Colosseum, una serie tv sulla storia del Colosseo che lascia riflettere.

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Colosseum, una serie tv sulla storia del Colosseo che lascia riflettere.

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Una sintetica introduzione.
da Wikipedia
Il Colosseo, originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio , è il più grande anfiteatro romano del mondo (in grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50 000 e 87 000), situato nel centro della città di Roma. È il più importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento dell'antica Roma che sia giunto fino a noi.

La costruzione iniziò fra il 70 e il 72 sotto l'imperatore Vespasiano, della dinastia Flavia. I lavori furono finanziati, come altre opere pubbliche del periodo, con il provento delle tasse provinciali e il bottino del saccheggio del tempio di Gerusalemme 
e Tito aggiunse il terzo e quarto ordine di posti

Poco dopo il secondo figlio di Vespasiano, l'imperatore Domiziano, operò notevoli modifiche, completando l'opera ad clipea (probabilmente scudi decorativi in bronzo dorato)[13], aggiungendo forse il maenianum summum in ligneis[16] e realizzando i sotterranei dell'arena.

I giochi inaugurali dell'anfiteatro Flavio
Quando l'anfiteatro fu completato, il breve regno di Tito aveva già patito una serie di sventure: pochi mesi dopo il suo insediamento il Vesuvio eruttò distruggendo le città campane di Pompei, Ercolano, Stabiae e Oplontis; un incendio arse la città di Roma per tre giorni e tre notti, causando danni sostanziali e distruggendo il Tempio di Giove Ottimo Massimo, recentemente restaurato da Vespasiano; ci fu anche un'epidemia di peste, secondo alcuni la più grave che la città abbia mai sofferto.
Per inaugurare l'anfiteatro e i bagni, e probabilmente per sollevare l'umore del popolo e ricevere i favori degli dei, Tito organizzò giochi fastosi per oltre cento giorni

Sono rimaste poche prove che documentano la natura di questi giochi. Sembra che abbiano seguito lo schema dei Ludi Romani: spettacoli con animali al mattino, seguiti dalle esecuzioni dei criminali verso mezzogiorno, e al pomeriggio combattimenti di gladiatori e la riproposizione di famose battaglie.

I giochi con gli animali, provenienti da tutto l'Impero romano, comprendevano cacce e lotte tra specie diverse. Gli animali giocavano un ruolo importante anche in alcune esecuzioni. Si ipotizza che queste lotte tra animali portarono alla morte nei vari anni a circa un milione di animali, prevalentemente provenienti dal nord Africa provocando quasi l'estinzione di alcune razze. Un enorme sprecoper il fine di solo "divertimento "di una civiltà crudele.
In quel periodo Roma raggiunse il suo apice sia con la conquista e distruzione di Gerusalemme portando a Roma un ingente bottino di beni e di schiavi nonché sotto Traiano l'Impero romano raggiunse la sua massima estensione territoriale (5 milioni di chilometri quadrati), grazie alle conquiste di Armenia, Assiria e Mesopotamia, ma anche dei territori della Dacia e del regno di Nabatea (Arabia Petrea)

Si ma a quale prezzo ?

Non solo con con un livello organizzativo dell'esercito superiore e di una enorme superiorità tecnologica ma con il terrore e la sopraffazione.

Roma era ormai una città di più di un milione di abitanti dove il motore dell'economia era formato soprattutto dall'elevatissimo numero di schiavi con una considerazione umana nei loro confronti praticamente inesistente.

La classe dominate dei nobili si trastullava nelle loro feste ignorando le problematiche della plebe mentre, a parte gli artigiani la plebe, circa 200,000 di loro, per non creare disordini, veniva mantenuta a spese dello stato a “pane e circenses”.
In pratica pochi lavoravano e il vettovagliamento della popolazione di Roma proveniva praticamente tutta dall esterno e principalmente sempre dal nord Africa.

Roma ed il culto della violenza.
Quello che disgraziatamente attrae ancor oggi l'umanità è il gusto della morte e della violenza.

I “giochi” se cosi' li vogliamo ancora chimare erano pertanto di morte e di combattimenti tra gladiatori e con animali nonché esecuzioni nelle forme più crudeli che offrivano ciò che la plebe gradiva.

In questo contesto si presenta un nuovo messaggio, quello di Cristo.:”ama il prossimo tuo come te stesso”

Possiamo pertanto comprendere quale fosse rivoluzionario e dirompente questo messaggio assolutamente opposto alla cultura dominante.
Questo spiega sicuramente tutta l'ostilità verso questo gruppo sempre più numeroso di cristiani, molti dei quali persero la vita per non abiurare ai comandamenti di Gesù:

Forse una lunga e noiosa trattazione ma che può spiegare il perchè ci fosse stata a quei tempi tanta iniziale ostilità verso i cristiani
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Re: Colosseum, una serie tv sulla storia del Colosseo che lascia riflettere.

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Vieri ha scritto: 19/05/2024, 20:10In questo contesto si presenta un nuovo messaggio :boh: , quello di Cristo.:”ama il prossimo tuo come te stesso
Non è esatto affermare che il precetto "ama il tuo prossimo come te stesso" fosse un "nuovo messaggio".
Intendiamoci.
Non c'è alcun dubbio che Gesù insegnasse questo precetto ma, come ben sappiamo, questo è un precetto della Torah.
Gesù che ben conosceva la Torah lo insegnava: è infatti un precetto scritto nel Levitico.
Come ben sappiamo infatti l'insegnamento e l'etica di Gesù erano profondamente radicati nella Torah (sia scritta che orale).
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Re: Colosseum, una serie tv sulla storia del Colosseo che lascia riflettere.

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Tale principio era inoltre presente già nel Buddismo, nel Confucianesimo, nell'Induismo e in tante altre culture. Platone: “Mi sia concesso fare agli altri ciò che vorrei facessero a me”. Stiamo comunque parlando di diversi secoli prima di Cristo. Diciamo che si tratta di un principio morale assai diffuso tra diversi popoli. Nulla di così rivoluzionario, insomma.
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Re: Colosseum, una serie tv sulla storia del Colosseo che lascia riflettere.

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C'è anche da dire che i cristiani cattolici hanno emulato la Roma dei Cesari con una "classe dominante dei nobili [che] si trastullava nelle [...] feste ignorando le problematiche della plebe".
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Re: Colosseum, una serie tv sulla storia del Colosseo che lascia riflettere.

Messaggio da Achille »

Valentino ha scritto: 19/05/2024, 20:31
Vieri ha scritto: 19/05/2024, 20:10In questo contesto si presenta un nuovo messaggio :boh: , quello di Cristo.:”ama il prossimo tuo come te stesso
Non è esatto affermare che il precetto "ama il tuo prossimo come te stesso" fosse un "nuovo messaggio".
Intendiamoci.
Non c'è alcun dubbio che Gesù insegnasse questo precetto ma, come ben sappiamo, questo è un precetto della Torah.
Gesù che ben conosceva la Torah lo insegnava: è infatti un precetto scritto nel Levitico.
Come ben sappiamo infatti l'insegnamento e l'etica di Gesù erano profondamente radicati nella Torah (sia scritta che orale).
Il comandamento non era nuovo, infatti in Luca 10 si legge: «25 Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». 26Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». 27Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». 28Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».

In Giov.13:34 si parla di un "nuovo" comandamento. In che senso era nuovo? Incollo su questo il commento de La Parola.net:

Giovanni 13:34
34. Io vi do un nuovo comandamento: che voi vi amiate gli uni gli altri; acciocché, come io vi ho amati, voi ancora vi amiate gli uni gli altri.

L'amar gli uni gli altri non era un comandamento nuovo in sé; "ama il tuo prossimo come te stesso" era già un comandamento della legge mosaica Levitico 19:18, come lo riconosce il Signore medesimo Matteo 22:37-40. Gesù non intende dunque di dar qui un precetto nuovamente rivelato, da aggiungersi alla gran legge morale; ma lo si "poteva dir nuovo per le ragioni seguenti:

1. esso descrive la nuova fase di vita, nella quale i discepoli stavano per entrare;

2. non era ancora mai stato fatto il segno al quale una classe di uomini si dovevano riconoscere e distinguere; ma da quell'ora in poi doveva essere come l'uniforme al quale il mondo riconoscerà quelli che sono amici e seguaci del Signore;

3. nuovo era il motivo per il quale dobbiamo amarci vicendevolmente, cioè perché Cristo ha amati noi;

4. perché Gesù qui non parla genericamente dell'amore del prossimo, qualunque esso sia, bensì dell'affetto speciale che i suoi discepoli devono avere gli uni per gli altri, come tali.

Il loro amore reciproco doveva assomigliarsi a quello di Cristo per essi, così nel modo come nell'estensione, e perciò doveva esser fondato sulla loro parentela spirituale gli uni cogli altri, per la comune unione a Lui. Quest'ultimo ci sembra il senso preferibile da darsi alla parola nuovo, in quanto che viene applicata ai discepoli.


Volevo poi far notare che il cristianesimo non abolì la schiavitù. Le differenze sociali continuarono. Addirittura in una lettera (ad Onesimo) Paolo dice allo schiavo fuggito di ritornare dal suo padrone (cristiano anch'egli). E dice ancora che gli schiavi devono essere sottomessi ed ubbidienti ai loro padroni, anche se fossero stati prepotenti ed irragionevoli.
Per dire che il comandamento dell'amore non produsse un radicale ed immediato cambiamento nella società civile.
Come sappiamo ci sono stati "cristiani" che hanno usato le scritture (anche il NT) per "giustificare" la schiavitù, e questo fino a pochi secoli fa.
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Re: Colosseum, una serie tv sulla storia del Colosseo che lascia riflettere.

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Cosa allora vogliamo dimostrare ?
Che "amare il prossimo tuo come te stesso" fossero delle parole già in voga sia nel confucianesimo che nell'ebraismo ?

Sicuramente un desiderio di "amore" oltre a quello dell'"odio" è insito nella natura umana ma certamente le parole dei Vangeli note ormai alla fine del primo secolo iniziarono a scardinare una civiltà basata su principi diversi di sopraffazione.
Achille:
Volevo poi far notare che il cristianesimo non abolì la schiavitù. Le differenze sociali continuarono. Addirittura in una lettera (ad Onesimo) Paolo dice allo schiavo fuggito di ritornare dal suo padrone (cristiano anch'egli). E dice ancora che gli schiavi devono essere sottomessi ed ubbidienti ai loro padroni, ache se erano prepotenti ed irragionevoli.
Per dire che il comandamento dell'amore non produsse un radicale ed immediato cambiamento nella società civile.
Come sappiamo ci sono stati "cristiani" che hanno usato le scritture (anche il NT) per "giustificare" la schiavitù, e questo fino a pochi secoli fa.
In effetti il cristianesimo, pur dando principi diversi non creò una rivoluzione ed un radicale cambiamento della società ma fu un processo graduale che pur tenendo presente ad esempio la condizione esistente degli schiavi e delle donne ne cambiò la considerazione.

Per gli schiavi:

Lettera agli efesini 6
1 Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. 2 Onora tuo padre e tua madre: è questo il primo comandamento associato a una promessa: 3 perché tu sia felice e goda di una vita lunga sopra la terra. 4 E voi, padri, non inasprite i vostri figli, ma allevateli nell'educazione e nella disciplina del Signore.
5 Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, con semplicità di spirito, come a Cristo, 6 e non servendo per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, compiendo la volontà di Dio di cuore, 7 prestando servizio di buona voglia come al Signore e non come a uomini. 8 Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo sia libero, riceverà dal Signore secondo quello che avrà fatto di bene.
9 Anche voi, padroni, comportatevi allo stesso modo verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che per loro come per voi c'è un solo Signore nel cielo, e che non v'è preferenza di persone presso di lui.
10 Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. 11 Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. 12 La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
Per le donne:
Ricordando che la legislazione romana prevedeva potere assoluto dell'uomo su tutta la famiglia.

Lettera agli Efesini 5
21 Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo.
22 Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. 24 E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.
25 E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, 27 al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. 28 Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. 29 Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo. 31 Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. 32 Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! 33 Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito.
Relativamente a:
Come sappiamo ci sono stati "cristiani" che hanno usato le scritture (anche il NT) per "giustificare" la schiavitù, e questo fino a pochi secoli fa.
Caro Achille non è assolutamente una novità che nei secoli la parola di Dio sia stata particolarmente interpretata secondo le proprie esigenze come quanto scritto per ultimo nelle fibbie dei soldati tedeschi: "Gott mit uns" "Dio è con noi".....
Relativamente alla giustificazione dello schiavismo nell'800' risulta interessante questo articolo
https://www.micromega.net/come-la-tratt ... a-moderna/
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Re: Colosseum, una serie tv sulla storia del Colosseo che lascia riflettere.

Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto: 20/05/2024, 12:13Cosa allora vogliamo dimostrare?
Che "amare il prossimo tuo come te stesso" fossero delle parole già in voga [...] nell'ebraismo?
Ma infatti non c'è bisogno di "dimostrare" nulla.
Chiunque conosca le Sacre Scritture ebraiche ed i vangeli sa benissimo che quando Gesù dice: "ama il tuo prossimo come te stesso" sta citando un versetto del Levitico.
Anche l'etica della reciprocità o "regola aurea" che dir si voglia era insegnata da Rabbi Hillel.
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Re: Colosseum, una serie tv sulla storia del Colosseo che lascia riflettere.

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Valentino, certamente Gesù assorbi la cultura ebraica e conosceva sicuramente benissimo la bibbia ma ciò non toglie il fatto che il Vangelo proclamato e la fede successiva degli apostoli e dei vari martiri riuscì nel tempo ad apportare un cambiamento profondo nella società romana e del mondo di allora.

Va bene non credere in Lui come "divinità", ma non si può banalizzare una serie di avvenimenti storici di questa portata generati dal cristianesimo.

Nel capitolo successivo della serie si parla del martiro di Ignazio portato a Roma da Antiochia per essere ucciso da un leone nel Colosseo.
Ignazio in particolare si battè contro le eresie nascenti e fu il primo a parlare di "chiesa cattolica".
Primo nella letteratura cristiana, Ignazio attribuì alla Chiesa l'appellativo di «cattolica», cioè «universale»: «Dove è Gesù Cristo, lì è la Chiesa cattolica» (Lettera agli Smirnesi 8,2)
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Re: Colosseum, una serie tv sulla storia del Colosseo che lascia riflettere.

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Vieri ha scritto: 20/05/2024, 14:02Valentino, certamente Gesù assorbi la cultura ebraica
Infatti Gesù non fu cristiano ma ebreo.
Vieri ha scritto: 20/05/2024, 14:02e conosceva sicuramente benissimo la bibbia
Infatti.
E da essa traeva ispirazione per i suoi insegnamenti.
Tra l'altro Gesù non conosceva solo la Torah scritta, i Profeti ed i Salmi, ma anche la Torah orale.
Vieri ha scritto: 20/05/2024, 14:02ma ciò non toglie il fatto che il Vangelo proclamato e la fede successiva degli apostoli
Anche gli apostoli rimasero ebrei per tutta la vita.
Erano però ebrei che avevano riconosciuto in Gesù il Messia e ne aspettavano il ritorno come giudice escatologico.
Vieri ha scritto: 20/05/2024, 14:02e dei vari martiri
Vieri cosa c'entrano ora i martiri?!?!?! :boh: :conf:
Certi cristiani (e per cristiani intendo "tutti i cristiani" non solo "alcuni", ovvero tutti quelli appartenenti ai diversi gruppi esistenti) nell'antichità vennero sicuramente martirizzati.
Ma nel corso della storia non solo i cristiani hanno subito il martiriro: hanno subito il martirio anche gli appartenenti ad altre fedi e religioni.
Ogni religione, purtroppo, conta i suoi martiri. Quindi non solo non si capisce cosa intendi dimostrare parlando dei martiri, sempre ammesso che tu abbia voluto dimostrare qualcosa, ma non si capisce perché mai trovi opportuno parlare di martiri in una discussione in cui si parla del fatto che Gesù quando disse "ama il tuo prossimo come te stesso" stava citando un precetto del Levitico, ovvero stava citando un precetto della Torah?!?!?!?!?
Vieri ha scritto: 20/05/2024, 14:02riuscì nel tempo ad apportare un cambiamento profondo nella società romana e del mondo di allora.
Un certo tipo di cristianesimo si impose nella società romana di allora all'epoca di Teodosio e dei decreti teodosiani.
Questo lo sappiamo benissimo.
Quindi?
Tra l'altro se è vero che all'epoca di Teodosio cessarono le persecuzioni per "certi cristiani", in realtà non cessarono per "altri cristiani" a cui furono confiscate le chiese ad esempio.
Vieri ha scritto: 20/05/2024, 14:02Va bene non credere in Lui come "divinità"
Vieri nelle nostre discussioni non ci siamo mai occupati di quello che si deve o non si deve credere riguardo a Gesù.
Abbiamo sempre e solo parlato del fatto che Gesù in effetti non ha mai detto di essere Dio e non ha mai detto di essere di natura divina.
Abbiamo anche parlato dei vari "Cristo della fede" che sono esistiti ed esistono ed del fatto che i vari gruppi cristiani che costellavano il multiforme e variegato etno-cristianesimo antico credevano cose diverse riguardo a Gesù.
Ma non si è mai parlato di cosa si debba in effetti credere riguardo a Gesù.
Vieri ha scritto: 20/05/2024, 14:02ma non si può banalizzare una serie di avvenimenti storici di questa portata generati dal cristianesimo.
E chi ha mai banalizzato la storia del cristianesimo?
Certamente non io che parlo spesso proprio di storia del cristianesimo!
Ho parlato di storia del cristianesimo in questo stesso post, laddove ho rilevato quando e come un certo tipo di cristianesimo è diventato "religione di stato" dell'Impero Romano!
Dunque figuriamoci!
Io non banalizzo un bel niente: prendo atto di quello che si può evincere a livello storico.
Vieri ha scritto: 20/05/2024, 14:02Nel capitolo successivo della serie si parla del martiro di Ignazio portato a Roma da Antiochia per essere ucciso da un leone nel Colosseo. Ignazio in particolare si battè contro le eresie nascenti e fu il primo a parlare di "chiesa cattolica". Primo nella letteratura cristiana, Ignazio attribuì alla Chiesa l'appellativo di «cattolica», cioè «universale»: «Dove è Gesù Cristo, lì è la Chiesa cattolica» (Lettera agli Smirnesi 8,2)
Non è corretto dire che Ignazio si "battè contro le eresie nascenti": sarebbe più corretto dire che Ignazio combattè quelle che lui percepiva come eresie.
Molto probabilmente altri cristiani ritenevano che l'eretico fosse lui.
Tutti i gruppi cristiani infatti che costellavano il multiforme e variegato etno-cristianesimo antico e che credevano cose diverse riguardo a Gesù, "credevano di essere nel giusto" e ritenevano eretici gli appartenenti ai gruppi diversi dal proprio.
In storiografia, come ha spiegato anche il Prof. Nicolotti nel video postato da Achille, la "categoria" di eresia non ha alcun senso.
Tanto per fare un altro esempio: gli ariani credevano che i proto-ortodossi fossero "eretici" allo stesso modo di come i proto-ortodossi credevano che gli "eretici" fosse gli ariani.
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Vieri ha scritto: 20/05/2024, 14:02 Nel capitolo successivo della serie si parla del martiro di Ignazio portato a Roma da Antiochia per essere ucciso da un leone nel Colosseo.
Ignazio in particolare si battè contro le eresie nascenti e fu il primo a parlare di "chiesa cattolica".
Questo è uno dei principali del catechismo (o almeno lo era in altri tempi) quando si sosteneva che fin dalle origini ci sono un papa e una chiesa cattolica in lotta contro le eresie "nascenti".
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Achille ha scritto: 20/05/2024, 9:22 Volevo poi far notare che il cristianesimo non abolì la schiavitù. Le differenze sociali continuarono. Addirittura in una lettera (ad Onesimo) Paolo dice allo schiavo fuggito di ritornare dal suo padrone (cristiano anch'egli). E dice ancora che gli schiavi devono essere sottomessi ed ubbidienti ai loro padroni, anche se fossero stati prepotenti ed irragionevoli.
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Sarebbe bastato che Gesù condannasse esplicitamente la schiavitù. "Sapete che vi dico? Possedere un essere umano e trattarlo come un oggetto è immorale". Stranamente se ne è dimenticato... O magari l'ha detto e chi ha scritto i vangeli ha convenientemente omesso di riportarlo :ironico:
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto: 20/05/2024, 12:13 In effetti il cristianesimo, pur dando principi diversi non creò una rivoluzione ed un radicale cambiamento della società ma fu un processo graduale che pur tenendo presente ad esempio la condizione esistente degli schiavi e delle donne ne cambiò la considerazione.
Ma quando mai.

Come ti ha fatto notare Achille fino all'altro ieri alcuni passi biblici venivano presi a giustificazione della schiavitù e fino a ieri la donna non poteva neanche votare, per dirne una, tutto questo in Paesi cristianissimi.

Per certi cristiani estremisti ancora oggi la donna è un gradino sotto l'uomo e dovrebbe essere sottomessa e casalinga, tutto questo citando passi del nuovo testamento, altro che cambio di considerazione.
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Messaggio da Vieri »

Poveri noi......
fra "professori" , miscredenti ed atei incalliti, sono come al solito capitato in una bella pentola !
Mi sento solo ?
No ragazzi, mi spiace solo per voi ma il cinismo di alcuni spesso mi spaventa.
Victor:
Per certi cristiani estremisti ancora oggi la donna è un gradino sotto l'uomo e dovrebbe essere sottomessa e casalinga, tutto questo citando passi del nuovo testamento, altro che cambio di considerazione.
Ma per favore ! Stai facendo campagna elettorale ? :ironico: :ironico:
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto: 21/05/2024, 10:43 Victor:
Per certi cristiani estremisti ancora oggi la donna è un gradino sotto l'uomo e dovrebbe essere sottomessa e casalinga, tutto questo citando passi del nuovo testamento, altro che cambio di considerazione.
Ma per favore ! Stai facendo campagna elettorale ? :ironico: :ironico:
Mi stupisco davvero di come tu possa negarlo, onestamente.
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto: 21/05/2024, 10:43il cinismo di alcuni spesso mi spaventa
E da quando riportare fatti storici ed informazioni storiche sarebbe un atto di "cinismo"?!?!?!
Vieri tu avevi scritto:
Vieri ha scritto: 19/05/2024, 20:10In questo contesto si presenta un nuovo messaggio :boh: , quello di Cristo.:”ama il prossimo tuo come te stesso
Ed io mi sono limitato a precisare che non è esatto affermare che il precetto "ama il tuo prossimo come te stesso" sia un "nuovo messaggio" perché appunto sappiamo benissimo che questo è un precetto della Torah che Gesù citava.
Cosa c'entra il "cinismo"?
Cosa ci sarebbe di "cinico" nella mia precisazione che àttesta semplicemente il fatto che Gesù nell'affermare "ama il tuo prossimo come te stesso" stava citando un precetto scritto nella Torah?
È solo una precisazione, una precisazione che dovrebbe certamente essere addirittura ovvia e superflua per chiunque abbia mai letto la Bibbia.
Mah?!?! :boh: :conf:
illustri autori quali E.P. Sanders, Geza Vermes, Dale Allison, Paula Fredriksen e tanti altri [...] su un punto concordano tutti:
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino.
B. Ehrman

Gesù non fu cristiano fu ebreo. J. Wellhausen

I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

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Re: Colosseum, una serie tv sulla storia del Colosseo che lascia riflettere.

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Valentino, ma il forum è privato e solo per te o ci sono anche altri( i soliti...) ? :piange:
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Re: Colosseum, una serie tv sulla storia del Colosseo che lascia riflettere.

Messaggio da Vieri »

Caro figliolo, hai preso una enorme cantonata poiché non è questione di vittimismo ma se mi sentissi una vittima ed un "Calimero" non perderei tempo con voi ma semplicemente vi ignorerei smettendo di scrivere su questo forum.

Sfido solo chiunque di voi ad essere arrivato a quasi 82 anni con determinati " aiuti" non certamente di "comuni mortali, (ci siamo capiti) e con una situazione affettiva ed economica particolarmente favorevole.

In breve, nonostante i miei numerosi problemi di salute "sopravvivo" bene solo dal collo in su.
State sereni che a me questi discorsi piacciono sempre poiché è l'unico posto dove posso parlare sempre di "chi mi vuole bene"
So che questi discorsi non vi piacciono ma da "bastardo" lo faccio spesso apposta per farvi dispetto....... :risata: :ironico:
Saluti
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