Se lo fai, amico mio, rischi un warning per violazione del Regolamento, e non per l’“offesa”, ma perché sarebbe predicazione e proselitismo bello e buono. Scherzi a parte ho poi già detto che non consento si rivolti la frittata: la “propaganda” atea è comunque conseguente ai fini del forum, serve a smascherare le incoerenze del geovismo, se poi smaschera anche quelle del cattolicesimo, non so che farci, la sua base non razionale emozionale e semtimentale (sc. la fede) è comune, e vista dal di fuori assimila le due religioni e chi le professa. Ad ogni modo questo è il tuo quarto post consecutivo “intellettualmente inutile”, nessun raziocinio e solo brevi battute ironico-sarcastiche; escludo il quint’ultimo perché ho apprezzato la ritorsione della nozze di Cana: touché.Vieri ha scritto: […] non mi pare di aver mai usato un linguaggio di tal genere ed offensivo tipo: "brucerete tutti all'inferno".... e quindi il mio appello è rivolto sempre ad un maggior rispetto e moderazione.
Non vedo però che ci sia di male a dire che Cristo si sia “suicidato”. Lo stesso potrei dire di Socrate, che poteva fuggire dal carcere (ho riletto proprio in questi giorni il meraviglioso Fedone), e ha preferito bere la cicuta, “per obbedire alle leggi” di Atene, lui Ateniese. Lo stesso ha fatto Giordano Bruno, non abiurando il suo pensiero e i suoi princípi. Ma potremmo moltiplicare gli esempi, quello che mi turba è l’assurdità di questo sacrificio “divino”, che l’uomo copernicano fatica sempre piú a comprendere: Dio ha fatto lo stesso nei milioni di pianeti potenzialmente abitabili e abitati nell’Universo? Il problema cristologico , che già divide le tre tradizionali religioni monoteiste, a dispetto del loro vantato pseudo-dialogo interconfessionale, non è solo un ostacolo insuperabile all’interconfessionalità, è segno e sintomo di una crisi interna di cui non intravvedo alcuna soluzione, perché Figura e Persona sempre piú inattuale, da ciò i vari abbandoni della fede, i vari teismi piú o meno sfumati, o peggio l’abbandono di anime candide in cult fantasiosi e superstiziosi – come per l’appunto il geovismo – quando non, addirittura, il loro sfruttamento da parte di “creativi” imbonitori, guru, santoni e via dicendo.
Mi auguro e spero non sia questo il caso di TdC, che dà per scontato che la salvezza dell’uomo avvenga per Grazia, e ciò mi confligge inesorabilmente col libero arbitrio, e anche col Catechismo, che se non altro gli affianca la giustificazione (artt.1987 ss.); questa deriva verso il protestantesimo è inquietante e perturbante, nella sua ingenuità, attraverso la quale finiremmo tutti per essere predestinati, ergo senza nessuna nostra scelta e responsabilità, e Dio Padre un dio irrazionale e incostante come un fanciullo, che nei suoi giochi di bimbo assegna in precedenza le parti poi sta a baloccarsi nelle nostre recite. Ma non aggiungo altro, solo mi piacerebbe sapere che ne pensa un vero cattolico, piú ferrato di me in teologia, perché se no finiamo di nuovo dritti nel Geova dispettoso vendicativo incoerente dei TdG, cui i nostri comportamenti e ragionamenti spiacciono, perché non è nostro compito pensare, altri l’ha già fatto al posto nostro, e a noi non rimane che fare quel che altri ci dice di fare, come tanti Lele cui non è consentito diventare adulti.