Lizzy75 ha scritto:Morpheus ha scritto:
Ciao Lizzy75,
pensa che Einstein con tutte le domande che si faceva e la conoscenza profonda che aveva, non credeva in Dio (vedasi le molte biografie e le sue lettere). Hawking pure.
Cosa dovremmo concludere noi che siamo meno intelligenti, abbiamo meno conoscenza e neanche una frazione della loro comprensione della fisica?
Dovremmo dedurne che la fisica indica la presenza di un dio o che la simmetria della matematica e' prova del suo scaturire da una mente suprema?
Einstein non era ateo, solo non era un religioso e credo che in questo mi somigli molto. Sono credente cattolica, ma non tanto praticante perché ritengo non sia tanto necessaria la religione. Personalmente per ragioni personali, credo profondamente all’anima quantistica ipotizzata da Penrose, lo scienziato che ha collaborato con Hawking alle teorie sui buchi neri e la singolarità gravitazionale. Per Penrose, la coscienza potrebbe essere il risultato di fenomeni quantistici che avrebbero luogo nei microtubuli dei neuroni che rientrerebbero in una nuova teoria che potrebbe unificare la teoria della relatività di Einstein con la meccanica quantistica. Per i credenti, con l'esistenza di un Dio, tutti i tasselli del puzzle vanno al loro posto, non così per gli atei. Come per Einstein e come per tanti scienziati, la perfezione, la matematica dell'universo, si spiega solo con l'esistenza di un'intelligenza superiore, dice infatti:“Io non sono ateo e non penso di potermi definire panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino che è entrato in una immensa biblioteca piena di libri scritti in molte lingue. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri, ma non sa come e non conosce le lingue in cui sono stati scritti. Sospetta però che vi sia un misterioso ordine nella disposizione dei volumi, ma non sa quale sia. Questa mi sembra la situazione dell'essere umano, anche il più intelligente, di fronte a Dio. La convinzione profondamente appassionante della presenza di un superiore potere razionale, che si rivela nell'incomprensibile universo, fonda la mia idea su Dio”
Ammetto che non e' facile da dimostrare che Einstein era quello che noi definiremmo ateo-agnostico, perche' faceva battute su dio in ogni momento (Dio non gioca a dadi, Sottile e' il signore ma non malizioso, Se la relativita' fosse provata falsa mi rammaricherei per il Signore, etc).
Fortuna che scrisse delle lettere abbastanza chiare.
In una di queste che scriveva in risposta a persone normali sue fan (non a scienziati), scrive esplicitamente che non crede in Dio come lo si intende comunemente, ma crede in "Deus sive Natura" cioe' che la natura ha creato tutto*.
Altra lettera altre parole: "L’idea di un Dio personale mi è del tutto estranea ed anzi mi appare persino ingenua"**.
Altra lettera altre parole: "La parola Dio per me non è null'altro che l'espressione e il prodotto dell'umana debolezza."***.
E' un peccato che, come ho detto in altro thread, ci sia una ondata di persone (es Piergiorgio CAselli in Italia, es Derek Chopra in US) che manipolano dei concetti della QED e frasi di fisici famosissimi per sparare letteralmente frasi senza senso.
Un consiglio: NON ascoltarli.
Nulla nella meccanica quantistica punta al fatto che siamo tutti collegati, effetti olografici delle nostre anime, etc etc.
Vogliono solo soldi e/o fama e sono molto furbi! Ora che le religioni "spirituali" falliscono di fronte alla scienza, stanno introducendo dei sostituti che paiono + scientifici e solo se conosci le cose di cui parlano di accorgi del trucco.
Si inseriscono nel buco che la complessita' degli argomenti lascia aperti alla maggioranza delle persone che per mancanza di tempo o voglia non hanno la possibilita' di studiare.
Su Roger Penrose, non so come la pensa, ma visto che e' vivo gli si puo' chiedere (contattao).
Per la sua frase che riporti, invece, non vedo assolutamente come possa sostenere l'esistenza di un D-o. Ne come la veridicita' della frase "la coscienza potrebbe essere il risultato di fenomeni quantistici che avrebbero luogo nei microtubuli dei neuroni che rientrerebbero in una nuova teoria che potrebbe unificare la teoria della relatività di Einstein con la meccanica quantistica" possa far cadere i tasselli nel posto giusto in chi crede in un d-o.
Semmai vedo netto e chairo il contrario, cioe' il supporto che la prima proposizione (quella sulla coscienza) da all'ateismo.
E cioe' che, visto che la QED e' probabilistica (e scommetto quanto vuoi che Penrose non ignora questo fatto), implicare che essa puo' bastare per far emergere la Coscienza equivale ad implicare che basta il caso per farla emergere. Questo demolisce il bisogno di un D-o che la crea.
Preciso che non so se questo concetto che riporti sia vero o no, ma non vedo come Penrose possa averlo dimostrato. Se mi dai i riferimenti della pubblicazione dove l'ha scritta posso controllare e anche vedere se ci sono delle references.
Ora mi accomiato altrimenti faccio un papiro (gia' fatto, sorry :)).
* mi sembra che la si puo' trovare in "Sottile e' il signore...", una bellissima biografia scritta da un suo pupillo.
** Lettera a Beatrice Frohlich del 1952 --> ho trovato delle citazioni dela lettera, ma non le foto, magari se ci provi tu sarai + brava di me.
*** Lettera a Eric Gutkind del 1954 --> di questa puoi vedere le foto ad esempio qui:
http://www.repubblica.it/scienze/2012/1 ... 04969/1/#5" onclick="window.open(this.href);return false;