come pensava un uomo nel medioevo

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renato-c
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come pensava un uomo nel medioevo

Messaggio da renato-c »

Storia di un frate medioevale
interessante i primi 10 minuti del video con anologie fra il frate e i tdG riguarda alla Bibbia,predicazione ,conoscenza del futuro dellavvento di Cristo ecc....
comunque tutto il video è interessante


[youtube][/youtube]
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Per ora ho visto solo la primissima parte del filmato proposto.
Devo dire che, restando in ambito religioso in senso stretto, vedo anch'io una evidentissima analogia tra il frate medioevale e lo zelante tdg dei giorni nostri. Come ho detto altre volte, però, io vedo anche un'altra analogia più generale tra l'acculturato tipo del medioevo e l'acculturato tipo dei nostri giorni. Anche adesso gli acculturati di solito amano seguire le tendenze delle elite mediatico-culturali dominanti, conformandosi in maniera a volte fanatica alle tendenze morali o, per esempio, semplicemente ai gusti estetici considerati elevati dalla chiesa culturale attualmente in carica. Tendenze diverse, pur presenti nella società, per questi "monaci" culturali moderni, sono frutto di mancanza di cultura, sono opera del male. Anche la moderna tendenza al complottismo, o almeno parte di essa, a mio avviso, non si discosta da quella medioevale e nasce anch'essa da settori della società acculturati o almeno non tanto sprovveduti culturalmente. I vertici culturali della chiesa in genere lasciano fare: tutto aiuta e tutto fa brodo ma quando si esagera nemmeno loro sono disposti a seguirli. Insomma ogni epoca propone ai propri fedeli più accaniti valori per cui combattere, produzioni letterarie e mediatiche sconfinate e mali della massa da curare e da estirpare.
In questo contesto si inserisce l'eterno vittimismo della cultura dominante: il male dilaga non per ipocrisia e generiche altre colpe della chiesa culturale in carica ma per colpa della massa che non si converte in maniera decisa alle direttive della chiesa stessa.
Il mio pensiero al riguardo è più complesso e articolato di questo ma è già troppo quello che scrivo...
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

Giovanni64 ha scritto:Per ora ho visto solo la primissima parte del filmato proposto.
Devo dire che, restando in ambito religioso in senso stretto, vedo anch'io una evidentissima analogia tra il frate medioevale e lo zelante tdg dei giorni nostri. Come ho detto altre volte, però, io vedo anche un'altra analogia più generale tra l'acculturato tipo del medioevo e l'acculturato tipo dei nostri giorni. Anche adesso gli acculturati di solito amano seguire le tendenze delle elite mediatico-culturali dominanti, conformandosi in maniera a volte fanatica alle tendenze morali o, per esempio, semplicemente ai gusti estetici considerati elevati dalla chiesa culturale attualmente in carica. Tendenze diverse, pur presenti nella società, per questi "monaci" culturali moderni, sono frutto di mancanza di cultura, sono opera del male. Anche la moderna tendenza al complottismo, o almeno parte di essa, a mio avviso, non si discosta da quella medioevale e nasce anch'essa da settori della società acculturati o almeno non tanto sprovveduti culturalmente. I vertici culturali della chiesa in genere lasciano fare: tutto aiuta e tutto fa brodo ma quando si esagera nemmeno loro sono disposti a seguirli. Insomma ogni epoca propone ai propri fedeli più accaniti valori per cui combattere, produzioni letterarie e mediatiche sconfinate e mali della massa da curare e da estirpare.
In questo contesto si inserisce l'eterno vittimismo della cultura dominante: il male dilaga non per ipocrisia e generiche altre colpe della chiesa culturale in carica ma per colpa della massa che non si converte in maniera decisa alle direttive della chiesa stessa.
Il mio pensiero al riguardo è più complesso e articolato di questo ma è già troppo quello che scrivo...
grazie :-) Bravo !
tutte le chiese ....., voglio precisare .
Di chi è la colpa ? caccia alle streghe e a l'untore no? ti pare che sia della chiesa ( in generale chiesa o congregazione cui appartiene il fedele ) ?
la colpa è del fedele apostata ,eretico,peccatore.ecc...
i tdG hanno la scuola teocratica ove si insegna a rispondere alle domande ,come presentare la letteratura e insegnano il semone o presentazione di turno.
ci sono testi su domande e risposte di casa in casa .ecc..
la colpa è delle coscienze del fedele mal addestrato .
il fedele non aveva capito o interpretato male .
Cultura ? quale ? è tutto catechismo imparato a memoria ,domande e risposte già preparate e guai a dire qualche parola frutto del tuo sacco.
Se non sai la risposta secondo l'organizzazione ,bisogna fare ricerca e informarsi .guai dire il tuo pensiero.
Morale ? quale ? quella della organizzazione .
Via via ci sono dei dissidenti ,ma possono far comodo ...a seconda dei casi .... se sono peri problemi del sociale fanno comodo ,se dottrinali assolutamente no .
Facile fare cambiamenti sociali ,vedi aver cura per esempio ragazzi di strada , prostitute,ghey ,altre fedi ecc... prima chi se ne occuypava era criticato per scandalo,ma poi diventa eroe perchè la chiesa si aggrega a queste opere .
la storia sarebbe lunga :-)
grazie
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Esatto Mauro: come per la vera astrologia, per chi “desidera” (lett. ‘sente la mancanza’) le stelle, il rapporto non è unilaterale, dalle stelle a noi, ma da noi alle stelle; il confronto con Dio non sta tanto nella Sua comunicazione con noi, ma nella nostra verso di Lui. Questo il Medioevo, partic. Salimbene da Parma, l’aveva capito benissimo. E per questo il suo rapporto col divino è abissalmente diverso dai Tdg, e ci vuole una bella dose di a-storicismo per paragonare a loro una delle figure più simpatiche e originali del nostro Duecento, instaurando paragoni epidermici che sostanzialmente significano che, siccome io mangio bevo e faccio i miei bisogni come un uomo delle caverne, ergo io sono tal quale un uomo delle caverne. Salimbene critica Federico II, stupor mundi, ma ne è affascinato, come Machiavelli da Cesare Borgia. È preso dal movimento dell’Alleluia, ma ben vede che fra Benedeto da Cornetta non è che un pittoresco predicatore da strada. Lui no, lui se mai è un conferenziere: che ha a che fare con la coppia alla carabinieri dei TdG? È un disilluso dall’escatologia di Gioacchino da Fiore, e inviso alle gerarchie. Ed è un radicale, che vive nel mondo, che quando casca per terra e lo motteggiano chiedendo che abbracci risponde «tua moglie». È uomo di cultura, per quanto di cultura potesse essere possibile nel Medioevo, comunque ben diversa e d’altro spessore da quella di chi, non possedendola, pretende dare giudizi sulla cultura tout court. È, infine, uno spirituale, come san Fancesco. Se passasse il messaggio astratto e incoerente di questo thread dovrei concluderne che Francesco era un TdG.
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

In effetti mi chiedevo anche io che cosa cosa diavolo potesse avere a che fare un Salimbene da Parma con i TdG. Salimbene credeva in Dio ed aveva riposto la sua fiducia in Gioacchino da Fiore (di spirito profetico dotato, dirà Dante) e la sua ermeneutica apocalittica, ma da qui a voler tracciare analogie con i TdG ce ne corre davvero, anche in ragione del fatto che "intellettualmente" gli scritti di Gioacchino distano miriadi di anni luce dalle corbellerie di Russell e della sua infausta progenie di epigoni.
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Quixote ha scritto:Esatto Mauro: come per la vera astrologia, per chi “desidera” (lett. ‘sente la mancanza’) le stelle, il rapporto non è unilaterale, dalle stelle a noi, ma da noi alle stelle; il confronto con Dio non sta tanto nella Sua comunicazione con noi, ma nella nostra verso di Lui. Questo il Medioevo, partic. Salimbene da Parma, l’aveva capito benissimo. E per questo il suo rapporto col divino è abissalmente diverso dai Tdg, e ci vuole una bella dose di a-storicismo per paragonare a loro una delle figure più simpatiche e originali del nostro Duecento, instaurando paragoni epidermici che sostanzialmente significano che, siccome io mangio bevo e faccio i miei bisogni come un uomo delle caverne, ergo io sono tal quale un uomo delle caverne. Salimbene critica Federico II, stupor mundi, ma ne è affascinato, come Machiavelli da Cesare Borgia. È preso dal movimento dell’Alleluia, ma ben vede che fra Benedeto da Cornetta non è che un pittoresco predicatore da strada. Lui no, lui se mai è un conferenziere: che ha a che fare con la coppia alla carabinieri dei TdG? È un disilluso dall’escatologia di Gioacchino da Fiore, e inviso alle gerarchie. Ed è un radicale, che vive nel mondo, che quando casca per terra e lo motteggiano chiedendo che abbracci risponde «tua moglie». È uomo di cultura, per quanto di cultura potesse essere possibile nel Medioevo, comunque ben diversa e d’altro spessore da quella di chi, non possedendola, pretende dare giudizi sulla cultura tout court. È, infine, uno spirituale, come san Fancesco. Se passasse il messaggio astratto e incoerente di questo thread dovrei concluderne che Francesco era un TdG.
Ma sai, a me quando sento l'espressione "uomo del medioevo" viene in mente il contadino molto più dei filosofi, che erano senz'altro minoritari come numero e le cui elucubrazioni erano appannaggio di una elite alla fine numericamente molto ristretta. Parliamo di tempi in cui circa l'80% della popolazione lavorava nei campi per nutrire anche il restante 20% della popolazione. Siamo ancora prima dell'urbanizzazione che portò al Rinascimento. Siamo in tempi in cui 1 chicco di grano seminato ne fruttava 4.
Tempi in cui tutta questa massa di contadini/allevatori erano fondamentalmente analfabeti, se non per il saper fare quel minimo di conto che era loro essenziale per l'attività svolta.
Il 20% era composta non solo dal clero, secolare e monastico, ma anche e forse soprattutto da nobili, cavalieri e soldati di mestiere, ed ancora amministratori (non molti, il ruolo era sovente coperto dal clero), i commercianti e gli artigiani.
QUanto era quindi importante e diffuso il pensiero di un Salimbene o di altri come lui? QUanto influenzava la vita ed il modo di pensare della popolazione?
Praticamente nulla. E' da noi conosciuto perchè sono rimasti i testi, ma al suo tempo il popolo fondamentalmente neppure ne sapeva l'esistenza.
Popolo per il quale un'ostia si trasformava per davvero in carne nello stomaco, ed il vino in sangue, popolo per il quale quel rituale aveva un senso ed una concretezza ben specifici, e che non aveva possibilità di avere un punto di vista diverso.

Oggi cìè questa possibilità, e se guardata da un'altra ottica l'eucarestia diventa quel qualcosa di ridicolo ed assurdo proposto dalla vignetta.
MA, e qui c'è un grande MA, quanti sono i Cattolici oggigiorno che credono realmente che l'ostia diventi la carne ed il vino il sangue di Cristo?
E mica tanto pochi, e ci credono allo stesso modo in cui credeva questo "uomo del medioevo".
C'è una larga fetta della popolazione mondiale che ha molti punti di contatto con la mentalità popolare medioevale: il medioevo è ancora qui.

I TdG poi, che non sono certo formati da fini uomini di studi filosofici o scientifici ma la cui massa è formata da persone di limitata cultura, non sono quindi certo paragonabili ai filosofi, ma all'uomo medioevale "medio", ed il modo di credere è le stesso, alla fine molto superstizioso, considerando poi tutta quella serie di convinzioni diffuse che però non sono direttamente espresse nelle loropubblicazioni.
E allora abbiamo le canzoni di Branduardi che sono sataniche, i puffi che si muovono, Zucchero che fa uscire i tdg dal concerto... ecc. ecc. ecc.

La fede arriva sempre ad un punto dove deve essere per forza assurda, se no non sarebbe fede ma sarebbero concetti comprovati empiricamente. Quando questa però è applicata da persone impreparate ad un corpus di no<zioni e leggi anche queste forgiate da persone piuttosto ignoranti (vedi Russel e compagni) si raggiungono delle apoteosi di assurdità ed ingenuità come quelle appunto dei TdG, e decisamente non solo loro.

Il medioevo è qui caro Quixote, è decisamente ancora qui.
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Tiziano
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Messaggio da Tiziano »

Mauro1971 ha scritto:
Oggi cìè questa possibilità, e se guardata da un'altra ottica l'eucarestia diventa quel qualcosa di ridicolo ed assurdo proposto dalla vignetta.
MA, e qui c'è un grande MA, quanti sono i Cattolici oggigiorno che credono realmente che l'ostia diventi la carne ed il vino il sangue di Cristo?

.
TUTTI...in caso contrario...questi altri... si credono cattolici... ma non lo sono.
Signore dammi la pazienza...perchè se mi dai la forza...faccio una strage

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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Tiziano ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:
Oggi cìè questa possibilità, e se guardata da un'altra ottica l'eucarestia diventa quel qualcosa di ridicolo ed assurdo proposto dalla vignetta.
MA, e qui c'è un grande MA, quanti sono i Cattolici oggigiorno che credono realmente che l'ostia diventi la carne ed il vino il sangue di Cristo?

.
TUTTI...in caso contrario...questi altri... si credono cattolici... ma non lo sono.
E farsi fare una gastroscopia subito dopo per vedere se è vero, no eh?
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

sono stato testimone di Geova una vita ed ero anziano con responsabilità importanti.
dite che non c'è analogia con il frate e tdG .
In verità un tdG è quel frate in tutti i sensi .
Tutta la vita è fondata sulle scrittura della Bibbia e ogni cosa deve essere alla luce di una scrittura sia dal modo di vestire acconciarsi e sul comportamento.
Esiste la scuola di ministero teocratico e adunanza di servizio che servono ad istruire come si deve predicare e rispondere alle varie domande che il proclamatore incontrerà di casa in casa o negli studi biblici a domicilio.
Anche i comitati giudiziari ,nelle loro sentenze giudiziarie devono indicare la scrittura della motivazione della la loro sentenza o indicare la rivista o letteratura che tratta l'argomento in questione . Che dire del futuro ? Harmaghedon è alle porte ! In pratica tutta la vita passata ,presente e futura è controllata dal libro .
Dite che sono ignoranti . ! vi risponderanno che anche gli apostoli lo erano,perchè pescatori .
Ignorante poi non è offensivo ,perchè ignorare non è offesa,tutti noi siamo ignoranti in molti campi ,non tutti siamo dottori o avvocati e il dottore e l'avvocato dovrà andare dall'idraulico per farsi aggiustare il bagno o la caldaia perchè ignorante in idraulica.
I tdG perciò sono specializzati nel conoscere tutto quello che scrive e insegna la WT sulla Bibbia e sulla loro interpretazione .
a tal fine hanno tutti una ricca biblioteca della WT o i dischetti CD o DVD ove fanno le ricerche per ogni loro problema o domanda ,perchè ogni loro problema e domanda deve essere basata sul Libro della Bibbia .
Carissimi amici ...la mentalità del frate medioevale e quella dei tdG è la stessa ,la differenza stà nell'interpretazione del libro ,ma è la stessa .
Il medioevo ,era non molto bella come lo è stato il rinascimento tanto per far un esempio .... il medioevo è stato un periodo dominato dalla religione ,dal libro .
chi vuol capire capisca.
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minstrel
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Messaggio da minstrel »

L'uomo nel medioevo era capace di pensare come un San Tommaso d'Aquino.
Scusate se è... tutto.
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minstrel
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Messaggio da minstrel »

Mauro1971 ha scritto:La fede arriva sempre ad un punto dove deve essere per forza assurda, se no non sarebbe fede ma sarebbero concetti comprovati empiricamente.
Giammai.
Se non si crede ciò che si può credere – cioè ciò che fonda il credere - il credere svanisce come tale e ciò che permane è la sua parvenza: il credere di credere.
L'assurdo in metafisica è il nulla. Credere l'assurdo è dunque credere nulla cioè nulla come credere: non si crede nulla, cioè non si crede.
Ciò che rimane – se si continua a credere – è appunto la parvenza del credere, non la sua sostanza.

Detto in soldoni il tizio non ha capito in quale ambiente bisogna comprendere il sacrificio eucaristico pertanto credere di credere d'aver capito. In realtà lui parla del nulla, cioè non parla affatto dell'eucarestia.
Ma non è il corpo e sangue di Cristo per voi?! Ovvio, ma non in termini fisici, ma va letto in termini metafisici/spirituali.
Se per te la metafisica è inutile perché discuterne? E se lo spirituale non esiste perché discutere su una sua (presunta) "manifestazione"?

Noi non crediamo l'assurdo. Per il resto è ovvio che la fede possiede tratti dove la scienza non può pronunciarsi, ma questo non significa che questi tratti siano assurdi o che non esistano. Sono solo tratti che la scienza seconda non può trattare. Esempi? Amore. Libertà. Finalità del reale. Il Male.
Ultima modifica di minstrel il 26/02/2014, 11:51, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Cogitabonda »

Caro Renato hai pienamente ragione quando scrivi che tutti siamo ignoranti, perché comunque vada sono molte di più le cose che non sappiamo rispetto a quelle che sappiamo. Però, proprio perché è molto poco quello che riusciamo a sapere, è importante che almeno le conoscenze che abbiamo non siano sbagliate.

Tu conosci bene, e molto, i testimoni di Geova. Però la similitudine che hai fatto è erronea perché non conosci abbastanza bene l'altro termine del paragone, cioè Salimbene da Parma. Non mi stupisce che ti abbia colpito, nel video, le cose che il Prof. Barbero ha detto sulla conoscenza della Bibbia e sul fondare su di essa l'intera visione del mondo e del destino degli uomini. Ma la somiglianza si ferma lì, e pure quella è solo parziale. Parziale perché un monaco medievale come Salimbene indagava la Bibbia ed era un avido lettore di tutti quei commentari su cui riusciva a mettere le mani, mentre un TdG si affida alle interpretazioni e ai commenti forniti dalla sua chiesa e rifiuta tutti gli altri, rifiutando persino di leggerli.

Pur essendo assai modeste le mie conoscenze su Salimbene, ne so comunque abbastanza per poterti segnalare alcune profonde differenze rispetto ai TdG. Tanto per cominciare la "neutralità cristiana" non gli si applica minimamente, Salimbene si interessava vivamente alle vicende politiche dei suoi tempi, e con spirito di parte. Ben lontano dall'andare fiero della sua ignoranza, Salimbene cercava di metter le mani su quanti più libri poteva, e non si tirava certo indietro di fronte a scritti che la sua chiesa indicava come eretici. Infine, pur essendosi lasciato convincere dalle interpretazioni di Gioacchino da Fiore sull'Anticristo, nel momento in cui vide disattese le sue profezie ne trasse le logiche conclusioni.

Ci sarebbe molto altro da dire, ma spero che il poco che ho scritto basti per farti capire lo sconcerto di Trianello, di Quixote e anche il mio di fronte alle tue affermazioni.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Il Medioevo non esiste. È solo un’astrazione creata dalla storiografia moderna, per ricongiungere le conquiste del pensiero, illuminista in particolare, allo splendore dell’età classica, saltando a piè pari mille anni di storia, identificata superficialmente come barbarie, in realtà fraintesa e non capita, astrazione che già con il Romanticismo è andata in crisi. In effetti “l’età di mezzo” è tutto un susseguirsi di momenti contradditori e contrastanti che assolutamente non si spiegano con questo superficiale ed epidermico appiattimento. Rinascimento? Quale? ne esistono tanti: prima la rinascità carolina, poi quella dopo il Mille (che in realtà era iniziata prima; già altrove avevo scritto che la paura dell’anno Mille, descritta cosí pittorescamente dal Carducci, è ormai un idolo infranto), poi il fiorire della filosofia nel ’200, poi il preumanesimo di Lovati Mussato Petrarca ecc, poi l’Umanesimo vero e proprio; infine il Rinascimento, età di lusso e corruzione quant’altre mai. Sta di fatto che oggi come oggi, in Storia, il Medioevo è solo una suddivisione cronologica di comodo, da alcuni persino negata, ed è certo possibile, nel linguaggio comune, usare il termine come sinonimo di barbarico o oscurantista, ma a patto di usarlo in senso astorico e fuorviante, come farebbe un elettricista che voglia parlare di elettronica nucleare o un idraulico che si creda in grado di costruire una diga. Detto ciò non ho da aggiungere che chi creda di poter giudicare della mentalità degli uomini del medioevo, siano essi frati cavalieri o mercanti, dovrebbe come minimo averli letti, e non dico in lingua originale, anche se un Salimbene, tanto per rimanere in tema, è inscindibile dal suo latino “macaronico” ante litteram. Naturalmente si può aver la pretesa di averli comunque capiti, come si può aver la pretesa di ritenere che un contadino del medioevo avesse la mentalità di quello odierno, o che un selvaggio non differisca da un uomo cosiddetto civile. Su quest’ultimo è d’accordo anche Lévy-Strauss, e io con lui, ma almeno parlo di ciò che conosco a presa diretta, e non per sentito dire, da Salimbene ai Canterbury Tales, dal Passavanti al Savonarola, dal Novellino al Boccaccio, dalla Chanson al Renart, da Jaufrè Rudel al Roman de la rose, dai bestiari agli erbari salernitani, da Abelardo a Cusano. Voi però conoscete la storia e la mentalità medievale meglio di chi l’ha letta, e nemmeno vi passa per la mente che state trasferendo le vostre categorie mentali di uomini del Duemila a un’epoca che era le mille miglia di distanza da esse. Religione del libro? E chi ce l’aveva, il libro, salvo pochi fortunati?? E quei pochi, lo interpretavano con una fantasia appassionata e immaginosa al cui confronto quelle piú aperte dell’oggi fanno il solletico. Bravi.
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Messaggio da minstrel »

Cavalier della Mancia: grazie.
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carissimo
il medioevo è sempre stato considerato un’epoca di arretratezza, oscurantismo e superstizione.
La ricerca scolastica e patristica poi non è stata vera ricerca,perchè era una ricerca che a priori voleva dimostrare a tutti i costi l'esistenza di Dio e le idee che venivano messe in discussione con maggior frequenza erano quelle concernenti l’anima e il suo destino, i poteri dei santi e la transustanziazione che anche qui si vuol a tutti i costi discutere che non centra nulla con l'argomento .
Esistevano invece altri pensatori ,ma che si dovevano nascondere causa del potere della Chiesa nel campo politico ma anche nelle università e la paura di essere puniti non era da poco .non voglio andare fuori tema ,lo cito solo per dire che la Chiesa aveva molta influenza e potere nell''istruzione medioevale .
in quel periodo ricordo l'inquisizione e la caccia alle streghe .
Come doveva pensare perciò un uomo medioevale ?
Il potere religioso e inquisitorio con obbligo di fare la spia e con processi verso chi dissente o commette qualsiasi trasgressione ,vige la stessa coecisione all'interno nella congregazione dei tdG e la stessa e ogni cosa e decisione deve essere fatta alla luce della interpretazione che l'organizzazione ha del libro sacro che è ritenuto la sola verità
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renato-c ha scritto:il medioevo è sempre stato considerato un’epoca di arretratezza, oscurantismo e superstizione.
http://www.treccani.it/enciclopedia/medioevo/" onclick="window.open(this.href);return false;

mah...
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minstrel ha scritto:
renato-c ha scritto:il medioevo è sempre stato considerato un’epoca di arretratezza, oscurantismo e superstizione.
http://www.treccani.it/enciclopedia/medioevo/" onclick="window.open(this.href);return false;

mah...
caro amico il medioevo è stato il periodo in cui era all'apice la Chiesa .le ere dopo il medioevo si parla di rinascita ,rinascimento e di illuminismo,ecc..
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renato-c ha scritto:
minstrel ha scritto:
renato-c ha scritto:il medioevo è sempre stato considerato un’epoca di arretratezza, oscurantismo e superstizione.
http://www.treccani.it/enciclopedia/medioevo/" onclick="window.open(this.href);return false;

mah...
caro amico il medioevo è stato il periodo in cui era all'apice la Chiesa .le ere dopo il medioevo si parla di rinascita ,rinascimento e di illuminismo,ecc..
Già: peccato che Carlo Magno, Federico II, Filippo il Bello ecc. (fra gli altri un certo Dante) non fossero per nulla d’accordo. Peccato che i roghi delle streghe, come fenomeno e psicosi di massa, appartengano, storicamente e cronologicamente all’età moderna e non al medioevo, cosí come del resto all’età moderna appartengono Riforma, Controriforma, la lotta per la libertà di pensiero (es. Spinoza) e i roghi di Cramner, Serveto, Bruno e Vanini (e la ritrattazione di Galileo); nonché le guerre religiose, la notte di san Bartolomeo e finanche la morte sulla ruota di Jean Calas (1762), da cui il celebre Traité sur la tolérance di Voltaire. Devo continuare? Preferiamo andare avanti a forza di tagliatelle alla cioccolata?…
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

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caro amico il medioevo è stato il periodo in cui era all'apice la Chiesa .le ere dopo il medioevo si parla di rinascita ,rinascimento e di illuminismo,ecc..[/quote]

Già: peccato che Carlo Magno, Federico II, Filippo il Bello ecc. (fra gli altri un certo Dante) non fossero per nulla d’accordo. Peccato che i roghi delle streghe, come fenomeno e psicosi di massa, appartengano, storicamente e cronologicamente all’età moderna e non al medioevo, cosí come del resto all’età moderna appartengono Riforma, Controriforma, la lotta per la libertà di pensiero (es. Spinoza) e i roghi di Cramner, Serveto, Bruno e Vanini (e la ritrattazione di Galileo); nonché le guerre religiose, la notte di san Bartolomeo e finanche la morte sulla ruota di Jean Calas (1762), da cui il celebre Traité sur la tolérance di Voltaire. Devo continuare? Preferiamo andare avanti a forza di tagliatelle alla cioccolata?…[/quote]

Renato scrive :
il problema è che la Bibbia è stata scritta millenni fà ed è considerata anche oggi come parola di Dio ,ma purtroppo questo è altro argomento.
Rispondiamo alla domanda :come pensava un uomo medioevale ?
risposta : NON PENSAVA , perchè tutto gli era rivelato dal libro ,invece chi pensava veniva bruciato !
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Messaggio da Cogitabonda »

renato-c ha scritto:
renato-c ha scritto:caro amico il medioevo è stato il periodo in cui era all'apice la Chiesa .le ere dopo il medioevo si parla di rinascita ,rinascimento e di illuminismo,ecc..
Quixote ha scritto: Già: peccato che Carlo Magno, Federico II, Filippo il Bello ecc. (fra gli altri un certo Dante) non fossero per nulla d’accordo. Peccato che i roghi delle streghe, come fenomeno e psicosi di massa, appartengano, storicamente e cronologicamente all’età moderna e non al medioevo, cosí come del resto all’età moderna appartengono Riforma, Controriforma, la lotta per la libertà di pensiero (es. Spinoza) e i roghi di Cramner, Serveto, Bruno e Vanini (e la ritrattazione di Galileo); nonché le guerre religiose, la notte di san Bartolomeo e finanche la morte sulla ruota di Jean Calas (1762), da cui il celebre Traité sur la tolérance di Voltaire. Devo continuare? Preferiamo andare avanti a forza di tagliatelle alla cioccolata?…

il problema è che la Bibbia è stata scritta millenni fà ed è considerata anche oggi come parola di Dio ,ma purtroppo questo è altro argomento.
Rispondiamo alla domanda :come pensava un uomo medioevale ?
risposta : NON PENSAVA , perchè tutto gli era rivelato dal libro ,invece chi pensava veniva bruciato !
Scusa Renato, ma su quali libri l'hai studiata la storia medievale?
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Messaggio da Quixote »

renato-c ha scritto: Rispondiamo alla domanda :come pensava un uomo medioevale ?
risposta : NON PENSAVA , perchè tutto gli era rivelato dal libro ,invece chi pensava veniva bruciato !
Rispondiamo alla domanda: come pensa un uomo moderno?
Risposta: NON PENSA, in quanto tutto gli è rivelato da illuminazione interiore: Infatti pensare = ponderare, cioè mettere sulla bilancia le proprie letture, che nella fattispecie sono assenti. Ma per fortuna oggi non lo brucia nessuno.
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Messaggio da Giovanni64 »

Come altri hanno intuito, la mia analogia tra il frate oggetto della discussione iniziale del video proposto e il tdg odierno era in effetti epidermica si basava cioè solo sulle poche cose nel video stesso richiamate. Insomma non conosco il frate in oggetto. Volevo anche precisare che io non considero in maniera negativa l'ideologia dominante del medioevo e nemmeno l'ideologia dominante attuale. Volevo precisare ancora che l'ideologia dominante è, secondo me, dominante anche e soprattutto quando abbonda il "peccato" o l'ignoranza o l'ipocrisia "rispetto" a tale ideologia. Non considero poi in maniera negativa "l'acculturato" in generale, visto oltretutto che, sia pure in maniera molto limitata, acculturato sono anch'io. Quello che volevo mettere in evidenza era la religiosa, inevitabile adesione ad una certa ideologia da parte di chi in una certa ideologia culturalmente si forma. Accadeva nel medioevo e accade anche ora. Attualmente per esempio, negli USA succede quello che talvolta accadeva anche nel medioevo, e cioè la "consonanza" tra potere religioso dominante e potere politico in carica. Il potere religioso ed il potere politico si completano a vicenda ma, ciò nonostante, spesso sono anche in fortissimo dissidio. Rispetto al medioevo si sono ovviamente evoluti i pulpiti religiosi. In ogni caso cercare di avere il monopolio della cultura e della scienza in particolare, consente ancora oggi di guidare moralmente le masse. Spesso i fedeli più fanatici negano il carattere di religiosità al proprio modo di pensare: non è una religione, dicono puntualmente, è semplicemente ciò che è buono e giusto.

Alcune ideologie sono troppo belle e troppo buone. I cristiani porgono l'altra guancia e gli illuministi darebbero la vita pur di farti esprimere persino l'idea che non condividono. Poi va a finire a roghi, ghigliottine e purghe, ma questa appunto è la storia.
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Messaggio da Trianello »

renato-c ha scritto:.
il problema è che la Bibbia è stata scritta millenni fà ed è considerata anche oggi come parola di Dio ,ma purtroppo questo è altro argomento.
Rispondiamo alla domanda :come pensava un uomo medioevale ?
risposta : NON PENSAVA , perchè tutto gli era rivelato dal libro ,invece chi pensava veniva bruciato !
Pensa che invece io sono persuaso che il Medioevo, per molti versi, sia stato il periodo storico più fecondo nella storia del pensiero occidentale, tanto da passare buona parte del mio poco tempo libero a studiare le opere di giganti intellettuali quali Agostino, Abelardo, Tommaso (soprattutto), Scoto ed Ockham. Il Medioevo ha invetato l'università, come luogo di accesso ad un sapere considerato come tutt'altro che "dogmatico" (nel senso deteriore del termine) ed in cui le lezioni avvenivano tramite dispute (mi domando quale docente universitario dei nostri tempi sarebbe in grado di condurre lezioni in questo modo), in cui tutte le opinioni venivano vagliate, con un'apertura di mente assolutamente inusitata per i nostri tempi.
Forse la differenza tra me e te, però, risiede nel fatto che io il pensiero del Medioevo l'ho studiato e lo studio, mentre tu non ne sai assolutamente nulla, tanto da ignorarne persino l'esistenza.
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

minstrel ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:La fede arriva sempre ad un punto dove deve essere per forza assurda, se no non sarebbe fede ma sarebbero concetti comprovati empiricamente.
Giammai.
Se non si crede ciò che si può credere – cioè ciò che fonda il credere - il credere svanisce come tale e ciò che permane è la sua parvenza: il credere di credere.
L'assurdo in metafisica è il nulla. Credere l'assurdo è dunque credere nulla cioè nulla come credere: non si crede nulla, cioè non si crede.
Ciò che rimane – se si continua a credere – è appunto la parvenza del credere, non la sua sostanza.

Detto in soldoni il tizio non ha capito in quale ambiente bisogna comprendere il sacrificio eucaristico pertanto credere di credere d'aver capito. In realtà lui parla del nulla, cioè non parla affatto dell'eucarestia.
Ma non è il corpo e sangue di Cristo per voi?! Ovvio, ma non in termini fisici, ma va letto in termini metafisici/spirituali.
Se per te la metafisica è inutile perché discuterne? E se lo spirituale non esiste perché discutere su una sua (presunta) "manifestazione"?

Noi non crediamo l'assurdo. Per il resto è ovvio che la fede possiede tratti dove la scienza non può pronunciarsi, ma questo non significa che questi tratti siano assurdi o che non esistano. Sono solo tratti che la scienza seconda non può trattare. Esempi? Amore. Libertà. Finalità del reale. Il Male.
Beh, mettiti d'accordo con Tiziano sulla risposta alla mia domanda su cosa credono le varie correnti cattoliche sull'eucarestia. Lui ha risposto altro ed io ho risposto a lui.

Altresì, la mia affermazione da te quotata è del tutto generale ed assai variabile nelle sue attuazioni pratiche e non è riferita all'eucarestia, a meno che questa non venga intesa in senso letterale, alla Tiziano per intenderci.
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Messaggio da Mauro1971 »

Quixote ha scritto:Il Medioevo non esiste. È solo un’astrazione creata dalla storiografia moderna, per ricongiungere le conquiste del pensiero, illuminista in particolare, allo splendore dell’età classica, saltando a piè pari mille anni di storia, identificata superficialmente come barbarie, in realtà fraintesa e non capita, astrazione che già con il Romanticismo è andata in crisi. In effetti “l’età di mezzo” è tutto un susseguirsi di momenti contradditori e contrastanti che assolutamente non si spiegano con questo superficiale ed epidermico appiattimento. Rinascimento? Quale? ne esistono tanti: prima la rinascità carolina, poi quella dopo il Mille (che in realtà era iniziata prima; già altrove avevo scritto che la paura dell’anno Mille, descritta cosí pittorescamente dal Carducci, è ormai un idolo infranto), poi il fiorire della filosofia nel ’200, poi il preumanesimo di Lovati Mussato Petrarca ecc, poi l’Umanesimo vero e proprio; infine il Rinascimento, età di lusso e corruzione quant’altre mai. Sta di fatto che oggi come oggi, in Storia, il Medioevo è solo una suddivisione cronologica di comodo, da alcuni persino negata, ed è certo possibile, nel linguaggio comune, usare il termine come sinonimo di barbarico o oscurantista, ma a patto di usarlo in senso astorico e fuorviante, come farebbe un elettricista che voglia parlare di elettronica nucleare o un idraulico che si creda in grado di costruire una diga. Detto ciò non ho da aggiungere che chi creda di poter giudicare della mentalità degli uomini del medioevo, siano essi frati cavalieri o mercanti, dovrebbe come minimo averli letti, e non dico in lingua originale, anche se un Salimbene, tanto per rimanere in tema, è inscindibile dal suo latino “macaronico” ante litteram. Naturalmente si può aver la pretesa di averli comunque capiti, come si può aver la pretesa di ritenere che un contadino del medioevo avesse la mentalità di quello odierno, o che un selvaggio non differisca da un uomo cosiddetto civile. Su quest’ultimo è d’accordo anche Lévy-Strauss, e io con lui, ma almeno parlo di ciò che conosco a presa diretta, e non per sentito dire, da Salimbene ai Canterbury Tales, dal Passavanti al Savonarola, dal Novellino al Boccaccio, dalla Chanson al Renart, da Jaufrè Rudel al Roman de la rose, dai bestiari agli erbari salernitani, da Abelardo a Cusano. Voi però conoscete la storia e la mentalità medievale meglio di chi l’ha letta, e nemmeno vi passa per la mente che state trasferendo le vostre categorie mentali di uomini del Duemila a un’epoca che era le mille miglia di distanza da esse. Religione del libro? E chi ce l’aveva, il libro, salvo pochi fortunati?? E quei pochi, lo interpretavano con una fantasia appassionata e immaginosa al cui confronto quelle piú aperte dell’oggi fanno il solletico. Bravi.
Ma sai, resta il fatto che il contadino del medioevo non sapeva leggere e scrivere (non per nulla l'arte sacra soprattutto degli affreschi nelle chiese serviva per insegnare, raccontare quelle storie che non potevano leggere) e tutto ciò che potevano "sapere" arrivava loro dal parroco nei sermoni.
Molto lontani da giganti a loro sconosciuti.
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Mauro1971 ha scritto:Beh, mettiti d'accordo con Tiziano
Se Tiziano pensa che il cristianesimo sia credere l'assurdo crede male. Tutto qui.
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Messaggio da Mauro1971 »

minstrel ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:Beh, mettiti d'accordo con Tiziano
Se Tiziano pensa che il cristianesimo sia credere l'assurdo crede male. Tutto qui.
Se afferma la letteralità della transustanziazione lo fa o no?

E se non è lì lo si trova da qualche altra parte. Metti i cori angelici presenti in certe parti della messa... l'uso del preservativo che è un peccato... il peccato originale, che se intesa la Genesi in senso letterale ha senso, ma è un assurdo la Genesi in questo caso; oppure è un assurdo il peccato originale in quanto diventa un vago e nebuloso "qualcosa" accaduto non si quando nè come per il quale Dio avrebbe dovuto sacrificare una forma di se stesso ma non ci fa sapere esattamente cosa è e come sia successo.

C'è sempre un punto nella quale una qualsiasi fede deve obbligatoriamente cadere nell'assurdo. Se no non sarebbe "Fede", non ci sarebbero i "Misteri della Fede" per i cattolici, ma sarebbero tutti fatti acclamati ed ampliamente dimostrati.
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Mauro1971 ha scritto:
minstrel ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:Beh, mettiti d'accordo con Tiziano
Se Tiziano pensa che il cristianesimo sia credere l'assurdo crede male. Tutto qui.
Se afferma la letteralità della transustanziazione lo fa o no?

E se non è lì lo si trova da qualche altra parte. Metti i cori angelici presenti in certe parti della messa... l'uso del preservativo che è un peccato... il peccato originale, che se intesa la Genesi in senso letterale ha senso, ma è un assurdo la Genesi in questo caso; oppure è un assurdo il peccato originale in quanto diventa un vago e nebuloso "qualcosa" accaduto non si quando nè come per il quale Dio avrebbe dovuto sacrificare una forma di se stesso ma non ci fa sapere esattamente cosa è e come sia successo.

C'è sempre un punto nella quale una qualsiasi fede deve obbligatoriamente cadere nell'assurdo. Se no non sarebbe "Fede", non ci sarebbero i "Misteri della Fede" per i cattolici, ma sarebbero tutti fatti acclamati ed ampliamente dimostrati.
Parlare di mistero in Dio significa soltanto che ciò che noi conosciamo di Dio non esaurisce quello che Dio è, ne potrà mai esaurirlo per ovvi motivi.
D'altra parte lo stesso reale possiede il mistero che la scienza seconda sonda con i suoi strumenti e limiti, eppure questo non ti fa concludere - come dovresti - che la scienza seconda è una forma di conoscenza limitata come è limitato l'uomo che la crea e la utilizza. Dunque che sillogismo è questo? Semplice: un sillogismo errato.
Semplicemente la scienza (comprensiva delle scienze prime come la metafisica e la teologia) e la fede sono modalità diverse (e non necessariamente opposte o opponibili) per affrontare la realtà, la datità del reale, ben sapendo che rimane sempre, in ogni materia trattata, un margine di mistero che non può essere esaurito.
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minstrel ha scritto: Parlare di mistero in Dio significa soltanto che ciò che noi conosciamo di Dio non esaurisce quello che Dio è, ne potrà mai esaurirlo per ovvi motivi.
D'altra parte lo stesso reale possiede il mistero che la scienza seconda sonda con i suoi strumenti e limiti, eppure questo non ti fa concludere - come dovresti - che la scienza seconda è una forma di conoscenza limitata come è limitato l'uomo che la crea e la utilizza. Dunque che sillogismo è questo? Semplice: un sillogismo errato.
Semplicemente la scienza (comprensiva delle scienze prime come la metafisica e la teologia) e la fede sono modalità diverse (e non necessariamente opposte o opponibili) per affrontare la realtà, la datità del reale, ben sapendo che rimane sempre, in ogni materia trattata, un margine di mistero che non può essere esaurito.
Che strano, tra tutti gli esempi fatti sei andato a parlare di tutt'altro che non c'azzecca nulla con quanto da me affermato, e sempre stranamente non hai risposto a domanda diretta.

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