https://www.jw.org/it/cosa-dice-la-Bibb ... ogia-1914/" onclick="window.open(this.href);return false;
Sono ri-rimasto basito per le forzature scritturali che vi compiono, mi succede tutte le volte che leggo nelle pubblicazioni WT i tentativi di collegare il sogno fatto da Nabucodonosor al regno ebreo di Giuda e da li arrivare all' istituzione del regno messianico nel 1914.
Ma andiamo per ordine, siccome l' articolo si basa sul capitolo 4 di Daniele vi riporto cosa dice così non c' è bisogno di perder tempo ad andarselo a cercare.
Ora inserisco i paragrafi cloù dell' articolo che si trova sul sito JW e proviamo a scoprire quanto vadano a forzare il testo biblico:DANIELE CAPITOLO 4 “Nabucodonosor il re, a tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue che dimorano in tutta la terra: La vostra pace sia accresciuta. 2 Mi è sembrato bene dichiarare i segni e le meraviglie che l’Iddio Altissimo ha compiuto con me. 3 Come sono grandi i suoi segni, e come sono potenti le sue meraviglie! Il suo regno è un regno a tempo indefinito, e il suo dominio è di generazione in generazione.
4 “Io, Nabucodonosor, ero a mio agio nella mia casa e fiorivo nel mio palazzo. 5 Vidi un sogno, ed esso mi intimoriva. E immagini mentali sul mio letto e visioni della mia testa mi spaventavano. 6 E da me era emanato l’ordine di farmi venire davanti tutti i saggi di Babilonia, affinché mi facessero conoscere la medesima interpretazione del sogno.
7 “Allora entravano i sacerdoti che praticavano la magia, gli evocatori, i caldei e gli astrologi; e io dicevo davanti a loro qual era il sogno, ma non me ne facevano conoscere l’interpretazione. 8 E alla fine venne davanti a me Daniele, il cui nome è Baltassar secondo il nome del mio dio e in cui è lo spirito degli dèi santi; e davanti a lui dissi qual era il sogno:
9 “‘O Baltassar capo dei sacerdoti che praticano la magia, poiché io stesso conosco bene che lo spirito degli dèi santi è in te e che non c’è nessun segreto che ti turbi, narra[mi] le visioni del mio sogno che ho visto e la sua interpretazione.
10 “‘Ora io guardavo le visioni della mia testa sul mio letto, ed ecco, un albero in mezzo alla terra, la cui altezza era immensa. 11 L’albero crebbe e divenne forte, e la sua medesima altezza raggiunse infine i cieli, ed era visibile sino all’estremità dell’intera terra. 12 Il suo fogliame era bello, e il suo frutto abbondante, e su di esso c’era cibo per tutti. Sotto di esso cercava ombra la bestia della campagna e sui suoi rami dimoravano gli uccelli dei cieli, e da esso si cibava ogni carne.
13 “‘Continuai a guardare nelle visioni della mia testa sul mio letto, ed ecco, un vigilante, sì, un santo, scendere dai cieli stessi. 14 Egli chiamava ad alta voce, e diceva questo: “Tagliate l’albero, e stroncatene i rami. Scuotetene il fogliame, e spargetene i frutti. La bestia fugga di sotto a esso, e gli uccelli dai suoi rami. 15 Tuttavia, lasciatene il ceppo stesso con le radici nella terra, pure con un legame di ferro e di rame, fra l’erba della campagna; e si bagni con la rugiada dei cieli, e la sua porzione sia con la bestia fra la vegetazione della terra. 16 Si cambi il suo cuore da quello del genere umano, e gli si dia il cuore di una bestia, e passino su di esso sette tempi. 17 La cosa è per decreto dei vigilanti, e la richiesta è [per] il detto dei santi, nell’intento che i viventi conoscano che l’Altissimo domina sul regno del genere umano e che lo dà a chi vuole, e stabilisce su di esso persino l’infimo del genere umano”.
18 “‘Questo è il sogno che io stesso, il re Nabucodonosor, vidi; e tu stesso, o Baltassar, di’ qual è l’interpretazione, dato che tutti gli [altri] saggi del mio regno non possono farmi conoscere l’interpretazione stessa. Ma tu sei competente, perché lo spirito degli dèi santi è in te’.
19 “Allora Daniele stesso, il cui nome è Baltassar, rimase stupito per un momento, e i suoi medesimi pensieri lo spaventavano.
“Il re rispondeva e diceva: ‘O Baltassar, non ti spaventino il sogno e l’interpretazione stessi’.
“Baltassar rispondeva e diceva: ‘O mio signore, il sogno [si applichi] a quelli che ti odiano, e la sua interpretazione ai tuoi avversari.
20 “‘L’albero che hai visto, che si fece grande e divenne forte e la cui altezza raggiunse infine i cieli e che era visibile a tutta la terra, 21 e il cui fogliame era bello, e il cui frutto era abbondante, e dove c’era cibo per tutti, sotto cui dimoravano le bestie della campagna, e sui cui rami risiedevano gli uccelli dei cieli, 22 sei tu, o re, perché ti sei fatto grande e sei divenuto forte, e la tua grandezza si è fatta grande e ha raggiunto i cieli, e il tuo dominio l’estremità della terra.
23 “‘E poiché il re vide un vigilante, sì, un santo, scendere dai cieli, che anche diceva: “Tagliate l’albero, e rovinatelo. Tuttavia, lasciatene il ceppo stesso con le radici nella terra, ma con un legame di ferro e di rame, fra l’erba della campagna, e si bagni con la rugiada dei cieli, e la sua porzione sia con le bestie della campagna finché passino su di esso sette tempi stessi”, 24 questa è l’interpretazione, o re, e il decreto dell’Altissimo è ciò che deve accadere al mio signore il re. 25 E ti cacceranno dagli uomini, e la tua dimora sarà con le bestie della campagna, e la vegetazione è ciò che daranno da mangiare anche a te proprio come ai tori; e ti bagnerai con la rugiada dei cieli, e passeranno su di te sette tempi, finché tu conosca che l’Altissimo domina sul regno del genere umano, e che lo dà a chi vuole.
26 “‘E poiché dissero di lasciare il ceppo con le radici dell’albero, il tuo regno ti sarà assicurato dopo che avrai conosciuto che i cieli dominano. 27 Perciò, o re, ti sembri buono il mio consiglio, e rimuovi i tuoi propri peccati mediante la giustizia, e la tua iniquità mostrando misericordia ai poveri. Forse avverrà un prolungamento della tua prosperità’”.
28 Tutto questo accadde a Nabucodonosor il re.
29 Alla fine di dodici mesi lunari egli camminava sul palazzo reale di Babilonia. 30 Il re rispondeva e diceva: “Non è questa Babilonia la Grande, che io stesso ho edificato per la casa reale con la forza del mio potere e per la dignità della mia maestà?”
31 Mentre la parola era ancora nella bocca del re, una voce venne giù dai cieli: “Ti si dice, o Nabucodonosor il re: ‘Il regno stesso si è dipartito da te, 32 e dal genere umano cacceranno anche te, e la tua dimora sarà con le bestie della campagna. Anche a te daranno da mangiare la vegetazione proprio come ai tori, e su di te passeranno sette tempi stessi, finché tu conosca che l’Altissimo domina sul regno del genere umano, e che lo dà a chi vuole’”.
33 In quel momento la parola stessa si adempì su Nabucodonosor, ed egli era cacciato dal genere umano, e mangiava la vegetazione proprio come i tori, e il suo proprio corpo si bagnava con la rugiada dei cieli, finché i suoi medesimi capelli si allungarono proprio come [le penne] delle aquile e le sue unghie come [gli artigli] degli uccelli.
34 “E alla fine dei giorni io, Nabucodonosor, alzai gli occhi ai cieli, e mi tornava il mio proprio intendimento; e benedissi l’Altissimo stesso, e lodai e glorificai Colui che vive a tempo indefinito, perché il suo dominio è un dominio a tempo indefinito e il suo regno è di generazione in generazione. 35 E tutti gli abitanti della terra sono considerati semplicemente come nulla, ed egli fa secondo la sua propria volontà fra l’esercito dei cieli e gli abitanti della terra. E non esiste nessuno che possa fermare la sua mano o che gli possa dire: ‘Che cosa hai fatto?’
36 “Nel medesimo tempo mi tornava il mio stesso intendimento, e per la dignità del mio regno mi tornavano la mia maestà e il mio splendore stessi; e anche i miei alti funzionari reali e i miei grandi mi ricercavano con premura, e fui ristabilito sul mio proprio regno, e mi fu aggiunta straordinaria grandezza.
37 “Ora io, Nabucodonosor, lodo ed esalto e glorifico il Re dei cieli, perché tutte le sue opere sono verità e le sue vie sono giustizia, e perché può umiliare quelli che camminano nell’orgoglio”.
Ora qui si vuol far intendere che l' intento di Dio sia quello di far capire a tutti i componenti del genere umano che è Sua intenzione rendere palese a tutti la potenza del Suo dominio ...dominio che avverrà nel futuro.Prove di un adempimento maggiore della profezia.
Lo scopo dell’intera profezia è “che i viventi conoscano che l’Altissimo domina sul regno del genere umano e che lo dà a chi vuole, e stabilisce su di esso persino l’infimo del genere umano” (Daniele 4:17). L’orgoglioso Nabucodonosor era forse colui al quale Dio desiderava infine dare quel regno? No, perché anteriormente Dio gli aveva mandato un altro sogno profetico da cui era evidente che né lui né nessun altro governante politico avrebbero potuto assolvere questo ruolo. Sarebbe invece stato Dio stesso a stabilire “un regno che non sarà mai ridotto in rovina” (Daniele 2:31-44).
Ma come sarebbero da interpretare queste parole "nell’intento che i viventi conoscano che l’Altissimo domina sul regno del genere umano e che lo dà a chi vuole, e stabilisce su di esso persino l’infimo del genere umano”?
Vediamo che spiegazione o meglio che adempimento ritroviamo nel proseguo della narrazione:
Daniele gli dice: "...finché tu conosca che l’Altissimo domina sul regno del genere umano, e che lo dà a chi vuole."
La voce dal cielo: "....e su di te passeranno sette tempi stessi, finché tu conosca che l’Altissimo domina sul regno del genere umano, e che lo dà a chi vuole’”.
Interessante....qui non si parla più di popoli o genere umano in generale per indicarne la totalità...ci si riferisce come adempimento al solo Rè.
Queste sono due testimonianze potremmo dire indipendenti, una di Daniele e una da qualcuno in cielo, forse un vigilante e si sà che nella Bibbia la testimonianza da due fonti diverse è indice di verità e affidabilità circa quanto dichiarato.
Per cui la frase iniziale starebbe ad indicare non il letterale genere umano nella sua totalità, ma bensì un determinato rappresentante di esso...ovvero proprio quel rè!
E oltretutto che livello di attendibilità potrebbero mai avere costoro?
E...poi..vogliamo forse contestare la spiegazione di un Vigilante?...e tu stesso, o Baltassar, di’ qual è l’interpretazione, dato che tutti gli [altri] saggi del mio regno non possono farmi conoscere l’interpretazione stessa. Ma tu sei competente, perché lo spirito degli dèi santi è in te’.
Il gruppo di scrittori TdG vogliono da qui per forza di cose tentare di allacciarsi al Regno di Dio futuro chiedendo se fosse mai possibile che l' adempimento di tali parole avvenisse tramite lui Nabucodonosor, escludendolo poi categoricamente perchè nella precedente visione ( quella della statua al capitolo 2 ) il regno mondiale non lo avrebbe visto come regnante.
Peccato che qui stiano cercando di mescolare le carte,..pardon le visioni profetiche, si mettono a presumere dei collegamenti che neppure Daniele che a differenza di quelli del Corpo Direttivo e il loro enturage, aveva il dono di rivelare i segreti e gli enigmi nei sogni, si era permesso di fare.
Infatti Daniele nella spiegazione che fà non menziona alcuna allusione al futuro regno mondiale divino, benchè sempre lui in precedenza avesse spiegato quel primo sogno.
Ma procediamo:
Qui nulla da ridire se non fosse che non solo i Re del regno di Giuda si mostrarono infedeli a Gova, ma anche quasi tutto il popolo.In precedenza Dio aveva stabilito un regno per rappresentare il suo dominio sulla terra: l’antica nazione di Israele. Dio permise che quel regno diventasse “una rovina” perché i re non si erano dimostrati fedeli; tuttavia predisse che a suo tempo avrebbe dato il regno a “colui che ha il diritto legale” (Ezechiele 21:25-27). La Bibbia mostra che Gesù Cristo è l’unico ad avere diritto a ricevere questo regno eterno (Luca 1:30-33). Contrariamente a Nabucodonosor, Gesù è “modesto di cuore”, proprio come era stato profetizzato (Matteo 11:29).
Secondo punto Gesù sarà giustamente modesto di cuore, ma anche Nabucodonosor a fine racconto parve aver capito la lezione.
Ecco perfetto, qui si entra finalmente nel vivo,...dove si parla mai che il capitolo 4 abbia un adempimento maggiore?Cosa rappresenta l’albero di Daniele capitolo 4? Nella Bibbia gli alberi a volte rappresentano il dominio (Ezechiele 17:22-24; 31:2-5). Nell’adempimento maggiore di Daniele capitolo 4 l’immenso albero simboleggia il dominio di Dio.
Vediamo.
Benissimo, il sogno prediceva l' abbattimento della rappresentanza della regalità divina in terra, alias la città di Gerusalemme.Qual è il significato dell’albero abbattuto? L’abbattimento dell’albero rappresentava un’interruzione del regno di Nabucodonosor, e anche un’interruzione del dominio di Dio sulla terra. Questo si verificò quando Nabucodonosor distrusse Gerusalemme, la città dove i re d’Israele sedevano “sul trono di Geova” (1 Cronache 29:23).
Ma dove stà scritto nel racconto del sogno e della sua interpretazione?
Non ve ne è proprio traccia! Qui il CD stà speculando a tutto andare!
Come spiegazione apparirebbe a prima vista convincente ma dove si dice che i 7 tempi di Nabucodonosor sono da traslare sulla città di Gerusalemme?Cosa rappresentano i “sette tempi”? I “sette tempi” corrispondono al periodo in cui Dio ha permesso alle nazioni di governare la terra senza interferenze da parte di un regno da lui stabilito. I “sette tempi” ebbero inizio nell’ottobre del 607 a.E.V. (ovvero a.C.) quando, secondo la cronologia biblica, Gerusalemme fu distrutta dai babilonesi (2 Re 25:1, 8-10).
Non vi è alcuna scrittura in merito!
AAAlt un momentino, qui si dà per scontato che Gesù si riferisse ai 7 tempi di Daniele, ma non vi è alcuna scrittura che lo dimostri.Quanto durano i “sette tempi”? Non può trattarsi di sette anni letterali, come nel caso di Nabucodonosor. Gesù indicò la risposta quando disse: “Gerusalemme [un simbolo del dominio di Dio] sarà calpestata dalle nazioni, finché i tempi fissati delle nazioni non siano compiuti” (Luca 21:24). “I tempi fissati delle nazioni”, il periodo in cui Dio ha permesso che il suo dominio fosse ‘calpestato dalle nazioni’, corrispondono ai “sette tempi” di Daniele capitolo 4. Questo significa che i “sette tempi” erano ancora in corso anche quando Gesù era sulla terra.
Tutt' altro Gesù in quel contesto stava facendo riferimento alle profezie di Daniele circa la distruzione del Tempio e della Città, cosa per' altro predetta da Daniele quando descrive cosa sarebbe accaduto a metà dell' ultima settimana delle 70 settimane.
Per cui Gesù a quei tre tempi e mezzo (tre anni e mezzo alias 1260 giorni) rimanenti prima della conclusione del ciclo delle 70 settimane stava probabilmente riferendosi e non certo a Nabucodonosor e al suo contesto che nella profezia di Gesù non compare affatto.
Quindi abbiamo capito tutti?La Bibbia ci consente di determinare la durata di quei “sette tempi” profetici. Ci dice che tre “tempi” e mezzo equivalgono a 1.260 giorni; perciò “sette tempi” equivalgono al doppio di 1.260, ovvero 2.520 giorni (Rivelazione [Apocalisse] 12:6, 14). Applicando la regola profetica “un giorno per un anno”, i 2.520 giorni rappresentano 2.520 anni. Pertanto, i “sette tempi”, o 2.520 anni, sarebbero finiti nell’ottobre del 1914 (Numeri 14:34; Ezechiele 4:6).
Stravolgendo l' adempimento di un sogno profetico già chiarito in partenza e applicandolo forzatamente a tutt' altro contesto, l' Organizzazione dei TdG ha messo in rete una spiegazione della propria cronologia per giustificare che dal 1914 siamo negli ultimi tempi di questo sistema di cose.
Se loro ci vogliono credere facciano pure, mi dispiace solo che nel far ciò tentino di farlo credere anche a chi non sia dei loro....con tutte le conseguenze del caso.
Eppure Daniele è stato chiaro: "questa è l’interpretazione, o re, e il decreto dell’Altissimo è ciò che deve accadere al mio signore il re."