Cosa ne pensate della morte?
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Cosa ne pensate della morte?
Lo so , sono giovane ed ho tutta una vita avanti a me, ma a volte vengo assalito da questo pensiero che una volta morto non so cosa c'è dopo ... questo mi crea grosse paranoie (tant'è che sono qui a scrivervi), voi cosa ne pensate del "post morte" ?
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- deliverance1979
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Che il bello di morire è appunto scoprirlo...
Cosa c'è dopo la morte?
L'assenza totale di ogni coscienza?
Il trasfermimento dell'anima verso un paradiso, purgatorio o inferno?
La reincarnazione in un'altra creatura?
Il traferimento della nostra anima e dei nostri ricordi in un'altro piano dimensionale?
Avremmo dei ricordi di ciò che eravamo prima?
Il fatto che siamo nati qui sulla terra significa che questo è il nostro punto di partenza, oppure eravamo destinati a nascere perchè il nostro percorso era stato già deciso visto che siamo la reincarnazione di qualcosa che proviene dal passato?
Chi lo sà....
Bisogna morire per sapere cosa c'è dall'altra parte, sperando che il trapasso lasci la capacità di sapere e non resetti tutto...
Cosa c'è dopo la morte?
L'assenza totale di ogni coscienza?
Il trasfermimento dell'anima verso un paradiso, purgatorio o inferno?
La reincarnazione in un'altra creatura?
Il traferimento della nostra anima e dei nostri ricordi in un'altro piano dimensionale?
Avremmo dei ricordi di ciò che eravamo prima?
Il fatto che siamo nati qui sulla terra significa che questo è il nostro punto di partenza, oppure eravamo destinati a nascere perchè il nostro percorso era stato già deciso visto che siamo la reincarnazione di qualcosa che proviene dal passato?
Chi lo sà....
Bisogna morire per sapere cosa c'è dall'altra parte, sperando che il trapasso lasci la capacità di sapere e non resetti tutto...
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe
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Beh... qualora la morte fosse l'annichilimento dell'io non potresti saperlo. Diceva Epicuro: lì dove c'è l'uomo non c'è la morte, lì dove c'è la morte non c'è l'uomo. Peccato che l'uomo sappia di dover morire, faceva notare il compianto Giovanni Reale.deliverance1979 ha scritto:
Bisogna morire per sapere cosa c'è dall'altra parte, sperando che il trapasso lasci la capacità di sapere e non resetti tutto...
Per rispondere all'interrogativo posto all'inizio: io sono tendenzialmente un tomista, di conseguenza credo che ci siano abbastanza argomenti filosofici per dimostrare che l'io possa sopravvivere e di fatto sopravviva alla morte. Poi, sono un cristiano, per cui penso che un giorno il buon Dio ci risusciterà tutti.
Io invece mi sto domandando che ci sarà stato per i Nehandertal, per i Denisova, e per tutti quelli prima.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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- deliverance1979
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Penso che in realtá, quello che spaventa della morte, é la paura della sofferenza che si deve patire prima del trapasso, che per ironia della sorte, la si subisce quando si é ancora vivi.
Sono le malattie debilitanti e le lunghe sofferenze a creare sconcerto e paura, poiché immagino che se con un semplice modulo si potesse scegliere di morire addormentandosi semplicemente, tutti firmerebbero, anche senza sapere quando.
Sono le malattie debilitanti e le lunghe sofferenze a creare sconcerto e paura, poiché immagino che se con un semplice modulo si potesse scegliere di morire addormentandosi semplicemente, tutti firmerebbero, anche senza sapere quando.
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Cosa ne penso della morte? La morte di una persona é un grandissimo trauma per chi rimane e un sollievo per chi se ne va.
Ha ragione Deliverance
Credo che dopo la morte fisica si torni a casa. Dunque, sono pronta a morire anche oggi - se qualcuno mi garantisce di prendersi cura di mia madre e ogni tanto dare un'occhiata a mio figlio (ed aiutarlo). Per il resto non ho problemi, a questa vita non mi lega nulla.
Ha ragione Deliverance
Apri un giornale, accendi la tv, guardati intorno: il mondo fa schifo, la vita fa schifo, meglio morire.deliverance1979 ha scritto:Penso che in realtá, quello che spaventa della morte, é la paura della sofferenza che si deve patire prima del trapasso, che per ironia della sorte, la si subisce quando si é ancora vivi.
Sono le malattie debilitanti e le lunghe sofferenze a creare sconcerto e paura, poiché immagino che se con un semplice modulo si potesse scegliere di morire addormentandosi semplicemente, tutti firmerebbero, anche senza sapere quando.
Credo che dopo la morte fisica si torni a casa. Dunque, sono pronta a morire anche oggi - se qualcuno mi garantisce di prendersi cura di mia madre e ogni tanto dare un'occhiata a mio figlio (ed aiutarlo). Per il resto non ho problemi, a questa vita non mi lega nulla.
«Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.»
C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà.Albert Einstein
"Mi piacciono le persone che....no, niente. Mi piacciono gli animali"
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Sono nato e vissuto per più di 30 anni come tdg, e di conseguenza sono stato abituato a credere alla "vita eterna in un mondo paradisiaco".
Oggi però, con il senno di poi e ragionando con la mia testa sono giunto alla conclusione che tale vita, così come creduta e sperata dai tdg di fatto è impossibile.
Ora, premesso che non sono nemmeno più sicuro dell'esistenza di Dio, ma volendo ragionare come un cristiano, dalla bibbia l'unica cosa che è chiara è proprio il fatto che alla morte c'è una qualche cosa (l'anima, la coscienza, l'io, etc) che vivrà in un altro "mondo" diverso dal nostro, non un mondo materiale ma spirituale.
Poi ragionando da essere umano e non da "cristiano", credo che la morte sia di fatto la fine di tutto e si ritornerà semplicemente in uno stato di inesistenza, e di noi rimarrà solo il ricordo nei nostri discendenti o delle azioni (negative o positive) che abbiamo compiuto in vita.
Ma spero che sia vera la prima ipotesi..........
Oggi però, con il senno di poi e ragionando con la mia testa sono giunto alla conclusione che tale vita, così come creduta e sperata dai tdg di fatto è impossibile.
Ora, premesso che non sono nemmeno più sicuro dell'esistenza di Dio, ma volendo ragionare come un cristiano, dalla bibbia l'unica cosa che è chiara è proprio il fatto che alla morte c'è una qualche cosa (l'anima, la coscienza, l'io, etc) che vivrà in un altro "mondo" diverso dal nostro, non un mondo materiale ma spirituale.
Poi ragionando da essere umano e non da "cristiano", credo che la morte sia di fatto la fine di tutto e si ritornerà semplicemente in uno stato di inesistenza, e di noi rimarrà solo il ricordo nei nostri discendenti o delle azioni (negative o positive) che abbiamo compiuto in vita.
Ma spero che sia vera la prima ipotesi..........
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...
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- Francesco Franco Coladarci
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Premetto che condivido il post di Trianello.
Una domanda sorge spontanea, se la morte è l'annichilimento della persona, allora a che prò essere onesti, sacrificarsi, donarsi al prossimo.
Sarebbero vere le parole di San Paolo "Se soltanto per fini umani ho lottato con le belve a Efeso, che utile ne ho? Se i morti non risuscitano, «mangiamo e beviamo, perché domani morremo». ", ma potremmo aggiungere, divertiamoci, pensiamo solo a noi stessi, perché, dopo morti non c'è che il nulla, conseguenze di tale modus vivendi non ve ne sono, e tutto è a posto, ma.....se c'è qualcosa dopo la morte, allora tutto cambia, e, i conti prima o poi si devono pagare.
Una domanda sorge spontanea, se la morte è l'annichilimento della persona, allora a che prò essere onesti, sacrificarsi, donarsi al prossimo.
Sarebbero vere le parole di San Paolo "Se soltanto per fini umani ho lottato con le belve a Efeso, che utile ne ho? Se i morti non risuscitano, «mangiamo e beviamo, perché domani morremo». ", ma potremmo aggiungere, divertiamoci, pensiamo solo a noi stessi, perché, dopo morti non c'è che il nulla, conseguenze di tale modus vivendi non ve ne sono, e tutto è a posto, ma.....se c'è qualcosa dopo la morte, allora tutto cambia, e, i conti prima o poi si devono pagare.
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
(Cardinal Joseph Ratzinger )
skype: el_condor4
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La morte non è nient'altro che una porta che si apre e ti fa passare in un'altra dimensione lasciando i creditori su questo piano.
Paxuxu
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http://freeforumzone.leonardo.it/d/8205 ... sione.aspx
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Basta che poi non ti raggiungano a loro volta.Paxuxu ha scritto:La morte non è nient'altro che una porta che si apre e ti fa passare in un'altra dimensione lasciando i creditori su questo piano.
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E permettimi la domanda che a questo punto sorge spontanea : Questa cosa non ti deprime un poco?nello80 ha scritto: Poi ragionando da essere umano e non da "cristiano", credo che la morte sia di fatto la fine di tutto e si ritornerà semplicemente in uno stato di inesistenza, e di noi rimarrà solo il ricordo nei nostri discendenti o delle azioni (negative o positive) che abbiamo compiuto in vita.
Ma spero che sia vera la prima ipotesi..........
Pensare di lasciare nulla se non ricordi... A me crea tanta ansia pensare di non esistere più, anche perché avendo avuto esperienze "paranormali", qualcosa di immateriale e vivente c'è, alla fine noi temiamo ciò che non conosciamo, siamo solo carne ed ossa in fondo...
Presentazione:viewtopic.php?f=7&t=21046&p=321047#p321047
Se fu triste il pensiero della morte
quello che il Tutto dura
è il più pauroso.
(Eugenio Montale)
Non sarà del tutto inopportuno, anche perché negli obiettivi del forum, menzionare questo vecchio thread:
https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=32&t=15809
quello che il Tutto dura
è il più pauroso.
(Eugenio Montale)
Non sarà del tutto inopportuno, anche perché negli obiettivi del forum, menzionare questo vecchio thread:
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Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
Meglio una brutta morte che un'esistenza eterna sotto le leggi di Geo-va, dice il saggio.
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- Giovanni64
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Si avvertono echi, in questo brano che propongo, che alla luce di quel poco che conosco forse potrebbero anche essere catalogati come "new age".
Tuttavia, pur senza per forza condividerne la eventuale "ideologia", avverto in questo brano una certa "poeticità" attinente al tema in discussione e per questo lo propongo. E' in inglese ma con i sottotitoli sempre in inglese e perciò ho compreso quello che dice, altrimenti...Ho fatto una brevissima ricerca e non ho trovato una traduzione italiana decente del testo...
Oppure
" onclick="window.open(this.href);return false;
Tuttavia, pur senza per forza condividerne la eventuale "ideologia", avverto in questo brano una certa "poeticità" attinente al tema in discussione e per questo lo propongo. E' in inglese ma con i sottotitoli sempre in inglese e perciò ho compreso quello che dice, altrimenti...Ho fatto una brevissima ricerca e non ho trovato una traduzione italiana decente del testo...
Il BBCode [youtube2] viene disattivato in quanto non più necessario per incorporare i filmati di YouTube. URL del filmato: https://www.youtube.com/watch?v=hi94mMed6EQ
Oppure
" onclick="window.open(this.href);return false;
Mario Romano ha scritto:E permettimi la domanda che a questo punto sorge spontanea : Questa cosa non ti deprime un poco?nello80 ha scritto: Poi ragionando da essere umano e non da "cristiano", credo che la morte sia di fatto la fine di tutto e si ritornerà semplicemente in uno stato di inesistenza, e di noi rimarrà solo il ricordo nei nostri discendenti o delle azioni (negative o positive) che abbiamo compiuto in vita.
Ma spero che sia vera la prima ipotesi..........
Pensare di lasciare nulla se non ricordi... A me crea tanta ansia pensare di non esistere più, anche perché avendo avuto esperienze "paranormali", qualcosa di immateriale e vivente c'è, alla fine noi temiamo ciò che non conosciamo, siamo solo carne ed ossa in fondo...
Certo che mi deprime, e non poco!
Ma purtroppo non posso farci nulla !
Tu piuttosto perché non ci racconti in cosa consistono queste esperienze "paranormali" che hai vissuto?
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Trianello ha scritto: Per rispondere all'interrogativo posto all'inizio: io sono tendenzialmente un tomista, di conseguenza credo che ci siano abbastanza argomenti filosofici per dimostrare che l'io possa sopravvivere e di fatto sopravviva alla morte. Poi, sono un cristiano, per cui penso che un giorno il buon Dio ci risusciterà tutti.
ma se dobbiamo venire risuscitati tutti che fine fa il giudizio della persona? torniamo al livello della dottrina dei tdg che la morte cancella tutti i peccati? altra considerazione personale: ti sembra giusto essere risuscitato insieme a chi ha fatto cose deprecabili in vita? io non tanto
per Franco Coladarci: il tuo discorso non mi sembra logico, perchè sia se si fa del bene o del male in vita si possono pagare le conseguenze o meno in terra il che non cambia proprio niente.
Sarà per il trauma che mi ha portato poi a dissentire sulle dottrine geoviste, ma da allora vedo la morte con molta serenità e come una delle cose più normali della nostra esistenza,...avete mai fatto caso che tutto ciò che ci circonda a questo mondo prima o poi muore?
Neppure le montagne sono eterne.
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nelly24 ha scritto:Cosa ne penso della morte? La morte di una persona é un grandissimo trauma per chi rimane e un sollievo per chi se ne va.
Ha ragione DeliveranceApri un giornale, accendi la tv, guardati intorno: il mondo fa schifo, la vita fa schifo, meglio morire.deliverance1979 ha scritto:Penso che in realtá, quello che spaventa della morte, é la paura della sofferenza che si deve patire prima del trapasso, che per ironia della sorte, la si subisce quando si é ancora vivi.
Sono le malattie debilitanti e le lunghe sofferenze a creare sconcerto e paura, poiché immagino che se con un semplice modulo si potesse scegliere di morire addormentandosi semplicemente, tutti firmerebbero, anche senza sapere quando.
Credo che dopo la morte fisica si torni a casa. Dunque, sono pronta a morire anche oggi - se qualcuno mi garantisce di prendersi cura di mia madre e ogni tanto dare un'occhiata a mio figlio (ed aiutarlo). Per il resto non ho problemi, a questa vita non mi lega nulla.
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Ma il bello della vita è appunto anche lasciare qualche cosa di se, non solo in campo genetico con la prole, ma anche in termini di opere compiute.
D'altronde, non sapendo se mai dovessero esistere altri piani dimensionali o una vita nell'aldilà, per il momento è bene spendere bene il nostro tempo, le nostre risorse qui su questa terra, nel nostro periodo.
Poi una volta morti, scopriremo anche la destinazione del nostro viaggio, ed anche questa, è una curiosità che non dovrebbe spaventare.
Per sdrammatizzare un pò questo tema, volevo dedicarvi questa canzone di Branduardi, che riassume bene il nostro tempo da.... viventi
[youtube][/youtube]
D'altronde, non sapendo se mai dovessero esistere altri piani dimensionali o una vita nell'aldilà, per il momento è bene spendere bene il nostro tempo, le nostre risorse qui su questa terra, nel nostro periodo.
Poi una volta morti, scopriremo anche la destinazione del nostro viaggio, ed anche questa, è una curiosità che non dovrebbe spaventare.
Per sdrammatizzare un pò questo tema, volevo dedicarvi questa canzone di Branduardi, che riassume bene il nostro tempo da.... viventi
[youtube][/youtube]
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- Ray
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Ma mica portate iella ?
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
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mi vengono spesso pensieri che vorrei scrivere sul forum, ma poi non lo faccio perchè passerrei per tanti per il frustrato di turno come mi è già successo. mi sono sentito dire "siamo tutti atei", "la ricompensa è troppo grande", ma sono tutte cose labili, che finiscono là dove vengono dette. Non ha alcun senso per me, presuntuosamente sostituendomi a Dio, creare la vita per poi rinnegare tutto per l'alternativa, manifestarsi una volta nel mondo per dare speranza, l'altro neanche definitiva a quanto pare perchè l'escatologia cattolica parla della Parusia che sarebbe quello che ha detto Trianello sopra
Io non dico di non credere a Dio, ma l'aldilà dopo la morte mi sembra, dentro di me, molto improbabile ma anche molto desiderato....e da qui partono altri cento pensieri
Io non dico di non credere a Dio, ma l'aldilà dopo la morte mi sembra, dentro di me, molto improbabile ma anche molto desiderato....e da qui partono altri cento pensieri
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Certamente! Da piccolino vivevamo in una villa in campagna a due piani, io, mia mamma (TdG) e mio padre (agnostico), al piano di sopra i miei zii(cattolici?),dopo un paio di mesi che vivevamo lì tutte le notti entrambe le famiglie sentivano una specie di macina che macinava (pardon per il gioco di parole), al che i miei genitori allarmati contattarono la proprietaria convinta che fosse lei a macinare l'uva/grano di notte;la sua risposta spiazzo tutti, lei rispose che il posto dove c'era questa macina non esisteva più proprio perché ci vivevamo noi... fatto sta che quel rumore non smise mai fino ad una notte che poi non ricomparve più. Questa è la prima delle cose che accadderò li.nello ha scritto: Certo che mi deprime, e non poco!
Ma purtroppo non posso farci nulla !
Tu piuttosto perché non ci racconti in cosa consistono queste esperienze "paranormali" che hai vissuto?
i miei zii partirono per le vacanze, e lasciarono le chiavi di casa nel caso fosse suonato l'allarme (uno dei più recenti all'epoca) in modo tale che avremmo potuto disattivarlo , dato che anche un insetto avrebbe potuto attivarlo (almeno così dicevano loro), per non dilungarmi troppo un sera nel cuore della notte, un tonfo di una borsa degli attrezzi che si schianta al suolo ci fece svegliare tutti (un rumore assurdo!!), dopo pochi minuti mio padre armatosi di coraggio salì con un coltellaccio al piano di sopra, disattivo l'allarme e... nulla, era tutto perfettamente in ordine, la casa come era stata lasciata così era, papà sbianco e mentre scendeva le scale aveva una faccia orribile tipo giallognolo tendente al bianco, mia madre vedendolo urlò e papà corse giù come se mia madre chissà cosa avesse visto...
Non è tutto, mia zia un giorno si addormentò sul divano mentre mio cugino era giù da me , si sentì passare qualcuno accanto e si sveglio credendo che fosse il figlio, ma in realtà vide solo un'ombra che svanii nel bagno.
Dopo quella cosa decidemmo di traslocare (la propietaria ci raccontò di una sua zia che perse una figlia proprio lì un 100 anni prima ) in Lotto io con la mia famiglia ed i miei zii, quando ce ne andammo lo spettacolo fu orribile , tutte le mura di casa divvenero nere... da quel giorno non ci ho messo più piede e non ho intenzione di Tornarci.
Tutt'oggi quella casa è sfitta e continuerà ad esserlo finché non si chiama un buon esorcista (scherzo è impossibile viverci)
Penso che come esperienza paranormale basti e avanzi , qualcosa di vivo ed.immateriale ce...
p.s. scusate se ci dovessero essere errori di calligrafia ma sto scrivendo da un cellulare
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- Brambilla Bruna
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due parole semplici ... quando verrà la morte io non ci sarò...mi domando dove esiste il problema ???
Se credi in un Dio lo sai ...e se non credi sai anche questo...nessuno è mai ritornato a raccontarlo ...
Non ho paura della morte ho paura delle malattie che mi portano alla morte...
non ho letto i vostri messaggi di prima...ma questa è la sola risposta che so dare ...
Se credi in un Dio lo sai ...e se non credi sai anche questo...nessuno è mai ritornato a raccontarlo ...
Non ho paura della morte ho paura delle malattie che mi portano alla morte...
non ho letto i vostri messaggi di prima...ma questa è la sola risposta che so dare ...
[quote="nello80"
Ora, premesso che non sono nemmeno più sicuro dell'esistenza di Dio,
.[/quote]
Beh... diciamo che smetterò di credere all'esistenza di Dio ( al quale non riesco a dare sembianze, caratteristiche, nomi...) quando mi dimostreranno come si fa a "creare" qualsiasi cosa partendo dal "nulla". Credo che nessuno mai riuscirà a spiegarmi veramente i propositi di Dio, ma in questo credo consista "l'atto di fede"
Ora, premesso che non sono nemmeno più sicuro dell'esistenza di Dio,
.[/quote]
Beh... diciamo che smetterò di credere all'esistenza di Dio ( al quale non riesco a dare sembianze, caratteristiche, nomi...) quando mi dimostreranno come si fa a "creare" qualsiasi cosa partendo dal "nulla". Credo che nessuno mai riuscirà a spiegarmi veramente i propositi di Dio, ma in questo credo consista "l'atto di fede"
NON ABBIATE PAURA!! CHI HA PAURA MUORE TUTTI I GIORNI, CHI NON HA PAURA UNA VOLTA SOLA Presentazione viewtopic.php?f=7&t=12908" onclick="window.open(this.href);return false;
A volte penso che la mia morte sarebbe la soluzione a tutti i miei problemi! E' difficile credere nella resurrezione dei corpi, così come mi è difficile credere che esista un'anima che sopravviva alla morte del corpo, dunque, vista la difficoltà nel trovare le prove sia a sostegno dell'una che dell'altra tesi, preferisco non pensarci pur essendo consapevole che prima o poi verrà anche il mio turno! Già è deprimente questo mondo se dobbiamo pensare pure alla morte...
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Caro Neca
Socrate non ebbe dubbi sull'anima immortale, "ma cosa sarà dall'altra parte non è dato a sapere", ma la sua ragione non concepiva l'annientamento totale dell'essere.
Il problema a noi modernisti è il "Credere", siamo in una certa misura discepoli di san Tommaso, "se non vede non credo", eppure mio caro Neca ci sono moltissime cose che esistono pur non vedendole, ma, esistono, il nostro nemico più insidioso è "l'occhio", abbiamo bisogno di vedere per.....credere, ma non tutto quello che si vede risulta essere reale, feci un esempio a suo tempo ad una persona che affermava "credo a quello che vedo", senza dubbio sappiamo cosa sia una lampada stroboscopica, la si punta su di un ingranaggio per vedere delle irregolarità mentre è in funzione, se dunque si crede a quello che si vede allora si vede un ingranaggio fermo, fidandosi dei propri occhi possiamo mettere la mano sul suddetto ingranaggio per vedercela maciullata, poiché, in realtà egli faceva migliaia di giri al minuto, ma per i nostri occhi "era fermo".
Tu dici credere, con che cosa, con la ragione o con i sensi?, ai posteri l'ardua sentenza.
Socrate non ebbe dubbi sull'anima immortale, "ma cosa sarà dall'altra parte non è dato a sapere", ma la sua ragione non concepiva l'annientamento totale dell'essere.
Il problema a noi modernisti è il "Credere", siamo in una certa misura discepoli di san Tommaso, "se non vede non credo", eppure mio caro Neca ci sono moltissime cose che esistono pur non vedendole, ma, esistono, il nostro nemico più insidioso è "l'occhio", abbiamo bisogno di vedere per.....credere, ma non tutto quello che si vede risulta essere reale, feci un esempio a suo tempo ad una persona che affermava "credo a quello che vedo", senza dubbio sappiamo cosa sia una lampada stroboscopica, la si punta su di un ingranaggio per vedere delle irregolarità mentre è in funzione, se dunque si crede a quello che si vede allora si vede un ingranaggio fermo, fidandosi dei propri occhi possiamo mettere la mano sul suddetto ingranaggio per vedercela maciullata, poiché, in realtà egli faceva migliaia di giri al minuto, ma per i nostri occhi "era fermo".
Tu dici credere, con che cosa, con la ragione o con i sensi?, ai posteri l'ardua sentenza.
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
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Se la vita fosse tutta qui,nulla avrebbe senso,ognuno cercherebbe di vivere egoisticamente,arraffare piu' che puo'(molti si comportano cosi' proprio perche' no credono in nulla).Credo nella vita dopo la morte del corpo,perche' il corpo e' l'involucro dell'anima.Ci sono moltissime testimonianze di persone che anno vissuto esperienze ai confini della morte e ci sono migliaia di fatti inspiegabili che accadono!il fatto che tali esperienze non possano essere provate non significa che non ci siano!....molti dicono che se c'e' vita oltre la vita terrena,meglio morire!non e' cosi',non funziona cosi,ognuno di noi ha uno scopo da realizzare qui sulla terra,quindi si deve sempre lottare con le unghie e con i denti,anche se io per prima trova che questa vita fa' paura!
- janquarius
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Io credo che dopo dopo la morte succeda ciò in cui abbiamo creduto durante la vita. Penso che la morte sia una specie di sogno. Se sei ateo, probabilmente ti ritroveresti senza coscienza e dormirai in eterno. Se credi nel paradiso e nell'inferno forse andrai in una delle due cose. Se credi nella reincarnazione, beh... sarai qualcun altro nella prossima vita.
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