Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28Ma non ti rendi conto che tutto quello che potrebbe contrastare l'opinione e le interpretazioni dei tuoi "studiosi" alla fine è sempre per te catechismo e omelie?
I "miei studiosi" non esistono.
Io mi pregio di citare fonti accademiche accreditate.
E non è che considero "catechismo e omelie" chi dissente: il punto è che tu davvero citi il catechismo e le omelie come è possibile notare da dove copi i contenuti dei tuoi post.
Il punto è che io cito fonti accademiche accreditate, tu invece non hai mai citato nessuno studioso o accademico!!!
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28Se non ti fa schifo leggere:
Ricerca sul Gesù storico
Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
Se vuoi parlare seriamente della ricerca sul Gesù storico, non dovresti citare materiale apologetico, come di nuovo stai facendo!
Prova invece a citare un qualsiasi manuale universitario di storia del cristianesimo.
Ma allora davvero pensi che questi argomenti si possano affrontare da una prospettiva apologetico-confessionale?!?!?
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28Questo ti può allora spiegare il mio completo scetticismo su quello che vai sempre proponendo come delle certezze
Più che altro mi spiega e conferma che tu pensi che la storia del cristianesimo possa o debba essere influenzata da presupposti confessionali.
Come fanno praticamente i tdG con la teoria dell'evoluzione.
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28continuando a dire sempre le stesse cose che ormai hanno tediato come il fatto che Gesù non fosse mai stato di origine divina.
Vieri qui ti sbagli, perché tecnicamente nessuno ha affermato o negato qualcosa sulla presunta deicità di Gesù.
Si è solo sottolineato che in effetti non risulta che Gesù abbia mai detto di essere Dio o di essere di natura divina.
Se invece fosse risultato il contrario gli storici ne prenderebbero atto.
Solo che così non è, perché appunto dal vaglio critico delle fonti disponibili non risulta che Gesù abbia detto di essere Dio e non risulta che abbia detto di essere di natura divina, né esplicitamente né implicitamente.
Questo lo dicono e lo sanno tutti gli storici compresi storici cattolici, protestanti, evangelici etc.
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28Bene io penso sempre il contrario e non perchè ripeti sempre come "certezze" le stesse cose che riuscirai a convertirmi.
E mica citare dei normalissimi manuali universitari significa tentare di convertire (?)
qualcuno a qualcosa?!?!?!?
Quindi secondo te le Università in cui si studia la storia del cristianesimo o la questione del Gesù storico sarebbero dei "centri di conversione"?!?!?!
Ti accorgi dell'enorme sciocchezza che stai dicendo?!?!?
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28Ora nella tua risposta hai cambiato versione e non sarebbe più al massimo un angelo ma:
No Vieri, non ho cambiato versione!
Una cosa assolutamente certa è che il "figlio dell'uomo" danielico NON è Dio e NON è di natura divina: può essere un essere umano esaltato da Dio, può essere il "popolo dei santi" e c'è anche chi ci vede un probabile riferimento ad una creatura angelica.
Resta invariato il fatto che il "figlio dell'uomo" danielico NON è Dio, eppure, pur non essendo Dio, nei versetti di Daniele 7:13-14 Dio gli conferisce dignità regale in questi termini: "...Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno,che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto".
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28Ma Valentino, a parte il fatto di saltare tranquillamente da una lettera di Paolo del primo secolo ad un pezzo allegorico del libro di Daniele del nel 165 a.C , rileggiamo allora tutto il pezzo del SOGNO DI DANIELE: LE QUATTRO BESTIE che ripeto ancora è di natura allegorica:
E' evidente, da quello che scrivi, che non comprendi perché si è fatto riferimento al "figlio dell'uomo" danielico ed enochico!
Ma questo te lo spiego alla fine del post.
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28i santi dell'Altissimo riceveranno il regno e lo possederanno per secoli e secoli insieme a Lui....
senza ovviamente sostituirsi a lui
Ma quindi stai dicendo che il "figlio dell'uomo" danielico corrisponde al "popolo dei santi"?!!?
Quando affermi "insieme a lui" a chi ti riferisci?
Al figlio dell'uomo o a Dio!?
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28Scusa ma, facendo sempre un altro salto mortale passando questa volta a Enoch, hai letto bene quello che avevo scritto ?
Vieri nessun salto mortale.
Non comprendi che citando la tradizione danielica del "figlio dell'uomo" e la tradizione enochica del "figlio dell'uomo" si sta cercando di comprendere l'orizzonte concettuale entro il quale si poteva muovere un ebreo del primo secolo quale era Paolo.
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28La seconda sezione del Libro di Enoch. Secondo Paolo Sacchi "il Libro delle Parabole è datato con sicurezza a circa l'anno 30 a.C.
Corretto!
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28e vi appare una figura chiamata Figlio dell'Uomo che ha le seguenti caratteristiche:
Mi spiace Vieri, se tiri in ballo Paolo Sacchi, dovresti citare direttamente Paolo Sacchi e non quello che scrive l'ignoto compilatore di Wikipedia!
Sei sicuro che Paolo Sacchi faccia quelle affermazioni?
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28è una persona, non una collettività
Vero!
Il "figlio dell'uomo" enochico è una persona, non una collettività!
Questo lo so anche io.
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28ha natura divina
L'ignoto articolista di Wikipedia ha taroccato la citazione, perché Paolo Sacchi non parla di natura divina! Basta controllare la fonte, laddove leggiamo: "e vi appare una figura chiamata Figlio dell'Uomo che ha le seguenti caratteristiche: è una persona, non una collettività; ha natura superumana".
FONTE ORIGINALE:
http://www.christianismus.it/modules.ph ... =49&page=5
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28perché
è creato prima del tempo e vive tuttora
"Creato prima del tempo" è controverso, perché nel Libro delle parabole di Enoch, il "figlio dell'uomo" viene identificato con Enoch, dunque non può esser stato creato "prima del tempo", quantomeno non era ritenuto preesistente dal redattore finale del Libro delle parabole di Enoch che appunto identifica il "figlio dell'uomo" col profeta Enoch! Probabilmente più che parlare di preesistenza considerando che gli enochici identificavano il "figlio dell'uomo" proprio con Enoch sarebbe più corretto parlare di "pre-ordinazione".
Inoltre non so se te ne sei accorto, ma Paolo Sacchi parlando del "figlio dell'uomo" enochico parla comunque di un essere
"creato", ad ulteriore conferma che, in ogni caso il "figlio dell'uomo" enochico NON è Dio e neppure di natura divina, ma angelica.
Vieri ha scritto: ↑30/10/2023, 18:28Quindi ricapitolando il figlio dell'uomo dovrebbe essere:
No Vieri!
La tua "ricapitolazione" (sic!) se così si può chiamare è completamente errata perché io non ho scritto quel guazzabuglio che hai scritto tu.
Come ti ho già anticipato hai completamente frainteso il senso dei riferimenti al "figlio dell'uomo" danielico ed al "figlio dell'uomo" enochico, ovvero non hai compreso perché ne ho parlato.
Ho fatto riferimento a questa letteratura biblica ed extra-biblica per farti comprendere che nel pensiero di un ebreo del primo secolo quale era Paolo l'immagine di un "essere umano" esaltato da Dio non era nulla di nuovo. Il linguaggio che Paolo usa in Filippesi riguardo a Gesù quando descrive la sua esaltazione per iniziativa di Dio è analoga al linguaggio usato per il "figlio dell'uomo" della tradizione enochica e nel Libro delle Parabole di Enoch questo "figlio dell'uomo" viene identificato appunto con il profeta Enoch.
Quando tu chiedi: è possibile che Paolo abbia usato quel linguaggio per Gesù se Paolo lo considerava un essere umano?
La risposta è si, perché Paolo usa lo stesso linguaggio che altri ebrei usavano per altre figure (Enoch ad esempio) descritte appunto come essere umani passati dalla dimensione umana ad una dimensione celeste.
La differenza tra Paolo e gli enochici era che gli enochici identificavano il "figlio dell'uomo" con Enoch, mentre Paolo identificava il "figlio dell'uomo" con Gesù.