Muore un Testimone di Geova. Sei medici finiscono a giudizio
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Muore un Testimone di Geova. Sei medici finiscono a giudizio
http://www.laprovinciadivarese.it/stori ... 224315_11/" onclick="window.open(this.href);return false;
C'è da dire che con ste prese di posizione i Tdg poi vanno ad incasinare anche la vita degli altri!
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Ahahahahha! ma quale libera scelta??pasqualebucca ha scritto:Purtroppo l'ennesimo caso nel mondo.
A sentire loro adesso, ssrebbe sempre una libera scelta del fratello.
Ma non è cosi purtroppo.
Pace e Riposo a chi è morto, e coraggio allo staff medico per il procedimento giudiziario.
Io quando divenni TESTIMONE di Geova accettai l'eventualità di rifiutare trasfusioni di sangue perché così mi avevano convinto loro tramite lo studio biblico!
Non si tratta di "libera " scelta ma di scelta "condizionata" dal piacere a Geova e non fregarsi la vita eterna nel nuovo mondo.
Vedrebbero i cari tdg quanti gli darebbero buca in casi come quello citato da Achille se rifiutare una trasfusione fosse una cosa puramente facoltativa,...che se la eviti..ok magari a Dio stai più simpatico...ma se la fai...non cambia nulla nei riguardi della salvezza eterna!
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Ma se il TDG è maggiorenne avrà firmato in merito, non vedo nessuna responsabilità dello Staff Medico!
se è minorenne interviene la Magistratura.
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Ci sono due tipi di sciocchi:
chi vede complotti dappertutto
e chi non li vede da nessuna parte
entrambi sono dispensati dal Pensare.
Le persone Intelligenti sono piene di Dubbi
Gli Stupidi pieni di Certezze
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Caro Romagnolo,
Volevo dire quello che dicono loro, davanti a questo tipo di problema che indica una netta responsabilità nell'organizzazione geovista, e quando ci scappa il morto, dicono sempre : è una libera scelta!
lo so che non è cosi! cavolo se lo so! il problema è sempre lo stesso se accetta la trasfusione sarà disassociato, che di fatto è una morte sociale con esiti drammatici.
Se non l'accetta muore, non mi pare molto democratico anzi....
questo volevo dire, saluti a tutti.
Volevo dire quello che dicono loro, davanti a questo tipo di problema che indica una netta responsabilità nell'organizzazione geovista, e quando ci scappa il morto, dicono sempre : è una libera scelta!
lo so che non è cosi! cavolo se lo so! il problema è sempre lo stesso se accetta la trasfusione sarà disassociato, che di fatto è una morte sociale con esiti drammatici.
Se non l'accetta muore, non mi pare molto democratico anzi....
questo volevo dire, saluti a tutti.
se accetta la trasfusione sarà disassociato, che di fatto è una morte sociale con esiti drammatici.
Se non l'accetta muore, non mi pare molto democratico anzi....
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Solo per amore di ragionamento : Oggi il CD ha decretato che se accetti Sangue non ti disassociano ma ti considerano non più TdG faranno l'annuncio con il nome e cognome dicendo che " non è più un TdG" con le conseguenze dell'ostracismo.
Cosi il CD mentre da leggi su cosa devi fare o non fare si cerca di tutelarsi per non finire in prigione su tutte le morte che provoca con i suoi insegnamenti settari e mutevoli nel tempo.
non e' uguale ?Wyclif ha scritto:
se accetta la trasfusione sarà disassociato, che di fatto è una morte sociale con esiti drammatici.
Se non l'accetta muore, non mi pare molto democratico anzi....
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Solo per amore di ragionamento : Oggi il CD ha decretato che se accetti Sangue non ti disassociano ma ti considerano non più TdG faranno l'annuncio con il nome e cognome dicendo che " non è più un TdG" con le conseguenze dell'ostracismo.
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L'albero a cui tendevi / la pargoletta mano, / il verde melograno / da' bei vermigli fior, / nel muto orto solingo / rinverdí tutto or ora / e giugno lo ristora / di luce e di calor.
Giosuè Carducci, Pianto antico, in Rime nuove, 1887
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Giosuè Carducci, Pianto antico, in Rime nuove, 1887
Avete trascurato un dettaglio...
...cioè il risvolto della medaglia. Quel paziente può anche essere che è morto a causa di quella trasfusione che gli hanno fatto. Non dimentichiamo che la trasfusione equivale a "Un trapianto di un tessuto fluido" e che sono migliaia e migliaia le persone che hanno chiesto risarcimento allo Stato per danni dovuti a trasfusione di sangue infetto.
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Nell'articolo si legge che il paziente necessitava di un intervento urgente e che lo aveva rifiutato perché non voleva la trasfusione. Copio/incollo:
«Durante l’intervento qualcosa però non va: viene infatti causata una piccola lesione considerata dai medici “curabile”. Attraverso altro intervento. Dalla clinica il paziente viene qui di trasferito agli Ospedali Riuniti di Ancona, centro di cura universitario, centro di eccellenza, dotato di strumentazioni adatte a quel tipo di intervento. Intervento che necessita di trasfusioni.
E qui il paziente rifiuta per motivi religiosi l’operazione. I medici spiegano che l’operazione è urgente, e che il sessantaseienne deve esservi sottoposto immediatamente. Che non deve essere trasferito in altra sede, che non deve allontanarsi da Ancona, che in caso di trasporto in altra sede deve essere trasportato nel più vicino ospedale in caso di minima complicanza. Il paziente rigetta l’intervento e decide di farsi trasferire a Varese dove, secondo voci, i medici sarebbero più tolleranti verso il credo religioso dell’uomo. Voci che non trovano alcun fondamento nelle pratiche ospedaliere del Circolo: tanto che in emergenza l’uomo viene trasfuso. Qui viene sottoposto atre interventi: "ma è passato tantissimo tempo - spiegano i difensori - quel tempo che ad Ancona era stato chiaramente detto non esserci"».
C'è da chiedersi come mai i medici abbiano causato, durante il primo intervento effettuato senza trasfusioni, quella "piccola lesione" che necessitava di un altro intervento urgente, intervento che però poteva essere fatto solo trasfondendo.
Penso che i medici probabilmente dovranno rispondere in merito a questa "piccola lesione", causata al paziente, lesione che però, in ultima analisi, ha portato alla morte di questa persona.
E' anche vero che - a sentire quanto affermano i medici - il decesso avrebbe potuto essere evitato se si fosse operato d'urgenza, senza perdere tempo, e facendo la necessaria trasfusione. Il tempo perso nei trasferimenti fra un ospedale e l'altro (motivato dal rifiuto da parte di questo TdG della trasfusione) avrebbe peggiorato lo stato clinico del paziente, cosicché quando lo hanno operato sarebbe stato ormai troppo tardi.
Nell'articolo citato ( http://www.laprovinciadivarese.it/stori ... 224315_11/" onclick="window.open(this.href);return false; ) vengono posti vari interrogativi su questa tragica vicenda, interrogativi a cui dovranno rispondere i giudici.
«Durante l’intervento qualcosa però non va: viene infatti causata una piccola lesione considerata dai medici “curabile”. Attraverso altro intervento. Dalla clinica il paziente viene qui di trasferito agli Ospedali Riuniti di Ancona, centro di cura universitario, centro di eccellenza, dotato di strumentazioni adatte a quel tipo di intervento. Intervento che necessita di trasfusioni.
E qui il paziente rifiuta per motivi religiosi l’operazione. I medici spiegano che l’operazione è urgente, e che il sessantaseienne deve esservi sottoposto immediatamente. Che non deve essere trasferito in altra sede, che non deve allontanarsi da Ancona, che in caso di trasporto in altra sede deve essere trasportato nel più vicino ospedale in caso di minima complicanza. Il paziente rigetta l’intervento e decide di farsi trasferire a Varese dove, secondo voci, i medici sarebbero più tolleranti verso il credo religioso dell’uomo. Voci che non trovano alcun fondamento nelle pratiche ospedaliere del Circolo: tanto che in emergenza l’uomo viene trasfuso. Qui viene sottoposto atre interventi: "ma è passato tantissimo tempo - spiegano i difensori - quel tempo che ad Ancona era stato chiaramente detto non esserci"».
C'è da chiedersi come mai i medici abbiano causato, durante il primo intervento effettuato senza trasfusioni, quella "piccola lesione" che necessitava di un altro intervento urgente, intervento che però poteva essere fatto solo trasfondendo.
Penso che i medici probabilmente dovranno rispondere in merito a questa "piccola lesione", causata al paziente, lesione che però, in ultima analisi, ha portato alla morte di questa persona.
E' anche vero che - a sentire quanto affermano i medici - il decesso avrebbe potuto essere evitato se si fosse operato d'urgenza, senza perdere tempo, e facendo la necessaria trasfusione. Il tempo perso nei trasferimenti fra un ospedale e l'altro (motivato dal rifiuto da parte di questo TdG della trasfusione) avrebbe peggiorato lo stato clinico del paziente, cosicché quando lo hanno operato sarebbe stato ormai troppo tardi.
Nell'articolo citato ( http://www.laprovinciadivarese.it/stori ... 224315_11/" onclick="window.open(this.href);return false; ) vengono posti vari interrogativi su questa tragica vicenda, interrogativi a cui dovranno rispondere i giudici.
LIALA ha scritto:non e' uguale ?Wyclif ha scritto:
se accetta la trasfusione sarà disassociato, che di fatto è una morte sociale con esiti drammatici.
Se non l'accetta muore, non mi pare molto democratico anzi....
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Solo per amore di ragionamento : Oggi il CD ha decretato che se accetti Sangue non ti disassociano ma ti considerano non più TdG faranno l'annuncio con il nome e cognome dicendo che " non è più un TdG" con le conseguenze dell'ostracismo.
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No non è uguale perché avere un comitato giudiziario (ora disciplinare) ed essere disassociati significa che il Corpo Direttivo prende misure di punizione contro chi (fra i suoi adepti) cerca di salvarsi la vita accettando sangue, (non ammissibile per la legge) mentre fare l'annuncio che " il tal dei tali non è più un TdG " significa che "tu con le tue azioni hai dimostrato che non vuoi più essere un TdG", in questo modo subdolo il Corpo Direttivo dei TdG scarica su di te la responsabilità dei suoi insegnamenti mentre in effetti è il Corpo Direttivo a a spingerti a prendere quella decisione e così cerca dinnanzi alle autorità di non essere responsabile della morte dei suoi adepti che rifiutano il sangue.
Mi pongo una domanda :perché in Italia un testimone di Geova può rifiutare una trasfusione di sangue anche a costo della vita, ma un malato terminale che soffre e chiede l'eutanasia non gli viene concessa,altrimenti il medico che la pratica rischia fino a 15 anni?
Contraddizioni del nostro strano paese...
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- Mauro1971
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Concordo.sasa'74 ha scritto:Mi pongo una domanda :perché in Italia un testimone di Geova può rifiutare una trasfusione di sangue anche a costo della vita, ma un malato terminale che soffre e chiede l'eutanasia non gli viene concessa,altrimenti il medico che la pratica rischia fino a 15 anni?
Contraddizioni del nostro strano paese...
SInceramente, personalmente penso che se un adulto vuole rinunciare ad una trasfusione per motivi religiosi alla fine questo debba rientrare nella sua, e quindi anche nella mia, libertà personale. E' il principio ad assere fondamentale in questo caso, non l'uso che ne viene fatto.
Se un TdG muore perchè non ha voluto fare una trasfusione ovviamente mi spiace a livello umano, ma resta anche il fatto che alla fine è una sua responsabilità.
Diverso è se si parla di minorenni o bambini. Li a mio avviso sarebbe d'obbligo un'azione coatta d'ufficio, senza se e senza ma.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)
Su di me
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Mauro1971 ha scritto:Concordo.sasa'74 ha scritto:Mi pongo una domanda :perché in Italia un testimone di Geova può rifiutare una trasfusione di sangue anche a costo della vita, ma un malato terminale che soffre e chiede l'eutanasia non gli viene concessa,altrimenti il medico che la pratica rischia fino a 15 anni?
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SInceramente, personalmente penso che se un adulto vuole rinunciare ad una trasfusione per motivi religiosi alla fine questo debba rientrare nella sua, e quindi anche nella mia, libertà personale. E' il principio ad assere fondamentale in questo caso, non l'uso che ne viene fatto.
Se un TdG muore perchè non ha voluto fare una trasfusione ovviamente mi spiace a livello umano, ma resta anche il fatto che alla fine è una sua responsabilità.
Diverso è se si parla di minorenni o bambini. Li a mio avviso sarebbe d'obbligo un'azione coatta d'ufficio, senza se e senza ma.
Concordo pienamente, nemmeno i genitori devono decidere sulla vita dei figli minori, privandoli della vita, per le loro convinzioni religiose.
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Quanto ci Ama Gesù, Egli Donò la Sua Vita per noi
Luca 23,34 Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».
1 Giovanni 4,8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
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