Pangea.
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In paleogeografia, la Pangea[1] (AFI: /panˈʤɛa/[2]; dal greco antico πᾶν, forma neutra di πᾶς, "tutto", e, Γαῖα "terra", cioè "tutta la terra") è il supercontinente che si ritiene includesse tutte le terre emerse della Terra durante il Paleozoico e il primo Mesozoico.
La Pangea si sarebbe formata circa 290 milioni di anni fa, a causa del processo della tettonica delle placche, da due supercontinenti: la Laurasia (supercontinente del nord) e la Gondwana (supercontinente del sud). Dalla frammentazione della Pangea derivano gli attuali continenti, con relative geometrie.
Se il mondo fu alla fine "ripopolato" da queste coppie di animali partendo dall'Ararat per andare poi in tutti i continenti, questi alla fine si presume che fossero uniti nella Pangea poichè per una gazzella o un lama traversare l'oceano a nuoto,...la vedo dura.....Deriva dei continenti
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Wegener sostenne che nel Paleozoico, e buona parte del Triassico, le terre emerse formassero un unico supercontinente, che battezzò Pangea, contrapposto a un unico superoceano, la Pantalassa. La frammentazione di Pangea era iniziata circa 200 milioni di anni fa. La prima spaccatura aveva contrapposto Laurasia (Europa, Asia e Nord America) e Gondwana (Sud America, Africa e Oceania). Ulteriori frammentazioni portarono alla suddivisione dei due supercontinenti, che gradualmente proseguì fino alla conformazione attuale. Wegener fece notare che in Africa e in America meridionale erano stati rinvenuti fossili di animali e di piante delle stesse specie, vissuti nella stessa epoca, che non avrebbero in alcun modo potuto attraversare l'Oceano, per esempio un rettile appartenente al genere Mesosaurus e una felce appartenente al genere Glossopteris. Questo fatto diventa facilmente spiegabile ipotizzando che fossero stati uniti tra loro. Egli studiò inoltre le tracce lasciate dagli antichi ghiacciai sulle rocce e dimostrò che India, Australia, Africa meridionale e America meridionale erano state coperte contemporaneamente dai ghiacci, presumibilmente prima della loro separazione.
Attingendo alle più recenti scoperte della geologia, Wegener spiegava questi fenomeni di "deriva" dei continenti descrivendo le terre emerse come enormi "zolle" di Sial[3] che galleggiavano su una superficie anch'essa solida ma molto più malleabile, il Sima[4], situato fra la discontinuità di Mohorovicic (40 km di profondità) e la discontinuità di Gutenberg (2900 km). Ciò che mancava all' attenta osservazione di Wegener era una spiegazione di come tutto ciò fosse avvenuto e di quale fosse il "motore" in grado di spostare i continenti.
Scusatemi poi ma i pinguini e gli orsi bianchi che abitavano ai poli, ...ammazzate oh ! che bel giro che dovettero farsi.......
Però alla fine i conti degli anni della Pangea non tornato di qualche "sciocchezzuola"di "diciamo"....200 milioni di anni rispetto ai 4.200 di Noé.....
Ma a questo "povero" Geova, mi spiegate cari tdG, va bene che era Dio ma dopo la creazione deve aver faticato non poco a "separare" tutti i continenti saltando un paio di centinaia di milioni di anni.... oltre a trovare posto a tutta quell'acqua che "inopportunamente" aveva (esagerando...) fatto piovere e che da qualche parte avrebbe dovuto mettere senza fare "fumate di vapore"....e rifar piovere nuovamente.....
Certo, una bella "pestilenza", ( come del resto come quelle venute dopo....) se voleva far fuori un po' di gente sarebbe stata sicuramente più semplice senza creargli dopo tutti questi problemi.....
Certo che mi diverto,.....sempre per non piangere.....
Buona domenica.....