Riflessione su Isaia51,6

Tutto ciò che riguarda la dottrina dei Testimoni di Geova.

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Necche
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Riflessione su Isaia51,6

Messaggio da Necche »

A voi tutti,
quando ciò che è scritto in 2Pietro 3,10 e soprattutto in Isaia 51,6 accadrà, che fine farà il paradiso geovista? Come interpretano questo versetto così chiaro e sostenuto oggi anche dalla scienza? Dio, l'Eterno, non può promettere un qualcosa che eterno non è! Una tdg mi disse, dopo aver letto 2Pietro 3,10, che i cieli sarebbero la "malvagità", è la malvagità che passa e non la terra ! Ma Isaia scrive "Alzate gli occhi agli stessi cieli" cioè i cieli che sono sopra alle nostre teste e non credo che la "malvagità" sia in alto, ma è ben piantata su questa terra, tanto è vero che 2Pietro termina il versetto" ...e le opere(buone o cattive che siano!) che sono in essa ( la nostra terra!) saranno scoperte" Ma che significa "scoperte", non si capisce cosa vuol dire! La Cei traduce"...e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta" Chiara traduzione! Tutto ciò che è stato creato avrà una fine, non sappiamo quando, ma accadrà, senza lasciare nessuna traccia di ciò che prima era per dare spazio a "cieli nuovi e terra nuova". L'aggettivo "nuova" non ci permette nemmeno di immaginare come sarà poichè non ne abbiamo avuto mai esperienza! E allora le immagini paradisiache geoviste sono semplicemente inutili, soprattutto per chi ha ancora un pò di cervello! Vi saluto
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Achille
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Re: Riflessione su Isaia51,6

Messaggio da Achille »

In una mia pagina ho scritto questo:

...
Altra scrittura usata dai TdG:

«Tuttavia il giorno di Geova verrà come un ladro, in cui i cieli passeranno con rumore sibilante, ma gli elementi, essendo intensamente caldi, saranno dissolti, e la terra e le opere che sono in essa saranno scoperte. Giacché tutte queste cose devono quindi essere dissolte, quale sorta di persone dovete essere voi in santi atti di condotta e opere di santa devozione, aspettando e tenendo bene in mente la presenza del giorno di Geova, mediante cui i cieli essendo infuocati saranno dissolti e [gli] elementi essendo intensamente caldi si fonderanno! Ma secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia. Quindi, diletti, giacché aspettate queste cose, fate tutto il possibile per essere infine trovati da lui immacolati e senza difetto e in pace» (2 Pietro 3:1-14).

Si noti innanzi tutto che qui si legge che cieli e terra si fonderanno e scompariranno. Non si dice che il nostro pianeta - gli attuali "cieli e terra" - dovrà continuare ad essere la dimora eterna di persone che vivranno per sempre in un corpo fisico. La Bibbia, qui e in altri passi, dice chiaramente che il cielo e la terra - questo attuale mondo - finiranno:

"E ancora: Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli. Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito. Come un mantello li avvolgerai, come un abito e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine" (Ebrei 1:10-12). "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno" (Matteo 24:35).

Le traduzioni in genere rendono il passo di 2 Pietro 3:10 "la terra e le opere che sono in essa saranno arse (o bruciate, distrutte)". La TNM traduce "saranno scoperte". Trascrivo su questo parte di una nota trovata in rete (link):

Le opere sono principalmente quelle che sono il risultato del genio e del lavoro dell'uomo sulla terra. Una variante contenuta nei Codici Sinaitico, Vaticano 1209 e altri, accettata da Nestle, reca, invece del sarà arsa (katakahsetai), sarà trovata (eureqhsetai) che non risulta molto chiara ed è stata perciò corretta dalla vers. siriaca coll'aggiunta di un 'non sarà trovata.' Nel codice C si ha spariranno. Come abbia potuto originare la strana lezione del Sinaitico e del Vat. è difficile supporre. Il caso presente, insieme a parecchi altri, non solo in questa epistola, ma in altri scritti del N. Test., dimostra come battano falsa strada i critici che si rendon schiavi di un qualche gruppo di manoscritti anche quando il senso di un passo risulta assurdo o contrario a quello che l'autore manifestamente intende di esprimere.

Comunque si traduca, anche accettando la lettura "saranno scoperte", il contesto immediato fa capire che "cielo e terra" dovranno dissolversi e scomparire. Gli elementi di questa realtà fisica, alla quale ora apparteniamo, saranno quindi "scoperti" (o trovati, o smascherati), rivelandosi distruttibili e non eterni, come qualcuno vorrebbe sostenere o credere. I "nuovi cieli e la nuova terra" sono quindi da intendere, in tutti i sensi, come una nuova creazione.

https://www.infotdgeova.it/3dottrine/vi ... dove-.html
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Re: Riflessione su Isaia51,6

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Allora perche DIo mise l uomo sulla terra ? :boh:
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Re: Riflessione su Isaia51,6

Messaggio da Necche »

Caro Tranqui,
Dio non ci ha creati come pupazzetti con cui giocare e riporli lì dove Lui è quando si annoia del gioco, ma, avendoci dotati del libero arbitrio, ha preparato per noi un posto in cui stare, un paradiso terrestre, per dimostrare la nostra obbedienza e la nostra fedeltà. Ci ha messo cioè alla prova mettendoci in un posto che non sia Lui, in modo da poter esercitare liberamente il nostro libero arbitrio: ci ha creati liberi di accettarlo o rifiutarlo! E ciò non sarebbe stato possibile in Lui perchè in Lui non può esserci chi lo rifiuta! Non perchè Egli non abbia un posto per tutti noi, Gesù disse ai suoi"...vado a prepararvi un posto perchè dove sono io siate anche voi". Ce li ha e in abbondanza che supera di molto quelli per i 144000. Il posto in Lui, alla piena sua visione beatifica, ce lo dobbiamo conquistare facendo qui, su questa terra, la sua volontà. La vita terrena è una prova e un passaggio verso una luce senza fine quella vera, quella che Giovanni 1,9 descrive come" ...la vera luce che illumina ogni sorta di uomo stava per venire nel mondo". Ci ha messo su questa terra, finchè dura, perchè potessimo esercitare il nostro libero arbitrio, di sceglierlo oppure no! Ti saluto. Necche
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Re: Riflessione su Isaia51,6

Messaggio da Achille »

Tranqui ha scritto: 30/01/2024, 14:44 Allora perche DIo mise l uomo sulla terra ? :boh:
E perché la Bibbia dice che quello che siamo adesso - esseri corruttibili - deve essere trasformato in qualcosa di incorruttibile?

Nella resurrezione (1 Corinti 15):

35 Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?». 36 Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore; 37 e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco, di grano per esempio o di altro genere. 38 E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo. 39 Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di uomini e altra quella di animali; altra quella di uccelli e altra quella di pesci. 40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi terrestri. 41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle: ogni stella infatti differisce da un'altra nello splendore. 42 Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; 43 si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; 44 si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale.

Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta scritto che 45 il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. 46 Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. 47 Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo. 48 Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il celeste, così anche i celesti. 49 E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste. 50 Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l'incorruttibilità.

51 Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. 53 E' necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità.

https://www.biblegateway.com/passage/?s ... ersion=CEI

Non si parla mai nella Bibbia di vita eterna sulla terra con il corpo fisico che abbiamo ora.
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Re: Riflessione su Isaia51,6

Messaggio da Tranqui »

Ma le scritture che dicono che si stara sulla terra per sempre come vanno interpretate ? :boh: :
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Re: Riflessione su Isaia51,6

Messaggio da Achille »

Tranqui ha scritto: 30/01/2024, 22:27 Ma le scritture che dicono che si stara sulla terra per sempre come vanno interpretate ? :boh: :
Mi citi una scrittura in cui si dice che gli esseri umani vivranno per sempre sulla Terra, senza mai morire?
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Re: Riflessione su Isaia51,6

Messaggio da Necche »

Caro Tranqui,
il salmo 37 parla del "possedere la terra" e soprattutto il versetto 29:"...i giusti possederanno la terra e la abiteranno per sempre". Intanto il salmista non ha mai messo nei versetti 3,9,11 l'aggettivo "nuova"( come Isaia afferma in 65,17 " Ecco infatti io creo nuovi cieli e nuova terra"), ciò vuol dire che non parla della terra dopo Armaghedon così come il CD vuol fare intendere, ma la terra senza l'aggettivo "nuova" è la Palestina, la terra promessa da Dio ad Abramo. Il salmista incoraggia gli Ebrei, schiavi a Babilonia, di perseverare perchè verrà il tempo per loro di "possedere la terra per sempre", cioè finchè vivono, senza più essere costretti ad allontanarsi da essa, così come poi avvenne con l'arrivo di Ciro. "Il per sempre" indica l'arco di una vita umana. Infatti Isaia 65,20 afferma "...non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, nè un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza, poichè il più giovane morirà a cento anni" Quindi , come vedi, in questa terra si muore e allora non è quella terra "nuova" che avverrà dopo Armaghedon dove non si morirà più. Gesù, infatti, in Gv6 promette ad una grande folla, ribadisco ad una grande folla e non solo ai 144000,la vita eterna, cioè la vita stessa di Dio e non la vita su questa terra che prima o poi finirà come tutte le cose create. Lui in noi e noi in Lui: questo è il paradiso che non avrà mai fine! Ti saluto
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Re: Riflessione su Isaia51,6

Messaggio da Tranqui »

Achille ha scritto: 31/01/2024, 8:22
Tranqui ha scritto: 30/01/2024, 22:27 Ma le scritture che dicono che si stara sulla terra per sempre come vanno interpretate ? :boh: :
Mi citi una scrittura in cui si dice che gli esseri umani vivranno per sempre sulla Terra, senza mai morire?
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Re: Riflessione su Isaia51,6

Messaggio da VictorVonDoom »

Tranqui ha scritto: 31/01/2024, 15:06 Salmo 37 29
Leggila con attenzione, senza le lenti deformanti WT, e vedrai che non dice che una persona vivrà per sempre senza mai morire.
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
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Re: Riflessione su Isaia51,6

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Tranqui ha scritto: 31/01/2024, 15:06
Achille ha scritto: 31/01/2024, 8:22
Tranqui ha scritto: 30/01/2024, 22:27 Ma le scritture che dicono che si stara sulla terra per sempre come vanno interpretate ? :boh: :
Mi citi una scrittura in cui si dice che gli esseri umani vivranno per sempre sulla Terra, senza mai morire?
Salmo 37 29
Immaginavo che avresti citato questo passo. "I giusti stessi possederanno la terra e risiederanno su di essa per sempre".

Come si legge nel mio sito ( https://www.infotdgeova.it/3dottrine/vi ... dove-.html ):

Il Salmo 37 venne scritto da Davide e si riferisce, nella sua applicazione originale, a quello che sarebbe accaduto agli abitanti della terra di Israele. Quando si parla di "possedere la terra" ci si riferisce quindi alla "terra promessa", al paese in cui vivevano gli Ebrei. Anche la Società Torre di Guardia ha dato questa spiegazione:

«"Poiché i malfattori stessi saranno stroncati, ma quelli che sperano in Geova sono coloro che possederanno la terra". - Sal. 37:7-9. Cosa vuole dirci il salmista? ... Nel caso degli israeliti, ai quali in origine erano dirette le parole del salmista, rimanere nella Terra Promessa e godere una lunga vita dipendeva dalla loro ubbidienza a Dio. Una persistente condotta illegale, d'altra parte, avrebbe avuto come risultato il ritiro della benedizione e della protezione di Dio. Spesso questo significava la morte per mano di nazioni nemiche o per la carestia e le malattie» - La Torre di Guardia del 15/10/79, p.23, sottolineatura mia.

Anche la Società riconosce quindi che il salmista stava solo parlando di lunga vita e di risiedere nella terra promessa. Non c'è nessun riferimento in questo brano ad una vita eterna sulla "terra", intesa come pianeta. Il messaggio che viene trasmesso nel Salmo è che i fedeli israeliti dovevano avere fiducia che i malfattori non avrebbero prevalso su di loro e non sarebbero riusciti a toglierli, violentemente e prematuramente, dal paese in cui Dio li aveva stabiliti. A differenza dei malvagi, che sarebbero stati stroncati, i giusti "risiederanno sulla terra (= terra promessa) per sempre" (= per tutta la durata della loro vita).


Quindi qui non si parla di vita eterna sulla terra.
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Messaggio da Achille »

VictorVonDoom ha scritto: 31/01/2024, 15:50
Tranqui ha scritto: 31/01/2024, 15:06 Salmo 37 29
Leggila con attenzione, senza le lenti deformanti WT, e vedrai che non dice che una persona vivrà per sempre senza mai morire.
Ho notato anche che si parla di "risiedere", non di "vivere".
Quindi, in armonia anche con la spiegazione data dalla stessa Società Torre di Guardia - «Nel caso degli israeliti, ai quali in origine erano dirette le parole del salmista, rimanere nella Terra Promessa e godere una lunga vita dipendeva dalla loro ubbidienza a Dio. Una persistente condotta illegale, d'altra parte, avrebbe avuto come risultato il ritiro della benedizione e della protezione di Dio. Spesso questo significava la morte per mano di nazioni nemiche o per la carestia e le malattie» - in questo Salmo non si parla di vita eterna, ma di "dimorare", "risiedere", "restare" nel paese (terra promessa), per tutta la vita ("per sempre"), senza essere costretti a lasciarlo per mano di nemici.
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Re: Riflessione su Isaia51,6

Messaggio da Tranqui »

Ma perche la wts parla di vita eterna sulla terra :boh:
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Re: Riflessione su Isaia51,6

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Tranqui ha scritto: 31/01/2024, 21:52 Ma perche la wts parla di vita eterna sulla terra :boh:
Perché la WTS insegna cose che nella Bibbia non sono scritte?
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Re: Riflessione su Isaia51,6

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Achille ha scritto: 01/02/2024, 8:49
Tranqui ha scritto: 31/01/2024, 21:52 Ma perche la wts parla di vita eterna sulla terra :boh:
Perché la WTS insegna cose che nella Bibbia non sono scritte?
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