Dio non esiste
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Dio non esiste
Concordo con le parole di Margherita Hack! Dio è una invenzione dell'uomo perchè non sapeva dare una spiegazione scientifica a certi fenomeni fisici! " onclick="window.open(this.href);return false;
Dio le perdoni la sua arroganza e la sua ignoranza.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
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- Mauro1971
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Grande Neca!!!
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Ma si nasconde divinamente bene.pasqualebucca ha scritto:Rispondo alla maniera Evangelica: Dio c’è
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pasqualebucca ha scritto:Rispondo alla maniera Evangelica: Dio c’è
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
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La questione dell'esistenza di Dio, e più in generale del "soprannaturale", è una questione che si pone su un piano totalmente diverso rispetto alla questione dell'esistenza di uno specifico Dio. Ogni religione, invece, tende a voler furbescamente confondere le due cose. Per quanto riguarda questo secondo aspetto, non ci vuole certo il metodo scientifico per capire, per esempio, l'assurdità delle favolette bibliche: basta un minimo della "ragionevolezza" e "consapevolezza" che di solito è presente nell'uomo occidentale contemporaneo.
Se, quindi, è scontato il piano sul quale si stanno "valutando" le cose, le assurdità e le favolette. per esempio bibliche o coraniche, risultano ovvie.
Se, per esempio, io faccio l'ingegenere e devo dire, onestamente, sul piano scientifico, perché una casa non è caduta, ignoro completamete il fatto che c'era stata il giorno prima una preghiera in tal senso fatta da me stesso con tutto il cuore e la fede possibili. Lo ignoro perché sul piano scientifico quella preghiera vale zero.
Il metodo scientifico, secondo me, non è un metodo da usare per stabilire se una fede è vera o falsa. Tuttavia, se qualcuno vuole sostenere la propria fede sullo stesso piano di ragionevolezza sul quale sostiene la veridicità o meno delle altre cose, allora è del tutto normale contrapporgli la ragionevole evidenza dei fatti e/o chiedere le prove di quanto lui afferma.
Credere, per esempio, nell'esistenza letterale di Adamo ed Eva, è ovviamente fuori da qualsiasi credenza ragionevole. Se uno ci crede lo fa ponendosi ovviamente fuori dell'ambito solito nel quale si valuta la veridicità o anche la sola possibilità delle cose. Se però uno ci crede, anche in maniera fortissima, su un piano diverso da quello della "ragionevolezza solita" (come dicevo, mi sembra esagerato tirare in campo addirittura la ragionevolezza del metodo scientifico) non ho niente da dire.
Resto invece basito se uno si beve in senso letterale le favolette bibliche con tutto il diluvio universale e poi si fa il problema del 607: le risultanze storiche indicano che il 607 è errato ma se, giustamente, non è ragionevole non credere agli studi specifici al riguardo figuriamoci quanto sia poco ragionevole credere a cose che sconvolgono strutturalmente tutto il modo di essere delle cose già ad una semplice, ovvia, valutazione diretta e non specialisticamente complicata.
E' grave che un Odifreddi deve arrivare a 20 anni per capire che quelle bibliche sono favolette. Ma è mai possibile che un professore universitario smetta di credere perché non trova più verosimili delle cose? Ma perché fino ad allora ci credeva perché le trovava verosimili? Ma ci vuole una laurea per capire certe cose? Ma come può essere?
O uno dice che non ci crede più perché non "crede" più al piano nel quale si era messo per credere (piano diverso da quello delle ovvie evidenze storico-scientifiche) oppure dimostra di essere stato uno sprovveduto colossale. Ma come può essere?
Se, quindi, è scontato il piano sul quale si stanno "valutando" le cose, le assurdità e le favolette. per esempio bibliche o coraniche, risultano ovvie.
Se, per esempio, io faccio l'ingegenere e devo dire, onestamente, sul piano scientifico, perché una casa non è caduta, ignoro completamete il fatto che c'era stata il giorno prima una preghiera in tal senso fatta da me stesso con tutto il cuore e la fede possibili. Lo ignoro perché sul piano scientifico quella preghiera vale zero.
Il metodo scientifico, secondo me, non è un metodo da usare per stabilire se una fede è vera o falsa. Tuttavia, se qualcuno vuole sostenere la propria fede sullo stesso piano di ragionevolezza sul quale sostiene la veridicità o meno delle altre cose, allora è del tutto normale contrapporgli la ragionevole evidenza dei fatti e/o chiedere le prove di quanto lui afferma.
Credere, per esempio, nell'esistenza letterale di Adamo ed Eva, è ovviamente fuori da qualsiasi credenza ragionevole. Se uno ci crede lo fa ponendosi ovviamente fuori dell'ambito solito nel quale si valuta la veridicità o anche la sola possibilità delle cose. Se però uno ci crede, anche in maniera fortissima, su un piano diverso da quello della "ragionevolezza solita" (come dicevo, mi sembra esagerato tirare in campo addirittura la ragionevolezza del metodo scientifico) non ho niente da dire.
Resto invece basito se uno si beve in senso letterale le favolette bibliche con tutto il diluvio universale e poi si fa il problema del 607: le risultanze storiche indicano che il 607 è errato ma se, giustamente, non è ragionevole non credere agli studi specifici al riguardo figuriamoci quanto sia poco ragionevole credere a cose che sconvolgono strutturalmente tutto il modo di essere delle cose già ad una semplice, ovvia, valutazione diretta e non specialisticamente complicata.
E' grave che un Odifreddi deve arrivare a 20 anni per capire che quelle bibliche sono favolette. Ma è mai possibile che un professore universitario smetta di credere perché non trova più verosimili delle cose? Ma perché fino ad allora ci credeva perché le trovava verosimili? Ma ci vuole una laurea per capire certe cose? Ma come può essere?
O uno dice che non ci crede più perché non "crede" più al piano nel quale si era messo per credere (piano diverso da quello delle ovvie evidenze storico-scientifiche) oppure dimostra di essere stato uno sprovveduto colossale. Ma come può essere?
Per me....
Battutaccia per battutaccia dico che per me sei tu che continui sempre a non volerlo vedere quando ogni giorno ce 'l'hai sempre davanti a te.....guardandoti solo intorno.....Mauro1971 ha scritto:Ma si nasconde divinamente bene.pasqualebucca ha scritto:Rispondo alla maniera Evangelica: Dio c’è
PS. ti piace andare in moto per la campagna ?....
Ceeeerto... ed una ragione dovrà pur esserci....se ti piace molto....
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Vieri ha scritto: Battutaccia per battutaccia dico che per me sei tu che continui sempre a non volerlo vedere quando ogni giorno ce 'l'hai sempre davanti a te.....guardandoti solo intorno.....
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Io avrei risposto con una battuta celebre di Woody Allen: “Dio è morto, (Nietzche), Marx è morto, (superamento del materialismo storico), ed io non mi sento tanto bene…..(vedi l’ospite inquietante di Heidegger)……
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Battutaccia per battutaccia sei tu a doverlo infilare a forza dove non ve ne é invero traccia secondo attribuzioni irrazionali e bislacche, errori logici ed affermazioni che spesso superano il limite del risibile attribuendo alla tua idea di "dio" eventi del tutto naturali.Vieri ha scritto:Battutaccia per battutaccia dico che per me sei tu che continui sempre a non volerlo vedere quando ogni giorno ce 'l'hai sempre davanti a te.....guardandoti solo intorno.....Mauro1971 ha scritto:Ma si nasconde divinamente bene.pasqualebucca ha scritto:Rispondo alla maniera Evangelica: Dio c’è
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Sempre davanti! ecco perche' con la moto devi piegare, per evitarlo.Vieri ha scritto: ... ogni giorno ce 'l'hai sempre davanti a te.....
Ah no! Ma davanti o intorno?Vieri ha scritto: guardandoti solo intorno.....
“I nostri nemici sono stati l’ignoranza e la rassegnazione”. Non so perché, ma ormai è andata così.
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In effetti non hai tutti i torti .......e questi "eventi naturali" non ti dicono niente?..........affermazioni che spesso superano il limite del risibile attribuendo alla tua idea di "dio" eventi del tutto naturali.
Spiegami per quale ragione "naturale" allora un frutto come la pesca per fare un solo nocciolo che "forse" diventerà uno su 100.000 un secondo alberello dovrebbe essere per noi e per altri animali così buono, come tantissimi altri frutti e che fanno bene alla salute ?
Che ragione scientifica ci sarebbe stata a dare un gusto così buono e con così tanto nutrimento ?
Non noti che "in tutto" quello che vedi c'è sempre un equilibrio ed una ragione ?
Tu con la scienza potrai sempre spiegare il ciclo delle stagioni, le tipologie delle piante e degli animali, i contenuti proteici,..ecc.ecc. ma mai sapere perchè questo" tutto" si leghi così armoniosamente"......
E non dirmi poi che ci sono anche gli uragani, i terremoti, gli tsunami, le malattie,......certo che ci sono poichè senza queste saresti ancora nel "paradiso Terrestre"....
Perchè poi ti piace andare in moto per la campagna?......Ci sarà pure una ragione o sbaglio ?..
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Mo che c'entra dio con l'andare in moto o la campagna?
Se rileggerò qualcosa che dovesse intendere che le emozioni provate nell'esperienza dovrebbero essere "cosa" inerente all'esistenza di un qualsivoglia dio, giuro inizieró a ridere sino a cadere dalla sedia.
Ma é mai possibile mio buon Vieri che tu non riesca proprio a comprendere che le emozioni ed i sentimenti sono opera del nostro cervello e dipendono tra l'altro da sostanze chimiche da noi prodotte chiamate "ormoni"?
É sinceramente un'affermazione talmente ingenua e basata sull'ignoranza da produrre solo un moto di compassione, oltre allo scoppio inevitabile di ilarità.
L'unico modo in cui dio può entrare in una scampagnata in modo é quando in uscita di curva ci si trova davanti ad un gruppo di ciclisti: lí viene invocato dai motociclisti Italiani, spesso assieme a vari santi e madonne di contorno, in modi che però non credo potrsti apprezzare malgrado il profondo valore catartico dell'atto.
Se rileggerò qualcosa che dovesse intendere che le emozioni provate nell'esperienza dovrebbero essere "cosa" inerente all'esistenza di un qualsivoglia dio, giuro inizieró a ridere sino a cadere dalla sedia.
Ma é mai possibile mio buon Vieri che tu non riesca proprio a comprendere che le emozioni ed i sentimenti sono opera del nostro cervello e dipendono tra l'altro da sostanze chimiche da noi prodotte chiamate "ormoni"?
É sinceramente un'affermazione talmente ingenua e basata sull'ignoranza da produrre solo un moto di compassione, oltre allo scoppio inevitabile di ilarità.
L'unico modo in cui dio può entrare in una scampagnata in modo é quando in uscita di curva ci si trova davanti ad un gruppo di ciclisti: lí viene invocato dai motociclisti Italiani, spesso assieme a vari santi e madonne di contorno, in modi che però non credo potrsti apprezzare malgrado il profondo valore catartico dell'atto.
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Volentieri.pasqualebucca ha scritto:A Mauro....ma è nato prima l'uovo o la gallina??
Visto che sei razionale e che Dio non esiste, dammi una risposta.
Grazie
L'uovo, molti milioni di anni prima. Abbiamo le prove.
Quindi?
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deposto da chi scusa? non si specifica bene, leggiti il Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso ... la_gallina" onclick="window.open(this.href);return false;
Non mi torna, non mi torna proprio, il creato e la genesi sono questioni di fede, certamente ma basta alzarsi la mattina e girarsi intorno, Dio esiste e come!
Il creato è una sua opera, direi per alcuni versi sbagliata (la creazione dell'uomo ad esempio), ma perfetta nella sua natura.
Non mi torna, non mi torna proprio, il creato e la genesi sono questioni di fede, certamente ma basta alzarsi la mattina e girarsi intorno, Dio esiste e come!
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Per lo stesso motivo per cui proviamo repulsione per i gusti amari o acidi... prova a pensarci un po'...Vieri ha scritto: Che ragione scientifica ci sarebbe stata a dare un gusto così buono e con così tanto nutrimento ?
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Le uova esistono da molti milioni di anni prima che esistesse la gallina. Uova di pesce, anfibi, rettili, altri uccelli ecc... ecc...
https://en.wikipedia.org/wiki/reptile_egg_fossil
Per il resto rimando semplicemente alla Teoria dell'Evoluzione per cui è nato prima l'uovo da un esemplare di "proto-gallina". Il significato popolare del detto sinceramente non è di alcun interesse.
Il fatto è che é nato pria l'uovo. Fatto.
https://en.wikipedia.org/wiki/reptile_egg_fossil
Per il resto rimando semplicemente alla Teoria dell'Evoluzione per cui è nato prima l'uovo da un esemplare di "proto-gallina". Il significato popolare del detto sinceramente non è di alcun interesse.
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Non ci arriva a comprendere che essendoci evoluti in un ambiente é solo che naturale che noi si sia attratti da ciò che è "buono", proprio perchè "buoni" sono i sapori dei cibi nutrienti e "sani" presenti negli ambienti dove ci siamo evoluti in parte, ed in parte che ci vengono insegnati nell'infanzia.VictorVonDoom ha scritto:Per lo stesso motivo per cui proviamo repulsione per i gusti amari o acidi... prova a pensarci un po'...Vieri ha scritto: Che ragione scientifica ci sarebbe stata a dare un gusto così buono e con così tanto nutrimento ?
Per Vieri non possiamo essere noi che siamo "cresciuti" dando ad un sapore la qualità dell'essere buono per utilità alla sopravvivenza ma ci deve essere qualcuno che lo ha reso tale.
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Pensa positivo, perchè son vivo, perchè son vivo....
Basta scegliere bene.....VictorVonDoom ha scritto:Per lo stesso motivo per cui proviamo repulsione per i gusti amari o acidi... prova a pensarci un po'...Vieri ha scritto: Che ragione scientifica ci sarebbe stata a dare un gusto così buono e con così tanto nutrimento ?
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Ah, e per ciò che riguarda il "guardarsi attorno" e la "perfezione della Natura" rimando già solo al Leopardi. Siete indietro di almeno qualche secolo.
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Io mi aggrapperei al potere del lato grigio della forza.
Arrenditi Mauro1971, non aborrire totalmente la sacra fede agnostica....
Comunque, credere in un Dio che esiste in base a alle regole di una religione, fa poi cadere il credente e chi lo segue nella trappola della famosa "verità rivelata", per di più indimostrata o indimostrabile.
Se vogliamo rimanere nel campo del neutrale e della logica possibilista, sarebbe molto meglio ipotizzare che siamo stati creati, da chi o cosa non si sa.
E poichè non abbiamo nessuna testimonianza certa (scritta ovviamente) che determinati testi siano opera di tale entità superiore, non possiamo dire che il mondo e l'uomo sono opera di Dio basandoci sulle chiacchiere filosofiche.
Nell'attesa di una palese rivelazione aliena o sovrannaturale che sia, possiamo limitarci a cercare (attraverso la scienza) delle prove fisiche di tale opera, come anche delle prove concrete della presenza di vita senziente nello spazio.
Oppure, se attraverso la tecnologia umana, riuscissimo ad aprire un qualche varco dimensionale e dimostrare l'esistenza di piani paralleli che possono interagire tra di loro attraverso determinate tecnologie, quindi per cui, la vita ed i nostri creatori potrebbero spostarsi da un piano all'altro, potremmo già avere del materiale su cui lavorare.
Penso che se dovesse mai esserci una religione creazionista nel prossimo futuro, somigli molto all'idea che ho espresso, eliminando liturgie inutili e cantilene varie che, potrebbero al massimo rimanere come testimonianza di un folklore di tempi andati, di epoche in cui l'uomo, non avendo altri strumenti per convincersi di una presenza superiore, doveva inventarsela senza prove.
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Comunque, credere in un Dio che esiste in base a alle regole di una religione, fa poi cadere il credente e chi lo segue nella trappola della famosa "verità rivelata", per di più indimostrata o indimostrabile.
Se vogliamo rimanere nel campo del neutrale e della logica possibilista, sarebbe molto meglio ipotizzare che siamo stati creati, da chi o cosa non si sa.
E poichè non abbiamo nessuna testimonianza certa (scritta ovviamente) che determinati testi siano opera di tale entità superiore, non possiamo dire che il mondo e l'uomo sono opera di Dio basandoci sulle chiacchiere filosofiche.
Nell'attesa di una palese rivelazione aliena o sovrannaturale che sia, possiamo limitarci a cercare (attraverso la scienza) delle prove fisiche di tale opera, come anche delle prove concrete della presenza di vita senziente nello spazio.
Oppure, se attraverso la tecnologia umana, riuscissimo ad aprire un qualche varco dimensionale e dimostrare l'esistenza di piani paralleli che possono interagire tra di loro attraverso determinate tecnologie, quindi per cui, la vita ed i nostri creatori potrebbero spostarsi da un piano all'altro, potremmo già avere del materiale su cui lavorare.
Penso che se dovesse mai esserci una religione creazionista nel prossimo futuro, somigli molto all'idea che ho espresso, eliminando liturgie inutili e cantilene varie che, potrebbero al massimo rimanere come testimonianza di un folklore di tempi andati, di epoche in cui l'uomo, non avendo altri strumenti per convincersi di una presenza superiore, doveva inventarsela senza prove.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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Il problema è che sappiamo che NON siamo stati creati.deliverance1979 ha scritto:Se vogliamo rimanere nel campo del neutrale e della logica possibilista, sarebbe molto meglio ipotizzare che siamo stati creati, da chi o cosa non si sa.
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E perchè sarebbe più logico del non essere stati creati affatto?deliverance1979 ha scritto: Se vogliamo rimanere nel campo del neutrale e della logica possibilista, sarebbe molto meglio ipotizzare che siamo stati creati, da chi o cosa non si sa.
.
Un entità creatrice è a tutti gli effetti un'ipotesi non necessaria.
Guardandosi intorno al lume di ciò che sappiamo dell'Universo, della Vita, del cervello e quant'altro diventa vero proprio il contrari di quanto affermato dai nostri ingenui amici credenti. La bellezza della sporgenza a forma di zoccolo di gnu nella scogliera non ha nulla a che vedere con un'entità creatrice.
Il "Dio" creatore resta una necessità di origine culturale, ma non ha alcuna motivazione in tutto ciò che abbiamo esplorato sin'ora dall'infinitamente grande all'infinitivamente piccolo.
Mi resta un po' misteriosa questa difficoltà nell'eliminare definitivamente l'inutile.
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E come facciamo a saperlo?VictorVonDoom ha scritto:Il problema è che sappiamo che NON siamo stati creati.
Sappiamo che c'è stato un inizio, ma non sappiamo se questo inizio sia stato voluto da un Dio o meno.
Fase successiva, se anche Dio non esistesse, noi esseri umani potremmo essere frutto di un esperimento extraterrestre, di una civiltà che è nata anche solo 100.000 di anni prima che si formasse la terra, che nel mentre la terra si formava loro progredivano maturando tecnologie per i viaggi spaziali.
Francamente se Dio esiste o meno o se siamo stati creati o meno non mi cambia nulla.
Tuttavia eliminare questa possibilità creazionista mi sembra un altro dogma di fede atea.Mauro1971 ha scritto:E perchè sarebbe più logico del non essere stati creati affatto?
Un entità creatrice è a tutti gli effetti un'ipotesi non necessaria.
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Contento te.......Mauro:
Guardandosi intorno al lume di ciò che sappiamo dell'Universo, della Vita, del cervello e quant'altro diventa vero proprio il contrari di quanto affermato dai nostri ingenui amici credenti
...e che la "scienza e la sapienza" ti benedicano....
PS. Strano però che siano ambedue di origine " umana" e quindi sempre fallibili.....
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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- Mauro1971
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Le motivazioni che porti, come ti é stato più volte ben spiegato, sono quantomeno ingenue Vieri, e questo é un fatto.Vieri ha scritto:Contento te.......Mauro:
Guardandosi intorno al lume di ciò che sappiamo dell'Universo, della Vita, del cervello e quant'altro diventa vero proprio il contrari di quanto affermato dai nostri ingenui amici credenti
...e che la "scienza e la sapienza" ti benedicano....
PS. Strano però che siano ambedue di origine " umana" e quindi sempre fallibili.....
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)
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