Dio esiste?

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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Vieri
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Caro figliolo,.....

Messaggio da Vieri »

mr-shadow ha scritto:
Valentino ha scritto:
Vieri ha scritto:Hai preso un solo articolo da uno sconosciuto sito internet che non si sa da dove e da chi.
Ho preso "un solo articolo" per amor di brevità. A parte che l'articolo in questione non è di uno "sconosciuto", ma c'è tanto di nome e cognome. Il punto è un altro: ti posso linkare letteralmente decine di articoli che parlano di questo problema, che non è nemmeno un problema "recente" ma è una questione che attraversa almeno tre pontificati a partire da Giovanni Paolo II, passando per Ratzinger fino a Bergoglio.
Vieri ha scritto:Ripeto poi che la C.C. non ha mai scomunicato nessuno
Per Vieri tutto quello che va contro la sua chiesa è sconosciuto, inattendibile, etc... Magari ora ci risponderà che anche il cardinale Martini è uno sconosciuto cardinaletto di una diocesuzza dimenticata... :risata:

http://chiesa.espresso.repubblica.it/ar ... 09045.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Caro figliolo, noto con piacere che nonostante "i tuoi diversi intendimenti"ti interessi sempre a leggere cose di chiesa..... :ironico:

Come al solito sempre in maniera polemica e pare che che questo tuo "interesse" sia quasi MORBOSO,...o mi sbaglio ?

Per non far finta di ignorare la cosa ti rispondo allora che ho letto l'articolo che è molto interessante e che denota il fatto che come in tutte le comunità liberali, anche se c'è un"capo", che è il papa, non significa che all'interno della Chiesa non possano sussistere opinioni e pensieri diversi.
Anche su questi temi esiste un forte dibattito interno e come ben sai la C.C. si è sempre evoluta nei secoli anche se devo ammettere con un certo ritardo sui tempi...

Tra l'altro ho notato nell'articolo queste interessanti considerazioni che ritengo decisamente vere, assolutamente e SICURAMENTE possibili.
Nei paesi occidentali, infatti, i metodi naturali hanno continuato a essere considerati non solo totalmente inefficaci, ma anche scomodi e difficili da applicare. Del resto, essi hanno anche un’altra caratteristica, non detta, che ha contribuito alla loro denigrazione: il fatto di essere gratuiti. Nessuna casa farmaceutica aveva interesse a finanziare ricerche su questa forma di controllo delle nascite, che conveniva piuttosto coprire di ridicolo e di discredito. 

Ma una coppia di medici australiani di Melbourne – Evelyn e John Billings, lui di antica ascendenza cattolica irlandese, lei convertitasi al cattolicesimo con il matrimonio – ha dedicato la vita a questa ricerca, ottenendo, fin dal 1964, risultati importanti. Il nuovo metodo naturale che ha preso il loro nome non è complicato e scarsamente efficace come sono quelli della temperatura e dei ritmi ovulativi fino a quel momento sperimentati, ma al contrario è semplice e sicuro. Si tratta infatti di un metodo semplicissimo, senza costi, basato sulla conoscenza del proprio corpo che ogni donna deve essere preparata ad avere. Per chi ricorda le campagne delle femministe per la scoperta dell’apparato sessuale femminile – negli anni Settanta si consigliava alle donne di prendere uno specchio e di esplorare il proprio sesso – il metodo Billings sembra perfetto: la donna controlla la sua potenza procreatrice attraverso la conoscenza di sé, senza l’intermediazione di medici e medicine, in perfetta autonomia.
Queste indicazioni forniscono in particolare un indice attendibile anche se ovviamente non consentono di proteggersi dall'AIDS che riguarda solo certe categorie di persone o certe popolazioni principalmente africane...
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Messaggio da VictorVonDoom »

La vedo dura... :risata:
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Messaggio da Vieri »

Mauro1971 ha scritto:Al solito non hai capito una cippa. DNA umano creato in laboratoro? Ma cosa stai blaterando?

Il dato del DNA batterico che evolve é prova che l'Evoluzione è un fatto. Questo é, punto.

Di che diavolo stai farneticando tu? :boh: :boh: :mirror:
Quello che non ha capito una CIPPA sei tu che SICURAMENTE L'EVOLUZIONE E' UN FATTO MA NON PROVA COME SI SIA ARRIVATI IN MANIERA CASUALE SIA ALL'UOMO o ALLA GENERAZIONE DI 8.3 MILIONI DI ESSERI VIVENTI VEGETALI ED ANIMALI dopo 3.5 miliardi di anni....
MA LEGGI BENE QUELLO CHE SCRIVO?

Io non scrivo in cinese o sei talmente impelagato nelle tue idee che non riesci a fare un minimo sforzo a capire gli altri ?
Ho scritto:
In breve per concludere voglio solo dire che un conto è CAPIRE COME SIA STATO EVENTUALMENTE POSSIBILE ed un conto è ARRIVARE AD UN RISULTATO FINALE che in questo caso, fantascienza per fantascienza....di creare un uomo in laboratorio da pochi batteri...

Visto quindi che si parla allora di fantascienza, e che in quel famoso schema a blocchi precedentemente indicato, IL RISULTATO FINALE NON ESISTE, occorrerà fare tante di quelle prove ( miliardi...) che per me giustifica il LOOP.....
Vuoi capire, una buona volta, la differenza che dal momento che scrivi e concordo che l'Evoluzione è un fatto NON BASTA DIRLO e con questa "parolina" estrapolare poi il tutto ma FORNIRE UNA PROVA ATTENDIBILE e che un processo evolutivo di 3.5 miliardi di anni sia possibile alla fine riprodurlo in laboratorio anche generando almeno un singolo verme o una piantina?

Se sai il metodo, bene lo applichi e fai uno schema di questo genere ma lo devi poi DIMOSTRARE e se noti nello schema a blocchi se hai una IPOTESI devi fare anche un CONTROLLO SPERIMENTALE DELLA PREVISIONE senza il quale se non provi niente ritorni in LOOP al tentativo di soluzione.....

IN CONCLUSIONE : un conto è trovare il possibile processo ( evolutivo) ed un conto è SCIENTIFICAMENTE DIMOSTRARLO con delle PROVE......OVVIAMENTE DI UNA IMPORTANTE RILEVANZA....( non bastano ovviamente quei pochi elementi come ora...).senza le quali tutto rimane solo ed esclusivamente una interessante teoria scientifica......
Poi se non lo hai capito ora...non ci posso più far niente....
:addio:

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Messaggio da Mauro1971 »

Il bello è che ti autoquoti dove dice esattamente ciò che ora affermi di non aver detto.

Preciso meglio quotando la parte che ovviamente hai omesso:
Quello che però mi lascia notevolmente scettico e molto perplesso ,è quello di estrapolare tranquillamente questo processo e arrivare poi alla conclusione di pensare da qui ad arrivare alla generazione di un DNA umano e con la "rapida" :ironico: crescita (in laboratorio) da pochi batteri, di un UOMO ..... :boh:
Se poi hai un problema con le virgole....

Comunque, caro Vieri, i batteri ci dimostrano che l'evoluzione è un fatto.
Il resto di come si sia "arrivati a noi" per un percorso non deterministico ce lo racconta tutto ciò che abbiamo scoperto della storia della Vita dai primi esseri unicellulari a oggi, passando per quelle 5 Grandi Estinzioni di massa che fanno urlare "Belin che progettista!", e su ste psgine già solo io ne ho scritto alka nausea senza contare video di conferenze, dicumentsri ed articoli, e non sono il solo.

Ora se tutta questa parte te la sei persa il problema é il tuo: é un'ignoranza che hai scelto di mantenere.
Nulla di strano ma non puoi certo pensare di poter comprendere anche solo qualcosa di ció che si sta dicendo, difatti straparli.
Tutto questo però è tua responsabilitá: ti è stato molte volte ed in molti modi data occasione di riempire almeno in parte le tue lacune.
Per cui hai voglia a sbraitare che tu "la vedi dura" e voler essere preso in considerazione quando a tutti é lapalissiano che non sei in grado di vederci una cippa in questi argomenti.
Solo a te sfugge, proprio perchè hai voluto e vuoi non enderti conto.
Hai la colpa della tua ignoranza in questo caso.
Ultima modifica di Mauro1971 il 06/02/2019, 13:33, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto:IN CONCLUSIONE : un conto è trovare il possibile processo ( evolutivo) ed un conto è SCIENTIFICAMENTE DIMOSTRARLO con delle PROVE......OVVIAMENTE DI UNA IMPORTANTE RILEVANZA....


Ma è scientificamente dimostrata l'evoluzione. Forse le prove non sono di rilevanza per te perchè demoliscono la tua idea di dio. Ma quello è un problema della TUA idea di dio, non dell'evoluzione.

Vieri ha scritto:( non bastano ovviamente quei pochi elementi come ora...)


POCHI???? Praticamente è confermata da tutti i rami della scienza: biologia, chimica, fisica, archeologia... ecc.ecc
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Messaggio da mr-shadow »

Vieri ha scritto: Immagine
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Messaggio da Mauro1971 »

Grazie Shadow.
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Parliamoci chiaro...

Messaggio da Vieri »

Comunque, caro Vieri, i batteri ci dimostrano che l'evoluzione è un fatto.
Parliamoci chiaro, io in questa faccenda NON HO MAI PARLATO DI CREAZIONISMO, al quale IO NON CREDO ma giustamente mi sono posto dei problemi relativamente a COME ED IN QUALE MANIERA SIA AVVENUTA QUESTA EVOLUZIONE.

Mauro insiste ancora, dandomi ancora dell'incompetente, dicendo che dai batteri l'evoluzione è un fatto.....E chi lo ha mai smentito certo che è così !

Però il professore continua sempre a fare lo gnorri non dicendo mai COME ed in QUALE MISURA sia avvenuto questo processo evolutivo lungo 3.5 miliardi di anni

Continua sempre a dire " evoluzione di batteri"....bla bla, ma continua sempre a non dire niente di come sia stata possibile questa evoluzione che si è divisa tra l'altro fra regno animale e vegetale, oltre all'uomo.. ......

Non vuole rispondere solo per il fatto che COME TUTTI, non lo sa ...


Qui, è inutile fare i sapientoni quando tutto questo, sapendo che è sicuramente frutto di una evoluzione, non si saprà mai ( a pare mio, mancandone la DIMOSTRAZIONE di COME si sia formato random questo processo evolutivo.

Mi dimostri alla fine che con il suo processo evolutivo partendo da pochi batteri, siano riusciti in laboratorio a "costruire un "coniglietto" e una "piantina di pomodori"..... :ironico: Ma per favore... :risata: :risata:

Poi ragazzi, mi sono stancato se fate ancora finta di non capire il vero nocciolo del problema..
:addio:
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri te l'ho già scritto, riscritto, linkato conferenze e documentari, mo che vuoi da me?
Se l'evoluzione è un fatto allora l'evoluzione sino all'essere umano non è neppure un problema. Se no parli di altro che non è evoluzione.
Non è più mio compito spiegarti cose che già te le sono state spiegate.
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Mauro ultima chiamata...

Messaggio da Vieri »

Se l'evoluzione è un fatto allora l'evoluzione sino all'essere umano non è neppure un problema
Boh! se per te, da due batteri che "si evolvono"e arrivare poi a tutto il regno animale e vegetale di 8.3 milioni di "soggetti" diversi, oltre all'uomo dopo 3.5 miliardi di anni non rappresenta una "curiosità".....felice te ..... e vedo che ti accontenti anche di poco.........per me lo è sempre sapere come .....
:non posto:
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:Poi ragazzi, mi sono stancato se fate ancora finta di non capire il vero nocciolo del problema
Vieri qui nessuno fa finta di non capire. E' la tua incompetenza che erige un muro di incomunicabilità. Tu non hai posto nessun "nocciolo del problema" in quanto nemmeno ti accorgi che poni una questione tautologica.
La biologia evolutiva attraverso anche l'analisi del DNA ha stabilito che tutte le forme viventi esistenti sono TUTTE imparentate, ovvero tutte le forme viventi hanno un "antenato comune" (common ancestry). Come si è arrivati all'uomo? Si è arrivati all'uomo attraverso lo stesso meccanismo per cui si è arrivati alla balena, al lupo, al gatto, etc. etc. Questo meccanismo si chiama EVOLUZIONE.
Quindi se chiedi: COME ED IN QUALE MANIERA E' AVVENUTA QUESTA EVOLUZIONE.
La risposta è della scienza è questa:
La selezione naturale

Uno dei meccanismi cardinali della teoria evolutiva è la selezione naturale: l'insieme dei processi che all'interno di una popolazione consentono ad alcuni individui di sopravvivere e riprodursi.

Gli individui in cui si manifesta un carattere favorevole all'ambiente possiedono un maggiore valore adattativo, o fitness, e sono dunque "selezionati": hanno cioè più possibilità di riprodursi rispetto al resto della popolazione e nelle generazioni successive sarà presente un maggior numero di individui che possiedono quel carattere "favorevole" (riproduzione differenziale).

In questo modo la selezione naturale porta a una graduale modificazione della composizione genetica della popolazione, nella quale i caratteri con maggiore fitness si manifesteranno con frequenza sempre maggiore. Nella popolazione si verifica allora una pressione di selezione che modifica la distribuzione dei fenotipi, cambiando la posizione nella popolazione del carattere medio più frequente.

La selezione naturale non provoca cambiamenti genetici negli individui, ma, agendo sulla loro possibilità di sopravvivenza e sulla capacità riproduttiva, controlla indirettamente la variabilità genetica, per cui l'evoluzione si manifesta nella popolazione.

I cambiamenti evolutivi non sono necessariamente "buoni" o finalizzati, ma solo preferibili in quel momento e in quell'ambiente: il risultato della selezione naturale è quindi "solo" l'adattamento all'ambiente, sia alla sua componente abiotica (caratteristiche fisico-climatiche), sia a quella biotica (costituita dagli organismi).
http://www.sapere.it/sapere/strumenti/s ... zione.html" onclick="window.open(this.href);return false;
illustri autori quali E.P. Sanders, Geza Vermes, Dale Allison, Paula Fredriksen e tanti altri [...] su un punto concordano tutti:
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino.
B. Ehrman

Gesù non fu cristiano fu ebreo. J. Wellhausen

I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

[Presentazione] https://rb.gy/n1oko5
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Messaggio da mr-shadow »

Tanto è vero che si è addirittura fantasticato che di qui a circa 3000 anni una involuzione dell'uomo favorisca l'evoluzione della scimmia...
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Messaggio da mr-shadow »

Valentino ha scritto: La selezione naturale


Immaginate una piccola protogiraffa affamata che guarda con desiderio a qualche gustosa foglia sulla cima di un albero. Uno studioso di scuola lamarckiana ipotizzerebbe che, a forza di tentare di raggiungere quelle foglie, l'antica giraffa sviluppi un collo più lungo, e poi sia in grado di trasmetterla alla sua prole; a ogni generazione il collo si allungherebbe di un po', fino a raggiungere le attuali dimensioni. Secondo i darwinisti invece, le protogiraffe avevano colli di lunghezza variabile; quelle che - grazie a mutazioni casuali - nascevano con il collo un po' più lungo erano in grado di procurarsi più cibo, vivere di più e accoppiarsi con frequenza tale da trasmettere la mutazione alla generazione successiva, quando il gioco sarebbe ricominciato.

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Messaggio da VictorVonDoom »

mr-shadow ha scritto:Tanto è vero che si è addirittura fantasticato che di qui a circa 3000 anni una involuzione dell'uomo favorisca l'evoluzione della scimmia...
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Ce lo vedrei bene Vieri nei panni di Charlton Heston :risatina:
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto:
Se l'evoluzione è un fatto allora l'evoluzione sino all'essere umano non è neppure un problema
Boh! se per te, da due batteri che "si evolvono"e arrivare poi a tutto il regno animale e vegetale di 8.3 milioni di "soggetti" diversi, oltre all'uomo dopo 3.5 miliardi di anni non rappresenta una "curiosità".....felice te ..... e vedo che ti accontenti anche di poco.........per me lo è sempre sapere come .....
:non posto:
:risata: :risata: :risata:

E niente. Chi nasce contemporaneo urbano discendente dei dinosauri...
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Messaggio da Vieri »

La selezione naturale
Uno dei meccanismi cardinali della teoria evolutiva è la selezione naturale: l'insieme dei processi che all'interno di una popolazione consentono ad alcuni individui di sopravvivere e riprodursi.

Gli individui in cui si manifesta un carattere favorevole all'ambiente possiedono un maggiore valore adattativo, o fitness, e sono dunque "selezionati": hanno cioè più possibilità di riprodursi rispetto al resto della popolazione e nelle generazioni successive sarà presente un maggior numero di individui che possiedono quel carattere "favorevole" (riproduzione differenziale).
Mi fai come al solito un lungo poster sulla selezione naturale che è OVVIA ma non risolve il problema all'inizio.

Come fa una cultura primordiale a scomporsi all'inizio e formare da un lato una serie di piante e dall'altro una specie di animale che è troppo dire "animale" ?
Quali secondo voi possono essere i fattori che possano portare ad una simile grande differenziazione?
Oh, qui si parla di vegetali da un lato e animali vivi dall'altro !!...

La selezione naturale la comprendo perfettamente quando nell'ambito della stessa specie vince e si riproduce sempre il più forte, ma esiste anche sicuramente un lento processo di adattamento alle condizioni ambientali.

Per quale ragione fra tutti i mammiferi solo uno è rimasto UNICO e VINCENTE pur non avendo peculiari caratteristiche di sopravvivenza se non solo la propria intelligenza? Perchè solo questo "animale" ha sviluppato questa maggiore intelligenza che non è solo logica ma "pensiero"?
Come mai questo "essere" si comporta in maniera completamente diversa dagli altri animali obbedendo non solo "all'istinto" ma capace di azioni e pensieri assolutamente diversi ?

Io penso che esistano tutt'oggi molti problemi irrisolti e molti misteri ai quali non siamo oggi in grado di dare una risposta ripetendo anche il fatto che questa legge della "selezione naturale" non possa risultare valida al 100 % nell'ambito dello sviluppo degli organismi viventi in un arco temporale così enorme di 3.5 miliardi di anni ma che possano aver sicuramente influito elementi esterni dei quali ancora non conosciamo, come la ancora discussa estinzione degli animali preistorici.

In breve concordo sulle parole "evoluzione" e "selezione naturale" ma anche se la teoria è giusta ritengo che molti aspetti della nascita e l'evoluzione della vita siano ancora completamente da studiare e dimostrare.
L'articolo in questione
Quando le piante modellarono la Terra
http://www.lescienze.it/news/2012/02/01 ... eo-827009/" onclick="window.open(this.href);return false;
Ritengo possa risultare molto interessante nel valutare anche la notevole correlazione fra lo sviluppo delle piante, le variazioni climatiche e lo sviluppo delle varie razze animali ma come è possibile notare con molte possibili variabili ancora sconosciute.

Non mi pare pertanto in relazione alle problematiche in oggetto che tutto sia stato risolto scientificamente e che ci debbano essere in merito i soliti "professoroni-che.sanno-tutto-loro....." a dare le solite "erudite lezioni"
Pace e bene
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Messaggio da mr-shadow »

Vieri ha scritto: Come fa una cultura primordiale a scomporsi all'inizio e formare da un lato una serie di piante e dall'altro una specie di animale che è troppo dire "animale" ?
Quali secondo voi possono essere i fattori che possano portare ad una simile grande differenziazione?
Sono domande cui ancora non si è potuto dare una risposta. Ci sono solo teorie studiate col metodo scientifico che al momento (per usare un termine che hai usato tu) va in LOOP. Quello che (perdonate la divagazione romanesca) in c*** te c'entra e in testa no è che

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Messaggio da Ray »

:ironico:
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:risata:
:scuse:
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Messaggio da Vieri »

Per Ray.....
"Interruzioni" va con una sola zeta.... :ironico:

Per mr. Shadow...
Ho fatto solo degli interrogativi senza conclusioni e poi ognuno di noi è ovviamente libero dei pensare a quello che crede.....però esistono sempre :ironico:
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Oh, sbrighiamoci a dare risposta ai grandi interrogativi di Vieri così anche sto dio ce lo leviamo di torno, come abbiamo fatto con gli altri dai...
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Messaggio da Vieri »

VictorVonDoom ha scritto:Oh, sbrighiamoci a dare risposta ai grandi interrogativi di Vieri così anche sto dio ce lo leviamo di torno, come abbiamo fatto con gli altri dai...
Stai tranquillo che mi tolgo dai marroni....tanto io le mie risposte le ho già e non ho bisogno di altro. Grazie e saluti.... :risata:
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:Mi fai come al solito un lungo poster sulla selezione naturale che è OVVIA ma non risolve il problema all'inizio.
Vieri quale sarebbe adesso questo "problema all'inizio" da risolvere? Di cosa parli? Di abiogenesi, di evoluzione o di entrambe le cose?
Perché dici che la "selezione naturale" "non risolve il problema"?
L'evoluzione avviene proprio sotto la pressione della selezione naturale.
Quindi? Quale sarebbe il "problema"? In cosa consiste esattamente?
Vieri ha scritto:Come fa una cultura primordiale a scomporsi all'inizio e formare da un lato una serie di piante e dall'altro una specie di animale che è troppo dire "animale" ?
Quali secondo voi possono essere i fattori che possano portare ad una simile grande differenziazione?
Oh, qui si parla di vegetali da un lato e animali vivi dall'altro !!
Lo si è detto e ripetuto: mutazioni generiche e selezione naturale. Questa è la risposta alle tue domande.
Vieri ha scritto:La selezione naturale la comprendo perfettamente
Non mi sembra affatto considerando quel che scrivi. Se comprendessi il meccanismo della selezione naturale non faresti certe domande.
Vieri ha scritto:quando nell'ambito della stessa specie vince e si riproduce sempre il più forte
No Vieri. Non si riproduce "il più forte" ma il "più adatto".
Vieri ha scritto:ma esiste anche sicuramente un lento processo di adattamento alle condizioni ambientali.
Sono le condizioni ambientali a stabilire questo adattamento. I più adatti a sopravvivere a certe condizioni ambientali si riproducono. Talvolta le condizioni ambientali possono portare anche all'estinzione della specie in quanto le mutazioni genetiche non hanno determinato cambiamenti fenotipici tali da determinare la sopravvivenza di un popolazione.
Vieri ha scritto:Per quale ragione fra tutti i mammiferi solo uno è rimasto UNICO e VINCENTE pur non avendo peculiari caratteristiche di sopravvivenza se non solo la propria intelligenza? Perchè solo questo "animale" ha sviluppato questa maggiore intelligenza che non è solo logica ma "pensiero"?
Come mai questo "essere" si comporta in maniera completamente diversa dagli altri animali obbedendo non solo "all'istinto" ma capace di azioni e pensieri assolutamente diversi ?
La risposta della scienza è sempre la stessa: mutazioni genetiche e selezione naturale. Ecco "come mai"!
Come mai tra tutti i mammiferi è comparso il cavallo? Perché è comparso l'orso? Perché è comparso lo scoiattolo?
Sempre per la stessa ragione: mutazioni genetiche e selezione naturale.
Vieri ha scritto:Io penso che esistano tutt'oggi molti problemi irrisolti e molti misteri ai quali non siamo oggi in grado di dare una risposta ripetendo anche il fatto che questa legge della "selezione naturale" non possa risultare valida al 100 % nell'ambito dello sviluppo degli organismi viventi in un arco temporale così enorme di 3.5 miliardi di anni ma che possano aver sicuramente influito elementi esterni dei quali ancora non conosciamo, come la ancora discussa estinzione degli animali preistorici.
In che senso la selezione naturale non sarebbe valida????
Vieri ha scritto:In breve concordo sulle parole "evoluzione" e "selezione naturale" ma anche se la teoria è giusta ritengo che molti aspetti della nascita e l'evoluzione della vita siano ancora completamente da studiare e dimostrare.
Diciamo meglio: ci sono aspetti riguardo alla nascita della vita (abiogenesi) e dell'evoluzione che sono oggetto di studio. Questo, come dire, ce lo sapevamo già.
Quindi? La scienza si occupa proprio di questo: studiare i meccanismi naturali.
Ultima modifica di Valentino il 06/02/2019, 19:10, modificato 1 volta in totale.
illustri autori quali E.P. Sanders, Geza Vermes, Dale Allison, Paula Fredriksen e tanti altri [...] su un punto concordano tutti:
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino.
B. Ehrman

Gesù non fu cristiano fu ebreo. J. Wellhausen

I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto: Mi fai come al solito un lungo poster sulla selezione naturale che è OVVIA ma non risolve il problema all'inizio.

Come fa una cultura primordiale a scomporsi all'inizio e formare da un lato una serie di piante e dall'altro una specie di animale

Intanto fermati qui.
Partiamo dall'inizio: abbiamo il 40% del nostro DNA in comune con piante e funghi.
40% é moltissimo. L'unica spiegazione è che un comune antenato a tutti i regni ad un certo punto ha iniziato a differenziarsi più di 3.000.000.000 di anni fa. Un bel po' di più se ricordo bene.
A riprova tutti gli esseri viventi hanno gli stessi identici geni per la "bruciatura" degli zuccheri nelle cellule.
Da questo atavico antenato unicellulare una parte ha iniziato a trarre energia dalla luce solare sviluppando barriere cellulari più spesse e rigide, un'altra ha continuato a nutrirsi di ciò che trovava nell'ambiente esterno ed un'altra ha mischiato un po' il tutto.
Detta in modo ristretto oltre il lecito qui sono nati i tre regni vegetale, animale e funghi.
Sino a qui ci sei?

Poi in alcuni particolari ambienti alcuni di questi esseri unicellulari hanno iniziato a creare colonie collaborative (fatto anche in laboratorio). Da qui si sono evoluti i primi esseri pluricellulari.
Alcune cellule hanno iniziato a specializzarsi, quegli organismi che avevano cellule dell'epidermide più sensibili alla luce hanno poi evoluto gli occhi, ad esempio. Non per nulla ad un'analisi molto approfondita risulta proprio che le cellule che compongono gli occhi sono cellule epidermiche che si modificano.
Con questo stesso processo, in tempi qui molto lunghi si sono sviluppati i primi organi.

Da qui agli antenati dei pesci ai pesci, agli anfibi, ai rettili, mammiferi and so on.

[/quote]he troppo dire "animale" ?

Si e no. Siamo molto più animali di quel che credi e ci sono soprattutto nei primati "animali molto umani".
uali secondo voi possono essere i fattori che possano portare ad una simile grande differenziazione?
Oh, qui si parla di vegetali da un lato e animali vivi dall'altro !!...
L'Evoluzione, come spiegata sopra per la parte.
a selezione naturale la comprendo perfettamente
No, e mo ti evidenzio il perchè.
nell'ambito della stessa specie vince e si riproduce sempre il più forte,
Errato. Si riproduce il più adatto, e spesso non é il più forte.
esiste anche sicuramente un lento processo di adattamento alle condizioni ambientali.
Esiste ed é spesso non molto lento. Chi è lento ad adattarsi si estingue.
Per quale ragione fra tutti i mammiferi solo uno è rimasto UNICO e VINCENTE
Ci sono molti più topi che umani. Per non parlare di mosche, zanzare, formiche e scarafaggi ed evolutivamente ci danno anche dei punti. Possono sopravvivere anche più facilmente di noi.
In realtà sono evoluti tanto quanto noi in quanto adatti alla sopravvivenza nel loro ambiente ora.
Stai guardando il mondo con un paraocchi che ti fa percepire le cose come non sono in realtà.
pur non avendo peculiari caratteristiche di sopravvivenza se non solo la propria intelligenza?
Noi questa capacità l'abbiamo ereditata da una specie umana che l'aveva ereditata da un'altra specie che l'aveva eredita da un'altra ancora.
Pollice opponibile e posizione eretta unita alla capacità di usare uno strumento per farne un'altro.
Armi, strumenti per macellare e lavorare pelli, tendini e ossa. Tutto questo lo abbiamo ereditato da specie "inferiori" che lo hanno evoluto in milioni di anni. Pure il fuoco é stato "scoperto" un 300.000 anni prima delka nostra apparizione.
Il vantaggio evolutivo per i nostri antenati di avere un'intelligenza, superiore agli altri animali é quindi evidentissimo. I più intelligenti sopravvivevano proprio per selezione naturale.
Maggior intelligenza = cervelli più grandi, per centinaia di migliaia di anni e migliaia di generazione, sommando mutazione su mutazione sino ad arrivare ad una nuova specie, diverse volte, milioni di anni sino a noi.
Col cervello più grande degli altri, ma "nati" da una specie che già viveva di tecnologia.
Non abbiamo dovuto imparare a sopravvivere malgrado la nostra mancanza di armi naturali: lo sapevamo già fare, ko abbiamo ereditato.
Perchè solo questo "animale" ha sviluppato questa maggiore intelligenza che non è solo logica ma "pensiero"?
Qui fai una distinzione che non ha alcun senso. Il "pensiero" per come possa supporre tu lo intenda è legato al linguaggio.
Come da video da me postato antecedentemente anche un gorilla può pensare, con i distinguo
Comunque anche qui lo abbiamo ereditato ed evoluto prima fisiologicamente e poi, solo moltissimo tempo dopo anche culturalmente. Per 170.000 anni abbiamo vissuto in modo molto simile alle specie da cui ci siamo evoluti.
Per cui non è qualcosa che è apparso di punto in bianco con noi ma che si é evoluto vieppiù da specie umana a specie umana.
comeme mai questo "essere" si comporta in maniera completamente diversa dagli altri animali obbedendo non solo "all'istinto" ma capace di azioni e pensieri assolutamente diversi ?
A parte che erri per come cataloghi gli animali. Retaggi creazionistici oggi decisamente superati.
Ma ci siamo evoluti in modi diversi.
o penso che esistano tutt'oggi molti problemi irrisolti e molti misteri ai quali non siamo oggi in grado di dare una risposta
.
...e quindi? Mica si nasce imparati.
ripetendo anche il fatto che questa legge della "selezione naturale" non possa risultare valida al 100 % nell'ambito dello sviluppo degli organismi viventi in un arco temporale così enorme di 3.5 miliardi di anni
Considerando che di Evoluzione ne sai anche meno che di fisica quantistica, come fai a fare un'affermazione del genere?
Non hai né mezzo né competenze né conoscenze per poter dire alcunchè in merito.
ma che possano aver sicuramente influito elementi esterni dei quali ancora non conosciamo, come la ancora discussa estinzione degli animali preistorici.
Che appunto sono anche questi "selezione naturale'
In breve concordo sulle parole "evoluzione" e "selezione naturale"

Il problema é che senza uno studio personale dell'argomento non comprendi il significato dei termini.

ma anche se la teoria è giusta ritengo che molti aspetti della nascitae l'evoluzione della vita siano ancora completamente da studiare e dimostrare.
Sul Dio dei Vuoti non ho intenzione di ripetermi. Se a te va bene umiliarlo ed umiliarti così è tuo diritto.


[/quote] "professoroni-che.sanno-tutto-loro....." a dare le solite "erudite lezioni"
Pace e bene[/quote]
Non siamo noi ad essere professoroni. Sei tu che sei una zappa e ti sembriamo tali. Ma avresti potuto informarti da anni oramai..
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Grazie a Mauro e Valentino per aver riportato la discussione su limiti accettabili e discorsivi, e non sull’onda di una puerile chat à la mode, che già mi stava consigliando di chiuderla.

Dubbi e perplessità sono leciti, tanto piú che il metodo scientifico li contempla, anzi, il progresso della scienza avviene proprio tramite l’analisi di questi dubbi, e lo studio delle variabili che ne nascono. Che però qualcuno mi venga a definire fantascientifico il risultato di questi dubbi, non può nascere che dal suo cervello fantastico, perché una teoria scientifica può senz’altro essere certa, probabile, ipotetica, improbabile, ma se ha soddisfatto i criteri che la metodologia che gli è propria impongono, assolutamente non può essere connotata come fantasia.

Nel caso poi, i dati del problema sono certi: esiste un mondo inorganico che si evolve in un mondo organico, di cui la classe che consideriamo piú progredita sembra essere quella dei mammiferi. Ora qui vale il detto di Sherlock: togli l’impossibile, quello che rimane, per quanto improbabile, deve essere la verità. Nel nostro caso non ci sono margini di dubbio o di errore, il dato è scientificamente certo: l’uomo, come tutte le attuali forme viventi, deriva, attraverso processi quanto vuoi complessi, e che hanno richiesto miliardi di anni, dall’inorganico. Puoi mettere in discussione ogni singolo anello di questa catena, ma non puoi fare altrettanto né sul dato iniziale, né su quello finale: è scientificamente provato, è una teoria scientifica certa, a meno di non voler tirare in ballo Mago Merlino, di cui la scienza, ovviamente non si occupa, perché se lo facesse sarebbe, per l’appunto, fantascienza.

Piuttosto sarebbe interessante meditare su quel che Vieri diceva, un po’ sopra, sia pur con il suo “stile” maccheronico: ovvero sull’evoluzione e sul “caso”; e qui possiamo essere possibilisti, ma a patto di intenderci bene su quel che intendiamo per ‘caso’, ed è questione molto complessa perché il caso assoluto non si riscontra né si definisce facilmente; chi ha studiato informatica sa bene che un random perfetto è impossibile o quasi da ottenere. Vieri stesso parlava dell’impossibilita di un controllo sperimentale per via dell’enormità delle variabili, ma con ciò stesso affermava appunto l’esistenza di queste variabili, ergo non negava nulla, non può negare quello che lui stesso chiama evoluzione “intelligente”, non accorgendosi però che in sé e per sé l’evoluzione non è che un termine astratto, che nulla ha di intelligente, ma è formata appunto dai miliardi di miliardi di miliardi ecc. di casi, questi si concreti, che la formano. Quanto a quel “come”, su cui si ostina a chiedere una risposta, non so a qual fumoso scopo, lo troverebbe (se davvero lo desiderasse e non ambisse alla parte non di Taylor/Charlton Heston, ma a quello di Zaius che nega fin anche l’evidenza), nella sterminata bibliografia specialistica che ne tratta, e che lui tratta alla pari della nascita dell’uomo sotto un cavolo, con discorsi da bar di periferia cui l’internet ha dato, secondo il noto giudizio di Eco, diritto di cittadinananza, e a cui mi guardo bene dal replicare, perché mi guardo bene dal divenire complice dei trolleggi altrui.


Per Mauro: la frase attribuita a Sherlock, su cui mi pare tu avessi qualche dubbio, è effettivamente sua. Non ti risposi in un vecchio thread, perché non era rilevante ai suoi fini. La trovi in:

The sign of the four, 1890

How often have I said to you that when you have eliminated the impossible, whatever remains, however improbable, must be the truth.

The Adventure of the Beryl Coronet, 1892

It is an old maxim of mine that when you have excluded the impossible, whatever remains, however improbable, must be the truth.

The Adventure of the Blanched Soldier, 1926

That process," said I, "starts upon the supposition that when you have eliminated all which is impossible, then whatever remains, however improbable, must be the truth.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Messaggio da Mauro1971 »

Mio buon Quixote è sempre un piacere leggerti.

Il caso.
Nell'Evoluzione non è assoluto, per nulla.
C'è una casualità che sta nelle mutazioni, ma non è che può uscirne qualsiasi cosa.
In primis perchè si parte dalla base di ciò che muta. Viene sempremodificato ciò che c'è, non appiano un paio d'ali ad una mucca così all'improvviso.
Questo a volte comporta soluzioni particolari e neppure troppo "oerfette" ma semplicemente funzionali alla bisogna, vedi il finto dito dei Panda ad esempio.

Sulla scienza poi noto tanta confusione. Modelli, Teorie, sono semplicemente il modo migliore che abbiamo in dato momento per descrivere un fenomeno osservato.
Di certi ci sono solo i fatti, Modelli e teorie sono tali sino a che non sono falsificati o semplicemente superati da altri migliori, oppure semplicemente vengono migliorati quelli in essere.
La teoria dell'Evoluzione ne è un lampante esempio.
Abbiamo quindi l'Evoluzione che oramai possiamo serenamente definirla un fatto e la Teoria dell'Evoluzione che è ciò che noi ne capiamo al momento-
Proprio per questo sono "falsificabili", se troviamo modi migliori di descrivere qualcosa o nuove evidenze, è saggio e bello cambiare, cercare ancora e più a fondo.
Questo è anche il motivo per cui una Teoria in realtà non può mai essere considerata "certa". Di certo c'è il fatto, non come ce lo spieghiamo.

A me questo illumina d'immenso, è qualcosa di realmente a dimensione umana, ed è anche l'unica fonte di risposte con una qualche certezza chee possiamo avere.

Quello che mi atterrisce è quando per un qualsiasi motivo, e su queste pagine avviene normalmente per "FEDE" vengono proprio negati i fatti. Quello è un abbruttimento dell'intelligenza.

...eppure non è difficile.
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Messaggio da Mauro1971 »

Ah e grazie per Sherlock. :abbr: :ok:
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Messaggio da Giovanni64 »

Non avendo letto nulla di specifico relativo all'evoluzione mi faceva pensare quel che diceva Mauro sul fatto che l'evoluzione non "prevede" che possano crescere improvvisamente un paio d'ali ad una mucca. Se, per fare un esempio, su qualche pianeta, gli atomi si mettono insieme in qualche modo e per qualche ragione evolutiva, e questo insieme è capace poi di modificare il dna di una mucca per fargli crescere le ali, le ali cresceranno e saranno anche loro frutto dell'evoluzione. Cioè non vedo perché in un processo evolutivo generico non possano anche crescere improvvisamente le ali ad una mucca.

So di non essermi spiegato bene ma farei molta fatica a fare di meglio.
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Messaggio da Mauro1971 »

Perchè:

1) si modifica, ovviamente, quello che c'è
2) ogni singola mutazione deve avere un vantaggio evolutivo immediato.

Per cui non è possibile che ad una mucca apoaiano all'improvviso delle ali perchè non ha quei geni.
Dovrebbe porsi in atto un lento cambiamento delle zampe zampe anteriori dove ogni piccola mutazione dovrebbe dare un vantaggio all'individuo.
Siccome le mucche non saltano di albero in albero et similia è piuttosto improbabile avvenga.
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Messaggio da Giovanni64 »

Mauro1971 ha scritto:Perchè:

1) si modifica, ovviamente, quello che c'è
2) ogni singola mutazione deve avere un vantaggio evolutivo immediato.

Per cui non è possibile che ad una mucca apoaiano all'improvviso delle ali perchè non ha quei geni.
Dovrebbe porsi in atto un lento cambiamento delle zampe zampe anteriori dove ogni piccola mutazione dovrebbe dare un vantaggio all'individuo.
Siccome le mucche non saltano di albero in albero et similia è piuttosto improbabile avvenga.
In effetti, anche dalla tua risposta, deduco che dovrei conoscere prima la definizione di evoluzione nel senso della teoria dell'evoluzione per poter porre una domanda che in parte è collegata al mio messaggio precedente. Provo a farla comunque:

Qual è stato, se esiste, uno dei primi esempi di evoluzione (in senso generale) della vita sulla terra non spiegabile con l'evoluzione nel senso della teoria dell'evoluzione?
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Messaggio da Mauro1971 »

Credo dovresti spiegarti meglio in effetti... :risata:
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