Mi stai dicendo quindi che dovrebbero presenziare ad una funzione religiosa, per loro la più importante dell'anno, vestiti di stracci, scompigliati e trasandati?
Ma di che stiamo parlando, suvvia!
Moderatore: polymetis
Mi stai dicendo quindi che dovrebbero presenziare ad una funzione religiosa, per loro la più importante dell'anno, vestiti di stracci, scompigliati e trasandati?
In effetti i tdG hanno "ereditato" questa dottrina della "doppia speranza" (celeste e terrestre) da una delle correnti avventiste coeve dalle quali i Bible Students di Russell hanno mutuato diversi insegnamenti.
Essere "unti", anche nella vita di tutti i giorni con gli altri TdG, offre uno status molto particolare: i TdG "normali", quelli che sono solo "amici" di Dio, vedono gli "unti" come delle persone davvero speciali, e gli "unti" sanno di essere considerati in tal modo.
Una domanda che non faresti se tu fossi stato TdG.Ammesso e non concesso che i tdG "unti" (tutti?) godano (sempre?) di una "elevata considerazione" da parte di (tutti?) i tdG "non unti", tale "elevata considerazione" come verrebbe espressa concretamente?
Al di là di possibili vantaggi materiali, il vantaggio principale è lo status di "unto" in se stesso.Ovvero agli effetti pratici quali "vantaggi" ne trarrebbero gli "unti" nel concreto?
Il sostegno ai sorveglianti viaggianti è richiesto dalla congregazione centrale. La visita del sorvegliante è un evento speciale e molti "fratelli" vogliono avere il "privilegio" di ospitarlo. A parole dicono che non fanno distinzioni sociali tra fratelli, nei fatti, in realtà accadono queste cose.Se non erro, generalmente, quelli che godono di una elevata considerazione sono i beteliti e i "sorveglianti viaggianti"....che di solito sono "non unti" e....si fa a gara ad invitarli a cena o a sostenerli con dei regali.
Avviene anche con gli "unti"?
Quando vai in chiesa per la messa di Pasqua come ti vesti?Necche ha scritto: ↑27/03/2024, 11:34 Caro Vieri,
infatti non ho mai capito perchè i tdg si presentano alla commemorazione con capelli appena usciti dal parrucchiere, con vestiti nuovi e con tanti di gioielli! Ma di fronte alla morte si piange addollorati, vestiti a lutto, così come facciamo noi cattolici quando sfiliamo per le strade con il Cristo morto! La festa la si fa con la Resurrezione, con la vittoria della vita sulla morte! Nel passato, quando ero ragazzina, ricordo che durante la settimana santa, per avvisare l'ora della messa, per le vie del mio paese passava una persona con le "patraccole", uno strumento di legno, simile alle nacchere spagnole, che emettevano un suono soffocato e non si suonavano le campane proprio per rispetto di Gesù morto! Quando poi , a mezzogiorno del sabato si "scioglievano" le campane era per noi bambini, soprattutto, una grande gioia che manifestavamo con salti e capriole in mezzo alla strada! Lo squillo sonoro delle campane annunciava la Resurrezione di Cristo! Buona Pasqua a tutti, a chi ci crede e a chi no. Necche
Infatti i tdG si professano cristiani.
I tdG hanno adottato lo stesso canone neotestamentario dei protestanti e dei cattolici.
Ma infatti i tdG credono fermamente di attenersi a quello che "dice la Bibbia"...vangeli compresi.
Il punto è che quello che tu pensi dei tdG, i tdG lo pensano dei cristiani delle altre denominazioni!
Dovrebbero interpretarlo a modo tuo o di un'altra religione? Non capisco...
Sembra che per Valentino non possa esistere la "fede" ma solo la "sapienza" nel leggere libri.Quelli di Necche sono ovviamente dei discorsi e dei rilievi "apologetici" scritti da una prospettiva "confessionale".
Ognuno interpreta a modo proprio il metodo. Negli Atti degli apostoli si legge:VictorVonDoom ha scritto: ↑28/03/2024, 12:50Dovrebbero interpretarlo a modo tuo o di un'altra religione? Non capisco...
Non si trova da nessuna parte che esisteva gia da allora una casta superiore di uomini intoccabili prescelti dalla divinità (i preti che consacrano, gli unti che banchettano, etc). Come ho sentito insegnare nelle poche lezioni di catechismo che non ho potuto a suo tempo evitare nella prima comunità cristiana di Gerusalemme non c'erano "ministri in sacris", non c'era un vescovo capo di tutti gli altri vescovi; non ci inginocchiava di fronte a un impasto di acqua e farina perché gli incontri erano un[42]Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. [43]Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. [44]Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; [45]chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. [46]Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, [47]lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. [48]Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.
ovvero un agape fraterna senza i fronzoli delle cosiddette messe.banchetto comune che, nel ricordo dell’ultima cena e della celebrazione eucaristica [che] univa insieme i componenti delle prime comunità cristiane
Vieri non so esattamente cosa mi "attribuisci" o cosa comprendi quando leggi ciò che scrivo!Vieri ha scritto: ↑28/03/2024, 13:22 Sarò anche prevenuto ma....certi commenti mi lasciano perplesso.Sembra che per Valentino non possa esistere la "fede" ma solo la "sapienza" nel leggere libri.Quelli di Necche sono ovviamente dei discorsi e dei rilievi "apologetici" scritti da una prospettiva "confessionale".
Vedo in queste parole tanta tristezza nel non volere considerare che la fede possa essere relegata a rilievi "apologetici" scritti da una prospettiva "confessionale"..... ma siamo tutti professori o umani con dei sentimenti ?
Io preferisco, come Necche, i "sentimenti" di fede e di speranza.....la sapienza non ti porta a niente senza avere un'anima.
Saluti
Quando eravamo tdg io e te le cose erano così, ma da quando il corpo direttivo, vedendo che il numero di chi prende gli emblemi cresce invece di diminuire, ha fatto scrivere che chi prende gli emblemi è malato di mente, credo che le cose siano cambiateAchille ha scritto: ↑28/03/2024, 10:49Essere "unti", anche nella vita di tutti i giorni con gli altri TdG, offre uno status molto particolare: i TdG "normali", quelli che sono solo "amici" di Dio, vedono gli "unti" come delle persone davvero speciali, e gli "unti" sanno di essere considerati in tal modo.
Del resto, se loro sono "figli di Dio" dovrebbero avere realmente una condizione spirituale superiore a quella degli "amici".
Come si legge in una rivista, gli "unti" godrebbero di una «speciale intimità [con Dio], l'apostolo Paolo scrisse: "Avete ricevuto uno spirito di adozione come figli, mediante il quale spirito gridiamo: 'Abba, Padre!'" (Rom. 8:15) Il termine "Abba" è un appellativo affettuoso. È l'espressione intima con cui i figli chiamavano il padre. Tale intimità è goduta [dagli unti nel nostro tempo].» (w75 .15/10 pp. 639-640 Domande dai lettori).
Le "altre pecore" lo sanno e quindi il loro atteggiamento nei confronti degli "unti" è sempre stato di ammirazione e rispetto.
Ricordo una "sorella" che assistette ad una commemorazione dove un presunto unto prese gli emblemi.
Al ritorno in macchina, costei commentava l'accaduto in questo modo: «Come sono felice! Ho avuto il grande privilegio di conoscere un unto!».
Le "altre pecore" non godono di questa elevata considerazione da parte della fratellanza.
E allora ? Lo sapevi già che Necche è cattolica come me e pertanto non era proprio il caso di definirla con altre parole ...ma dicendo subito che era cattolica.Io ho sottolineato semplicemente che le "critiche" di Necche sono di tipo confessionale.
Il TdG ti dirà che quando Gesù disse "mangiatene tutti" stava parlando con i suoi apostoli, non con tutti i futuri Cristiani del mondo e quindi la loro interpretazione è quella corretta e la tua invece no.
Può essere. Comunque il fatto che il numero dei professanti unti sia aumentato vertiginosamente da quando, nel 2007, hanno detto che la "porta" era ancora aperta, fa capire che molti TdG, nonostante la cosa venga piuttosto scoraggiata, ci tengono molto ad essere unti, anche per via dello status che tale condizione concede.
Lo penso anch'io. Vedremo se ci sarà presto questa nuova illuminazione.Comunque secondo me a breve il numero di 144000 diventerà simbolico quindi tutto tornerà come prima.
Che sciocchezze Vieri!
Hai scritto un'altra sciocchezza caro Vieri.
Vieri francamente non ti seguo.
Come detto conosco anche coloro coloro che non attribuiscono e non attribuivano a Gesù una natura divina sia oggi che nell'antichità. Non a caso ho spesso parlato di Paolo di Tarso che appunto non credeva che Gesù fosse Dio e non credeva che Gesù fosse di natura divina.
Nei vangeli si parla in effetti di pane e vino.
Sicuramente ci sarà chi guarda con occhi particolari chi mangia pane e vino alla commemorazione ma, parlando per per esperienza, non è il caso della stragrande maggioranza dei TdG. Oltretutto questa condizione non porta automaticamente nemmeno ad avere chissà che "privilegi" nella congregazione ne essere visto come "guida" spirituale o persona con particolare sapienza/discernimento.Achille ha scritto: ↑29/03/2024, 11:31 Alla fine credere che ci siano cristiani che sono figli di Dio e che godono con lui di una relazione intima ed esclusiva, che li porta a rivolgersi a Dio come "Abba" (papà), proprio in virtù del fatto che sono stati "generati da Dio" come Suoi figli, ed essere semplicemente "amici" di Dio, senza però godere di questa intimità che scaturisce dalla figliolanza, non farebbe alcuna differenza. Secondo brisa.
Che ci siano TdG che non fanno caso a questo, non cambia il fatto che ci siano differenze sostanziali in queste "due speranze", come ho già scritto.
Secondo me non è corretto, perchè altrimenti tutti i TdG che non mangiano pane e vino aspirerebbero a farlo e "invidierebbero" la speranza di chi lo fa. La stragrande maggioranza dei TdG desidera che si avveri quello che è stato loro promesso: vivere per sempre su un paradiso terreste, in giovane e ottima salute, rivedendo i propri cari morti. Non vuole andare a vivere in cielo.
Ed oggi per ragioni pratiche di igiene.Nella Santa Messa, secondo la fede cristiana, il pane e il vino si trasformano effettivamente (cioè non solo simbolicamente) nel corpo e nel sangue di Cristo (consacrazione = la sostanza, non l'apparenza) e costituisce il culmine di questa celebrazione. All'inizio della comunità cristiana, quando si riceveva la Cena del Signore (comunione = unione), il pane e il vino venivano solitamente dati a tutti i presenti. A partire dal Medioevo, tuttavia, nella Chiesa cattolica romana si decise, per motivi puramente pratici (ad esempio per la mancanza di vino a causa di raccolti scarsi), che solo il sacerdote dovesse prendere il vino e che l'ostia (sacrificio latino) dovesse essere considerata sia il sangue che il corpo di Cristo o rappresentare entrambi.
Ok, ma indipendentemente da quello che pensano i TdG (che in genere pensano tutto quello che viene detto loro di pensare o di credere), andare in cielo e diventare governanti del mondo, ed essere invece dei sudditi, sono speranze sostanzialmente diverse: i re o i governanti sono in una posizione molto più elevata (serie A) rispetto ai sudditi (serie B).VictorVonDoom ha scritto: ↑29/03/2024, 11:42Secondo me non è corretto, perchè altrimenti tutti i TdG che non mangiano pane e vino aspirerebbero a farlo e "invidierebbero" la speranza di chi lo fa. La stragrande maggioranza dei TdG desidera che si avveri quello che è stato loro promesso: vivere per sempre su un paradiso terreste, in giovane e ottima salute, rivedendo i propri cari morti. Non vuole andare a vivere in cielo.
In effetti Victor ha ragione e tale argomento era stato già a suo tempo dibattuto dove alcune risposte indicavano che era meglio il paradiso in terra poiché "meno noioso"..... Siamo certi che sia meglio "zappare" o lavorare tutta l'eternità che godere della vicinanza di DIo ?La stragrande maggioranza dei TdG desidera che si avveri quello che è stato loro promesso: vivere per sempre su un paradiso terreste, in giovane e ottima salute, rivedendo i propri cari morti. Non vuole andare a vivere in cielo.
23 Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l'hanno avuta come moglie». 24 Rispose loro Gesù: «Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio? 25 Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. 26 A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe? 27 Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore».
Certo, però non è che sostanzialmente viene vista in questo modo. Non è neanche ben chiaro questo "potere" cosa dovrebbe significare. Non è che ognuno di loro avrà un feudo da gestire con un certo numero di fedeli terreni ai suoi ordini. E' tutto molto fumoso. E comunque, secondo la loro teologia, questo "potere" avrà una fine, perchè alla fine del Millennio questo Regno sarà riconsegnato a Dio Geova, quindi 'sti Unti resteranno disoccupatiAchille ha scritto: ↑29/03/2024, 11:52Ok, ma indipendentemente da quello che pensano i TdG (che pensano tutto quello che viene detto loro di pensare o di credere), andare in cielo e diventare governanti del mondo, ed essere invece dei sudditi, sono speranze sostanzialmente diverse: i re o i governanti sono in una posizione molto più elevata (serie A) rispetto ai sudditi (serie B).
Questo semmai è un aspetto interessante da esplorare.Achille ha scritto: ↑29/03/2024, 11:52 Il fatto che dopo la "riapertura" della porta della chiamata celeste nel migliaia di TdG sia siano professati unti vuol dire che la meta è ambita. Anzi, io penso che se "domani" il CD dicesse che tutti possono andare in cielo e vivere con Dio, tutti diventerebbero unti.
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