l'abbandono del culto
Moderatore: nelly24
l'abbandono del culto
Ci sono ex tdg il cui abbandono del culto è stato senza grossi traumi? Vuoi perchè inattivi, vuoi perchè indifferenti agli effetti "collaterali" di tale decisione.
E oggi a distanza di tempo da quella decisione come vivete tale "abbandono"?
Nel mio caso l'abbandono è stato quasi indolore nel senso che inizialmente, come è ovvio, i miei genitori e la mia famiglia c'è rimasta un tantino male quando decisi di non frequentare le adunanze. Ci furono poi alcuni fratelli che ogni volta che mi vedevano in giro cercavano di convincermi a tornare e con scritture alla mano mi invitavano a non abbandonare Geova in quanto il "mondo" non aveva nulla da offrirmi, solo problemi.
Ricordo che ebbi solo 2 o 3 visite ufficiali degli anziani ma fui chiaro dall'inizio e dissi che non volevo + venire in sala e solo quando mi sarei sentiro io lo avrei fatto. Da allora le visite ricevute a tale scopo si contano sulle dita di una mano e questo secondo me è stata una "fortuna".
Per il resto diciamo che non ho avuto grosse difficoltà da tale abbandono.
E oggi a distanza di tempo da quella decisione come vivete tale "abbandono"?
Nel mio caso l'abbandono è stato quasi indolore nel senso che inizialmente, come è ovvio, i miei genitori e la mia famiglia c'è rimasta un tantino male quando decisi di non frequentare le adunanze. Ci furono poi alcuni fratelli che ogni volta che mi vedevano in giro cercavano di convincermi a tornare e con scritture alla mano mi invitavano a non abbandonare Geova in quanto il "mondo" non aveva nulla da offrirmi, solo problemi.
Ricordo che ebbi solo 2 o 3 visite ufficiali degli anziani ma fui chiaro dall'inizio e dissi che non volevo + venire in sala e solo quando mi sarei sentiro io lo avrei fatto. Da allora le visite ricevute a tale scopo si contano sulle dita di una mano e questo secondo me è stata una "fortuna".
Per il resto diciamo che non ho avuto grosse difficoltà da tale abbandono.
Posso dire questo:
Nel mio caso ad abbandonare il culto non ho avuto problemi anche perchè la mancanza di lavoro, conseguente alla dottrina geovista, mi aveva a dir poco rovinato la vita, tanta era la mia disperazione che non feci per nulla caso alla mancanza di una fede fino ad allora fervente o alla perdita di coloro che fino a ieri consideravo come la mia famiglia e neppure al rendermi conto che tutto quello che avevo creduto con fervore era tutto falso ed inutile, anche il considerare "non appropriato" il lavoro da finanziere.
Fu soprattutto doloroso il rendermi conto che avevo rinunciato al mio posto di lavoro per nulla!
In ultima analisi è doloroso il rendersi conto di aver abbandonato un culto abusante che non si fa i cavoli suoi neanche per ciò che riguarda il lavoro, ma soprattutto è doloroso il rendersi conto di aver subito passivamente gli abusi di un culto abusante per nulla!
E pensare che mi sarebbe bastato mandare al diavolo gli anziani anzichè lasciarmi trattare da zerbino!
Fu soprattutto doloroso il rendermi conto che avevo rinunciato al mio posto di lavoro per nulla!
In ultima analisi è doloroso il rendersi conto di aver abbandonato un culto abusante che non si fa i cavoli suoi neanche per ciò che riguarda il lavoro, ma soprattutto è doloroso il rendersi conto di aver subito passivamente gli abusi di un culto abusante per nulla!
E pensare che mi sarebbe bastato mandare al diavolo gli anziani anzichè lasciarmi trattare da zerbino!
Se la sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio, l'ignoranza lo è ancora di più!
da dove inizio:
come prima cosa dal momento della mia dissociazione mi sentivo "impura" visto che avevo deciso di essere libera sul piano sessuale.Anche se facevo finta che tutti i discorsi fatti sulla moralita' li dentro,non mi sfioravano,nel mio piccolo io mi sentivo "sporca",è una sensazione difficile da spiegare,sono sicura che voi mi potete capire.Anche se non facevo nulla di male, a causa di quei insegnamenti mi sentivo immorale,e mi ero pure dissociata,ma nonostante questo la religione mi continuava a perseguitare sul lato psicologico.
Poi come seconda cosa,c'è la famiglia,che non mi parla ma anzi mi ha sempre giudicata per il mio stile di vita..Non è stato facile per me liberarmi di questo culto!!!
Ciao da Milly
Poi come seconda cosa,c'è la famiglia,che non mi parla ma anzi mi ha sempre giudicata per il mio stile di vita..Non è stato facile per me liberarmi di questo culto!!!
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Cio' che non ti uccide ti fortifica.!!!
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Indubbiamente, infatti io ho parlato di abbandono del culto. Anche se non escludo a priori che ci possa essere chi si è dissociato o disassociato senza grandi difficoltà.Achille Lorenzi ha scritto:Se non ricordo male però tu non ti sei dissociato.reny2000 ha scritto:Per il resto diciamo che non ho avuto grosse difficoltà da tale abbandono.
Credo che chi si dissocia o viene disassociato incontrerà, inevitabilmente, parecchie difficoltà che invece un "inattivo" riesce ad evitare.
Achille
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Secondo me "abbandonare un culto" significa non esservi più "associato" e non semplicemente non essere più un praticante del culto.reny2000 ha scritto:Indubbiamente, infatti io ho parlato di abbandono del culto. Anche se non escludo a priori che ci possa essere chi si è dissociato o disassociato senza grandi difficoltà.
Tu, da un punto di vista "anagrafico", sei ancora un TdG.
Molti "scelgono" di diventare "inattivi" proprio per evitare queste difficoltà, tipo la perdita dei contatti con i parenti TdG.
E nel mantenere tale "inattività" devono stare attenti a come parlano, evitando critiche aperte o dissensi espliciti, per quanto fondati, e questo per non dare adito ad accuse e quindi essere espulsi.
Non ci credono più ma devono fingere di credere...
Io non conosco comunque nessun EX TdG che abbia lasciato il culto in maniera definitiva senza incontrare delle difficoltà.
Se qualcuno ha avuto questa "felice" esperienza mi piacerebbe davvero conoscerlo.
Achille
Premetto che io sono "solo" inattiva per via dell'ostracismo .Veniamo al dunque,Reny : uno che si dissocia o si disassocia senza grandi difficoltà, come minimo non deve avere affetti a cui tiene "dentro" ,tipo famiglia e o amici ,cosa che ritengo molto difficile o quasi impossibile ( e non ci prendiamo per fessi ,perchè qui "nisciuno è fess"). In secondo luogo ,se è dentro da alcuni anni,come minimo,ma proprio minimo minimo,deve aver perso parecchi anni di vita sacrificandosi per la WTS che vuol dire rinunciare a tante cose lecite e leggittime , a volte rinunce molto dolorose come amore,lavoro e addirittura figli ........e chi più ne ha più ne metta! Se escludi tutte queste cose ,allora che ..... di testimone di Geova é?????????????????????????????????????????????' Quindi ,come vedi, il tuo discorso non sta in piedi perchè privo di fondamento!reny2000 ha scritto:Indubbiamente, infatti io ho parlato di abbandono del culto. Anche se non escludo a priori che ci possa essere chi si è dissociato o disassociato senza grandi difficoltà.Achille Lorenzi ha scritto:Se non ricordo male però tu non ti sei dissociato.reny2000 ha scritto:Per il resto diciamo che non ho avuto grosse difficoltà da tale abbandono.
Credo che chi si dissocia o viene disassociato incontrerà, inevitabilmente, parecchie difficoltà che invece un "inattivo" riesce ad evitare.
Achille
I principi di Brooklyn non possiedono la verità:questa è la causa reale che li ha costretti, e li costringe anche ora,a ritrattare continuamente ciò che hanno proclamato ieri o decine di anni addietro,come verità biblica e divina. (Gunther Pape)
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- Gabriella Prosperi
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Infatti, a parer mio quelle di Reny, sono domande capziose.Achille Lorenzi ha scritto:Secondo me "abbandonare un culto" significa non esservi più "associato" e non semplicemente non essere più un praticante del culto.
Gabriella
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Io mi sono dissociato insieme a mio padre dall´organizzazione torreguardiana, e devo dire, che le difficoltà sono state solo all`inizio, cioé quando ancora eravamo "sporchi" da alcune ideologie di questo culto. Ad esempio i sensi di colpa di non andare più alle adunanze, aver fatto qualcosa contro Dio=WTS ecc.ecc. Essendo che non avevamo altri parenti TdG, e le amicizie erano abbastanza superficiali, non possiamo dire che l`abbandono sia stato estremamente traumatico.Reny2000: Per il resto diciamo che non ho avuto grosse difficoltà da tale abbandono.
Sono sicuro però, che quelli che hanno parenti ancora TdG, vivono la cosa in maniera diversa. E per questi ho la mia solidarietà.
Abbiamo avuto anche noi la scelta di diventare inattivi, ma era per noi una scelta definitiva, e chi diventa inattivo, vuole in qualche modo salvare ancora qualcosa, ad esempio dei rapporti con degli amici o dei parenti...
Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità...non andare fino in fondo, e non iniziare.
Confucio
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Iniziamo nuovamente a vedere nelle mie parole sotterfugi, furbizie, insinuazioni ed altro?Gabriella Prosperi ha scritto:Infatti, a parer mio quelle di Reny, sono domande capziose.Achille Lorenzi ha scritto:Secondo me "abbandonare un culto" significa non esservi più "associato" e non semplicemente non essere più un praticante del culto.
Gabriella
Io ho parlato di semplice abbandono ovvero che non si frequentano + non ho parlato di altro!
Forse mi sto rinco....do io ma ho fatto una semplice domanda......!!!
Grabry mi spieghi perchè sarebbero capziose le mie domande???
Vabbè lascia stare altrimenti si esce OT io rispondo "a tenore" e poi mi becco il secondo warning!!!
Da un punto di vista formale/burocratico si!Achille Lorenzi ha scritto:Secondo me "abbandonare un culto" significa non esservi più "associato" e non semplicemente non essere più un praticante del culto.reny2000 ha scritto:Indubbiamente, infatti io ho parlato di abbandono del culto. Anche se non escludo a priori che ci possa essere chi si è dissociato o disassociato senza grandi difficoltà.
Tu, da un punto di vista "anagrafico", sei ancora un TdG.
Ovviamente l'accezine del termine abbandono è ovvio che si intende che non si pratica più! Molti abbandonano la cc in quanto non frequentano + le chiese!
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Per capziosa intendevo cavillosa e tu stesso lo espliciti quando affermi di distinguere l'abbandono d'un culto da un punto di vista formale da un punto di vista sostanziale.reny2000 ha scritto:Da un punto di vista formale/burocratico si!
Ovviamente l'accezine del termine abbandono è ovvio che si intende che non si pratica più! Molti abbandonano la cc in quanto non frequentano + le chiese!
Poichè si sta parlando d'una fede religiosa fondamentalista,ritengo difficile separare i due aspetti.
Essere inattivo nel culto Geovista, significa rigettare ''tutto il pacchetto'', e non lo dico io, ma le regole del culto, naturalmente evitando la piaga dell'ostracismo.
Mentre non frequentare le funzioni proprie di altri riti, non significa rigettare i loro insegnamenti e, altrettanto naturalmente, nessuno in caso di dimissioni ''ufficiali'' si sognerebbe di escluderti da qualsiasi contesto.
Gabriella
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- Francesco Franco Coladarci
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Reny dice.
Ci sono ex tdg il cui abbandono del culto è stato senza grossi traumi? Vuoi perchè inattivi, vuoi perchè indifferenti agli effetti "collaterali" di tale decisione.
Gli EX non sono inattivi, hanno abbandonato la WTS, sia come dissociati, che come dimessi, caso a parte sono i disassociati, per questi il discorso è un po’ più articolato.
Da qui si evince che il tuo non è un abbandono, ma l’essere inattivo, la cosa è molto differente, a dimostrazione di ciò, il fatto che ti sono venuti a trovare per convincerti a essere regolare, il fatto che poi tu non li abbia ascoltati non ti può collocare tra coloro che effettivamente hanno abbandonato la WTS e questo con il relativo ostracismo che a te non ti a riguardato.
Quindi a mio parere la domanda iniziale doveva essere impostata diversamente, perché diversamente sono le conseguenze per chi abbandona “ufficialmente” i TdG e per chi li abbandona “ufficiosamente” spero di essere stato chiaro.
Franco
Vedi, la tua domanda è impostata in modo errato, vediamo tu dici.Iniziamo nuovamente a vedere nelle mie parole sotterfugi, furbizie, insinuazioni ed altro?
Io ho parlato di semplice abbandono ovvero che non si frequentano + non ho parlato di altro!
Forse mi sto rinco....do io ma ho fatto una semplice domanda......!!!
Grabry mi spieghi perchè sarebbero capziose le mie domande???
Vabbè lascia stare altrimenti si esce OT io rispondo "a tenore" e poi mi becco il secondo warning!!!
Ci sono ex tdg il cui abbandono del culto è stato senza grossi traumi? Vuoi perchè inattivi, vuoi perchè indifferenti agli effetti "collaterali" di tale decisione.
Gli EX non sono inattivi, hanno abbandonato la WTS, sia come dissociati, che come dimessi, caso a parte sono i disassociati, per questi il discorso è un po’ più articolato.
Ricordo che ebbi solo 2 o 3 visite ufficiali degli anziani ma fui chiaro dall'inizio e dissi che non volevo + venire in sala e solo quando mi sarei sentiro io lo avrei fatto. Da allora le visite ricevute a tale scopo si contano sulle dita di una mano e questo secondo me è stata una "fortuna".Nel mio caso l'abbandono è stato quasi indolore nel senso che inizialmente, come è ovvio, i miei genitori e la mia famiglia c'è rimasta un tantino male quando decisi di non frequentare le adunanze. Ci furono poi alcuni fratelli che ogni volta che mi vedevano in giro cercavano di convincermi a tornare e con scritture alla mano mi invitavano a non abbandonare Geova in quanto il "mondo" non aveva nulla da offrirmi, solo problemi.
Da qui si evince che il tuo non è un abbandono, ma l’essere inattivo, la cosa è molto differente, a dimostrazione di ciò, il fatto che ti sono venuti a trovare per convincerti a essere regolare, il fatto che poi tu non li abbia ascoltati non ti può collocare tra coloro che effettivamente hanno abbandonato la WTS e questo con il relativo ostracismo che a te non ti a riguardato.
Quindi a mio parere la domanda iniziale doveva essere impostata diversamente, perché diversamente sono le conseguenze per chi abbandona “ufficialmente” i TdG e per chi li abbandona “ufficiosamente” spero di essere stato chiaro.
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )
skype: el_condor4
(Cardinal Joseph Ratzinger )
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Una grande e tremenda solitudine! Alcuni che sono dentro e hanno capito, mi hanno detto che proprio per questo continuano ,perchè altrimenti resterebbero soli in quanto ,dopo una vita che sei lì ,perderesti tutto il contesto sociale ,e non è facile rifarsi nuove amicizie ad una certa età ; tanti ormai si sono allontanati, mi trattano freddamente,perchè se non vai più alle adunanze e in predicazione non sei più "nessuno" per loro ,sei squalificata in quanto "poco spirituale", e anche se prima er i spiritualissima ,ormai ti guardano come guardano quelli del mondo.E' terribile vedere nei loro occhi (quando ti incontrano) un'espressione in cui c'è tutto un mondo: ti guardano con incredulità per quello che non sei più ,ma ,nello stesso tempo,curiosi di vedere come sei oggi senza di loro,e anche un pò impauriti perchè non vogliono che gli "mischi la malattia" e quindi prendono subito un certo distacco ! Non aggiungo altro. :senzaparole: :mi sono spieg:reny2000 ha scritto:Ecco bene che difficoltà hai incontrato ad abbandonare i tdg essendo inattiva?????sconvolta ha scritto: Premetto che io sono "solo" inattiva per via dell'ostracismo .
I principi di Brooklyn non possiedono la verità:questa è la causa reale che li ha costretti, e li costringe anche ora,a ritrattare continuamente ciò che hanno proclamato ieri o decine di anni addietro,come verità biblica e divina. (Gunther Pape)
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DICI BENE ACHILLE !
La mia famiglia mi ha detto che potevo lasciare i tdg senza mandare la lettera, così tutto sarebbe continuato come prima.Io sapevo bene,però,che così facendo l'etichetta mi restava appiccicata addosso per sempre,perciò ho preferito attirare su di me l'ostracismo ,mostrando di essere coerente e leale nei confronti dei miei sentimenti.Sto soffrendo ma sono liberaaaaaa!!!!!! :mi sono spieg:Achille Lorenzi ha scritto:Secondo me "abbandonare un culto" significa non esservi più "associato" e non semplicemente non essere più un praticante del culto.reny2000 ha scritto:Indubbiamente, infatti io ho parlato di abbandono del culto. Anche se non escludo a priori che ci possa essere chi si è dissociato o disassociato senza grandi difficoltà.
Tu, da un punto di vista "anagrafico", sei ancora un TdG.
Molti "scelgono" di diventare "inattivi" proprio per evitare queste difficoltà, tipo la perdita dei contatti con i parenti TdG.
E nel mantenere tale "inattività" devono stare attenti a come parlano, evitando critiche aperte o dissensi espliciti, per quanto fondati, e questo per non dare adito ad accuse e quindi essere espulsi.
Non ci credono più ma devono fingere di credere...
Io non conosco comunque nessun EX TdG che abbia lasciato il culto in maniera definitiva senza incontrare delle difficoltà.
Se qualcuno ha avuto questa "felice" esperienza mi piacerebbe davvero conoscerlo.
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UNA COINCIDENZA E' UNA COINCIDENZA , DUE COINCIDENZE SONO DUE COINCIDENZE , MA TRE COINCIDENZE SONO UNA PROVA . (A. EINSTEIN )
- Gabriella Prosperi
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Hai ragione, ho dimenticato di aggiungere 'in coscienza' dopo il verbo 'rigettare'.reny2000 ha scritto:Questo non è affatto vero altrimenti se così fosse sarebbe scattata la disassociazione.Gabriella Prosperi ha scritto: Essere inattivo nel culto Geovista, significa rigettare ''tutto il pacchetto'', e non lo dico io, ma le regole del culto, naturalmente evitando la piaga dell'ostracismo.
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- Marco Piccioni
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Nel mio caso è stato molto doloroso. Così doloroso da non riuscire neppure ancora a raccontarlo ( e finire così di scrivere la mia esperienza).
Ho perso tutte le amicizie, compreso quelle di parenti molto stretti.
Fortunatamente mia mamma e mia sorella e famiglia sono diventati inattivi e li frequento senza difficoltà almeno in privato.
Come mi sento ora? Finalmente libero, felice e con un solo rimpianto: non averlo fatto prima!.
Quindi anche se doloroso ne valeva la pena!!!
Marco P
Ho perso tutte le amicizie, compreso quelle di parenti molto stretti.
Fortunatamente mia mamma e mia sorella e famiglia sono diventati inattivi e li frequento senza difficoltà almeno in privato.
Come mi sento ora? Finalmente libero, felice e con un solo rimpianto: non averlo fatto prima!.
Quindi anche se doloroso ne valeva la pena!!!
Marco P
- Fiore d'oriente
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caro marco
[quote="Marco Piccioni"]
Ho perso tutte le amicizie, compreso quelle di parenti molto stretti..
io non soffrirò per questo,passano nemeno salutano,<sono una sorella>per loro sono trasparente,
a parte tre,quattro persone che so già come si comporteranno,quando sarò disassociata
nella mia congregazione regna l'indifferenza,i rapporti tra fratelli sono inesistenti.
non mi mancheranno, anzi..................
Ho perso tutte le amicizie, compreso quelle di parenti molto stretti..
io non soffrirò per questo,passano nemeno salutano,<sono una sorella>per loro sono trasparente,
a parte tre,quattro persone che so già come si comporteranno,quando sarò disassociata
nella mia congregazione regna l'indifferenza,i rapporti tra fratelli sono inesistenti.
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Tieni il viso rivolto al sole e non vedrai le ombre. (Helen Keller)
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- Gabriele Traggiai
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Tecnicamente "abbandono del culto" e "inattività" non sono equiparabili, tant'è vero che sono concetti che gli stessi dirigenti geovisti distinguono in maniera netta.
Essere inattivi non implica le conseguenze dell'isolamento riservato agli ex. La maggioranza di coloro che sono inattivi e che non si dissociano cercano di mantenere tale posizione per non subire le conseguenze dell'espulsione. Infatti un'inattivo, anche se forse ha le idee chiare sulla realtà geovista, solitamente sta ben attento a non farsi sfuggire qualche parola di troppo per non farsi espellere.
A mio avviso chi abbandona non si identifica più con il gruppo, quindi non è più testimone di Geova. Chi è inattivo invece, è ancora un testimone di Geova a tutti gli effetti ma che è "spiritualmente debole".
Fino ad ora non ho ancora visto un ex (dissociato/dimesso/disassociato) che non abbia subito le conseguenze dell'isolamento.
Gabry
Essere inattivi non implica le conseguenze dell'isolamento riservato agli ex. La maggioranza di coloro che sono inattivi e che non si dissociano cercano di mantenere tale posizione per non subire le conseguenze dell'espulsione. Infatti un'inattivo, anche se forse ha le idee chiare sulla realtà geovista, solitamente sta ben attento a non farsi sfuggire qualche parola di troppo per non farsi espellere.
A mio avviso chi abbandona non si identifica più con il gruppo, quindi non è più testimone di Geova. Chi è inattivo invece, è ancora un testimone di Geova a tutti gli effetti ma che è "spiritualmente debole".
Fino ad ora non ho ancora visto un ex (dissociato/dimesso/disassociato) che non abbia subito le conseguenze dell'isolamento.
Gabry
Gabriele Traggiai ha scritto:Tecnicamente "abbandono del culto" e "inattività" non sono equiparabili, tant'è vero che sono concetti che gli stessi dirigenti geovisti distinguono in maniera netta.
Io personalmente HO ABBANDONATO il culto, non frequento più, non predico più, non ci credo più! Ho lasciato il culto!
La differenza fra inattivo, disassociato o perchè si sceglie una via o l'altra non credo sia lo scopo della mia domanda.
Io ho semplicemente chiesto se ci sono state esperienze, senza grossi traumi, in merito a chi ha lasciato non importa da quale via o con quale scopo.
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Si lascia il culto quando ufficialmente ci si dissocia.reny2000 ha scritto:Io personalmente HO ABBANDONATO il culto, non frequento più, non predico più, non ci credo più! Ho lasciato il culto!
La differenza fra inattivo, disassociato o perchè si sceglie una via o l'altra non credo sia lo scopo della mia domanda.
Io ho semplicemente chiesto se ci sono state esperienze, senza grossi traumi, in merito a chi ha lasciato non importa da quale via o con quale scopo.
Tu sei ancora considerato un TdG dall'organizzazione. Un TdG "inattivo" ma comunque sia sempre un "fratello" con cui si può parlare.
I "grossi traumi" si incontrano quando di lascia effettivamente e non solo diventando inattivi.
Tu dici che non hai subito particolari difficoltà, ma la tua testimonianza non fa testo in quanto tu non hai lasciato.
Dovresti escludere quindi te stesso e limitarti a chiedere a chi è davvero uscito dal culto quali problemi ha incontrato.
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Achille Lorenzi ha scritto:Si lascia il culto quando ufficialmente ci si dissocia.reny2000 ha scritto:Io personalmente HO ABBANDONATO il culto, non frequento più, non predico più, non ci credo più! Ho lasciato il culto!
La differenza fra inattivo, disassociato o perchè si sceglie una via o l'altra non credo sia lo scopo della mia domanda.
Io ho semplicemente chiesto se ci sono state esperienze, senza grossi traumi, in merito a chi ha lasciato non importa da quale via o con quale scopo.
Tu sei ancora considerato un TdG dall'organizzazione. Un TdG "inattivo" ma comunque sia sempre un "fratello" con cui si può parlare.
I "grossi traumi" si incontrano quando di lascia effettivamente e non solo diventando inattivi.
Tu dici che non hai subito particolari difficoltà, ma la tua testimonianza non fa testo in quanto tu non hai lasciato.
Dovresti escludere quindi te stesso e limitarti a chiedere a chi è davvero uscito dal culto quali problemi ha incontrato.
Achille
13"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci.
15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi." MATTEO 23,13e15
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Bhà forse il mio italiano è diverso!Achille Lorenzi ha scritto: Si lascia il culto quando ufficialmente ci si dissocia.
Tu sei ancora considerato un TdG dall'organizzazione. Un TdG "inattivo" ma comunque sia sempre un "fratello" con cui si può parlare.
I "grossi traumi" si incontrano quando di lascia effettivamente e non solo diventando inattivi.
Tu dici che non hai subito particolari difficoltà, ma la tua testimonianza non fa testo in quanto tu non hai lasciato.
Dovresti escludere quindi te stesso e limitarti a chiedere a chi è davvero uscito dal culto quali problemi ha incontrato.
Io non ho chiesto quali esperienze si hanno in seguito alla disassociazione/dissociazione o altro!
Ho chiesto se ci sono state esperienze senza grossi traumi dopo l'abbandono. Non importa come sia avvenuto tale abbandono o se si è "sulla carta" ancora un tdg!
A volte ho come l'impressione che si "viaggi" un pò come i tdg pensando in anticipo la risposta da dare.
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Credo che la risposta a meno che si abbia già tutti i parenti non tdg,e amici non tdg, la dovresti sapere già.
13"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci.
15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi." MATTEO 23,13e15
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reny2000 ha scritto:Ci sono ex tdg il cui abbandono del culto è stato senza grossi traumi? Vuoi perchè inattivi, vuoi perchè indifferenti agli effetti "collaterali" di tale decisione.
E oggi a distanza di tempo da quella decisione come vivete tale "abbandono"?
.
????? Questi cosa sono?
Mah...
13"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci.
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Non è una risposta semplice perchè conta moltissimo quello che si intende per abbandono.reny2000 ha scritto:Bhà forse il mio italiano è diverso!Achille Lorenzi ha scritto: Si lascia il culto quando ufficialmente ci si dissocia.
Tu sei ancora considerato un TdG dall'organizzazione. Un TdG "inattivo" ma comunque sia sempre un "fratello" con cui si può parlare.
I "grossi traumi" si incontrano quando di lascia effettivamente e non solo diventando inattivi.
Tu dici che non hai subito particolari difficoltà, ma la tua testimonianza non fa testo in quanto tu non hai lasciato.
Dovresti escludere quindi te stesso e limitarti a chiedere a chi è davvero uscito dal culto quali problemi ha incontrato.
Io non ho chiesto quali esperienze si hanno in seguito alla disassociazione/dissociazione o altro!
Ho chiesto se ci sono state esperienze senza grossi traumi dopo l'abbandono. Non importa come sia avvenuto tale abbandono o se si è "sulla carta" ancora un tdg!
A volte ho come l'impressione che si "viaggi" un pò come i tdg pensando in anticipo la risposta da dare.
La crisi di coscienza è la medesima e, credo, non ci sia nessuno tra disassociati, dissociati e inattivi, che non abbia avuto modo di passare certe intime traversie.
Ma poi, poichè l'essere umano è fatto per vivere in gruppo, occorre anche superare le difficoltà di relazione e queste dipendono, in modo indissolubile, da come si è concretizzato l'abbandono.
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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- Gabriele Traggiai
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Reny, scusa, non hai di che prendertela, ma non si può rispondere ad una domanda che non ha senso. L'abbandono, come hanno già spiegato tutti non ha nulla a che vedere con la semplice inattività. Che grandi traumi può avere un'inattivo, che di fatto non subisce le conseguenze della disassociazione? (in realtà, in piccola parte le subisce ma nulla di paragonabile alla disassociazione)Bhà forse il mio italiano è diverso!
Io non ho chiesto quali esperienze si hanno in seguito alla disassociazione/dissociazione o altro!
Ho chiesto se ci sono state esperienze senza grossi traumi dopo l'abbandono. Non importa come sia avvenuto tale abbandono o se si è "sulla carta" ancora un tdg!
A volte ho come l'impressione che si "viaggi" un pò come i tdg pensando in anticipo la risposta da dare.
In virtù di quanto hai affermato, avrei delle domande (in merito) da porti.
Tu scrivi:
Non ci credi più? questo significa che non credi più all'impianto dottrinale della WTS e che non consideri il CD come il canale di Dio. Hai comunicato queste cose agli anziani o al Sorvegliante?Io personalmente HO ABBANDONATO il culto, non frequento più, non predico più, non ci credo più!
O semplicemente, parli di tutto ciò con i fratelli della tua ex congregazione?
Se la risposta alle sopracitate domande è negativa, per quale motivo è tale?
Gabry
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