Ecco un paragrafo dello studio torre di guardia di settimana scorsa, intitolato "la vera sapienza grida forte."
Come possiamo evitare di comportarci come gli schernitori? Un modo è quello di stare alla larga da chi ha un atteggiamento critico. (Leggi Salmo 1:1.) Questo significa che non ascoltiamo gli apostati né leggiamo quello che scrivono. Ci rendiamo conto che, se non stiamo attenti, potremmo facilmente sviluppare un atteggiamento critico e iniziare a dubitare di Geova e delle istruzioni che riceviamo tramite la sua organizzazione. Quindi chiediamoci: “Quando vengono date nuove istruzioni o spiegazioni, ho sempre qualcosa di negativo da dire? Ho la tendenza a trovare difetti in quelli che ci guidano?” Se correggiamo subito queste tendenze, Geova sarà contento di noi (Prov. 3:34, 35).
Chiaramente si viene messi in guardia dagli apostati, ma non solo, viene detto di non criticare e non pensare minimamente qualcosa di negativo e critico verso chi guida l'organizzazione cioè il corpo direttivo. Questo paragrafo, a me come ad altri, ha fatto venire in mente la definizione di setta, perché non è possibile criticare i vertici anzi nemmeno poter pensare una cosa del genere!
Però d'altra parte credo che se il corpo direttivo ha bisogno di ricordare ai tdg una cosa del genere, forse forse qualcosa che si sta rompendo c'è, e le lamentele stanno aumentando, così come i tdg sui blog dei consapevoli alla ricerca delle riforme e con spirito fortemente critico, e parliamo di tdg non apostati eh!
Sono curioso di vedere cosa ci consegna il rapporto mondiale e cosa c'è in serbo per il 2023.
Studio TG di Ottobre e settarismo
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Re: Studio TG di Ottobre e settarismo
Ripetono sempre le stesse cose
Re: Studio TG di Ottobre e settarismo
Si ma calcano la mano ultimamente
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L'albero a cui tendevi / la pargoletta mano, / il verde melograno / da' bei vermigli fior, / nel muto orto solingo / rinverdí tutto or ora / e giugno lo ristora / di luce e di calor.
Giosuè Carducci, Pianto antico, in Rime nuove, 1887
L'albero a cui tendevi / la pargoletta mano, / il verde melograno / da' bei vermigli fior, / nel muto orto solingo / rinverdí tutto or ora / e giugno lo ristora / di luce e di calor.
Giosuè Carducci, Pianto antico, in Rime nuove, 1887
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