Anche lui ha citato la Bibbia in modo libero, pratico, che parla al cuore.
Ha parlato di un Dio pronto a perdonare e ad accogliere le persone che gli si avvicinano. Aveva avuto questo pensiero anche riguardo ai gay che possono essere accetti a Dio.
Disse che, riguardo ai gay, non stava a lui giudicare e condannare... bell'esempio per i Testimoni, che pensano di essere idonei per giudicare tutti e...condannare.
Cito: "Se nel nostro cuore non c'e la misericordia, non c'è la gioia del perdono" Parole Veramente significative, specie per chi é stato o é TG, qui lui ci parla di un DIo diverso da quel Geova che pretende ubbidienza, inflessibile, rigido, un Dio molto lontano dal conCetto del vero amore INCONDIZIONATO.
Da ex Testimone, ce l'ho a morte con i dirigenti della WT che ci hanno instillato un concetto di Dio così lontano dalla verità, mi hanno fatto vivere una vita senza vero amore cristiano, con una veduta distorta riguardo all'amore per dio e per i nostri simili.
Però, la mia famiglia, l'ho amata fortemente ... ma anche le persone in generale, mi son fatta guidare dalla mia indole e buonsenso ...meno male!
Ora leggetevi questo discorso, chiaro, semplice, alla portata di tutti, che fa veramente riflettere... Papa Francesco!
"La misericordia è la vera forza che può salvare l'uomo e il mondo dal 'cancro' che è il peccato, il male morale, spirituale", ha detto papa Francesco all'Angelus. "Solo l'amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori e nella storia", ha aggiunto. Secondo il Pontefice, "la gioia di Dio è perdonare". "Qui c'è tutto il Vangelo - ha spiegato -, c'è tutto il Cristianesimo! Ma guardate che non è sentimento, non è "buonismo"!".
"E' la gioia di un pastore che ritrova la sua pecorella - ha osservato Bergoglio -; la gioia di una donna che ritrova la sua moneta; è la gioia di un padre che riaccoglie a casa il figlio che si era perduto, era come morto ed è tornato in vita, è tornato a casa". Secondo il Pontefice, "Gesù è tutto misericordia, tutto amore: è Dio fatto uomo. Ognuno di noi è quella pecora smarrita, quella moneta perduta; ognuno di noi è quel figlio che ha sciupato la propria libertà seguendo idoli falsi, miraggi di felicità, e ha perso tutto. Ma Dio non ci dimentica, il Padre non ci abbandona mai". "Rispetta la nostra libertà - ha aggiunto -, ma rimane sempre fedele. E quando ritorniamo a Lui, ci accoglie come figli, nella sua casa, perché non smette mai, neppure per un momento, di aspettarci, con amore. E il suo cuore è in festa per ogni figlio che ritorna".
"Se noi viviamo secondo la legge 'occhio per occhio, dente per dente', non usciamo dalla spirale del male", ha detto il Papa. "Il Maligno è furbo - ha aggiunto -, e ci illude che con la nostra giustizia umana possiamo salvarci e salvare il mondo. In realtà, solo la giustizia di Dio ci può salvare!". "Il pericolo qual è? - ha chiesto papa Francesco - Che noi presumiamo di essere giusti, e giudichiamo gli altri. Giudichiamo anche Dio, perché pensiamo che dovrebbe castigare i peccatori, condannarli a morte, invece di perdonare". "Se nel nostro cuore non c'è la misericordia - ha detto ancora il Pontefice -, la gioia del perdono, non siamo in comunione con Dio, anche se osserviamo tutti i precetti, perché è l'amore che salva, non la sola pratica dei precetti. E' l'amore per Dio e per il prossimo che dà compimento a tutti i comandamenti".