I pianeti hanno nomi "disgustosi"

[VictorVonDoom]

Questa mi mancava...

Il grottesco qui sta superando anche la più fervida immaginazione!

d7qglrpsdtga1.jpg (186.96 KiB) Visto 415 volte

Immagine presa da questa discussione Reddit: https://www.reddit.com/r/exjw/comments/ ... lling_not/

[Peter]

Quando pensavi di averle sentite tutte riescono sempre a sorprenderti;

[Tranqui]

Non sanno piu cosa dire

[Socrate69]

Il mondo settario dei TdG sempre più settario!
Se vogliono cambiare i nomi dei pianeti, dovrebbero allora cambiare anche quelli di molti dei giorni della settimana, di quelli di molti mesi dell'anno, di molte stelle, costellazioni, nomi di persone...
Come si dice, al ridicolo non c'è mai fine

[Achille]

Il mondo settario dei TdG sempre più settario!
Se vogliono cambiare i nomi dei pianeti, dovrebbero allora cambiare anche quelli di molti dei giorni della settimana, di quelli di molti mesi dell'anno, di molte stelle, costellazioni, nomi di persone...
Come si dice, al ridicolo non c'è mai fine

Avevano pensato di farlo:
https://www.infotdgeova.it/2organizzazi ... atico.html

[Quixote]

Dispiace che questo post mi sia a suo tempo sfuggito, perché avrei avuto molto da dire su di esso, e lo farei anche ora se non avessi altri problemi di cui occuparmi: come sapete io vivo a Cesena, e qualche danno dalle pioggie torrenziali l’ho subito. Mi limito quindi a dire, come Qohelet, nil sub sole novum, passandovi sotto una testimonianza di un sedicenne di genio, nel 1814, che per altro si riferisce al 1500/1600.

Un astronomo alemanno non seppe tollerare che tante bestie avesser luogo nel cielo [sc. lo Zodiaco]. Egli compose pertanto un cielo cristiano, nel quale sostituì i nomi dei Santi a quelli degli animali. Ma questi travagli non ebbero un esito favorevole: le cose furon lasciate nell'ordine primitivo senza che si facesse attenzione a questo pensamento. Giustissimo è il giudizio che sopra somigliante innovazione pronunziò il celebre M. di Peiresch al riferir di Gassendi:[1949] commendavit quidem, Peireskius pietatem, qua illi vulgatis Planetarum nominibus substituerunt propria Adami, Moysis, aliorumque Patriarcharum: indideruntque duodecim signis Apostolorum vocabula et asterismis ceteris aliorum sanctorum verumque religiosarum noncupationes, praeter figuras recens confictas, conditaque nova de iis carmina: sed institutum non comprobavit perventendi confundendique quicquid coelestis notitiae a memoria usque antiquissima respersum est in omnes libros. Quamquam serio non timuit, ne propterea Astronomi universam illam astrorum nomenclaturam immutarent, quoniam illico perviderent nihil se inde adiutari turbari vero plurimum. Addebat pervetustos illos schematismos siderum, tametsi profanos nihil officere Christianae pietati, cum et ipse olim observasset Vercellis huiusmodi imagines a mille et ducentis annis fornici impressas. Denique optare, ut quae solers manus novas istas caelaverat, Vercellenses illas sua antiquitate commendabile expressisset. (Fabric. Biblioth. Graec. t. 3. p. 459, note). Più tollerabile fu la istituzione di Schickard il quale nel suo Astroscopio alle antiche figure unì nuove significazioni, intendendo a cagion d'esempio per i Gemelli, Giacobbe ed Esau, per i Pesci quelli moltiplicati da Cristo coi quali furon pasciute le turbe affamate nel deserto, e simili cose per le altre antiche immagini.

Se avessi tempo vi tradurrei il latino, sappiate solo che si acconsente alla devozione di chi scriveva, cinque secoli fa, simili fantasie, ma già se ne negava l’estensione della nomenclatura ai nostri libri di scienza, che da millenni a questa parte adoperano altri nomi, e mutarli provocherebbe solo un’ingestibile confusione.

Sulla ridicolaggine dei disgusting names, ho scritto tante volte sul forum, e sul fatto che i nomi siano solo convenzioni, per cui chiamare Dio: Geova, Allah, Manitou , Baal o persino ‘tavolo’, o anche ‘ipericardia’, sarebbe esattamente la medesima cosa. ’Sto tipo incravattato è solo un travestimento dell’ignoranza culturale di tutte le ere, e particolarmente della nostra, cosí incline alle emozioni digitali, e all’obnubilamento della ragione.