Questa domanda me l' ha fatta oggi mio marito, quando tutto sconsolato e' tornato dall' assemblea. E' la seconda volta che ci va da solo, ma questa volta era veramente solo, perche' non conosceva nessuno, la nostra circoscrizione e' andata ieri, ma lui lavorava cosi' ci e' andato oggi. Mi si e' stretto il cuore,
quando e' tornato, con la sua borsa del servizio, e il sacchetto con dentro gli avanzi dei panini, della frutta , il thermos per il caffe' , mi sembrava un profugo, piu' che uno che tornava da un' assemblea dei Testimoni di Geova, dove e' stato dispensato un "ricco banchetto di cibo spirituale". E' visibilmente stanco e abbattuto perche' l' ho abbandonato spiritualmente, dice che e' triste fare le cose da solo e non sa fino a quando resistera' , una volta eravamo in cinque , adesso e' solo e non si rassegna
. Ecco perche' mi ha fatto la domanda : " Ma tu, quando ritorni in Sala?", non ci vuole credere che io non ci tornero' piu' , nemmeno per far contento lui, no, non riuscirei piu' a stare ferma sulla sedia sentendo certe cose, sempre se non mi addormenterei prima, facevo gia' fatica allora, figuriamoci adesso .
Mi addolora pensare che se smettesse di frequentare e diventasse inattivo come me, starebbe male, perche' lui ci crede ciecamente in questa religione e ama Geova, a differenza di me, che non sento nessun rimpianto o senso di colpa, lui ne soffrirebbe, lui crede nel nuovo mondo, crede che verra' Harmaghedon, crede nel Corpo Direttivo, lui si, che starebbe male, ecco perche' non voglio calcare troppo la mano, parlando contro l' organizzazione. E' una situazione che fa stare male entrambi, l' ideale sarebbe che lui si convincesse da solo che questa religione e' un flop, che vedesse coi suoi occhi e toccasse con mano, che avesse qualche delusione che lo svegliasse. Intanto aspetto, ma in Sala del Regno, no grazie,
ho gia' dato.
