogni potere é ovvio che é Onnipotente, quell'ogni (dal latino omni in italiano diventa appunto ogni) lo indica chiaramente ma se non lo capisci passiamo oltre.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Viandante
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Messaggio da Viandante »

Mario70 ha scritto:
Viandante ha scritto:
Mario70 ha scritto: Viandante caro avevi scritto:

"pertanto l'uno non è senza dubbio l'altro ma sicuramente entrambi sono divini ovviamente fermo restando la superiorità del padre in quanto tale. In questo l'esempio "umano" di padre e figlio è illuminante: mio padre distinto da me è umano ma questo non significa che la caratteristica di "umano" non si ha in assenza di uno dei due o che la caratteristica "umano" abbia un ruolo, una personalità ben precisa"

Poi hai scritto:

"Il figlio non può essere Dio altrimenti dovrebbe essere onnipotente e l'onnipotenza nella bibbia è detta solo di Dio c'è poco da fare."

Non vedi contraddizione?
No se a quel "divino" gli dai valenza di aggettivo come volevo intendere, ovvero un essere soprannaturale / spirituale non DIVINO che viene da DIO Jhavè!
Allora Gesù é divino/Dio oppure no?
Gesù non è Dio ma sicuramente un essere divino

Non giochiamo sulle parole e sul significato attribuito da vocabolari
Per quanto riguarda mt 28 vedo che non mi hai risposto: Gesù ha OGNI potere in cielo e in terra o no? Il fatto che sia stato il padre a darglieli é ovvio, tutto procede dal padre, il figlio essendo generato ha lo stesso genere del padre, é Dio come lo é lui, esattamente come il tuo genere é lo stesso di tuo padre che ti ha generato, sei uomo come lui, e come tu hai tutte le caratteristiche che ti rendono umano, il figlio di Dio ha tutte le caratteristiche che lo rendono Dio.
Il potere gli è stato dato pertanto prima non l'aveva e non poteva essere Dio ovvero Jhavè

Io e mio padre non abbiamo la stessa potenza, io e mio padre non abbiamo gli stessi anni, io e mio padre non abbiamo la stessa esperienza e sicuramente mio padre è più grande di me

Credimi Mario il tuo scritto l'ho considerato a fondo e non sono giunto alle tue stesse conclusioni.

L'unica cosa plausibile è la natura in comune che hanno ovvero la divinità intesa come essere sovrannaturale.
Che confusione che hai, ogni termine ha un significato preciso, basta vederlo nel proprio contesto linguistico...
....
Finalmente l'unicità di Dio è mantenuta: il Padre è Dio, il Figlio è Dio, ma non ci sono due dèi bensì un solo Dio [o una sola deità, una unica natura divina], finalmente questa frase ha acquistato di significato, la deità è una, le persone sono tre, il Padre è il generante, il Figlio è generato, lo Spirito Santo è colui che “procede dal Padre”. 
ma scusa non ho detto la stessa cosa anche io senza passare per tutte le citazioni (di cui ringrazio) che hai riportato?

Un unica natura divina ovvero divinità questa è l'unica cosa plausibile DI NATURA DIVINA , LA STESSA NATURA DIVINA

ho detto anche

Gesù non è Dio ma sicuramente un essere divino
No se a quel "divino" gli dai valenza di aggettivo come volevo intendere

Poi fai confusione riguardo ciò che concerne la natura da ciò che non la concerne, dici "Io e mio padre non abbiamo la stessa potenza, io e mio padre non abbiamo gli stessi anni, io e mio padre non abbiamo la stessa esperienza e sicuramente mio padre è più grande di me", se togli a queste affermazioni il concetto di tempo (Dio crea il tempo e ne é al di fuori e di Cristo viene detto che OGNI COSA (o creazione) esiste tramite lui e il tempo é una creazione quindi ne é al di fuori anche lui) ne rimane solo una "io e mio padre non abbiamo la stessa potenza" infatti tu potresti essere più forte di lui... Ma siete esseri fisici, non esiste più potenza dell'onnipotenza e se di Cristo é detto che ha ogni potere é ovvio che é Onnipotente, quell'ogni (dal latino omni in italiano diventa appunto ogni) lo indica chiaramente ma se non lo capisci passiamo oltre.
[/quote]

continuo allora nel dire io e mio padre non abbiamo la stessa conoscenza; di Gesù non viene detto che sa tutto (mi sovviene ...in quanto a quell'ora nessuno sa...).

Ma perdonami per me il Cristo è figlio di Dio della stessa natura di Dio ma da lui ben distinto e con compiti, conoscenze, ruoli diversi. Cristo ha dovuto imparare l'ubbidienza di Dio no e quando parlo di Dio non gli dò affatto una connotazione di "ruolo" ma lo identifico con Dio Jhavè il padre.
Saluti
Viandante



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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

Mario70 ha scritto:
Romagnolo ha scritto:Mi si scusi l' intromissione ma in Rivelazione 3:12 troviamo questo passo ( che traggo da una edizione Paoline) : Colui che vince lo farò colonna nel Tempio del Mio Dio, ed egli non ne uscirà più; scriverò su di lui il nome del mio Dio ; il nome della città del mio Dio, cioè la nuova Gerusalemme che discende dal cielo dal mio Dio e il mio nome nuovo.
Nelle visioni di Rivelazione Gesù è chiaramente in cielo, ha ripreso la sua natura spirituale e parlando di Dio lo dichiara "suo Dio" ben 4 volte in un unico versetto, lui non si identifica con Dio, ma anzi ha un Dio ed in cio' vi è una netta differenza tra essere ed avere.
Mi ricordi quando anche io ero antitrinitario e citavo questo passo :sorriso:
Sai cosa non capivo all'epoca? Sottovalutavo la conoscenza che la chiesa ha della bibbia, secondo te in 2000 anni non hanno mai letto questi passi e non hanno mai dato una risposta?
La dottrina della Trinità é nata proprio per cercare di armonizzare i passi che hai citato tu, tenendo in piedi gli altri (quelli che ho citato io) ed é l'unica che nel fare questo non cade in contraddizione.
Ti aggiungo anche altre scritture:

1 Pietro 1:3: NRV “Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti,” 

Efesini 1:17: “affinché il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo pienamente;” 

II Corinti 1:3: “Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione,”. 


Quando i tdg menzionano queste scritture pensano che i trinitari non possano obiettare molto, infatti se Cristo stesso chiama suo padre "il mio Dio" vuol dire che egli non poteva esserlo... 

In quanto "vero uomo" egli come ognuno di noi, sia che siamo in carne qui sulla terra o con il corpo glorioso in cielo, abbiamo il nostro Dio, non smetteremmo mai di averlo, in quanto Dio è eterno ed immutabile. 
Cristo non sarebbe "vero uomo" se in questo stato creaturale non avesse il suo Dio, in quanto creatura egli ha un Dio esattamente come ognuno di noi, ecco perché solo del Figlio è detto che egli ha un Dio, perché è l’unico ad essere anche pienamente uomo, ne il padre ne lo Spirito Santo hanno la natura umana, ecco perché nessuno di loro può dire di avere un Dio, in ambito trinitario quando si pensa alla relazione che vi è tra la natura divina del figlio e la sua natura umana, si parla di "legame razionale" o logico, non vi è nessuna fusione o confusione o altro. 
Secondo la dottrina trinitaria il figlio non smette di avere la natura umana quando muore, con la resurrezione continua ad averla é solo il corpo fisico a morire non certo la sua anima, con la resurrezione il corpo é spiritualizzato (pneumatikos) ricorda cosa dice il dogma:
"Seguendo, quindi, i santi Padri, all'unanimità noi insegniamo a confessare un solo e medesimo Figlio: il signore nostro Gesù Cristo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo, [composto] di anima razionale e del corpo, consostanziale al Padre per la divinità, e consostanziale a noi per l'umanità, simile in tutto a noi, fuorché nel peccato, generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità, e in questi ultimi tempi per noi e per la nostra salvezza da Maria vergine e madre di Dio, secondo l'umanità, uno e medesimo Cristo signore unigenito; da riconoscersi in due nature, senza confusione, immutabili, indivise, inseparabili, non essendo venuta meno la differenza delle nature a causa della loro unione, ma essendo stata, anzi, salvaguardata la proprietà di ciascuna natura, e concorrendo a formare una sola persona e ipostasi; Egli non è diviso o separato in due persone, ma è un unico e medesimo Figlio, unigenito, Dio, verbo e signore Gesù Cristo, come prima i profeti e poi lo stesso Gesù Cristo ci hanno insegnato di lui, e come ci ha trasmesso il simbolo dei padri."
Chiaro?
Se si vuole veramente smontare la trinità lo si deve fare solamente prendendo in considerazione le sue esatte definizioni e ti assicuro che tutto é stato previsto.
La tua risposta Mario è senz'altro interessante,....ma toglimi una curiosità ,....dove nel nuovo testamento si fa questa specifica che tu hai riportato? Cioè insegnare ai credenti per i quali scrivevano...il medesimo concetto o,meglio ancora la medesima spiegazione?
"..... solo del Figlio è detto che egli ha un Dio, perché è l’unico ad essere anche pienamente uomo, ne il padre ne lo Spirito Santo hanno la natura umana,...."
Non fraintendermi...chiedo dove abbiano spiegato ai lettori che Gesù differentemente dagli altri due componenti della trinità ha un Dio per tale ragione.
Grazie. :sorriso:
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Messaggio da Mario70 »

Viandante ha scritto:
ma scusa non ho detto la stessa cosa anche io senza passare per tutte le citazioni (di cui ringrazio) che hai riportato?

Un unica natura divina ovvero divinità questa è l'unica cosa plausibile DI NATURA DIVINA , LA STESSA NATURA DIVINA

ho detto anche

Gesù non è Dio ma sicuramente un essere divino
No se a quel "divino" gli dai valenza di aggettivo come volevo intendere

Quindi abbiamo chiarito che alla fine quello in cui credono i trinitari sulla divinità del figlio è quello in cui credi anche tu?


continuo allora nel dire io e mio padre non abbiamo la stessa conoscenza; di Gesù non viene detto che sa tutto (mi sovviene ...in quanto a quell'ora nessuno sa...).
Gesù é la sapienza di Dio personificata, dovresti saperlo, Gesù Cristo è infatti esplicitamente chiamato "Sapienza di Dio" in vari punti del Nuovo Testamento (Matteo 11, 19, Luca 11,49, 1 Corinzi 1,24-30; Efesini 3,10) inoltre la scrittura dice che dove due o tre persone si riuniscono nel nome di Gesù egli é in mezzo a loro, solo se ha l'onnisapienza può fare questo, di nuovo il contrasto tra uomo e Dio, in quanto Dio é onnisapiente come suo padre, in quanto uomo é limitato dal suo essere creatura, di nuovo solo la trinità armonizza le due posizioni che altrimenti sarebbero in contraddizione.
Ma perdonami per me il Cristo è figlio di Dio della stessa natura di Dio ma da lui ben distinto e con compiti, conoscenze, ruoli diversi. Cristo ha dovuto imparare l'ubbidienza di Dio no e quando parlo di Dio non gli dò affatto una connotazione di "ruolo" ma lo identifico con Dio Jhavè il padre.
Ma prima hai detto che anche Gesù é divino ha la natura divina del padre :risata:
La distinzione tra il padre e il Figlio é fondamentale per un trinitario lo vuoi capire o no?
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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