Cosa pensate del martirio religioso come quello dei tdG o d' altri?
Moderatore: Cogitabonda
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Cosa pensate del martirio religioso come quello dei tdG o d' altri?
Da una parte i fanatici religiosi combattono contro l'Eutanasia perché secondo loro nessuno puo' decidere la fine della propria vita in quanto prezioso e nelle mani di Dio, ma poi loro non hanno problemi di buttare via la propria vita nel martirio per una causa della quale non esiste nessuna certezza.
In tal caso la vita non è piu' preziosa?
Ma quanto capisco gli atei....
- deliverance1979
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La chiave di lettura per capire tale meccanismo perverso, risiede appunto nel fatto che tali individui pensino o per convinzione personale, o perchè qualcuno li ha convinti, che la filosofia che seguono sia la migliore scelta di vita che potessero compiere, pertanto, anche se dovessero perdere la vita, è per una causa migliore.
C'è da dire però, che il martirio è sempre legato ad una promessa di vita eterna o di risurrezione.
Quindi non è mai un vuoto a perdere.
Perdo la vita in questo mondo per riaverla in un altro, o per essere tra i giusti che riceveranno questo o quel premio.
Mentre invece l'eutanasia si basa sul concetto che la vita è questa terrena e che non ci sono altre strade, motivo per cui, la sofferenza, che è una cosa tangibile, se possibile deve essere ridimensionata anche attraverso una morte priva di dolore.
Il martirio quindi, è frutto di un auto convincimento che porta a compiere azioni su qualcosa di non dimostrato o indimostrabile.
L'eutanasia è un'azione concreta, che cerca di risolvere o porre rimedio ad un problema che invece accompagna ed accompagnerà l'uomo da sempre, la morte.
C'è da dire però, che il martirio è sempre legato ad una promessa di vita eterna o di risurrezione.
Quindi non è mai un vuoto a perdere.
Perdo la vita in questo mondo per riaverla in un altro, o per essere tra i giusti che riceveranno questo o quel premio.
Mentre invece l'eutanasia si basa sul concetto che la vita è questa terrena e che non ci sono altre strade, motivo per cui, la sofferenza, che è una cosa tangibile, se possibile deve essere ridimensionata anche attraverso una morte priva di dolore.
Il martirio quindi, è frutto di un auto convincimento che porta a compiere azioni su qualcosa di non dimostrato o indimostrabile.
L'eutanasia è un'azione concreta, che cerca di risolvere o porre rimedio ad un problema che invece accompagna ed accompagnerà l'uomo da sempre, la morte.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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deliverance1979 ha scritto:La chiave di lettura per capire tale meccanismo perverso, risiede appunto nel fatto che tali individui pensino o per convinzione personale, o perchè qualcuno li ha convinti, che la filosofia che seguono sia la migliore scelta di vita che potessero compiere, pertanto, anche se dovessero perdere la vita, è per una causa migliore.
C'è da dire però, che il martirio è sempre legato ad una promessa di vita eterna o di risurrezione.
Quindi non è mai un vuoto a perdere.
Perdo la vita in questo mondo per riaverla in un altro, o per essere tra i giusti che riceveranno questo o quel premio.
Ti parlo da credente eh, nessuno di noi credenti ,seppure siamo convinti di determinate cose, ha la certezza che davvero il martirio porta ad una ricompensa divina.
Per non parlare della responsabilita' che abbiamo nei confronti dei nostri cari.
Poi la fede uno puo' conservare nel proprio cuore e pregare quando nessuno lo vede, un credente non necessariamente anche se non si butta nel martirio deve perdere la sua filosofia di vita.
Quindi io non comprendo e non giustifico. Per me ė fanatismo e basta.
Appunto , viene effettuato quando l'ultima speranza ė persa e per risparmiare sofferenze inutili al malato.Mentre invece l'eutanasia si basa sul concetto che la vita è questa terrena e che non ci sono altre strade, motivo per cui, la sofferenza, che è una cosa tangibile, se possibile deve essere ridimensionata anche attraverso una morte priva di dolore.
Non si dice che Dio ė misericordioso, ?
Che senso ha fare soffrire una persona fino alla fine dei suoi giorni se la fine ė ormai vicina di pochi giorni?
Appunto.Il martirio quindi, è frutto di un auto convincimento che porta a compiere azioni su qualcosa di non dimostrato o indimostrabile.
L'eutanasia è un'azione concreta, che cerca di risolvere o porre rimedio ad un problema che invece accompagna ed accompagnerà l'uomo da sempre, la morte.
Esattamente, ma i fanatici religiosi optano per le pratiche sadomaso.
Sa il com' e' !
Per i religiosi la vita non è tua, ma un dono di Dio da amministrare fino alla fine, come se uno ti regalasse un' auto...finché va bene allora tutto ok,....quando incomincia a inquinare da matti, consumarti litri di olio, costantemente in riparazione,...i fanali ti vanno a intermittenza....be demolirla diventa una inconcepibile mancanza di rispetto a chi te l' ha regalata!
Meglio soffrirci sopra finché non esplode il motore o rimani solo col volante in mano perché ti si è letteralmente smontata da sotto il sedere.
Ma inzuccarla irreparabilmente per difendere i diritti di chi te l' ha regalata....be' quella allora diventa azione pia e nobile.
Tutto verte su un unico fattore di base....la vita che abbiamo è il dono a ciascun singolo fatto da una entità superiore,...o un evento naturale e casuale...che nessuno di noi ha richiesto?
Per i religiosi la vita non è tua, ma un dono di Dio da amministrare fino alla fine, come se uno ti regalasse un' auto...finché va bene allora tutto ok,....quando incomincia a inquinare da matti, consumarti litri di olio, costantemente in riparazione,...i fanali ti vanno a intermittenza....be demolirla diventa una inconcepibile mancanza di rispetto a chi te l' ha regalata!
Meglio soffrirci sopra finché non esplode il motore o rimani solo col volante in mano perché ti si è letteralmente smontata da sotto il sedere.
Ma inzuccarla irreparabilmente per difendere i diritti di chi te l' ha regalata....be' quella allora diventa azione pia e nobile.
Tutto verte su un unico fattore di base....la vita che abbiamo è il dono a ciascun singolo fatto da una entità superiore,...o un evento naturale e casuale...che nessuno di noi ha richiesto?
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Penso che la domanda sia molto superficiale, perchè non tiene conto che le motivazioni che possono portare al "martirio" sono molte e molto diverse tra loro.
L'oppositore politico di un governo totalitario è stupido? Il suo eventuale "martiro" vale di più di quello di un "martire" religioso perchè motivato da questioni più materiali e meno aleatorie? Un giornalista che sfida il tiranno è stupido pure lui? Il suo martirio vale di più o di meno? Un genitore che scende in strada a protestare per il futuro dei figli e poi li lascia orfani? Il suo martirio come lo consideri?
Facciamo una classifica, dai!
L'oppositore politico di un governo totalitario è stupido? Il suo eventuale "martiro" vale di più di quello di un "martire" religioso perchè motivato da questioni più materiali e meno aleatorie? Un giornalista che sfida il tiranno è stupido pure lui? Il suo martirio vale di più o di meno? Un genitore che scende in strada a protestare per il futuro dei figli e poi li lascia orfani? Il suo martirio come lo consideri?
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Un evento casuale e naturale che nessuno di noi ha richiesto, o come vedi il fatto chedonne che vengono violentate da mostri e rimangono incinta, era forse Dio a volerlo?Romagnolo ha scritto:Sa il com' e' !
Per i religiosi la vita non è tua, ma un dono di Dio da amministrare fino alla fine, come se uno ti regalasse un' auto...finché va bene allora tutto ok,....quando incomincia a inquinare da matti, consumarti litri di olio, costantemente in riparazione,...i fanali ti vanno a intermittenza....be demolirla diventa una inconcepibile mancanza di rispetto a chi te l' ha regalata!
Meglio soffrirci sopra finché non esplode il motore o rimani solo col volante in mano perché ti si è letteralmente smontata da sotto il sedere.
Ma inzuccarla irreparabilmente per difendere i diritti di chi te l' ha regalata....be' quella allora diventa azione pia e nobile.
Tutto verte su un unico fattore di base....la vita che abbiamo è il dono a ciascun singolo fatto da una entità superiore,...o un evento naturale e casuale...che nessuno di noi ha richiesto?
Ed allora , visto che nessuno mi ha chiesto se volevo venire su questa terra, in chissa'quale paese e contesto sociale, il buon Dio, se è stato almeno l'avviatore di questo mondo ed universo dovrebbe almeno avere la decenza di farci decidere quanto finire questa vita che per alcuni alla fine dei loro giorni diventa un incubo di dolore, visto che crediamo che si tratta di un Dio misericordioso.
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brisa ha scritto:Penso che la domanda sia molto superficiale, perchè non tiene conto che le motivazioni che possono portare al "martirio" sono molte e molto diverse tra loro.
L'oppositore politico di un governo totalitario è stupido? Il suo eventuale "martiro" vale di più di quello di un "martire" religioso perchè motivato da questioni più materiali e meno aleatorie? Un giornalista che sfida il tiranno è stupido pure lui? Il suo martirio vale di più o di meno? Un genitore che scende in strada a protestare per il futuro dei figli e poi li lascia orfani? Il suo martirio come lo consideri?
Facciamo una classifica, dai!
Bravo, di martiri esistono di tutti i tipi, anche quelli politici.
Ma io ho voluto parlare in questa discussione solo di martiri religiosi.
Cosa ne pensi dell'esempio da me fatto?
Il martirio è tanto antico e medievale quanto moderno e contemporaneo; interpretare con le categorie moderne la vita di un protomartire che ha dato la stessa per la sua fede in Cristo, siano esse psicologiche e/o psicanalitiche, sarebbe un bel pasticciaccio. Se poi ci aggiungiamo i ventisei martiri del Giappone, gli stessi kamikaze giapponesi, i testimoni della fede islamica, i Testimoni di Geova che muoiono perché non accettano le trasfusioni di sangue o perché sono perseguitati in Russia, ecco, forse sarebbe meglio fare delle distinzioni logiche se non si vuol fare un bel minestrone. Di quanti cadaveri ha bisogno una religione per salire in testa alla classifica nell’ hit parade dei vincitori e vinti della seicentosettesima edizione del trofeo martiri? Comunque si voglia formulare la domanda il punto è che la crudeltà intesa come perversione è un dolorosissimo fraintendimento dell’uomo che vive nel mondo contemporaneo. Ma la Bibbia, per esempio, nel Medioevo era forse intesa come la intendiamo oggi, e cioè come una raccolta di miti che attraversano varie epoche e culture diverse, dall’antichità giudaica all’antichità greco-romana? Certo che no! Ma agli occhi degli uomini che vivono nel mondo contemporaneo il martirio e la violenza insita in esso, così come altre forme religiose primitive, possono apparire “stonate”come l’orologio al polso in un film d’epoca.
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Erewhon
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play ha scritto:Il martirio è tanto antico e medievale quanto moderno e contemporaneo; interpretare con le categorie moderne la vita di un protomartire che ha dato la stessa per la sua fede in Cristo, siano esse psicologiche e/o psicanalitiche, sarebbe un bel pasticciaccio. Se poi ci aggiungiamo i ventisei martiri del Giappone, gli stessi kamikaze giapponesi, i testimoni della fede islamica, i Testimoni di Geova che muoiono perché non accettano le trasfusioni di sangue o perché sono perseguitati in Russia, ecco, forse sarebbe meglio fare delle distinzioni logiche se non si vuol fare un bel minestrone. Di quanti cadaveri ha bisogno una religione per salire in testa alla classifica nell’ hit parade dei vincitori e vinti della seicentosettesima edizione del trofeo martiri? Comunque si voglia formulare la domanda il punto è che la crudeltà intesa come perversione è un dolorosissimo fraintendimento dell’uomo che vive nel mondo contemporaneo. Ma la Bibbia, per esempio, nel Medioevo era forse intesa come la intendiamo oggi, e cioè come una raccolta di miti che attraversano varie epoche e culture diverse, dall’antichità giudaica all’antichità greco-romana? Certo che no! Ma agli occhi degli uomini che vivono nel mondo contemporaneo il martirio e la violenza insita in esso, così come altre forme religiose primitive, possono apparire “stonate”come l’orologio al polso in un film d’epoca.
Il problema pero' ė che succedono anche oggi.
-
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sei molto furba a stravolgere le cose
pro domo tua
i martiri non esisterebbero se non ci fossero gli assassini con i loro mandanti
sino all'ultimo un omicida può fermarsi e il martire non si crea
è il sicario che crea il martire
non il martire che crea il sicario (e mandanti)
non è la pecora che crea il macellaio
ma il macellaio che crea una pecora morta
tu vuoi accusare la pecora della colpa di esistere
pro domo tua
i martiri non esisterebbero se non ci fossero gli assassini con i loro mandanti
sino all'ultimo un omicida può fermarsi e il martire non si crea
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cattivo esempio ha scritto:sei molto furba a stravolgere le cose
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Chi sono i sicari dei tdG quando si martirizzano per il rifiuto di trasfusioni?
Questo ė solo un'esempio poi ne trattiamo altri.
E poi ne parliamo anche del fatto che come al solito metti sotto i polpastrelli dei tuoi interlocutori parole mai scritte.
Quando ho detto che il matire crea il sicario , fumato troppo stasera?
-
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perché una persona sia considerata un "martire", la persona deve essere uccisaVera Icona ha scritto:cattivo esempio ha scritto:sei molto furba a stravolgere le cose
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Chi sono i sicari dei tdG quando si martirizzano per il rifiuto di trasfusioni?
Questo ė solo un'esempio poi ne trattiamo altri.
E poi ne parliamo anche del fatto che come al solito metti sotto i polpastrelli dei tuoi interlocutori parole mai scritte.
Quando ho detto che il matire crea il sicario , fumato troppo stasera?
chi rifiuta un trattamento sanitario non diventa un martire, è un altra cosa
e il........ "cattivo"........quando vi è un martire, non è mai chi muore
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Viene ucciso dalla dottrina che lo ha convinto di morire anziché disubbidire.cattivo esempio ha scritto:perché una persona sia considerata un "martire", la persona deve essere uccisaVera Icona ha scritto:cattivo esempio ha scritto:sei molto furba a stravolgere le cose
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sino all'ultimo un omicida può fermarsi e il martire non si crea
è il sicario che crea il martire
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tu vuoi accusare la pecora della colpa di esistere
Chi sono i sicari dei tdG quando si martirizzano per il rifiuto di trasfusioni?
Questo ė solo un'esempio poi ne trattiamo altri.
E poi ne parliamo anche del fatto che come al solito metti sotto i polpastrelli dei tuoi interlocutori parole mai scritte.
Quando ho detto che il matire crea il sicario , fumato troppo stasera?
chi rifiuta un trattamento sanitario non diventa un martire, è un altra cosa
e il........ "cattivo"........quando vi è un martire, non è mai chi muore
E chi sono i creatori di tale dottrina? I 4 vecchietti del cd, sono loro dunque i sicari passivi.
L'ultima frase non ho capito proprio.
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Tutti chicattivo esempio ha scritto:guarda che lo hanno capito tutti dove vuoi andare a parare
Idemla famosa frase "se la sono andata a cercare",
Non esiste paragone.ma si è come dire che se gesù faceva il falegname moriva di vecchiaia
Io non ho parlato di colpa, ma io parlavo della responsabilita' nei confronti della sacralita' della propria vita.io invece affermo che:
se un martire muore non è mai colpa sua
ma di chi lo ha ucciso
Ho parlato del fanatismo di persone che sono pronti a morire per una fede della quale non hanno nessuna certezza, ma poi condannano l'eutanasia.
Ed esistono fanatici del genere che sono capaci di morire ed uccidere altri nello stesso momento per il loro fanatismo religioso come i kamikaze islamici.
Eppure siamo nel 2019, vivendo pero' in Absurdistan.
Mi hai tolto le parole di bocca Vera.
Una delle Definizioni di martire secondo i vocabolari: Chi sopporta ogni pena e anche la morte per i propri ideali di vita; chi si sacrifica per un'attività in cui crede profondamente.
Per cui oltre alla definizione data da Cattivo esempio, vale anche il fatto che uno la morte se la cerchi e procuri da solo.
Una delle Definizioni di martire secondo i vocabolari: Chi sopporta ogni pena e anche la morte per i propri ideali di vita; chi si sacrifica per un'attività in cui crede profondamente.
Per cui oltre alla definizione data da Cattivo esempio, vale anche il fatto che uno la morte se la cerchi e procuri da solo.
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